Recensioni per
Intorno a te, ruoto all'infinito
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Junior
14/06/23, ore 23:02

Ciao!
La tua era l'ultima storia che mi mancava da leggere e recensire per il contest. Io purtroppo non conosco questi personaggi perciò tratterò la storia come fosse un'originale. Allora, da cosa partire, forse dal fatto che mi è piaciuta molto. Io sono un'amante assoluta dell'angst e fidati che l'ho sentito tutto all'inizio, sono stata troppo contenta di lasciarmi affondare nella sofferenza assoluta e in uno dei trope che più mi uccidono, ovvero l'amore non ricambiato. Bucky che sa che non può continuare a soffrire per un amore che gli sembra impossibile per diversi motivi, ma allo stesso tempo non riesce a farne a meno, prima sentendosi geloso e poi provando anche ad imitare la persona che pensa sia il love interest di Steve è stato triste da leggere. Ha assolutamente fatto passare tutta la sua sofferenza e il fatto che, probabilmente, dentro di lui desiderasse essere più simile alla persona che pensava fosse nel cuore dell'amato ma che non era possibile. Ammetto che pensavo che la storia sarebbe finita così, con un amore non ricambiato e con Bucky che avrebbe continuato ad osservare Steve da lontano ma invece sono stata piacevolmente stupita!
Ho semplicemente amato la parte in cui Steve inizia a pronunciare il nome di Bucky e Bucky ha contato tutte le volte in cui l'ha fatto... è stata a dir poco magnifica! Poi, volevo anche farti i complimenti per lo stile ricercato ma che non scade mai nell'essere ampolloso, secondo me non è facile da bilanciare e sicuramente è stato interessante leggerlo visto che si discosta abbastanza dal mio o da quelli che sono abituata a leggere. E' stata una lettura molto interessante e intrattenente.
Alla prossima :3

Recensore Master
13/06/23, ore 18:37

Buonasera! La tua è l'ultima storia che mi mancava per il contest, quindi eccomi qui. Come ho detto già in altra sede, ad un'altra persona, non sono una grande fan delle slash e non shippi particolarmente questi due, tuttavia la storia è stata carina. Comincia con un Bucky sofferente per amore, per essere costretto a sentire Steve parlare continuamente di Peggy. E sinceramente un po' lo capisco, anche a me darebbe fastidio al suo posto, anche se forse io non mi ossessionerei al punto da mettermi a contare tutte le volte in cui lui parla di lei. Invece mi è piaciuto che pur di fare colpo, Bucky chiedesse alla sorella di insegnargli a scrivere a macchina, abbassandosi al livello di una femmina pur di raggiungere il suo obiettivo, che evidentemente consiste nell'attirare l'attenzione di Steve. E mi è piaciuto il cameratismo che si è creato tra loro due. Alla fine, dopo una marea di tentativi, l'allievo impara e mostra le sue doti a Steve e... Poco dopo, finalmente si scoprono gli altarini ed esce fuori l'insospettabile: nonostante parli continuamente di Peggy, Steve non è affatto interessato a lei dal punto di vista romantico, anzi è gay e il suo interesse è tutto rivolto a Bucky, che dopo un momento di sorpresa gli rivela di ricambiare, spiegandogli quali fattori gli avevano fatto pensare che una confessione del genere sarebbe mai stata possibile e cercando di rimediare alle sofferenze che gli ha involontariamente causato. E alla fine si baciano ponendo fine alle reciproche sofferenze XD. La scena finale è molto carina, anche se forse non ce li vedo molto XD. Complimenti :)

Recensore Master
13/06/23, ore 14:34

Ciao Fuuma!
Non so che dire e da dove iniziare! Diciamo che adoro ogni cosa che scrivi e faccio prima! Credo che la storia sia perfetta, i dialoghi siano il collante che muove ogni cosa e che riescano e coinvolgere così tanto che la vorrei rileggere all'infinito.
Complimenti, ti abbraccio.

