Recensioni per
Verso lei, lui, loro
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/07/21, ore 16:18

Rosmary.
Rosmary.
Rosmary.
Posso continuare all’infinito? Riesco a farti capire qualcosa continuando a chiamarti? Non credo, perché non so nemmeno io cosa voglio metterci in quel nome. Comincio a sentirmi ripetitiva… ma se ogni cosa che leggo mi lascia addosso così tanto come posso evitare di dirtelo?

Dalle primissime righe (non sto scherzando!!) che mi hanno ricordato proprio l’inizio di Pezzi in Decadenza, ho cominciato a sentire il cuore che mi martellava nel petto e ha continuato a farlo per tutta la lettura. Le parole mi scorrevano davanti e sto cuore che ogni tanto mi perdeva battiti. Rosmary tu mi soffochi, seriamente. Non lo so cosa succede quando comincio a leggere di questi due, è tutto eccessivo. Ogni sensazione, ogni percezione è eccessiva.

Ho amato tutta l’introspezione di Rose, per la prima volta l’ho sentita molto più vicina. Lei è sempre l’incognita maggiore fra tutti i tuoi personaggi quindi ho amato, finalmente, questo momento in cui si spoglia di tutte le sue convinzioni, si scava dentro. Riflette sulla sua vita, su quanto l’avesse voluta diversa, su quelle crepe.

“e ogni fuga era una crepa, e tante fughe erano una voragine scavata dentro.” Questo mi fai, mi scavi voragini e io disperata continuo a leggere e a cercare di riempirle. E se io già mi sento così, la voragine di Rose, che stavolta la guarda, me la mostra, mi fa sentire tutto di più. 
E poi si allarga ancora di più, quando capisci che è alla Tana che sta andando, quando rincontra James, quando James non è solo.

Amo che lei sia così focalizzata su James da non vedere la figura accanto a lui, da non preoccuparsi di chi sia, da percepire solo quella voce squillante e notare più che altro i suoi sorrisi e la spensieratezza che non hanno mai avuto. Adesso Rose vuole tutto.

Amo la confusione nella sua testa, prima? Dopo? Quando?
Ma importa davvero dopo tutto quello che hanno vissuto e si sono detti? No. E lo segue, fa quel primo passo per capire cosa vuole, a cosa non può rinunciare. Sono convinta che la scelta di Rose sia stata dettata anche dall’egoismo, si accorge della portata del loro rapporto nel momento in cui perde tutto. “Come puoi?” E’ come se James l’avesse insultata, lui che la conosce meglio di chiunque altro e su quell’egoismo ci fa leva per farle prendere una decisione definitiva. Che la ama, anche egoista.
Che la vede cedere a Natale e continua su quella strada, a continuare nello scatenare la sua gelosia (adoro la Rose gelosona! XD) portandola a recarsi di corsa ad un matrimonio che non esiste.

Quell’immagine di James in jeans e maglione è bellissima.
Quell’immagine di una casa vuota è bellissima. Una casa da sistemare insieme, spoglia, piena solo di loro due. Totalmente opposta all’immagine di Villa Malfoy, a quei marmi che brillano e le vesti da camera che sanno di prigione dorata.

“Lui era lo straordinario di una vita burrascosa – era le onde e lei era la riva che si rinsecchiva in sua assenza e brillava quando la travolgeva col suo impeto.” Questo è Senza Peso, Senza Fiato vero? Non ho idea dell’ordine cronologico con il quale tu abba scritto queste fic, mi ci sto buttando a capofitto senza curarmi di nulla, ma mi sciolgo quando trovo questi parallelismi fra una shot e l’altra, piccoli dettagli che tu nascondi e incastri in mezzo alle tue bellissime parole.

Non ti parlo nemmeno di Scaldasedia, è insignificante. Tutti gli altri sono insignificanti quando si tratta di James e Rose. Malfoy per me in questa storia è come l’inesistente ragazza di James agli occhi di Rose, sfocato.
Non conta nessuno, solo loro che brillano di luce propria, grazie a te!

Sono felice che quella perla bellissima che è Pezzi in Decadenza abbia un’altra perla bellissima che è questa shot. Sono felice che ogni cosa letta in questo profilo sia una perla bellissima!

Grazie Rosmary!
Rosmary.
Rosmary.
Un abbraccio!
gabry

Nuovo recensore
12/01/21, ore 00:26

Bella è bella, ma la prima "Pezzi in decadenza" mi dispiace non ha eguali, forse sarà che... non so, ha un sapore diverso, ti fa trattenere il respiro.
E poi ammettiamolo sai scrivere!! Ma non mi ha trasmesso lo stesso pathos, però comunque brava, un lieto fine dove una fine non c'era...

