Recensioni per
L'autolesionismo
di Jean Valjean

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/12/20, ore 10:42

Componimento come sempre scritto molto bene... L'amore esiste, ne sono profondamente convinta. Non so se tra le persone riguardanti questo testo ve n'è ancora... O se si era affievolito solo nel tempo di uno sfogo. Credo, però, che sia sintomatico quando si comincia a sforzarsi di pensare l'amore, invece di sentirlo, e per questo automaticamente pensare, progettare ad esso, in favore di esso. Non so se è questo il tuo caso... Ma mi sembri molto combattiva. Ce la puoi fare, secondo me!

Recensore Master
29/11/20, ore 17:16

Mi ci riconosco, quasi appieno, in questa poesia. I tuoi versi - anche se gridati, arrabbiati - mi commuovono… "Vedi - mi dico - lei si sfoga e riceve nuova forza per continuare." È già un bel traguardo riuscire a sfogarsi, lasciarsi ascoltare dal lettore alla ricerca di emozioni. Domani sarà senz'altro un altro giorno.

"Non so perchè non lo faccio". Quante volte mi son posto la stessa domanda. Assolutamente non per autolesionismo, almeno nel mio caso.
Forse per l'orgoglio di saper mantenere quel voto che ho pronunciato con tutta la mia anima e con tutto il mio corpo davanti all'altare? Forse per non volerla lasciare a se stessa, con quel carattere fragile e devastato che le rimane (per colpa mia, lei dice)?
No, non deve essere così, non sono così bravo io, non può essere dalla sua parte tutta la colpa!

Non è autolesionismo… è forse immobilismo?

"Ci vuole / la forza del vento e del mare": molto bello, per uno spirito guerriero come il tuo. A me basterebbe un pò di pazienza.

Non è autolesionismo, forse solo autoillusionismo: è inutile che mi illuda ripensando a frasi come "Nella vita coniugale, l’essenziale è la pazienza. Non l’amore: la pazienza!" (Anton Čechov).
Non funziona così, e non devo avere paura a chiamare le cose col loro vero nome: "La pazienza è la virtù dell’asino che trotta sotto la soma e non si ribella." (Granville George Lansdowne).

Mani addosso, vestiti strappati… Quanto durerà ancora questa situazione?

Ma almeno una convinzione mi rimane: "credere che esista l'amore" non significa "essere giovane e stupida".
L'amore non può essere eterno. Tutto qui.
L'amore è una meravigliosa malattia che prima o poi guarisce. L'amore è quello stato di estrema lucidità tipico della follia, che prima o poi lascerà posto alla vita convenzionale di tutti i giorni.

Grazie, sposa mia, per esserci amati, prima di allontanarci!
Grazie, Jean cara, per avermi donato quest'occasione per potermi sfogare!

Recensore Master
29/11/20, ore 07:49

Buongiorno,
una poesia assolutamente disillusa, ormai è come una barca che va da sola in balia di un mare in tempesta... al cuor non si comanda.
A volte le relazioni appassiscono. E a volte non si può far altro per sostenerle...

Nuovo recensore
29/11/20, ore 07:39

Jean gentile,trasecolo come si suol dire.Una poesia impensabile qualche tempo fa.Non siamo ai tempi della clava e se due persono non hanno piu" niente in comune ognuna riprenda la propria strada.Quindi un esame a bocce ferme e poi la decisione.Ma quale forte motivo ha portato a tutto cio'?Coraggio,questo tizio un giorno lo hai amato e gli potrai di certo dire cosa ti passa ora per la mente.Un saluto,un abbraccio.
Pasta 29/11/20

Recensore Master
29/11/20, ore 00:31

Cara Jean, il tuo è uno scritto che non può lasciare il lettore impassibile. La tua è una disamina fredda e puntuale sulla tua vita accanto ad un uomo che, deduco dalle tue parole, non stimi abbastanza. Mi chiedo però, nella mia ignoranza di questo tuo rapporto, come tu possa sopportare una simile situazione, dato che mi pare tu sia una donna forte e decisa e soprattutto volitiva, percezione che mi deriva da alcuni tuoi scritti che ho letto e da qualche risposta ad alcune recensioni a lavori di autori vari, come riesca a fare buon viso a cattivo gioco e continuare a trascinare una esistenza che non dà gioie ma tanti ripensamenti. Il tempo dell’amore iniziale è passato e con esso sono risultati evidenti tutti i limiti che questo sentimento ha mostato mano a mano che il tempo trascorreva fra alti e bassi, e che forse continui a mantenere vivo proprio per autolesionismo o per abitudine. Certi legami sono difficili da recidere ma a che scopo continuare se i presupposti sono quelli che hai esposto così chiaramente e amaramente in questa poesia? Mi scuso preventivamente per l’analisi forse troppo personale e ti auguro di trovare il giusto compromesso per la tua serenità. Un caro saluto e a risentirci presto!