Ciao!
Si parlava di Natale, e mi duole essermi fermata un anno fa da lettura e scrittura ed aver ripreso solo di recente, infatti non avevo notato questo aggiornamento, ma diciamo che calza a pennello. Mi dispiace non avere più fandom in comune con te, e che tu abbia scritto poco -almeno qui- riguardo queste due entità che mi hanno posseduto anima e cuore, perché trovo che tu sia un'autrice validissima, piena di qualità, e leggerei volentieri tutto. -Infatti, stavo per passare ad un nuovo capitolo della tua altra storia, quelli che mi mancano-.
Il paragrafo introduttivo è veramente carino. Mi e sembrato molto l'inizio della Famiglia Addams, in cui calano il calderone di acido sulle persone che cantano alla porta, naturalmente da parte di Crowley. L'acido in questo caso è palesemente il suo umore, e le maledizioni che sta gettando su di loro e su tutto il contesto. Me lo sono immaginato sempre così, poco dedito al Natale (ma và, da demone..) ed estremamente scorbutico nella fase acuta del mese. Amo le sue riflessioni, sono semplici e allo stesso tempo profonde: l'ipocrisia delle feste sulla gente e nei loro atti e comportamenti, cosa che ahimè sto riscontrando molto proprio adesso, in questo periodo, nella vita. Non c'è più lavoro, insomma, per il nostro demone, per quanto lui ci provi. Azi è rimasto fedele alla sua natura e non alla sua fazione, così come anche il suo compare. Mi piace molto in effetti questa protezione nei suoi confronti, rispetto a quello che potrebbero mai dire di lui, essendosi allontanato. E' bellissimo il modo in cui fai affiorare la stima di Crowley verso di lui, pur essendo così distante caratterialmente e nell'indole, lo ammira e lo venera per le sue caratteristiche, nonostante le trovi.. sbagliate? Ovviamente in senso buono.
E adoro vedere Aziraphale mosso da te! Credo sia il personaggio dei due che meglio riesci a rispecchiare, tralasciando il fatto che io creda tu abbia un talento pazzesco nel replicare dinamica e lessico del libro originale, e che tutto ti viene bene, Aziraphale è decisamente la cosa migliore. La sua 'risata non trattenuta', la sua leggerezza, ogni dettaglio è pazzesco. E' avvilente come Crowley non riesca a manifestare dei sentimenti del genere pur provandoli.
Trovo affascinante infatti il modo in cui hai descritto il suo amore verso quella creatura, verso praticamente TUTTO ciò che la compone, mettendo in risalto quanto quelle differenze lo facciano sentire completo. E' molto triste e CANON al 100% la reazione del povero ali bianche, nel suo congedo, e ancora più struggente da spezzare il cuore il fatto che Crowley si senta anch'egli spezzato, insomma, si avverte che non avrebbe voluto lasciarlo così. Quello che mi ha molto divertita, è il suo EGO rimasto decisamente immutato, lo trovo geniale.
Il loro punzecchiarsi continuamente, ed in quel modo superbo, non fa che farm ridere di gusto. Mi sono divertita molto, allo stesso modo in cui subito dopo mi sono sciolta in un lago di lacrime di commozione, nel leggere la reazione di Aziraphale ai cori, le sue movenze, i suoi pensieri, e tutto l'amore che io percepisco, sia Crowley a 'sentire'. E' un'immagine tenerissima.
ANELLI. A N E L L I. LE FEDINE, CAVOLO! LE FEDINE DI FIDANZAMENTO!
Io non ho idea del perché questa FF non sia bombardata da cinquanta recensioni. A tempo debito, fallo arrivare il Natale, con permesso al spammerò ovunque, parola mia.
Ad ogni modo, non faccio altro che sciogliere le pupille degli occhi in una forma di cuore che è molto inusuale per me, ma, come si fa a resistere! Più che altro io immagino intanto la contentezza di Azi, (Crowley che arrossisce è qualcosa di tremendamente caloroso a livello viscerale, giuro), ma il tempo trascorso DIETRO la scelta, mentale e materiale del gesto! Cioè, un autore è bravo si quando ti emoziona, ma anche quando ti fa fantasticare su cose che non ci sono nella trama stessa. Crowley che si scervella, tutto il suo dramma interiore, la vagonata di sentimenti che prova, la sua lotta contro di questi, l'acquisto delle fedine, tutto. Tutto. Sublime, così come i loro dialoghi e l'introspezione.
Sono in lacrime, lacrime vere, e te lo posso giurare. Finalmente, il tanto atteso bacio dalle tue mani. Sai cosa amo di te nel descrivere loro? Che vai a piccoli passi, non salti a conclusioni, se non sono ponderate. Perché hanno una natura e l'altro da rispettare e da onorare, e gettarsi a capofitto forse è molto più da Crowley e meno da Azi, nonostante quest'ultimo sia così bravo a pizzicare certe corde. Amo che sia tutto così lento, così leggero, così importante, così romantico. Amo i loro dialoghi, amo come si guardano -si, li vedo- amo cosa sentono, amo come si toccano, amo come si amano. Li amo.
Grazie.
Hai un talento, coltivalo. |