Recensioni per
Di notte specialmente
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/12/20, ore 16:56

Ciao cara <3
Avrei dovuto passare dalle tue parti due giorni fa, in tempo per farti gli auguri di compleanno come si deve, ma ormai avrai capito che sono un pessimo soggetto, e che di me non ci si può decisamente fidare.
Sono pessima anche perché procedo con la tua serie saltando di palo in frasca, ma questa storia mi è piaciuta talmente tanto che ho deciso di fare uno strappo alle regole (?) e lasciare qui due parole, si spera di senso compiuto, prima di proseguire con la minilong.
Credo che sia un’esperienza bellissima avere a che fare con dei personaggi originali tanto belli e complessi, ma immagino anche che riuscire a gestirli cercando in ogni modo di rimanere allineati all’idea che ci siamo fatti di loro sia un lavoro difficile e impegnativo, anche perché so molto bene quanto sia spinoso riversare sulla carta ciò che invece sembra così limpido e liscio nella nostra mente (mannaggia a lei). Quindi, per arrivare al nocciolo della questione, volevo dirti che ti capisco, ma che al netto di tutto io di questo racconto mi sono innamorata e questo per è un dato di fatto incontrovertibile nonché l’unica considerazione che conta *^*
Del resto, potrei io non apprezzare una storia che ha dei richiami tanto evidenti ed emozionanti a Call me by your name? 😊
In fondo, la risposta di Ole alle domande di Homer è molto simile a quella di Oliver la sera prima di partire per Bergamo\Roma (parafrasando): “ci abbiamo messo il tempo che dovevamo metterci”. Tradotto: a vent’anni non eravamo pronti per un impegno del genere (perché sì, una relazione, per quanto felice, è comunque un impegno, qualcosa che si costruisce giorno per giorno e in cui è necessario mettere le tutte le proprie energie, perché niente cade dal cielo a questo mondo), l’uno perso dietro le sue insicurezze e l’altro divorato da una fame di conoscenza che gli impediva, letteralmente, di fermarsi un secondo a riflettere su ciò che si stava perdendo. Ci sono voluti altri vent’anni a entrambi per trovare l’equilibrio necessario a sbilanciarsi finalmente l’uno verso l’altro, consapevoli di poter contare su prese salde e occhi gemelli.
Questo momento d’intimità che hai descritto è dolce ma anche malinconico, seppur in modo lieve, una piccola puntura, che alla fine fa più bene che male. Ole e Homer hanno vissuto le loro esperienze, ciascuno seguendo la propria indole, fino al momento in cui si sono ritrovati e tutte le tessere del mosaico sono andate a posto, inevitabilmente. Perché se è vero che una volta che Homer entra nella tua vita poi non puoi dimenticarlo, lo stesso discorso secondo me vale per Homer nei confronti di Ole, il ragazzo timido che ha sempre tentato di proteggere, e che infine si è rivelato una roccia che nemmeno la tempesta più violenta può scalfire.
Sai, stavo pensando che quest’anno non è stato poi tutto da buttare, perché mi ha portato te e le tue storie e io di questo devo essere grata - sono grata, immensamente, e vorrei che su questo non avessi dubbi <3
Spero che il prossimo anno possa essere migliore di quello appena passato, per tutti.
Un bacione cara, e a presto :*
Con tanto affetto,

padme

Recensore Master
29/12/20, ore 09:31

Buon compleanno a tee, buon compleanno a teee!

Sono stata proprio contenta di ritrovare Ole e Homer, per il punto a cui ero arrivata a leggerli si potrebbe dire che questa sia un piccolo spoiler, ma non lo è, si capiva fin dall'inizio che questi due erano destinati a finire insieme.
Io mi stupisco sempre di come il pregio delle tue storie sia riuscire a farmi apprezzare le descrizioni ambientali. Le odio dai tempi in cui lessi Tolkien a 16 anni. Lui e le sue dannate foglie. Invece il modo in cui tu usi i cinque sensi per descrivere, anzi di più, usi anche la memoria perché confronti la situazione attuale con le sale dei tassorosso ad Hogwarts, è magnifico.