Recensore Master
28/12/20, ore 16:23

Ciao Rosmary, ti sorprenderai di vedermi qui, ma continuo a trovare in home post di Fede su quanto ami questa storia e alla fine ho ceduto a tutto ciò che mi diceva di non aprirla, che avrei sofferto e l'ho letta.
La storia è bella, amo come scrivi, amo i tuoi personaggi e James e Rose sono belli in questo universo senza calderotti, in cui la si accoppia persino con Scorpius Malfoy e poi lei lo pianta per correre da James (povero Scaldasedia). ç__ç
E niente, volevo solo che sapessi che la storia l'ho letta e mi è piaciuta anche se fa male e mi piace il fatto che loro mandino all'aria il mondo pur di tornare l'uno dall'altro. A questo punto vorrei il sequel con la reazione di Ron quando scopre la loro travagliata storia d'amore. Ahahahah
Un abbraccio,
Sev

Nuovo recensore
28/12/20, ore 11:37

Come sempre ho amato ed amo le tue storie che riguardano James e Rose, così come amo loro come coppia.
Ho adorato questa riflessione che fa Rose dalla quale si percepisce tutto quello che prova e che non riesce a smettere di provare «Era stata folle, e illusa, a credere di poter dimenticare chi fosse la sua felicità, quali fossero i colori a farla sentire viva, quali le labbra da rincorrere ovunque – a credere che rifugiarsi in un matrimonio bugiardo sarebbe stato sufficiente a farle dimenticare la bellezza del mare in tempesta e il fragore delle onde sugli scogli capace di svegliare il mondo intero.»
E allo stesso tempo questa riflessione di James «Avrebbe dovuto fermarla. Era quello che s’era ripromesso, trattarla con freddezza, farle avvertire la voragine che aveva scavato tra loro, dimostrarle cosa significasse sul serio una vita senza di lui – una vita in cui le sue braccia non sarebbero state sempre pronte ad accoglierla, in cui lui non sarebbe stato il porto sicuro in cui attraccare, in cui non sarebbe stato il per sempre che non l’avrebbe mai rifiutata. E invece.»
Parlando di James, lo venero sempre di più, mi sono ricordata intanto che leggevo del James di Paradiso Perduto, in entrambi i casi ha qualcosa di così “fascinoso” e misterioso che lo rende un grande personaggio, vuole fare l’ orgoglioso ma per le persone a cui vuole bene farebbe di tutto e credo darebbe persino la sua vita. Può apparire come “superficiale”, ma in relatà è tutt’ altro ed per questo che mi piace così tanto, il suo personaggio ha tanto tantissimo da dire e forse non viene capito appieno.

Recensore Veterano
27/12/20, ore 23:38

Io non so esattamente come si può recensire questa storia e so che hai già avuto la mia reazione «a caldo» ma a distanza di quasi ventiquattro ore mi sento ancora emozionantissima sia per la dedica, sia per questo racconto che è di una bellezza travolgente, ragione per la quale sono ancor più onorata del tuo regalo.

Credo di avertelo detto nelle nostre innumerevoli e lunghissime chiacchierate ma questa precisa versione di James e Rose è, in assoluto, quella che preferisco. Sarà che è questa ad avermi fatto innamorare di loro, a farmi travolgere così tanto dal loro rapporto ma loro due si sono presi prepotentemente un pezzo del mio cuore e mi hanno trasformato in Shipper Accanita/Fata Madrina di questi Visionari pazzi.