Recensore Master
03/06/23, ore 21:10

È molto bello come costruisci quest’immagine piano piano, prima il proiettile al petto, poi sparato al cuore, infine il morire dissanguato.
So che non c’entra nulla, ma non riesco a fare a meno di notare i parallelismi fra questa storia e quella ‘studio del cuore di jbb’, perché anche qui la storia si apre con Bucky che rimane incuriosito da qualcosa che per l’epoca appartiene completamente al mondo femminile (magari mi sbaglio, non solo il massimo in storia), infatti viene preso in giro per questo dai fratelli, infatti lo fa di nascosto, dentro casa, senza ammetterlo ad alta voce, infatti prova vergogna e infatti prende la macchina da scrivere della madre, perché non può essere qualcosa che appartiene a lui, ma che deve prendere in prestito da un componente femminile della famiglia. E scusami ma tu mi descrivi Becca con la gonna di tulle, un’immagine che aveva un sacco di significato in quella storia, quindi non posso fare a meno di notare come mi richiami di continuo quella storia, ma qui con toni molto, molto, decisamente più leggeri, si sta parlando di una macchina da scrivere in fondo, non di vestirsi come una donna, dubito che venivi rinchiuso in un ospedale di pazzi per aver toccato una macchina da scrivere. Comunque, nella nota finale della scena, Bucky che si rende conto di quanto sia doloroso e faticoso quel lavoro ‘da donne’, mi sembra quasi un momento di rivendicazione femminista. Ok, sono tentata di mettermi a rileggere studio del cuore di jjb per trovare davvero tutti i parallelismi e dimostrare che non è solo nella mia testa, boh, provare a buttare giù un parallelismo fra bucky che prendeva la camicia da notte della madre per indossarla e bucky che qui prende la macchina da scrivere della madre, ma mi fermo qui per ora. No, non posso. La scena seguente è Bucky che scrive una lettera molto personale a macchina e qual era un altro simbolo di studio del cuore? Il disegno di steve di bucky. Io odiavo studiare a scuola queste analisi che i critici facevano dei testi di letteratura, trovavo la cosa così tediosa e artificiosa, soprattutto mi sembravano spesso così forzate queste analisi, questi parallelismi, ma era solo perché probabilmente quei testi non mi piacevano, perché dammi una fanfic, una one shot, un romanzo che amo e divento uguale, quindi eccoti una bella analisi tediosa su parallelismi su due tue storie, dovevo analizzare i dialoghi per il contest, ok, puoi mettermi 0 alla voce quanto sono rimasta sulla traccia assegnata per i compiti a casa. Anzi, per quanto riguarda i dialoghi ho adorato le frasi dei fratellini e di Becca, creano una dimensione familiare meravigliosa. Ah, altra piccola nota, in molte tue storie Steve è il sole, la luce dal punto di vista di Bucky, è una cosa che adoro e che trovo molto canon perché da un lato rispecchia i colori fisici di Steve, biondo occhi azzurri e pelle chiarissima, dall’altro rispecchia completamente il carattere di Steve, puro e idealista e senza ombre e macchie, anzi le ombre appartengono a Bucky, al suo personaggio in varie fasi, mai a Steve.

Getta la lettera nel comodino: ma non era la stessa cosa che bucky faceva nell’altra storia? Lo so, è un gesto così banale, in tremila storie ci sono dei bucky che chiudono cose dentro i cassetti. Sente questo amore per Steve come un morbo, come una condanna e l’altro Bucky non era sempre preoccupato di come lo avrebbero giudicato malato, chiuso dentro una stanza e buttare la chiave?

«Non… non sapevo tenessi il conto.» Che frase, a proposito di utilità dei dialoghi, questa frase mostra, ci dice molte cose, cambia la direzione della storia, quindi sì, molto utile.
Molto bello il parallelismo fra i tasti della macchina da scrivere e il mal di testa da ubriaco di Bucky. Prima le pallottole, ora l’emicrania, adoro le varie immagini che crei con questo tema, lo sviluppi in modo incredibile.
Trovo molto canon il modo in cui descrivi l’immagine che Steve ha di Peggy.
Una colonna di Bucky ma invece che una ripetizioni inutile e noiosa, sento la voce di Steve e il suo amore per Bucky.
Sento il bisogno di chiudere con l’ultimo parallelismo. In studio del cuore, Bucky finalmente accetta il suo lato femminile (il rossetto, i vestiti, ecc) e lo condivide con Steve (Steve mette il rossetto addosso a Bucky). Qui anche la macchina da scrivere diventa infine da cosa che Bucky teneva nascosta, a cosa che condivide con Steve (gli consegna la lettera, scrive sopra la mano di lui) e simbolo dei loro sentimenti.
Ora vengo all’unica per me nota dolente della fanfic: fatico a trovarli completamente canon, lo so, considero un tuo enorme talento come riesci sempre a descrivere in modo così canonico i personaggi, così perfetti, così loro. Ma qui Steve sembra lo Steve dei film successivi, è troppo sicuro di sé, come fosse più maturo, come se avesse già il siero da tanto. fatico a trovare realistica la scena riguardo al mattino dopo, sono gli anni 40 e steve sembra comportarsi come l’omosessualità fosse un bicchiere d’acqua, da un lato capisco che la storia deve finire e che non sempre ci debba essere pesantezza, dall’altro è un po’ troppo facile e semplice questa conclusione e questa dichiarazione, per quanto molto romantica, molto dolce, fatico a metterla in quel contesto, in quegli anni. E qui Bucky sembra troppo insicuro di sé, non il ragazzo spavaldo di tfa, ma anche qui sembra quello dei film successivi, spaventato e in cerca di rassicurazioni da parte di steve. Poi ovvio che la cosa è soggettiva, come tutta la mia recensione del resto. Credo di aver detto tutto, vado a rileggere studio del cuore.
Ps: il motivo per cui ho parlato così tanto dei parallelismi fra le due storie era perché ero affascinata da come le due storie sembravano parlarsi fra loro e ogni scena in cui trovavo indizi lo vedevo come un segno che fosse una cosa vera e ogni scena in cui avevo zero indizi la prendevo come allora è solo un film dentro la mia testa.
(Recensione modificata il 03/06/2023 - 09:39 pm)

Recensore Master
26/03/22, ore 19:32

 
Ciao!
 
Vediamo se mi ricordo ancora come si fa a recensire (spoiler: probabilmente no, e questa sarà una recensione più breve e meno sensata di quel che meriteresti, ma comunque).
Ho letto questa fic troppo tempo fa, o meglio, in un ritaglio e l’altro di tempo mi sono letta quasi tutto il tuo profilo, nell’ultimo anno, ma poi mi vergognavo a recensire perché io praticamente tre quarti dei tuoi fandom non li conosco minimamente (cioè, nel senso, ovvio che so cosa sia l’MCU, ma a parte un Thor a caso e i tre Spider-man, poi non avevo visto altro), e mi sentivo molto idiota a recensire così, random. Però niente, scrivi troppo bene (seriamente, l’avrò forse già detto, ma sei la fanwriter qui sopra con lo stile che più amo, e con una straordinaria capacità di rendere i personaggi vivi) perché io possa permettermi di farmi intralciare dalla mia pigrizia per apprezzare tutto al meglio. Quindi qualche mese fa a rilento ho recuperato almeno i Capitan America e (parte) degli Avengers, e ho riletto di nuovo tutto innamorandomi di ogni fic (che te lo dico a fare) e ora riesco finalmente a passare per recensire.
 