Tu forse non sei soddisfatta di come hai scritto questa storia. Io sono il tuo target giusto: non capisco nulla di amore. Per me l'amore romantico è come il whisky, so che ce ne sono di diverse qualità ma non sono in grado di apprezzarlo, per me ha sempre lo stesso sapore fortissimo, bruciante e un po' sgradevole. Quando lo scrivo, è sempre piatto, e la gente me la manda buona solo perché è affezionata ai miei personaggi. Quindi per me avresti potuto scrivere du' cavolate e metterci un bacio, e io avrei fatto di sì con la testa e avrei pensato "certo, amore, stanno facendo cose di amore, funziona così".
Invece capisco gli approfondimenti di personaggi e credo che tu abbia reso molto bene l'idea che in realtà siano sempre stati importanti l'uno per l'altro, e che quel sentimento non fosse a senso unico nemmeno ai tempi di Hogwarts.

Ci sono alcune frasi che mi sono piaciute moltissimo e volevo citartele per farti i complimenti:

"quella era una notte che il profumo di della Sala Comune dei Tassorosso ce l'aveva nei gesti, ce l'aveva in ogni respiro che si confondeva con quello dell'altro; era una notte dove il buio delle foreste dell'Oregon aveva la stessa consistenza vellutata del sotterraneo di un castello in Scozia" -> bellissima descrizione, ti trascina sul posto; adoro come descrivi attraverso i personaggi.

"dietro i suoi occhi trasparenti lui sapeva nascondere tempeste.
La tenerezza arrivava dopo." -> questo mi è piaciuto perché mi ha sorpreso, non immaginavo questo lato di Ole. Lo immaginavo riservato, immaginavo che non fosse facile aprirsi con le coccole e le parole, ma non pensavo fosse anche passionale.

"quando erano ancora due ragazzini che misuravano il mondo l’uno coi passi dell’altro" -> è un modo di esprimersi bellissimo a cui non avrei mai pensato, voglio davvero complimentarmi per le metafore che usi. Dà l'idea che il loro rapporto fosse stretto ed esclusivo, che entrambi non avessero nessun altro che l'amico.

Ti faccio i complimenti per quello che sono riuscita a capire di questa storia, ti ho spiegato i miei limiti 😂 ma questa storia mi è piaciuta davvero molto.

Recensore Master
12/12/20, ore 10:59

Tu lo sai cosa mi fanno i Koala: ogni volta che leggo la tua penna mi emoziono come mai e non so mai che parola mettere dopo quella prima. Arrivo alla fine con un miscuglio di emozioni e non so mettere ordine alle cose che vorrei dirti, ho sempre paura di vomitarti addosso complimenti senza una spiegazione e sembrare pazza.
L'unica nota positiva è che pazza mi fai sentire tu, ecco.

