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Recensore Master
21/12/20, ore 06:36
Cap. 1:

Buongiorno,
una poesia in cui sembri davvero deciso a mettere già una pietra sopra a un anno non ancora del tutto scaduto! Manca ancora una decina di giorni e speriamo che non accada altro di brutto, che poi le cose brutte di solito tendono a capitare tutte nello stesso periodo!
E' stato un anno troppo duro, disumano, in cui la vicinanza sociale che rende l'uomo una creatura in grado di avere relazioni con gli altri è stata nulla.
Un anno di distanze, di paure anche tra vicini di casa, un anno di profonda crisi.
E ci prepariamo all'ennesimo lock down.
Mah, speriamo bene...

Recensore Veterano
21/12/20, ore 01:38
Cap. 1:

con un anno tortuoso come questo, è un sollievo riuscire a rifugiarsi nella poesia. è proprio attraverso l'arte che per fortuna si riesce a creare un mondo che nessuno ci può togliere a cui possiamo affidarci completamente. ottima scelta delle parole, come sempre molto suggestive, mi fanno sentire capita. complimenti, come sempre!

Francesca

Recensore Veterano
19/12/20, ore 18:19
Cap. 1:

Buon giorno!
Oggi è giornata di passeggiate per vie di campagna a quanto pare. Passeggiare fa meditare, oggi anche io rimuginavo tra un passo e l'altro. Abbiamo tutti passato un anno col cuore appesantito dalle preoccupazioni e stiamo aspettando lo scoccare dell'ultima mezzanotte nella speranza che i giorni futuri volgano al meglio. Questa tua poesia esprime l'attesa di un "meglio" che dovrebbe arrivare... Si spera!
Immancabilmente bravo. Sei capace di ricreare immagini nella mente quasi le tue poesie fossero video.
A presto!
Jean

Recensore Master
19/12/20, ore 12:52
Cap. 1:

In questa poesia sei un Francesco particolarmente natalizio, in cerca di atmosfere che riportano alla memoria cose belle e buoni sentimenti, in questo periodo che ci ha visto soffrire e ci ha fatto scordare cosa voglia dire avere attorno a sé una bella atmosfera, che potrebbe essere quella che si ha semplicemente guardando la natura circostante, appena i passi sul selciato hanno permesso di lasciare i centri urbani e trovare un angolo di pace e silenzio per immergersi appunto nella Natura madre. Potersi finalmente lasciare alle spalle un anno che ci ha visto barcamenarci fra varie difficoltà, che tuttora persistono e non mollano la loro presa, anche in questi momenti che dovrebbero essere di luce e di serenità ritrovata.
Un augurio caro Francesco che fai non solo a te stesso ma a tutti indistintamente, per lasciare le afflizioni patite nel novero di un anno che verrà, ahimé, ricordato e annoverato nei libri di storia. Un augurissimo con abbraccio.