Parto da una cosa: io di Steve e Bucky insieme mi sono innamorata leggendo le tue fic, e poi ho visto i film pensando costantemente a quello che avevi scritto tu, e paradossalmente per me è stato come vedere le tue fic prendere vita sullo schermo, più che il contrario. Ma soprattutto, mi sono innamorata di Bucky (Steve me lo faccio andar bene perché il loro legame è bellissimo, e perché Bucky è un personaggio meraviglioso).
Detto ciò, la storia.
Ho trovato geniale l’uso della macchina da scrivere unito ai proiettili e al contare quante volte Steve pronunci il nome di Peggy: mi ha fatto letteralmente impazzire che questi tre elementi fossero interconnessi l’uno all’altro sin dall’inizio fino alla fine, con il nome di Peggy che è come un proiettile nel cuore di Bucky, così come con questa scena è introdotta la macchina da scrivere, che a sua volta rievoca lo sparo dei proiettili – quando a battere a macchina è la Carter che rievoca l’artiglieria britannica, quando Bucky scrive lettere d’amore a Steve e ogni lettera gli si scolpisce nel cuore –, e poi nello svolgersi della fic questi tre aspetti sono sempre legati insieme, in modo nuovo, che si evolve con i personaggi, e scioglie il finale. L’ho trovata una struttura geniale, perfetta per la tua trama, e che ha creato tutta una serie di metafore meravigliose che hanno scandito la lettura. E credo di avertelo detto fino allo sfinimento in “Prizrak Volgograda” quanto io trovi meravigliose tutte le tue metafore, ma lasciamelo ripetere ancora una volta. Credo di aver consumato lo schermo a forza di rileggere certi passaggi.
Ho soprattutto amato come la storia stessa avesse un ritmo quasi martellante, proprio come qualcuno che sta scrivendo a macchina di sottofondo: l’uso della punteggiatura, le frasi per lo più brevi, secche, ben scandite, quel tap tap tap ripetuto, le battute di dialogo: ho trovato che rispecchiasse appieno la scelta della macchina da scrivere come prompt per costruire la storia.
Poi, so che sono ancora una novellina, e quindi di IC non dovrei arrischiarmi troppo a parlare, MA io ho trovato tutto perfettamente IC, soprattutto i dialoghi che ho amato da impazzire: erano loro, erano vivi. Anche quando la battuta non è retta da un “Bucky disse”, non si può dubitare su chi stia pronunciando quelle parole, perché la voce di uno si distingue perfettamente da quella dell’altro (e io non so come fai, ma comunque per tutta una serie di discussioni che ho letto ultimamente, sto riflettendo tantissimo su come riuscire a ottenere una simile caratterizzazione delle voci, e ogni volta che ne sento parlare o ci penso penso subito a come scrivi tu, ecco).
La scena di Bucky che torna a casa e tutte le interazioni con i fratellini sono state qualcosa di assolutamente esilarante, soprattutto la sorellina-sargente che lo bacchetta con la sua bacchetta magica! Anche qui, quello che più ho adorato è come si sia subito creata l’atmosfera di casa, di famiglia, quotidianità e soprattutto dispetti tra fratelli in poche frasi (davvero, quel dettaglio dei fratelli che si giocano a carte la stanza di Bucky quando è via è qualcosa di estremamente realistico che nella sua semplicità tratteggia subito tutto un mondo e crea l’atmosfera giusta per quelle scene).
Ma ancora di più credo di aver apprezzato la riflessione di Bucky sul suo amare Steve e detestare Capitan America. È una riflessione pienamente centrata, e credo di aver condiviso ogni singola parola (credo anche che sia una componente importante di quello che è il loro legame, una riflessione che non può non esserci, in qualche modo, se si ceca di vedere la cosa dagli occhi di Bucky, ma di nuovo qui non so se dico cavolate).
E la fine. MAMMA MIA.
Ho amato tantissimo come hai ribaltato del tutto la scena iniziale, con la macchina da scrivere di Peggy che è solo ilare e niente romanticismo, e quel tenere il conto delle volte che si pronuncia un nome che prende tutt’altra piega e porta alla realizzazione di Bucky che è per lui che il cuore di Steve batte. E l’idea di Bucky che gli batte (no, il gioco di parole non era voluto) quel “ti amo” sulla mano è semplicemente geniale: non solo è la conclusione perfetta per la storia, non solo è una cosa così intima e allo stesso tempo un filo da idioti, con loro che si prendono in giro anche in questo momento, ma corona alla perfezione il leitmotiv della macchina da scrivere. Boh, per me sei stata geniale a sfruttare così l’elemento e renderlo il perno di tutto il loro rapporto e regalarci quell’ultimo, meraviglioso, passaggio.
 
Bene, credo di aver sbrodolato abbastanza. Scusami se questa recensione è un’accozzaglia di pensieri nemmeno troppo ben legati – come dicevo è una vita che non ho tempo per lasciare recensioni come si deve e sono fuori allenamento –, e scusami pure se a volte è uno squittio da fan innamorata di qualsiasi cosa (ma davvero, potresti farmi piacere pure il fare la spesa, se mi scrivessi tu la lista).
Anyway, grazie per quello che scrivi.
 
