Ciao Polx,
ogni tanto torno in questo sito morente anch'io, per vedere se spunta qualche cosa di nuovo e in questo caso - direi - ho avuto fortuna.
Noto che il tuo stile aulico si è ulteriormente affinato, difatti vedrei bene questo estratto sul palco di un teatro, poiché tutta l'azione si incardina sulle conversazioni. Non che la voce narrante non faccia il suo, mi sono piaciuti in particolate quei giochi di congiunzione che restituiscono un suono cantilenante in alcuni frangenti (a chiunque suggerirei di leggerlo ad alta voce per recepirlo al meglio.) Ma al di là dello stile, hai creato un bel ritaglio per questi due personaggi, che - da ciò che posso intuire - vivono in equilibrio fra una guerra e l'altra, con la possibilità di ritagliarsi tenerezza e relazioni unicamente nelle brevi pause fra le battaglie. Immagino che la prospettiva piuttosto prossima di una morte prematura smussi di molto l'impatto acre che segue un tradimento. Ciò nonostante ne hai saputo rendere la sensazione pungente come - parimenti - la tenerezza quando si sono riconciliati.
Sperando di poter leggere quanto prima qualcos'altro di tuo,
un abbraccio,
Il Signore Oscuro |