So già che la mia recensione non solo non sarà mai all’altezza di questa storia ma che dimenticherò i tre quarti delle cose che volevo dirti, nonostante mi sia autoimposta ordine e disciplina.
Trovo che tu abbia fatto un lavoro magistrale con tutti i parallelismi tra questa storia ♥️ e Pezzi in decadenza, non soltanto l’incipit, non soltanto il rinvio costante a dettagli e scene di quella storia ma il modo in cui hai incastrato ogni richiamo, in cui ogni pezzo è andato al suo posto, combaciando perfettamente con l’altro, mi ha incantata e ha conferito, proprio sul piano strutturale e narrativo, una potenza incredibile a questa storia che completa perfettamente l’altra.
Io ho amato tutto, ho amato ritrovare frasi e dettagli che tanto mi avevano rapita e colpita in quella storia e - ora tocca a me dirlo! - mannaggia a te! mi hai fatta incredibilmente frignare.
Tra le tante cose che mi hanno colpita, c’è il modo in cui questa storia si riallaccia al clima della precedente, perché la scoperta che lo Scaldasedia non è un principe azz- delle Serpi ma degno erede di suo padre era un elemento che rompeva le illusioni di Rose in Pezzi in decadenza, l’illusione che l’amore per Scorpius, il suo essere «un’equazione splendidamente risolta», il suo essere un amore che non la travolge e stravolge sarebbero bastate. Invece, Scorpius non è niente di tutto questo e quelle battute iniziali che si scambiano rendono alla perfezione l’idea di questa illusione infranta.
Scorpius e Rose parlano, di fatto, due lingue diverse, Rose sembra non ascoltare o non voler mai rispondere, il che riflette i due umori di Scorpius che «alternava premure e freddezze».
La scena in cui il loro matrimonio va (finalmente!) in pezzi è rivelatrice ed è un momento in cui ho amato infinitamente Rose nel suo spogliarsi da quel «perbenismo che non le era mai appartenuto». È il momento in cui Rose fa quel passo che James aspetta da una vita e che tanto la spaventava ed è anche il momento in cui smette di lottare con se stessa, il primo momento in cui ammette con Scorpius il sentimento che la lega a James.
Oltre il risentimento dello Scaldasedia, c’è la presa di coscienza di Rose, il voler affrontare la realtà senza più trincerarsi dietro bugie.
Ho tremato a quel «Perché mi hai sposato?» ed ancor di più al «Ma io no. E lo sapevi» perché è proprio il momento in cui Rose non ha più paura e getta il suo parafulmine, getta totalmente quell’idea di quiete, che l’aveva tradita, per andare contro la burrasca.
E, no, non ho provato alcun tipo di empatia con Scorpius (a tal proposito, GRAZIE ♥️) perché, in fin dei conti, ha scelto lui tutto questo, illudendosi di poter gareggiare con chi è sempre stato Primo nel cuore di Rose, di poter essere abbastanza, di potersi appropriare di quel che Rose non aveva il coraggio di scegliere. E poi l’ho detestato nella scena della Tana quando crede che James sia fuori dai giochi ma solo uno Scaldasedia come lui poteva realmente pensare che James, che il tuo James, si sarebbe mai potuto arrendere.

Ho amato ogni singola riflessione di Rose sulla sua vita, anche rispetto alle tematiche appena accennate e a quel suo volere e desiderare una vita ordinaria per poi avere in sorte un sentimento straordinario e divoratore. Ho ritrovato il filo rosso di che cosa significhi essere la primogenita di Hermione Granger e Ron Weasley, dell’essere abituata alle luci della ribalta e al dover soffocare lacrime e sentimenti, e ho amato il ricordare come questo sentimento totalizzante e che tanto l’aveva spaventata prima le sia esploso tra le mani di ragazza, in un momento in cui era ancora troppo giovane per accettarlo e comprenderlo fino in fondo. Ho ritrovato tanto della Rose di Paradiso Perduto in questo, che è alla sua prima scoperta di questo sentimento.
Ma senza soffermarmi su quell’alter ego, questa Rose è una Rose che amo tantissimo, è una Rose che tende ad incasellare innumerevoli scelte sbagliate, che vive sul filo delle indecisioni.
Nella recensione di Pezzi in decadenza ti scrissi che, nonostante Rose tradisca il futuro sposo a poche ore dalle nozze, non si può fare a meno di tifare per lei e James, che vorresti soltanto urlarle di avere coraggio e viversi quell’amore.
Ecco, qui, la situazione si è ribaltata perché Rose, in effetti, una scelta l’ha fatta [com’è che quando si tratta di Rose si parla sempre di scelte?] e forse smetterla di tormentare James, lasciarlo libero con un’altra, sereno, con una donna che «non lo faccia impazzire».
E, invece, ti trovi a leggere e a volerle solo urlare «MOLLA TUTTO E CORRI DA JAMES! ORA!», perché loro sono Oltre, oltre l’amore stesso (♥️), oltre la normalità, oltre le opinioni altrui.
Lì, dove James non ha mai avuto paura di sfasciare il mondo per loro due insieme, doveva esserci il passo ulteriore di Rose.
Sono impazzita nel vederla gelosa, nel decidere - dopo quello studiarsi così preciso e puntuale - di far ricominciare tutto tra di loro, com’era sempre stato, di continuare a far funzionare tutto come sempre perché è questo che determina il semplice riscontrarsi in James.
Ho proprio adorato la Rose che prende l’iniziativa, che lo segue, che lo affronta con quel «Tra di noi ha sempre funzionato così», con i toni che si alzano ancora una volta proprio come prima del matrimonio di lei, e ho leggermente (ma solo poco poco) gongolato nel vederla gelosissima, persa, spaesata all’idea di perdere James una volta e per sempre.
Le sue riflessioni, il suo contorcimento mentale nel capire quando la frequentazione di James fosse iniziato (quel Mai prima mi ha fatta un pochino a pezzi), quel disperato incolparlo di essere venuto meno alla promessa lasciata nelle peonie sono tra i passi che ho preferito (il che può sembrare banale visto che ho amato tutto ma questa parte mi ha fatta un po’ vibrare).
In particolare ho amato questa frase: Si chiese se l’avesse dimenticata così come aveva sempre detto di amarla – per un istante e per sempre –. Perchè, insomma, tu sai quanto volessi vedere Rose agonizzare di gelosia e, insomma, per una volta CI STA.