Ora mi eclisso seriamente e torno a studiare.
Maqry  

Ps: nenanche a dirlo questa meraviglia sta tra le preferite. 

Nuovo recensore
17/04/21, ore 17:39

Passavo di qui per caso, ogni tanto lo faccio perché un po' ti stalkero gratuitamente e un po' perché sei sempre una garanzia quando mi va di leggere qualcosa (anche se al 90% si tratta di Stucky!!!).
Non ero una fan, ma ormai mi hai fatto il lavaggio del cervello - brama, arrugginito, diciassette, quella roba lì.

E niente, l'ho amata.
Ne ho amato la delicatezza, l'idea della macchina da scrivere che mi complimento, è inserita in maniera davvero geniale. Loro due come ship li amo (forse sto esagerando adesso) molto più in questa versione torbida e un po' tormentata in cui si rincorrono come due flussi distinti, senza sapersi, per incontrarsi soltanto alla fine ma con la coscienza di ogni attimo come se fossero stati appositamente preparatori, propedeutici poi a farli incontrare.
Il momento in cui Steve ripete il nome di Bucky sette-otto volte per permettergli di superare le volte che invece ha impiegato a nominare quello di Peggy mi ha strappato un sorriso ed è la cosa più carina che io abbia letto da tempo immemore.

Grazie per averla scritta, a me non mancavano ma adesso ho scoperto che in fondo, mi mancavano.

Ps: curva monella te lo ruberò in altri lidi, in altri luoghi, in altri laghi.

Recensore Veterano
01/03/21, ore 08:26

Trovare questa fic questa mattina è stata una bellissima sorpresa. Era tantissimo che non aprivo questo sito e non mi ero accorta che avessi postato. Che meraviglia! Quanto mi mancava leggere di loro due! Poi scritti da te! A me è piaciuta tantissimo! L'idea del nome di Peggy pronunciato da Steve e di Bucky che tiene il conto ....ignaro che dovrebbero conteggiare il suo Di nome...ho trovato tutto così romantico...bellissima davvero. L'ambientazione è perfetta, anche se è solo accennata sono cmq riuscita a metterli nel contesto WWII e ad immagginarli perfettamente così come li descrivi.
Come sempre riesci a trovare delle trame curiose e a scioglierle con intelligenza.
Hai fatto bene a darle un chance, grazie!! :)

Recensore Master
18/02/21, ore 14:21

Ciao, innanzitutto chiedo venia per lo spaventoso ritardo con cui recupero lo scambio del giardino, ma sono stati giorni veramente intensi, quindi ti chiedo perdono e grazie per la pazienza.
Da dove comincio?
E soprattutto come ho fatto a non trovarti/ritrovarti prima?
Questa storia è proprio una meraviglia, iniziando dalle cose più semplici, posso dirti che ho adorato tutta la grafica, impaginazione, lettering, stile, tutto insomma e ho capito che ho tanto da imparare ancora ...
Poi venendo alla storia, anche qui, conosco bene i personaggi anche se non ho mai letto sulla loro coppia e devo dire che sono felice di esserci capitata proprio nel tuo profilo, ho come la sensazione che ora non riuscirò più a leggere di loro da altra mano/penna che non sia la tua.
Sì, perché li hai resi magnificamente, soprattutto Bucky e il suo struggimento quando crede di non essere corrisposto.
Quanto belle sono le immagini che hai usato per descrivere ciò che lui prova? I proiettili che lui sente nel cuore ogni volta che Steve nomina Peggy... mamma mia, da proprio l’idea di quale dolore psichico/fisico prova chi ama e che non è ricambiato...
Ho adorato tutta la parte di Bucky coi suoi fratelli, soprattutto con la sorella più piccola, che mi ha ricordato tanto mia figlia... ecco lui che tira fuori questa pesante macchina da scrivere (che ricordi di infanzia che mi hai fatto tornare alla mente, ho fatto in tempo ad ‘80), mi ricordo il rumore, i tasti l’inchiostro, lo scorrere del foglio con la rotella... insomma immaginare lui che tenta di imparare a scrivere e con la sorellina fata/caporale, mi ha conquistata è fatta sorridere tanto... (anche mia figlia usa la bacchetta da fata per rimproverarmi quando giochiamo..)
Mi è sembrato tutto così naturale, fluido, perfettamente vivido.
E sul finale (che non mi aspettavo) sono stata felicissima di scoprire che Bucky si era fatto tutta un’idea sbagliata e che in realtà Steve ricambia i suoi sentimenti. Il modo in cui descrivi il loro cercarsi, baciarsi e stare insieme, mi è sembrato leggete, ma di quella leggerezza che sa di innamorati, mai volgare, eppure così forte emotivamente.
Insomma sono bellissimi insieme, si capisce che lo penso?
Spero si sia capito anche altro da questo papiro strampalato, ma ti faccio i miei complimenti e sappi che hai una fan in più, d’ora in poi.
A presto
Ladyhawke83

