Cara Elena,
recensisco con piacere anche questo componimento, capace di evocare forti emozioni in chi ti legge.
Quello che più mi colpisce delle tue poesie è la scelta di un lessico semplice, quotidiano, che fa della sua linearità un punto di forza: ciò che arriva dritto al cuore del lettore, infatti, non è tanto uno stile ricercato, quanto piuttosto la quantità di sensazioni che scaturiscono dalla lettura.
Nel caso di questa poesia, sei stata molto brava a descrivere la tua passeggiata sulla neve; sembra quasi di essere lì, immersi in quello stesso paesaggio, ad osservare le stesse cose che hai visto tu.
Molto suggestive le impressioni che hai avuto, come se avvertissi la presenza di qualcuno accanto a te, pur non potendo vederlo. Le orme al tuo fianco e il sorriso che chiude il componimento sembrano suggerire che si trattasse di qualcuno a te molto caro e, alla luce di quanto ci siamo già scritte, mi viene da pensare che sentire che qualcuno ci è accanto è una sensazione che va ben oltre la fisica.

Ti rinnovo i miei complimenti per il tuo stile limpido e la tua bravura :)
-A.

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Cara Fenice, eccoti qui a toccare un'altro argomento a me caro: la neve.
Come al solito accarezzi con dolcezza e attenzione i dettagli che rendono speciali le piccole cose di ogni giorno.
E come hanno detto altri, nei commenti ai tuoi scritti, c'è sempre un intimo ottimismo, o quanto meno la voglia di guardare avanti.

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Cara Elena, è sempre un piacere leggerti.
Mi confermi ogni volta, la tua capacità di scrivere, analizzando piccoli dettagli e dando vita ad essi.
Partendo forse dal suo colore, il bianco, la neve tralascia leggere brezze di serenità.
Neve paragonata quasi ad una strada, ad un percorso che è stato fatto fino ad ora, il tuo passato ed il tuo presente, segnato dalle orme, leggere ma mai superficiali; che ti porta di fronte ad un nuovo percorso, tutto da calpestare, studiare e scrutare.
Mi ha dato questa impressione ed inoltre, la riflessione finale su quel misterioso sussurro provento dal vento e le successive orme accanto alle tue, mi toglie le parole.
La tua delicatezza nel parlare di te stessa mi riempie il cuore.
Un abbraccio, Bea.

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Ciao Fenice. Sono davvero lieta di continuare questo viaggio iniziato insieme a te, in discussioni dal sapore filosofico mediante le tue parole poetiche. Ho trovato, in questo luogo che hai creato, un punto di incontro magico, dove si può parlare di differenti argomenti che toccano le corde dell'anima, tutto riconducibile all'esistenza umana. Il titolo di questo scritto è "impronte", le impronte del profondo della nostra vera essenza. Questa volta sono presenti due immagini, una all'inizio e una alla fine per chiudere il tutto come un cerchio e nel mezzo le tue parole. Hai scelto delle rappresentazioni davvero suggestive dove nell'ultima sono presenti gli alberi a copertura che sembrano avvolgere l'anima. Hai scelto anche delle citazioni molto interessanti ma, quella che più mi ha colpita è l'ultima, donando un messaggio di speranza. Hai scritto delle parole molto belle evocando immagini nella mia mente e si può percepire che tutto questo provenga dal tuo profondo, con sincerità. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/12/2020 - 11:44 am)

Risposta a risposta autore:
Grazie della bella risposta. Con discussioni dal sapore filosofico intendevo che, mediante le tue parole poetiche dove comunichi quel che senti spesso trovo le tematiche affrontate, le sensazioni da te descritte riconducibili non solamente al tuo interiore ma ci si può rispecchiare estendendo il tutto e stimolando la riflessione, è proprio questo il bello del comunicare. A presto con i tuoi scritti. Una serena festa dell'Immacolata anche a te.
(Recensione modificata il 08/12/2020 - 10:35 am)

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La cosa che mi piace tanto delle tue poesie, almeno delle ultime che ho letto è il messaggio che resta, che guarda sempre al futuro con fiducia e rinnovata gioia di vivere. Sei una portatrice sana di ottimismo e leggendoti viene veramente voglia di mettersi alla finestra e di aspettarla la neve. Viene voglia di camminare in quel paesaggio incantato e di guardarsi attorno alla ricerca di se stessi. Passi impressi nella neve, che indicano o che accompagnano nel cammino della vita, portatrici di speranza e voglia di condividere la bellezza di questo mondo.

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Buona sera,
sai quante volte ho sognato questa poesia? Ho immaginato questi scenari? La neve ha una forza magica, quasi terapeutica, perché all'improvviso muta le forme di tutto ciò che riteniamo ordinario e quotidiano, come i paesaggi e anche solo il giardino di casa.
bellissimo come sempre, complimenti!
E peccato che non nevica più qua da me... :(

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VERSI i tuoi di storie di luoghi in cui mia madre cresceva con me nel mio cuore.Hai narrato da scrittrice consumata risvegliando in me sentimenti ormai scolpiti nella mia pelle.Quei passi di fianco hanno poco di poesia e molto di uno spirito che ti vuole proteggere.Pensalo sempre,sempre.Un abbraccio forte.Attenta ai contagi.
Pasta 5/12/20

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