Recensioni per
Un amore mai morto
di thors

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
10/03/21, ore 11:47

Recensione premio relativa al contest “Overly Specific Writing Prompts”
Buongiorno, caro ethors!
Come promesso, eccomi a curiosare in questa storia su Violet Evergarden. Ammetto di non conoscere minimamente il fandom in questione – non l’ho mai nemmeno sentito nominare, in realtà – ma questo non mi ha impedito di apprezzare la tua storia, aspetto che so essere a te particolarmente caro. Ancora più degno di nota è il fatto che dopo questo piccolissimo assaggio mi è venuta voglia di addentrarmi ulteriormente in questo mondo, per cui non nego la possibilità di recuperare l’anime in futuro per avere una visione più completa dell’universo canonico.
Fin dalle prime righe, infatti, mi sono immersa completamente nella storia e in generale per tutto il corso del racconto lo stile descrittivo e curato ha aiutato notevolmente a seguire il filo del discorso senza problemi. Il personaggio di Violet, poi, è senza dubbio molto interessante e uno dei pezzi forte della fic è proprio la sua evoluzione, il percorso che la vediamo affrontare che la porta a considerarsi una persona reale – quale effettivamente è – invece che una Doll.
Già all’inizio, quando la vediamo in grado di difendersi contro i soldati che stanno attaccando Elis, è possibile vedere una sorta di dualità nel suo personaggio; da un lato aiuta la ragazza e si prende cura di lei in modo molto metodico, quasi come se fosse una procedura da seguire, ma allo stesso tempo il solo fatto che si sia messa in mezzo deriva dalla sua umanità, e da lì in poi è un percorso progressivo verso la riscoperta di se stessa, allontanandosi da ciò che dovrebbe essere e avvicinandosi alla sua reale personalità.
A questo proposito, mi è piaciuta molto la suddivisione delle scene, perché permette di scoprire sempre più sfaccettature sul passato di Violet, su come sia stata creata come arma e come i traumi subiti la abbiano plasmata per svolgere il suo compito da automa. Ma è proprio con l’incontro e l’interazione con altre persone – Gilbert in particolare e successivamente, forse, Elis stessa – che le permette di “evolversi” e scavare nel suo animo per scoprire chi è veramente.
È stato un percorso molto intenso ma con un’introspezione magistrale, tanto che mi sembra di conoscere Violet da una vita, tanto minuzioso è stato il trattamento del suo personaggio da parte tua. E il finale in cui Violet si riunisce con Gilbert è stato non poco emozionante, un attimo di felicità che la ragazza si merita dopo tanto dolore e apatia subiti in passato.
Complimenti quindi per questo racconto così completo dal punto di vista emotivo, sei stato in grado di creare un arco narrativo molto coinvolgente, sviluppando nel dettaglio quelli che credo siano elementi canonici ma rendendoli assolutamente comprensibili e apprezzabili anche a chi, come me, non conosce nulla dell’anime/manga.
Detto questo, ti auguro una buona giornata e noi ci sentiremo sicuramente nei prossimi giorni – forse addirittura domani – con l’ultima recensione premio!
Alla prossima,
Federica ♛

Recensore Master
05/02/21, ore 22:03

Ciao Thors,
ho letto con piacere questa storia, che mi sembra veramente ben scritta.
Il personaggio di Violet è perfettamente 'in character', e il racconto sembra veramente inseribile nell'anime come la base della sceneggiatura di un episodio.
I dialoghi sono molto buoni, e vi si riconosce la Violet Evergarten che ricordavo. Anche le descrizioni di ambienti, gesti ed emozioni rendono facile immaginare di muoversi in scene dell'anime originale, e sono di ottimo livello.
insomma, osservando questa ottima prova sono fiducioso che anche la revisione di Ethiel potrà avvicinarsi a questo livello.
Alla prossima occasione
MaxT :)

Recensore Master
07/01/21, ore 10:19

Recensione premio relativa al contest "Manuale di Sopravvivenza Vol.1"

Ciao :)
Avevo un momento libero e ho deciso di cominciare a recensire.
Premetto che non conosco l'anime, ma essendo il racconto che tra i tre consigliati poteva essere letto come un originale mi ci sono fiondato.
La storia è davvero originale e forse un giorno la recupererò. Tra l'altro grazie per l'avvertenza a inizio racconto, che mi ha chiarito subito il dubbio sulla natura di Violet a metà del racconto: lei non è una Doll costruita, ma un'umana che lavora come Doll. Una ragazza nata, possiamo affermare, come se fosse una macchina. Senza sentimento, pura logica e senso della gerarchia. Il paradosso è che comincia a sviluppare quello scrigno di umanità che le ha donato Albert mentre svolge un mestiere destinato a macchine senza sentimento; artificiali, fredde, come era la sua personalità militare. Una svolta interessantissima.
Anche la struttura del racconto parla da sè. Si passa da una razionale spiegazione a una presentazione della protagonista. La quale, eccezzion fatta per il momento in cui accetta l'incarico, che stemperà un pochino l'immagine di fredda bambola, viene presentata inizialmente come una Doll... per poi acquisire umanità episodio dopo episodio, lettera dopo lettera, passando dal ghiaccio cristallino iniziale all'umido calore di baci e lacrime nella fine. I flashback del suo passato amplificano la sensazione di crescita verso l'umanità, come la presenza costante e a salire di Albert, che poi si presenta nel finale in carne e ossa; un traguardo, per lei e la sua crescita, per il lettore che finalmente conosce il mito di cui si è sentito tanto parlare.
E anche qui, i ruoli s'invertono. Se era Gilbert, all'inizio, a lottare per l'umanità di Violet, adesso è lei a ridonare calore a un Albert reso inerme dal senso di colpa.
Direi che questo è un lavoro prezioso ed è stato molto bello arrivare alla fine ^^
Alla prossima
Spettro94