Recensore Veterano
20/01/21, ore 11:11

Eccomi per lo scambio libero! Allora a costo di farmi odiare subito devo confessare che io sono team Peggy, è che ho amato troppo la serie che l'ha vista protagonista e ho sempre trovato molto romantico il fatto che lei è Steve non abbiano mai trovato una persona che riuscisse ad eguagliare quello che provavano l'uno per l'altra, invece ho sempre trovato bella l'amicizia tra Steve e Bucky.
Questa premessa però non vuol dire che io non abbia apprezzato la tua OS, mi piace sempre come nelle FF le coppie si rimescolino e ognuna finisce sempre per lasciarmi qualcosa, come in questo caso, la tua storia è stata senza ombra di dubbio molto romantica e c'è stato un punto da occhi a cuoricino che poi ti dirò :3
L'inizio si apre su un ufficio pieno di segretarie eleganti che battono a macchina, e la macchina da scrivere credo sia stata la protagonista assoluta (nelle note ho capito perché lo fosse, prompt usato alla perfezione), è un oggetto che per gli scrittori in particolare credo abbia un grandissimo fascino e io l'ho subito tutto, mi è sembrato di sentire il ticchettio dei tasti tutto il tempo, ti invidio e allo stesso tempo ti faccio molti complimenti per essere riuscita a fare una cosa del genere. Questo suono c'è stato all'inizio, c'è stato quando Bucky ha cominciato ad imparare, c'è stato perfino quanto era ubriaco e c'è stato anche alla fine. Mi è piaciuto che tu abbia coinvolto tutto il tempo il mio udito con quel tap tap.
La scena in cui Bucky cerca di imparare a battere a macchina per poco non è stata la mia preferita, anche se lì per lì me ne sono chiesta il motivo (del perché adesso volesse imparare pure lui intendo), ma mi hai dato la risposta nella parte conclusiva, quel sorriso che avrebbe voluto fosse riservato a lui, e tutto ha acquistato un senso.
Ho trovato molto dolce la presenza dei fratelli, la pazienza e l'affetto che riserva loro Bucky e ho adorato particolarmente Rebecca che con grande tenerezza si offre di insegnare al fratellone quest'arte, partendo proprio dalla postura, perché effettivamente questo veniva insegnato alle ragazze, la priorità era sempre e comunque la compostezza, e credo abbia ragione Bucky a trovare e quella cosa tutto sommato inutile.
Se tu non avessi messo l'avvertimento della tematica dell'omofobia relativa a quegli anni ammetto che non ci avrei fatto particolarmente caso, ma è proprio Bucky a sentirsi a disagio per ciò che prova per il suo migliore amico e spicca anche la sua fede; chiede perdono a Dio per ciò che è, sei stata molto attenta a ciò che avrebbe pensato un ragazzo di quell'epoca, mi piace che tu non abbia trascurato questo aspetto.
Nella parte successiva invece Bucky aiutato dall'alcool (si si Bucky, Steve è proprio il tipo che costringe gli altri a bere, tipico XD) esce allo scoperto, l'indomani spera quasi che la cosa non abbia conseguenze, ma Steve non lascia correre (ecco questo rispecchia più il vero) e devo dire che è stata questa la scena che mi ha rubato il cuore: Steve che ripete il nome di Bucky, più volte di quanto non abbia mai detto quello di Peggy, perché non è quello di Peggy quello veramente importante, Bucky sarà sempre il primo nei suoi pensieri e anche sulle sue labbra ora, ecco questo è il punto in cui mi sono ritrovata a sorridere per la bellezza delicata di questa scena, bella. E per quel momento sei riuscita a fare dimenticare Peggy anche a me ;P solo per poco però...
In conclusione una OS molto bella, mi sembra di aver capito che non sei riuscita a presentarla al contest per cui era pensata, un vero peccato, è scritta molto bene, senza errori, profonda e sensibile, un bel lavoro davvero.
A presto ^^

Recensore Master
19/01/21, ore 00:25

Ciao cara! Scusami per il ritardo, ma eccomi qui.
Io amo moltissimo le tue Stucky, penso siano davvero meravigliose e piene di dettagli, amore, cura. Sono tanto intelligenti e scritte divinamente, c'è poco da fare. Ogni volta mi innamoro un po' di più di questa coppia, sono bellissimi ed è raro trovare chi riesce a rendere loro giustizia. Il tema della macchina da scrivere è intrigante, avrebbe subito coinvolto anche me. Bucky è perso per Steve e vuole anche lui imparare a scrivere a macchina, vuole essere migliore di Peggy. L'immagine del suo nome come proiettili è sublime, rende proprio la sofferenza, il modo in cui questo amore che crede non corrisposto lo stia dissanguando. Le lettere sono di un amore travolgente, intenso senza limiti, di una poesia unica. Davvero, per me ogni parola di questa storia forma una sinfonia bellissima, perché Bucky si è chiuso nella convinzione di amare in maniera sbagliata, di essere un errore, di essere condannato. Poi c'è l'evento che scatena la nuova catena di reazioni, Bucky non sopporta più e parla. Ho amato anche tantissimo l'immagine di questo uccellino che non sa volare, che cade. È proprio il suo stordimento, il modo in cui aspira a qualcosa di più con Steve, ma crede che sia impossibile e si tarpa le ali da solo. E poi tutto si risolve. Fa sorridere, anche il lettore è certo che Steve ami Peggy perché vediamo tutto dalla lente deformante di Bucky fino a quando Steve non illumina la loro vita. Mi sono sciolta nella parte conclusiva, l'ho trovata davvero perfetta. 
Complimenti, sempre storie bellissime e scritte perfettamente :)
A presto! 