Sto imperversando come mio solito ma come possono non arrivare a LUI? La prova vivente che, dopotutto, aveva ragione Machiavelli o chi per lui e il fine giustifica, davvero, i mezzi.
James in questa storia dà prova del modo in cui conosce Rose, di come sia consapevole dei meccanismi che li tengono insieme e li fanno scattare, di cosa le serviva per arrivare a lui.
Ecco, quella famosa mancanza invasiva è stata la molla di tutto; l’annegare nel destino che aveva creduto potesse farla felice ed invece era stato una condanna all’infelicità (per cui è perfettamente calzante l’espressione del «sorriso sbiadito (di Scorpius) quanto l’azzurro tenue dei suoi occhi»).
James lo sa e non ha paura di tirarsi indietro, anche se ho infinitamente sofferto nel momento in cui reprime quell’Io ti voglio sempre (frase che mi aveva già fatto sciogliere infinite volte in Pezzi in decadenza e ritrovarla tra queste righe mi ha emozionata tanto tanto). Le fa assaporare, ma solo per un po’, lo stesso dolore che ha provato lui nel saperla sposata con un altro ma allo stesso tempo tiene fede alla promessa che le aveva reso con la peonia e sfascia il mondo per loro due, devoto a Rose, a quell’amore che sa essere giusto per loro in questa vita
Il tuo James, il tuo Primo, non dice ma FA. Smantella il mondo e trova un nuovo modo per ricomporlo solo per lei, se questo vuol dire farla tornare, ancora una volta da lui.
La scena che hai descritto nel villino è quel genere di lieto fine che non avevo mai immaginato per loro ed è forse questa speranza di lieto fine anche per due Visionari tormentati come loro ad essere il regalo più grande di tutti ♥️♥️.
L’ho letta - svariate volte, ormai - con gli occhi a cuoricino e ogni volta mi sono emozionata allo stesso identico modo perché anche in questo lieto fine sono restati fedeli a loro stessi, quella burrasca che me li ha fatti amare infinitamente dal primo istante, con la prima reazione di rabbia di Rose e il sorriso impertinente di James, con le loro frasi che si alternano a completare questo nuovo atto della loro storia, con lei che torna da lui e lui che era lì ad aspettarla (mentre indirizzava il mondo nel verso giusto).

Mi rendo conto di aver delirato totalmente in questa recensione e veramente mi dispiace perché non credo di aver seguito un filo logico. Avrei altri miliardi di cose da dire, di idee, parole per cui dirti che sei stata perfetta e che mi hai conquistata con la tua cura per ogni minuscolo dettaglio come ogni volta, del resto. 
Un ultimo e poi ti giuro che la smetto è la metafora di James mare in tempesta e Rose riva che senza di lui si rinsecchisce che mi ha riportato a quella che oramai è la loro canzone.

Ti ringrazio ancora una volta per questa storia che, proprio come uno dei suoi protagonisti, è nata per essere Prima, almeno nel mio cuoricino, il che, mi rendo conto, non è poi il massimo però insomma!
Ti ringrazio, soprattutto, per tutte le attenzioni che hai avuto e non soltanto con questa storia, per l’essere stata molto più di un’altra autrice e per avermi regalato in un momento in cui mi rivedo tanto nella Rose statica dell’inizio di questa storia un racconto che parla del coraggio di mettersi in moto e di essere estranei alla resa.
Un abbraccio (ma proprio grande, grande, grande, grande)
Fede 

PS. Non so se è emerso dalla recensione ma non credo. Volevo dirti che mi è piaciuta (ma proprio tanto, tanto, tanto, tanto!)♥️😏🔮

Recensore Master
27/12/20, ore 17:57

Ciao Rosmary!
Che bella One che hai scritto, l’ho adorata in ogni sua parte, frase, parola ed emozione. Apprezzo molto l’uso che hai fatto del raiting rosso, mai banale, mai volgare al contrario, sei riuscita a rapire letteralmente il lettore in un vortice di emozioni vere, reali. Complimenti come sempre, adoro le tue storie e naturalmente il tuo stile♥️