Homer e Ole, mi ci sono affezionata dal primo incontro e ho mangiato la tua storia in modo famelico: non potevo farne a meno e quando è finita sono rimasta nel nulla ad aspettare. Anche io, come Ole, ci ho tenuto troppo e sono andata avanti, storia dopo storia, per ricongiungermi qui con loro. Leggermi era come " sentire il mare sotto di sé, e restare a galla senza il minimo sforzo", tanto per citarti.
Usi delle parole che diventano poesie e sei così brava ad incollarmi allo schermo: mi fai una magia e so che penserò a questa storia tra qualche minuto, tra qualche ora, stasera, domani mattina. Continuerà a rimanere un tassello.
È una di quelle storie, e lo dico in generale, di cui vuoi raccogliere ogni briciola, vedere di più e imbarazzarti per aver visto troppo ed esserti intruffolata in un momento così intimo: Ole e Homer che si trovano, che finalmente trasformano i silenzi in urla, che si sfiorano e non si lasciano andare mai più. E guarda, guarda come il mondo rimane fermo vicino ad un punto di riferimento: tutto gira, ma Homer è fermo con Ole.
Tutto gira, ma loro non si allontanano più.
So cosa senti, so che pensi di aver banalizzato il loro rapporto, ma non penso che sia così: è un momento così piccolo, delineato e contiene come al solito le meraviglie dell'infinito. Non potresti mai rovinare niente, davvero. Ogni cosa che scrivi, che dici, che fai è degna di far interessare chiunque e è bellissima da leggere. Voglio che tu lo sappia.
La storia di Homer e Ole mi ha ridato una felicità che avevo perso, ha completato un pezzo che non sapevo di aver perso e lo giuro, lo giuro, rimarrà con me per sempre, ne racconterò agli altri, ti citerò nelle mie frasi quotidiane: se qualcuno banalizzerà, sarò io. Non tu, non potresti mai.
Scusa per quello che sto dicendo: come al solito cerco di darmi un tono, ma non posso farlo se penso ai loro sorrisi sulla pelle, a quei sussurri, alle mani di Homer che si perdono nei capelli di Ole, al modo in cui Homer guarda indietro e capisce di aver infranto un cuore, il suo cuore, di averlo lasciato ad aspettare e ha paura. Io non ce la faccio, sono davvero senza parole. Sei stata bravissima e ho amato leggerti un'altra volta.
A presto,
Sia ❤

Recensore Master
07/12/20, ore 21:37

Ma ciao <3
Sono ovviamente contentissima di aver letto questa storia. In realtà è sempre un piacere, man mano leggo di Ole e Homer, sempre più il quadro della loro storia e relazione si fa ampio e complesso. Come sai, sono due personaggi che adoro entrambi, eppure mi piace particolarmente quando leggo dal punto di vista di Ole. Forse perché quest’ultimo è più malinconico, mentre invece Homer siamo abituati a vederlo come quello più estroverso della coppia, quindi leggere ciò che può passargli per la testa è sempre interessante. In questo caso infatti è Homer che fa domande, che vuole scavare nel passato di Ole, scoprendo cosa c’è stato prima (sono quelle classiche domande che vuoi fare nonostante sai che potresti farti male, capita spesso di essere gelosi del passato della persona che amiamo). Quando Ole dice di aver avuto altra gente, ma senza tenerci abbastanza, in effetti è un po’ triste come cosa, questo l’ha pensato pure Homer. Certo, Ole subito gli fa presente che non è che se ne sia stato lì solo ad attenderlo, ma posso capire se Homer si sente in colpa. Insomma, ripensare poi a loro ai tempi della scuola mi mette un sacco di malinconia. Sarebbe stato adorabile vederli stare insieme anche ai tempi, ma qui Homer stesso tira fuori una cosa che io stessa avevo detto in una recensione, ovvero che quello non era il loro tempo. Una delle particolarità di questi due personaggi è proprio questo: dover beccare il momento giusto. Magari se si fossero messi insieme da giovani, non sarebbe finita bene avrebbero avuto diversi problemi. Quindi era necessario che passasse del tempo, necessario anche che ci fossero altre persone, nel frattempo.
Una cosa che ho particolarmente apprezzato di questa storia (che poi in realtà ritrovo in tutte le tue storie su Homer e Ole) è la dolcezza che traspare alla righe. E’ stato veramente bellissimo leggere di questi loro momenti di tenerezza durante la notte, momenti fatti di piccoli gesti preziosi. Si sa oramai che Ole e Homer non possono semplicemente definirsi “amici” o “coppia”, però una cosa la si può affermare, ovvero che questi due sono anime gemelle. Che hanno dovuto trovare il momento giusto, ma dopotutto se non fossero legati non si sarebbero ritrovati, no?
Tra l’altro, ti rassicuro subito sui tuoi dubbi. Io non ho trovato affatto Homer OOC. Nel senso, per me è l’Homer che ho imparato a conoscere, solo più maturo e consapevole, un po’ come Ole in fondo. E la storia mi è piaciuta tanto, è stata una piccola perla di dolcezza e introspezione di cui avevo bisogno <3
A presto,