Recensore Master
16/01/21, ore 22:03

Ciaooo cara! Eccomi qui finalmente per lasciarti un segno del mio passaggio! :)
Cavolo quanto mi erano mancati i tuoi Stucky, me ne sono resa conto mentre leggevo la storia! In effetti, era da un po' di tempo che non mi avventuravo nel mondo di Capitan America e sono davvero felice che tu abbia deciso di pubblicare lo stesso questa storia… che, a mio modesto parere, è una meraviglia! *^*
Io non so cosa mi conquisti di più quando leggo qualcosa di tuo, se la tua capacità di sondare, scavare nelle profondità di Steve e Bucky o il modo un po' smaliziato, ma sempre preciso e delicato in cui ci racconti loro due e la splendida complessità del rapporto che li unisce. So solo che ogni riga mi entusiasma, ogni metafora mi conquista e arrivo alle note autore del tutto estasiata! XD
Dunque, io mi sono sentita in sintonia con Bucky dall’inizio alla fine, tanto che a un certo punto sarei voluta entrare nello schermo per un abbraccio solidale, dicendogli proprio: “Caro mio, ti capisco! Anche io divento una tonta melodrammatica quando mi prendo una cotta!” Perché sì -signori della Corte!- confermo e sottoscrivo: quando uno è innamorato marcio come mr Bucky Barnes scrive lettere d’amore, è geloso perfino dei nomi, travisa e salta subito a conclusioni affrettate, impara qualsiasi arte bizzarra pur di impressionare il proprio prediletto e -ahimè, la parte peggiore!- finisce spesso per parlare a sproposito quando è ubriaco come una pesca nel vino! AHAHAH
Eppure, la bellezza dell’amore vero, quindi di Bucky, sta proprio in questa fragilità, in questa umanità e tu ce l’hai mostrata con un garbo che tocca il cuore.
Bucky ama Steve di un sentimento infinito, autentico, tuttavia si sente in colpa, per questo e per la stupida gelosia che prova. La verità è che Steve è sempre stato suo, suo e di nessun altro, come un tesoro prezioso di cui soltanto lui sapeva vedere la bellezza, invece adesso che è diventato Capitan America, tutti lo acclamano o ne vogliono un pezzo, lui non ha più l’esclusiva del loro rapporto e giustamente la cosa lo logora. Anche perché, tendenzialmente, dovrebbe essere entusiasta, dovrebbe volere il meglio per il suo amico e invece non ci riesce, almeno non del tutto.
Non so cosa stia stato più adorabile, se immaginare Bucky alle prese con la sua sorellina autoritaria o il bacio finale tra lui e Steve, certo è che ho fangirlata come una pazza quando Steve ripete il nome di Bucky per fargli capire che è lui, solo lui quello che davvero ama! *^*
Insomma tesoro, come avrai intuito questa storia mi è piaciuta da matti e spero che tu possa trovare ispirazione per regalarci qualche altra perla come questa!
A presto, un bacione
Violet :)

Recensore Master
13/01/21, ore 16:31

Ciao cara <3
Io ogni volta rimango meravigliata dalla capacità che hai di raccontarci l’amore fra questi due splendidi personaggi, lo fai con una naturalezza e sensibilità rare e io non posso fare a meno di lasciarmi incantare e cullare dalle tue parole.
Questa storia, poi, è di una dolcezza disarmante: ci presenti un Bucky già innamorato perso di Steve, che però si dispera nella certezza di non poter essere ricambiato – perché Steve parla solo della Carter, vede solo la Carter e (pare) non si accorga di lui, di Bucky, che tutte le volte in cui il nome di Peggy affiora sulle labbra del capitano Rogers finisce col morire dissanguato ai suoi piedi. Peggy è sicuramente una donna da ammirare, che porta a termine ogni suo lavoro con lo scrupolo e la determinazione che la contraddistinguono, e Bucky per una volta non vuole essere da meno, vuole mettersi nei suoi panni per capire perché Steve sia così attratto da lei – e anche per poter infine dire, sfoggiando un certo sprezzante orgoglio, guarda che quel che sa fare lei lo so fare anch’io. Solo che non è così semplice come sembra – tutto, non soltanto imparare a battere a macchina – e Bucky si ritrova a dover sottostare ai comandi di una sorella che d’un tratto assume l’autorità di un sergente maggiore. Ho amato molto questa scena, parla di una famigliarità ricca di calore e di affetti sinceri. Ci sono però questioni, nodi irrisolti che premono per uscire, e una volta trovato il mezzo si riversano come un fiume in piena sulla carta: e l’amore che Bucky prova per Steve è ancora più travolgente di un fiume, vuole essere espresso nero su bianco e il risultato è una vera e propria lettera d’amore, un inno a Steve e al sentimento che Bucky prova per lui, un sentimento che fa bene e male al tempo stesso, perché se da un lato Bucky quasi vive nutrendosi degli scampoli di sé che Steve gli concede, dall’altro è logorato dai sensi di colpa, dalla sensazione che ciò che prova sia non solo sbagliato ma anche tremendamente egoista, perché un amico, un vero amico, non augurerebbe innanzitutto a Steve di essere felice, con chiunque egli scelga di avere vicino? La tensione infine cresce – è inevitabile, non puoi arrovellarti in questo modo a lungo senza arrivare prima o poi a scoppiare, solo che Bucky, forse troppo preso dalla sua disperazione, non si è accorto di cosa si celasse davvero dietro l’ammirazione di Steve per la Carter, non ha notato la luce negli occhi di Steve ogni volta che quei frammenti d’azzurro si posano su di lui, su Bucky. Quel che mi piace di Steve – almeno, dello Steve che ho imparato a conoscere dalle tue storie – è la sua sicurezza, la tranquillità che riesce a infondere a Bucky e con la quale accetta non solo i sentimenti dell’amico, ma gli confessa di provarne di uguali a sua volta. Quel nome sussurrato innumerevoli volte (e qui ho fangirlato un bel po’, dolcezza mia, lo confesso) è più di una dichiarazione d’amore, perché altro che la Carter, Steve pronuncerebbe il nome di Bucky ogni minuto, ogni secondo della sua vita, e non ne sarebbe mai stanco. Le dita intrecciate, alla fine, sono un sigillo, e quella stanzetta chiusa a chiave, per quanto piccola, sembra racchiudere in sé il mondo intero – il mondo di Bucky e Steve, che sono il mondo l’uno per l’altro (perdona l’orrida ripetizione, spero che si sia capito quello che volevo dire).
Mi son sciolta come un panetto di burro stavolta, come pensi di rimediare?? T.T
Diciamo che aspetto il prossimo giro per ricompormi… o per dissolvermi definitivamente XD
A presto cara, e come sempre complimenti, sei una garanzia 😉
Un bacione :*

