Recensioni per
Homo Homini Lupus
di Hoel

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/09/22, ore 15:14

Ciao Hoel! ^^
Mi ero ripromessa da tempo di venire a leggere qualche tua storia e wow, ho scelto questa andando puramente a istinto ed è stata davvero una magnifica scoperta.
Inizio con il dirti che hai saputo creare in maniera davvero egregia l'ambientazione di questa battaglia. Mentre leggevo mi è sembrato davvero di essere lì, fra le montagne e le valli con le tormente e la neve alta e i lupi in agguato fra i boschi. La richezza dei dettegli e del lessico da te ricercati e inseriti in questa storia, gli donano un colore così realistico che non può non colpire il lettore e trasportarlo in un contesto che, anche se estraneo per tempo e spazio, appare invece vivido di odori e colori e anche vicinissimo, così tangibile da fare spavento. 
Purtroppo, non sono un'esperta di questo periodo storico, nè delle varie guerre che hanno visto protagonista la Serenissima e i suoi territori, perciò ti ringrazio davvero per avermi aperto le porte su questi fatti, che mi hanno di sicuro acceso una lampidina e appassionato tantissimo, soprattutto la figura dell'Alfiere che punta alla lealtà, alla conoscenza e al desiderio di vendetta dei Cadorini per prendere alle spalle gli invasori. In guerra l'uomo è cacciatore, "ogni uomo si trasforma in una bestia quando gli metti un'arma in mano" diceva in Game of Thrones il vecchio Ser Jorah e credo che la tua storia lo abbia dimostrato benissimo, specie nella penultima parte, quando vediamo il tuo protagonista Vittore seguire le tracce della sua preda, lupo o tedesco che sia.
Sul serio, essendo io del sud, tutte le storie di guerra che nel tempo mi hanno raccontato di solito convolgono mari e miti di mostri, trovarmi grazie alle tue parole tra le montagne e i fiumi del nord è stata un'esperienza di lettera della storia nuova ed emozionante.
Alla prossima,
BellaLuna

 

Recensore Master
18/12/20, ore 00:15

Ma come? Sono al secondo posto della tua lista? Eh? Dopo le Dolomiti mi metti?
E ok va bene, accetto solo perchè adoro le montagne innevate ….dopodichè ti aspetto eh... e sai cosa!

PUNTO I -
Vittore! Che nome particolare, ma che mi rispecchia la persona così com'è nella mia mente malata: ho fatto le prove guardando davanti a me e mentre chiamavo questo nome, mi veniva davvero in mente un fattore, un contadino. Poche righe scritte e già nella mia mente vedo tutto quanto accade ed è accaduto. Ma questo come sempre è merito tuo e di come sai ben descrivere anche in poche parole, le avventure che ci doni.
E sono bastate poche parole per farmi dispiacere per la fine della donna sua amata che ora solo compiange. Sei tremenda! Devi sempre farmi commuovere!
E basta!!!!

PUNTO II -
Comunque sappi, che mentre sto scrivendo la recensione sto morendo dal freddo, eppure non nevica qui?! Mah … mi sto facendo condizionare dalla neve immensa che popola da Vittore, mi controllo pure guardinga che non appaia anche il lupo, perchè è pur vero che ho la Golden qui con me, ma questa mica fa la guardia! Questa fa pure le feste al lupo e speriamo solo quelle!!! XD
E alla fine non è stato quell'oggi! Lo ha ascoltato, il lupo non ha vinto!

PUNTO III -
La scena della battaglia mi ha ricordato tanto quello del Marco contro il Bua (mannaggia a te, ora li vedo ovunque!!!!), con la differenza che il Bua ha gioito sì, anche il Marco, ma nessuno dei due ci ha rimesso le penne. E dire meno male. Sì perchè mi dispiacerebbe, insomma, sono due personaggi che non possono al momento sparire... ma qui si tratta dei tedeschi e felice io che se la sono presa nella saccoccia! Per carità fini orrende, però se hanno il Comandante che non sa nemmeno combattere, non è nemmeno colpa dei Veneziani se hanno vinto, no?!
Mi viene da chiedere: quei pochi fortunati a scampare al mattatoio, sono scappati o sono stati graziati per raccontare quanto accaduto affinchè sappiano che se mandano altri rinforzi, quella è la fine che fanno?

PUNTO IV -
Molto bello il paragone tra la lotta con lupo e la guerra. Il sangue è sempre sangue, che appartenga ad un animale o a un uomo, sempre rosso è. E sempre di rosso viene macchiata la neve, qualunque sia la battaglia che si sta svolgendo.
L'avevo già notata a un punto precedente la descrizione del rosso sul bianco e mi era piaciuta l'immagine di vita (rosso) sulla purezza (bianco).