Nao

Recensore Master
03/12/20, ore 17:07

Sentivo che avevo una storia che dovevo leggere e che avevo salvato tra quelle da recensire (finge di ignorare che la lista è lunga e per lo più piena di longfic da millemila capitoli). Così, l'ho aperta e ho visto i due koala che mi facevano cenno di andarli a trovare.
Ma che dolcezza hai scritto? Questa storia è la dolcezza fatta storia. Homer è luminoso anche al buio e forse ti sembra meno luminoso del solito perché lui vede la sua luce che irradia gli altri, il sorriso di Ole, non il proprio sorriso, che noi sappiamo che c'è e la premura con cui si approccia a un argomento spinoso per Ole la dice tutta su quanto questo dolcissimo koala sia anche luminoso (chissà se esistono le lampade a forma di koala, sarebbe una bellissima descrizione per Homer).

Quanto mi erano mancati questi due, le foreste dell'Oregon e la sala comune di Tassorosso che si espande fino a raggiungere l'altro lato dell'oceano. Ah, Tosca sarebbe così fiera di voi! <3

Sono piena di sentimenti dolcissimi per loro due che sono un toccasana. <3 Lo so che non sei soddisfatta di questa storia e non so che meraviglia ci stiamo perdendo, ma sono felice che tu l'abbia tirata fuori perché è adorabile ed è stato bellissimo leggerla e tornare a stare insieme ai due koala.

Un abbraccio
Sev

Recensore Master
02/12/20, ore 00:26

Non so bene da dove iniziare.
Era veramente troppo tempo che non leggevo qualcosa sui koala, ho molto da recuperare e questo da un lato mi rende felice perché ho ancora storie da leggere su di loro, dall'altro non avrei dovuto farli aspettare. Sono i koala, bisogna leggerne subito!

Momento lamento: togli la nota!

Immagino abbia già notato che questa recensione è una delle mie senza senso, dove sono solo in brodo di giuggiole per i miei bellissimi dottori, vero? Confido nel fatto che ormai sarai abituata al fatto che io scriva senza capo né coda, guidata dall'amore koaloso!
Sono proprio contenta che il Gioco ti abbia proposto loro due associati a questo genere, perché questa storia è fantastica e si colloca a meraviglia in quel dopo lasciato intravedere dalla minilong su loro due: c'è un amore che è libero di essere, esprimersi, mostrarsi, e loro due non potrebbero essere più felici, finalmente stretti l'uno all'altro, entrambi nel porto sicuro.
A me questo Homer, te lo dico subito, è piaciuto tantissimo. So che tra i due Ole è il personaggio con cui entri più facilmente in empatia, il cui punto di vista ti appare più naturale, ma da lettrice che un po' li conosce posso dirti che questo Homer è proprio quello che, in Love, si precipita da Ole non appena lo vede, trepidante, ed è lo stesso che da ragazzo fatica a dirgli di Eloise, lo stesso che vuole trascorrere il suo tempo con Ole prima di partire, lo stesso (ancora!) che si smaterializza da lui ed elemosina (sia pure col suo modo brillante) un po' del suo tempo. Insomma, per me qui mostri più chiaramente quella parte di Homer che ci hai sempre lasciato intuire esserci, quella che lo accomuna a Ole, che rende Ole la sua bussola e il suo porto, quella che sotto sotto un po' si colpevolizza per il tempo negato e i sentimenti ignorati (ma compresi, in fondo, sia pure a livello inconscio). È l'Homer che si sente felice solo ora che che è completo accanto a Ole, e che nonostante questo vuole e cerca rassicurazioni, pezzi di quel passato in cui è stato assente, come se sperasse di recuperare tutto il calore di un amore che entrambi hanno negato per troppo tempo (tra l'altro, è anche la versione di Homer narrata nella raccolta di poesie, secondo me, dove metti a nudo l'emotività e l fragilità di entrambi i personaggi).
E ho amato Ole, che qui appare per l'uomo che è, ormai adulto, che tace per riservatezza e non per imbarazzo, ma soprattutto perché non è abbastanza importante. E non è colpa di nessuno, in effetti, se questo passato non sia stato importante, perché non si sceglie chi e come amare, si ama e basta, e Ole ha amato e ama Homer in maniera totale e istintiva, come Homer ama lui (perché neanche lui ci ha mai tenuto abbastanza a tutte le Eloise sparse per il mondo!).
Ho amato (sì, abituati ché sono ripetitiva!) il loro abbraccio al buio, perché è tremendamente intimo. Mi è parso di vederli, stretti e stanchi, sicuri di essere finalmente nel luogo giusto.
Non so più che dire, eppure sono certa che ci sarebbe ancora tanto da dire, ma io in realtà ho gli occhi a cuoricino e, niente, sono fantastici e non ti ringrazierò mai abbastanza per averli creati. Mi sono appassionata tantissimo a loro, a questi personaggi che hai costruito pagina dopo pagina e che ormai sono talmente vividi da essere un mondo a parte.
Non voglio più leggerti in dubbio su una storia su di loro, scrivi e pubblica tutto, ché qui abbiamo bisogno di cose belle e loro sono bellissimi!
Un abbraccio a te e ai koala! 💛💛