padme

Nuovo recensore
10/01/21, ore 21:51

Finalmente! Grazie davvero...erano mesi che non trovavo qualcosa che valesse la pena di essere letto su WWII Bucky e Steve. Delicata e precisa la scrittura, originale e sofisticata la trama e Dio! finalmente della grammatica che non mi provochi attacchi di morte. Quindi Grazie per aver trovato il tempo e la passione per terminare e condividere la tua storia. Continua a scrivere ti prego😊

Recensore Master
09/01/21, ore 23:45

Cara buonasera! Eccomi qui per leggere questa OS che ho scelto appositamente perché fandom e ship mi piacciono assai (ohhh non potevo semplicemente dire che adoro la Stucky visceralmente? Ecco, l’ho detto.) Trovo interessanti i warning segnalati a inizio pubblicazione così da contestualizzare ciò che andrò a leggere nel modo più coerente possibile. Poi ci metti l’angst introspettivo, che devo fare, saltarla? Non ci penso nemmeno.
Mi è bastata una parte così piccola per soffrire già tanto: vengo catapultata nell’atmosfera tipica che c’è tra loro ai tempi, e niente, Peggy è ovunque e sempre, e il modo in cui Bucky cerca di restare indifferente ai vari riferimenti di uno Steve innamorato ma non solo, fanno male. Lo sento, lo vedo, lo capisco, ma lui no ovviamente. L’apparenza riesce a celare un dolore difficile da sopportare.
Il tutto cambia con un tono di leggerezza nella scena dedicata alla famiglia di Bucky: è stato divertente, parecchio sai? Il modo in cui interagisce coi fratelli e la sorellina è spontaneo proprio come la maniera con cui parla loro, per poi provarci davvero. Ehhh l’hai capito che il lavoro di segretaria non è proprio rosa e fiori come sembra, vero? Il riferimento tra il servizio militare e tutte le regole da imparare tanto in fretta da lasciarne metà per strada, dai, ci sta tutto. Ma almeno adesso ho capito il motivo per cui lo fa, ed è di una tenerezza assolutamente disarmante.
Per parlare di lui.
Steve. Del cuore che batte per lui, e dell’amore che prova. Il fatto che non compaia mai il nome ci sta, per forza, ma si capisce che è per lui dai, lo capirebbero anche i muri penso, e chiunque conosca un minimo i due. Ci scommetto. E restituisce la macchina, che tristezza… aveva avuto il coraggio di mettere su carta ciò che prova, e molla tutto. Sento tra queste parole quanto sia influente il pensiero di una sessualità sbagliata in quegli anni, un amore contro natura che è radicato in lui come il pensiero che sia un abominio. È fondamentale sottolineare questa cosa perché naturalmente influisce la sua libertà di pensiero e d’espressione, mina il suo essere se stesso davanti agli altri ed al mondo, e la premessa che hai fatto all’inizio qui si mostra in tutto il suo pensiero retrogrado e dannoso.
Spetta spetta spetta, Bucky ubriaco gli dice cosa?? Uh uhhhh questa scena non potevo affatto perdermela, è uno dei momenti cruciali della loro storia dai, ed è così dannatamente vero, sincero, che la tenerezza che mi ha fatto ha lasciato lo spazio al fare il tifo in modo sfegatato per lui e per il fatto che bevendo finalmente ha avuto modo di aprirsi. Una fotografia di questo momento è da custodire gelosamente nella mente, lo so che lo sai.
Oddio, questa è LA scena! Lui che sente dire che Steve non è innamorato di Peggy (standing ovation!) e comincia a nominare Buck tutte quelle volte… io mi sono sentita morire come una scema, perché la scena è così sentita, così ben costruita ed emozionale che niente, ero lì a mangiare parola per parola fino al momento in cui gli ha chiesto di baciarlo. E piange. Scemo, piange ed è innamorato perso tanto da usare quel pizzico di ironia rimasta per svuotare il cuore e fare largo alla felicità che si merita, si meritano. E dopo quel bacio che si discosta totalmente al concetto di romanticheria, che sa di tutto tranne che di buono ma che è prezioso come poco al mondo, la scena delle lettere stampate sul palmo e delle imposizioni una sopra l’altra…
È.
assolutamente.
bellissima.
Perché hai messo pure l’immagine finale a mostrarmela e io come una scema a fangirlare in modo idiota, perché questi due assieme sono oro, amore e anima. Sono tuoi, li ho sentiti tanto personali seppur canonici alla perfezione, me li sono immaginati senza alcuna difficoltà per la caratterizzazione profonda e precisa che hai fatto su di loro, muovendoli in ambienti riconoscibili su cui non hai speso parole superflue ma sufficienti a ricreare un’ambientazione realistica e chiara. Trovo perfetta la scelta di dividere il tutto in piccole parti distinte così da seguire ogni singolo step dalla nascita alla conclusione della storia, passando passo passo nell’evoluzione temporale ed emotiva del loro avvicinamento.
La stesura è precisa, pulita, priva di errori di ogni genere, un piacere alla vista per l’impaginazione ed alla lettura per il contenuto.
Sono innamorata di questa fanfiction ed è tutta colpa tua! Buon lavoro cara, continua così, continua a scrivere di loro e del loro amore, che poi io passo a leggere ahahah! Buonanotte e buona ispirazione! :3

