Cara Order, ciao!
Sono tornata. In ritardo, ma sono tornata. Perdona questa mia assenza, ma sono stati giorni pesanti, difficili che sono felice di essermi lasciata alle spalle. Posso dirti di aver trovato un paio di giorni per me, ora, e quindi potrò finalmente dedicarmi alla scrittura e alle recensioni arretrate.
Solito, noioso, trito e ritrito commento: morfologicamente e sintatticamente il testo è corretto, non ho notato alcun tipo di errore di punteggiatura o strafalcione. Questo rende la tua storia piacevole da leggere, scorrevole. Anche gli spazi fra i paragrafi, a mio parere, sono perfetti, perché facilitano la lettura: anche l'impaginazione, quindi, è delle migliori.
Finita la ramanzina da scrittrice in erba abitudinaria, passiamo alla vera e propria trama del capitolo in sé: so fucking adorable. Partendo dal fatto che, di solito, è Stiles quello sconsiderato, Stiles quello impulsivo, e Derek che di solito se ne prende cura, lecca le ferite e, anche se non è conosciuto per la sua gran parlantina, protegge l'umano come se si tratti di un suo cucciolo. Qui, però, è Stiles a diventare un po' l'adulto della situazione, è Stiles a cercare di lenire il dolore di Derek, sebbene sia più giovane di lui e altrettanti problemi da affrontare.
Due dettagli che ho letteralmente amato: primo, il fatto che i due comunichino anche senza parlare, solo con qualche mera espressione facciale o alzata di sopracciglia, come due veri complici; secondo, il momento in cui Stiles, a fine capitolo, è fuori dalla porta, con la schiena poggiata ad essa, e sussurra che si risolverà tutto, che andrà tutto bene, come se la cosa, come se la felicità di Derek dipenda da lui.
Mi hai strappato un sorriso per la prima volta in queste giornate tremende, e io non potrei essertene più grata. Sono io a mandarti un biscotto, anzi!, un vassoio intero!
Mi auguro che questa recensione, seppur non delle migliori, riesca a strapparti un sorriso come questa storia fa con me. Ti mando un abbraccio virtuale, con affetto,
sfiorarsi |