Buongiorno, |
Un’altra delle tue poesie, Caro Francesco, nella quale ci illustri una pagina di Storia, rinverdendo la nostra memoria dalle riminiscenze apprese a scuola. Esaminiamo, insieme a te, il destino di Bruto e Cassio, coinvolti nella congiura che portò all’assassinio di Giulio Cesare, uomo politico che, grazie alle sue capacità, era assurto all’ambito incarico di governare quella Roma che tanto aveva fatto per portare in auge, avendo anche un programma per garantirne il buon governo, ma le sue ambizioni avevano infastidito Cassio, il quale aveva coinvolto Bruto, che tanto doveva a Cesare, nella congiura. Poca fortuna portò ad entrambi poiché morirono suicidi nel 42 a.c. Tutti si sarebbero riuniti nell’Ade e chissà con che coraggio ognuno avrebbe guardato l'altro negli occhi, mentre Ottaviano trionfava, diventando il vero primo imperatore. E’ sempre interessante leggerti per il taglio preciso e puntuale che dai ai tuoi componimenti che invitano alla riflessione sui corsi e ricorsi storici. Un caro saluto. |
Buona sera! |