Recensore Master
08/01/21, ore 22:36

Ciao cara, eccomi per l'ABC! Spero che vada bene se ho scelto questa storia, sono stata catturata dalla descrizione.

E non mi delude affatto!
"La prima volta che Bucky se ne interessa, è perché l’argomento è uscito dalle labbra di Steve"... ma QUANTO è tenero, Bucky? Se non è dedizione questa, allora non so che cosa sia la dedizione. E' chiarissimo fin dall'inizio che ci sono dei sentimenti da parte di Bucky e hai usato un modo bellissimo per introdurli, si capisce in mezza frase, hai usato perfettamente lo "show don't tell".

E un'altra frase che secondo me è una perfetta pennellata, è questa: "Conosce fin troppo bene quel dolore: sta morendo dissanguato."
Non è così che ci si sente, quando si vive un amore non corrisposto? Come se ogni parola dell'altra persona, ogni parola che non ci considera, o peggio che rivela ammirazione o amore per qualcun altro che non siamo noi, è come una piccola o grande ferita che va da aggiungersi a mille altre. E non si chiudono mai. Ti lasciano lì a morire di lento dissanguamento, solo che non muori davvero, soffri e basta, un pochino alla volta, a tempo indefinito o finché - grazie al cielo - forse poi ti passa.

I fratelli di Bucky sono dei bastardelli ahahah, tipici fratelli minori, ma un po' di rispetto per un uomo che è stato in guerra e insomma! u_u
La sorellina invece secondo me è adorabile. Credo che gli insegnamenti come "poggia i piedi a terra, stai dritto con la schiena" non servano a scrivere alla macchina da scrivere (ho avuto la fortuna di poterne usare una quando ero bambina, era di mio nonno), ma forse erano cose che venivano insegnate alle ragazzine all'epoca perché non t'insegnavano solo a scrivere ma ad essere una buona segretaria, e quindi doveva essere compresa anche una bella presenza: una postura, una certa ritualità nei gesti, non so. Credo che Rebecca non sappia la differenza fra informazioni essenziali e corollarie.
E gli bacchetta pure le mani, ahahahahah che caporalmaggiore! XD Nah io non ce la farei mai a sopportare tutto questo, complimenti Bucky...

La scena in cui scrive la lunga lettera d'amore / sull'amore è veramente tenera e ancora una volta è da spezzare il cuore, ma povero patatino, il tuo amore non è sbagliato T_T la sua vita è difficile e lo stai rendendo benissimo.
Ma ammetto che quando ha confessato da ubriaco mi è mancato un battito. Ho pensato: "Azz! E adesso??"
E quando gli dice "cosa credi? ho imparato!" ho parzialmente trovato conferma di un mio dubbio che non osavo esprimere per non mancare di rispetto al personaggio: prima di leggere che stava scrivendo una lettera, ho pensato per un momento che avesse deciso di imparare a battere a macchina per emulare in qualche modo Peggy, come per una sorta di rivalsa, come se poterla imitare in una cosa potesse renderli simili in ciò che piace a Steve. Ma amore mio... non è che Steve ami Peggy perché sa battere a macchina. Sigh, è così triste ma anche così umano!

E alla mia domanda "Azz! E adesso??" risponde Steve, ma anche tu, con un eccellente colpo di scena: Steve non è innamorato di Peggy! Era legittimo immaginarlo, visto che la nomina così spesso (anche se, ci pensavo, tre volte al giorno non è spesso quando sei innamorato di qualcuno), ma forse è il contrario: Bucky percepisce che la nomini spesso perché crede che Steve sia innamorato. La sua percezione è falsata, si tratta di un bias, tanto che non si accorge che lui nomini anche altre persone. Perché parte dal presupposto da cui partono quasi tutti: che l'altra persona sia etero e che quindi, essendo nell'immaginario collettivo "impossibile" l'amicizia fra un uomo e una donna (etero), Steve sia innamorato di Peggy Carter.

WAAAA quando si sono baciati!! E' stato ancora più bello di quando Steve ha pronunciato il suo nome tante volte *_*
Chebbelliiiii!!
Eheheheh e che carina la scena finale con la macchina da scrivere, è chiaro che sono una di quelle coppie in cui c'è intimità e rilassatezza perché erano già amici prima di essere innamorati, e sono i presupposti per essere molto felici secondo me.
Devo dire che non speravo in un lieto fine, ma ne sono molto, molto contenta!
E' una storia molto bella, che poteva limitarsi ad essere "una storia bella" grazie alla trama, ma diventa anche una storia significativa e memorabile per lo stile e la cura con cui è scritta. Ottima su tutta la linea!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]