Ciao,
eccomi ancora qui!
Parto subito dicendo che è molto interessante il concetto che il cervello umano non sia strutturato per una memoria centenaria. È un concetto originale, non l'ho mai ritrovato in nessuno opera in cui un essere umano guadagna in qualche modo l'immortalità. Non ci avevo mai pensato, però è un'idea molto credibile, così come lo è che restino sprazzi di ricordi e di sensazioni legate a un passato tanto lontano, però ancora in grado di generare sentimenti. Mi viene un po' da paragonarla a quei flash di memoria, di impressioni e affetti che conserviamo, legate all'infanzia più lontana; magari sono poche immagini sconnesse, ma sono lì e hanno grande importanza.
Certo mi dispiace che Grisha non abbia un chiaro ricordo di Ambros, e quindi suppongo nemmeno di Malak e Camus, ma sono felice che quel ricordo lontano gli dia ancora una sensazione di affetto e benessere: è una prova di quanto salda e importante sia stata la loro amicizia. Mi chiedo anche se gli altri siano ancora vivi da qualche parte... sono creature dalla vita molto più lunga di quella umana, ma sono comunque passati diversi secoli... e secoli nemmeno tranquilli, visti i pensieri di Grisha (posso capire la sua stanchezza e la delusione di continuare a combattere sempre le stesse battaglie)
Il fatto che Grisha non ricordi esattamente Joel mi crea emozioni contrastanti. Da un lato soffro che si sia scordato del loro incontro, dell'innamoramento, dei momenti bellissimi e di quelli tremendi che hanno affrontato insieme; dall'altro è così toccante che sia ancora in attesa, consapevole di un legame importante, fondamentale. Joel è così radicato in lui che, pur non avendone una memoria cosciente e concreta, costituisce la stella polare della sua vita, una fonte di pace e speranza.
E l'entrata in scena di Joel! È una meraviglia, come l'hai descritta. Rende davvero l'idea del tempo che per un istante si ferma, dell'energia pura e luminosa di Joel che abbraccia ogni cosa, che investe Grisha, facendo tremare quel pezzo di cuore, scuotendo tutto in lui, smuovendo le sue memorie. Non sa chi sia, ma lo ha riconosciuto, non lo ricorda, eppure lo ricorda... ecco, per me non potrebbe esserci nulla di più romantico (nel senso migliore del termine), perché appunto non ricorda cosa accadde secoli prima, eppure il dolore, il senso di colpa, l'attesa, sono ancora tutti lì. Ancora vuole chiedere perdono per un qualcosa di cui non ha colpa, e su cui non aveva potere, e ancora c'è quel desiderio di fuggire insieme, lasciandosi alle spalle le brutture del mondo, verso un futuro libero, luminoso... e sarebbe ora che lo avessero, non so chi lo meriti più di loro.
Avevo già accennato, mi pare, al fatto che mi spiaccia Joel abbia avuto una vita dura pure in questa esistenza; ma nonostante l'essere rinato in una razza sfortunata, si è dimostrato tanto forte e coraggioso da non farsi piegare e ha conquistato la libertà, e questo è proprio lui, più che mai. Pieno di luce, di vita, di purezza e di grazia, nonostante tutto il male che ha attraversato, come il Joel di un tempo. Se c'è un termine che userei per Joel, è “salvifico”, ecco: c'è qualcosa di salvifico in tutto il suo essere, nella sua forza e gentilezza e amore verso gli altri.
Tutto il resto della locanda sparisce, e per Grisha resta solo Joel, ed è così sopraffatto! Dalla sua immobilità e incapacità di proferire verbo si capisce quanto il suo mondo sia stato capovolto... o sarebbe più giusto dire, quanto il suo mondo sia stato rimesso nel verso giusto.
E poi, finalmente, Joel che va da lui... lo sfiorarsi di un bacio, e una nuova vera vita ricomincia. Non avresti potuto concludere in maniera migliore: si riallacciano i fili spezzati, si apre un avvenire pieno di possibilità, potranno riprendersi tutto ciò di cui erano stati liberati. E sì, come dici nelle note, non è che sarà tutto facile, tutto rosa e fiori, ma sono di nuovo insieme, e insieme potranno affrontare qualunque cosa, e vincere. Sono tanto felice per loro! Mi viene in mente il primo verso di una poesia che avevo letto su internet: “e l'amore guardò il tempo e rise”.
È stata una bella storia, ho amato tantissimo i personaggi, ho patito e sperato per loro, non solo Joel e Grisha, ma anche Camus, Ambros e Malak... il mio amore per l'angst è stato saziato a dismisura, ma anche la parte di me che esige un lieto fine è stata infine soddisfatta, che potrei desiderare di più? C'è stato anche un antagonista tanto oscuro quanto affascinante, che è stato un piacere odiare ^^ (davvero, Sandalphon è stato uno dei personaggi che più mi hanno creato repulsione nella vita; forse però avrei avuto un po' di compassione per lui, se avesse trattato meglio Joel. D'altra parte se lo avesse trattato meglio, sarebbe stato tutto un altro personaggio)
Quindi, grazie per averla scritta! È stato un bel viaggio, pieno di emozioni, e sarò felice di ritrovare tutti questi personaggi, se scriverai ancora di loro.
Riguardo la sezione musicale: sono davvero colpita da quanto le canzoni degli Amazing Devil si adattino alle atmosfere della tua storia! Sono una colonna sonora perfetta... e ti dirò che in questi giorni praticamente non sto ascoltando altro che loro (a parte qualche altro gruppo che spotify infila in mezzo, e che in certi casi devo dire è una bella scoperta).
E a pro di musica, hai seguito l'Eurovision? Sono molto felice per i Maneskin, che hanno finalmente portato il rock alla vittoria (e poi sono molto giovani e bravi, mi aspetto grandi cose in futuro), ma ho amato anche i finlandesi e gli ucraini: “Shum” è quasi ipnotica, un folk in chiave rock e moderna, seconde me meritano molto!
https://www.youtube.com/watch?v=U7-dxzp6Jvs
Ciao, a presto! :-)
PS: se tra i tuoi messaggi ne trovi uno cancellato, sono io che per sbaglio avevo copiato tutto questo come risposta lì, anziché come commento al capitolo ^^ |