Recensore Master
25/12/20, ore 00:54

Giungo a questo racconto non proprio per caso ma con tanta curiosità; diciamo che lo avevi "pubblicizzato" e io ero curiosa di conoscere il tuo stile.
Non conoscevo questo anime a dirla tutta anche se non so perché, ma quando ho googlato le immagini lei mi è parsa in qualche modo familiare 🤔 a ogni modo, contesto e mondo molto peculiare, peculiare come questa ragazza dotata di abilità particolari e per questo sfruttata.
Un'arma letale, forse più per la sua insensibilità emotiva che per le abilità in sé e per sé per quanto utili.
Mi è piaciuto il suo scoprirsi (e farcela scoprire) a poco a poco, dalla scena iniziale in cui sembra veramente una doll (metallica freddina...) al suo intervento nello stupro ai danni della ragazza, scena che apre credo una volta di più il cassetto dei sentimenti della protagonista, tanto che poi al ritorno dalla missione ricorderà che anche a lei - pur se molto forte - è capitato qualcosa di molto simile se non peggiore: erano i suoi compagni d'arme, in fondo, ad abusare di lei, non sconosciuti.... La figura di Gilbert è sulle prime quasi paterna, il suo sembra più un amore paterno/fraterno che romantico, solo poi, alla parte sulle macerie quando perdono parti di loro stessi e lui sembra morto, sparito nel nulla, si capisce davvero che lui aveva premure nei confronti di lei perché l'amava.
La seconda parte è la loro riscoperta, finalmente Gilbert viene ritrovato e la prima a cui l'informazione è stata consegnata è proprio Violet che di certo non si attendeva quell'incontro. È molto credibile e "commovente" che dopo essersi ritrovati di nuovo così in sintonia, si scoprano però così fragili e un po' diversi, cambiati nel fisico a causa di quell'orrore che è la guerra, ma ancora loro stessi, più consapevoli che mai dei loro sbagli e dei loro sentimenti.
L'ho letta volentieri seppure non conoscessi il fandom quindi onore e merito a te e a come l'hai messa giù 😊
Ho solo trovato qualche piccolo errore sicuro di distrazione che non ha inficiato il piacere di un buon scritto.
Alla prossima e buone feste!
Nala

Recensore Master
22/12/20, ore 13:13

Ciao Thors! ^^
Innanizitutto, grazie mille per il regalo! *-*
Come vedi non ho saputo resistere e l'ho scartato subito, non vedendo l'ora di leggere ciò che avevi scritto su uno degli anime a cui sono davvero legata.
Questa non è la tua prima storia che leggo (ho letto e recensito anche la tua storia "Falso Destino") e, anche qui, non posso che farti i miei complimenti per il tuo stile narrativo, descrittivo e scorrevole al punto giusto.
Mentre leggo le tue storie riesco perfettamente a vedere le scene che descrivi così come i suoi paesaggi, è un pò come assistere veramente a una delle puntate dell'anime.
Il tema che hai scelto di trattare in questa storia è davvero delicato, e ce lo mostri attraverso lo sguardo un pò gelido e un pò inesprreviso che contraddistungue Violet, la quale non comprende, non capisce, le sue percezioni cambiano nel momento in cui si scontra con il dolore della ragazza Elis, nel momento in cui scava nel suo passato e ricorda ciò che forse, anche per difendere se stessa, aveva preferito dimenticare.
La tua Violet, nel suo essere impassibile, nelle sue battute tipicamente precise e quasi militaresche, è IC.
Violet è un'arma che solo con il tempo ha imparato che cosa vuol dire essere umana, e lo ha fatto in uno dei modi più distruttivi che la vita può offrirci: l'esperienza del dolore degli altri che alla fine non è che un riflesso del nostro.
L'episodio di Elis riporta alla mente di una Violet ormai "adulta" ciò che è stata costretta a subire da bambina, in quell'ingenuità apatica in cui l'hanno costretta a crescere.
Il dolore fisico diventa quindi poi anche un dolore emotivo, che secondo me avresti potuto scavare un pochino più a fondo dando un'introspezione maggiore a Violet e rendendo così questa storia una vera esplosione di angst. Questo è il mio unico appunto - ovviamente parere personale - alla tua storia xP
La scena finale fra Violet e Gilbert mi è piaciuta: lui la respinge perchè si sente in colpa - e c'ha pure ragione! - si sente carnefice come tutti gli altri, mentre per Violet, Gilbert è sempre stato un fascio di luce, l'unica mano gentile, l'unico amico. Se un tempo si limitava ad accettare le sue gentilezze senza comprenderle, adesso che sa dare a ognuna di esse il suo significato non può ovviamente non amarlo.
Molto dolce e di sicuro anche la mia preferita, la scena in cui si sfila i guanti e gli dice "io posso toccarti solo con queste" queste poche parole infatti traboccano di incertezza, timidezza e amore insieme. Davvero bellissime. E Gilbert che le risponde con un bacio, con un tocco che può finalmente sancire la loro unione è un finale perfetto.
Quindi, in conclusione, caro Thors, grazie mille per il tuo regalo! è stato molto bello leggere la tua storia e ti faccio un grande in bocca al lupo per il contest a cui partecipa! ;)
Buon Natale anche a te e alla prossima!
BellaLuna