PUNTO V -
Ed eccomi un'altra volta nominata!
Si vede che ti piace il mio nome, a me no, se vuoi te lo cedo XD
Ma soprattutto, come non faccio a non collegare il Bua?
Cate … Caterina, lo fai apposta? Eh? Dillo!
Mi hai fatto credere che era morta! Oddio non lo hai scritto, hai solo detto che glela avevano portata via, ma io subito nella mia drammaticità (si nota anche nelle mie FF, nevvero?) per “portare” via avevo creduto che era morta, invece no! Eccoti qui con la sorpresa, con il lieto fine, per Vittore!!

Oh caspita! Un lieto fine? Ma davvero?
Non ci posso credereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
me felice che Vittore si sia ricongiunto alla moglie, che possa riprendersi la casa e ricominciare la loro vita da dove l'avevano lasciata!

Che dire, una merviglia questa flash fic, una perla tra le tue perle.
Poche parole, ma tante immagini e fantasie.
Bravissima, bravissima e ancora bravissima.

Un abbraccio
Sagitta72
baci!

Recensore Master
17/12/20, ore 14:11

Buon pomeriggio,
oh, per fortuna hai voluto dare un lieto fine a questo simpatico ragazzo e combattente xD
Saranno molte le sfide che in quegli anni e anche prima gli italiani saranno chiamati ad affrontare. Tutti arroccati nelle loro piccole realtà locali, ma tutti contro le imposizioni estere.
Bellissima serie di brevi testi, di poche parole ma chiari.

Recensore Junior
17/12/20, ore 10:48

Ei, ei, ei, Vittore era il nome di cui ti parlavo l'altro giorno dicendo che mi piaceva e che lo preferivo di gran lunga a Vittorio!
Madò, m'è venuto da vomitare dall'inizio alla fine, ovvero dalla prima menzione della moglie all'ultima, per cui su questo punto non mi soffermerò.
La guerra è bella, dico io, però solo le battaglie, quando si tratta di rappresaglie alla popolazione civile è la peggiore delle bestie. Purtroppo appunto i primi ad andarci di mezzo erano proprio gli abitanti delle terre di sosta e di transito, non a caso quando si fiutava aria di guerra subito la maggior parte di costoro si preparava a mettersi in fuga e a ripararsi presso parenti lontani, potendo, prima che le leggi lo impedissero. Sarà stato bello anche il gusto della vendetta dopo tanta sofferenza, però, nonostante tutto, a me ha lasciato in bocca un profondo senso d'amaro, non mi ha soddisfatta. Se non vi fosse la guerra, d'altronde, non vi sarebbe l'uomo, e se non vi fosse il male non vi sarebbe il bene, né senza il dolore vi sarebbe speranza.
Il lupo, si è capito sin dal primo accenno, rappresenta il tedesco in primis, la guerra in secundis, sarà una caccia eterna, senza fine, sebbene oggidì il lupo abbia mutato pelle e si sia fatto ben più codardo e infame.
Abbiamo capito che in verità tu sei immensamente innamorata di Massimiliano, quantunque non lo vuoi ammettere, altrimenti perché ce lo ritroviamo dovunque come il prezzemolo sui morti di fame? Pover'uomo! Tanto simpatico e galante e tu lo disprezzi così!

Recensore Master
17/12/20, ore 09:38

Ciao!
Girando nella sezione storica ho trovato la tua storia per caso e ne sono molto felice, mi è davvero piaciuta.
Non sono ferratissimo sulla storia della Repubblica di Venezia, che conosco solo a grandi linee (e per questo ti ringrazio per le utilissime e interessanti note!). Ai fini della comprensione del racconto la conoscenza approfondita del contesto storico non è stata fondamentale, ma al tempo stesso la cultura e le specificità del periodo sono emerse molto bene, arricchendo il tutto, e personalmente trovo che solo i racconti storici migliori riescano in questo duplice intento. La storia non è particolarmente articolata, ma la struttura a brevi episodi concatenati l'ha resa davvero interessante, in particolare quando la quarta parte si propone di dare risposta a ognuna delle tre precedenti, unendone perfettamente gli epiloghi. La mentalità rurale del protagonista è stata ricostruita molto bene, senza mai cadere in stereotipi o generalizzazioni fuori luogo. Anche lo stile è stato piacevole, alcuni arcaismi mi sono sembrati un po' troppo forzati (soprattutto a livello di prosa, mentre invece i pensieri diretti di Vittore sono stati delineati alla perfezione).
Per esempio qui: "Cadde disarcionato l’avversario nella rossastra fanghiglia in un sinistro scricchiolio d’ossa ed armatura".
Comprendo benissimo la necessità di dare un tono quasi epico alla frase e la trovo anche adatta al contesto, ma una punteggiatura più regolare credo ti avrebbe aiutato/a a renderla più chiara, per così dire, anche se il messaggio è comunque passato.
Finisco qui il mio sproloquio :)
Anche se non elaborato, il racconto è riuscito a coinvolgermi e mi è piaciuto molto.
Alla prossima!
mystery_koopa