Recensore Master
01/12/20, ore 19:32

Cara Blackjessamine,
non potevo aspettare di più a lasciarti una recensione e spero che non sia troppo breve e concisa, perché questa shot è un mare di sensazioni e di considerazioni e chissà se riuscirò a dare loro un senso. Ci sono tanti elementi che mi sono piaciuti: anzitutto, questa chiacchierata tra le coperte è un chiarimento notturno di due anime innamorate e affini, che si completano e che si cercano. Ole confessa quello che noi già sappiamo, ma che Homer, nella sua vita più libera e più spensierata, forse non aveva considerato. Ole non ha mai trovato un sostituto di Homer.

L’averlo incontrato in un’età così decisiva come i quattordici anni e l’averlo amato da subito ha fatto sì che qualsiasi altra relazione non fosse abbastanza profonda o vera o intensa. E Ole valuta il suo passato amoroso e le sue relazioni in cui nessuno dei due ci teneva abbastanza (o, almeno, questa è la sua percezione, sebbene il potere di Ole renda le sensazioni altrui chiare e leggibili) con critica serenità. Homer appare più vago. Ho amato quando sostiene mentalmente di essere fuggito prima di spezzare i cuori altrui (ma lo ha fatto, a Hogwarts, con la ragazza dalle unghie colorate, e affascinante e brillante com’è sarà sicuramente ricapitato). Ed emerge, sì, in questa leggerezza con cui Homer ha affrontato la vita come Ole sia il punto fermo, la bussola, il faro nella notte di tempesta, l’oasi dove cui tornare non perché rimane inalterata ad attenderci, ma perché ha scelto di farci luce senza rimpianti o sacrifici, semplicemente perché Ole non si è saputo né voluto accontentare di avere al suo fianco una persona diversa da Homer.

E ci vuole forza per non cedere ai compromessi, per analizzare che una relazione non ha futuro. Non ha atteso passivamente, no, questo no, e io credo che il suo essere riservato sulle proprie emozioni e a un occhio esterno imperscrutabile, rappresenti il fascino di questo personaggio così profondo. E poi c’è quella considerazione bellissima, che è un inno all’amore maturo. È bello sempre, l’amore, quando ti fa piangere a sedici anni, ridere a venti e dormire insieme a quaranta, ma l’età adulta regala (in genere) una conoscenza di sé e una maggiore indulgenza riguardo al mondo che tu hai colto e hai scritto. E niente, è incantevole e bellissima, come tutto ciò che scrivi.
Un abbraccio,
Shilyss