Recensore Master
27/12/20, ore 17:13

Spero di riuscire a trovare le parole giuste per esprimere quanto io abbia apprezzato questa storia, che mi ha lasciata senza fiato dalla prima all'ultima parola.
Prima di tutto ti faccio i complimenti per l'originalità perché hai reso in maniera innovativa una coppia su cui hai scritto e scrivi parecchio. Credo esistano pochissime storie dove i personaggi della NG sono adulti (o almeno io non ne ho quasi mai lette) e l'idea di partire con una Rose già sposata con Scorpius per pura convenzione mentre si strugge d'amore per James è semplicemente geniale, qualcosa che non sa di già visto. Tra l'altro, la Rose/Scorpius è la mia NOTP insieme alla Dramione, quindi non posso far altro che apprezzare il fatto che tu l'abbia distrutta <3
Per quanto riguarda i personaggi, li trovo resi divinamente. Sia Rose, sia Scorpius, sia James. Credo che la caratterizzazione dei personaggi sia un tuo punto di forza; riesci a renderli letteralmente umani, come se le loro emozioni fossero fatte di carne e ossa e trasportassero il lettore lontano dalla finzione per avvicinarlo alla realtà. Quando descrivi le loro sensazioni, riesco a farle mie, a immaginarle a livello fisico, a rivedermi e rispecchiarmi in esse - in particolare la descrizione della gelosia di Rose, resa splendidamente dall'espressione "Avvertì tutti i suoi sensi annebbiarsi, così sfocati da non poter dire che sembianze avesse la sagoma né come si chiamasse."
Bellissima la scena in cui lei spinge James in una stanza e si avventa su di lui - emerge il lato impulsivo e passionale del carattere di Rose che nella prima parte della storia appare abbastanza statica e quasi depressa ma qui si lascia andare puramente all'istinto.
Il tuo stile è impeccabile, riesci a evocare delle immagini meravigliose con poche parole ben studiate. Credo che la mia frase preferita sia "Aveva preso a odiare quegli occhi dai colori pastello, non erano che l'ombra di colori più vivi". Semplicemente straordinaria. Racconta tutto ciò che c'è da sapere sui sentimenti che Rose prova (o non prova) nei confronti di James e Scorpius. Hai letteralmente rinchiuso un intero universo di emozioni in una manciata di parole.
Ho apprezzato molto la nota positiva del finale, un concentrato di emozioni positive che danno finalmente leggerezza a una storia così tormentata, e sono assolutamente intenzionata a farmi un giro sul tuo profilo e leggere altre tue storie perché mi sono perdutamente innamorata del tuo modo di scrivere. Appena possibile voglio anche recuperare gli ultimi capitoli di Paradiso Perduto e recensirla per bene!
Ancora complimenti e a presto :)



 

Recensore Veterano
27/12/20, ore 10:43

Arrivo anche qui, in punta di piedi, perchè so che è un regalo e non voglio intromettermi in qualcosa di così personale. Ma non posso ignorare anche questa pillola amara che mi metti proprio davanti, Rosmary, senza ritegno mi dai dolore - e amore. Perchè di amore ce n'è tanto qua sopra e finalmente hai regalato a James e Rose un lietofine.
Parto come sempre da Scorpius, perchè anche se così freddamente Serpeverde, a me piace questa sua versione di lui. Scorpius soffre, soffre perchè pensava che con il matrimonio e rinunciando a James Rose sarebbe stata sua, ma divenne ancora meno sua di prima. Rose inizia ad essere sfuggente, odiare le loro lenzuola e la loro vita. Così Scorpius, tanto diverso da James, trasforma questa non - calma non in burrasca, ma in tensione, agitazione continua, nervoso. Come si può non empatizzare con lui? Un minimo, dai! Pensiamoci al povero Scorpius che ha sperato di bastare quando invece non è mai stato niente. E ho odiato Rose per essere così crudele, senza pensare che Scorpius parlava da uomo ferito e suvvia, Rosie, non sei stata una santa. 
Ma capiamo anche Rose e credo che dentro di lei ci sia molto della Rose di Paradiso Perduto. Ciò che amo di questa tua Rose, in ogni caso, è il rapporto in bilico con la grandezza della madre, che tu solo accenni ma fai entrare serpentinea nelle tue parole. Perchè Rose è stata cresciuta sotto i riflettori - vive quindi spaventata dallo scandolo. Perchè Rose vede sua madre fare sempre tutto perfettamente - e quanto soffre Rose nel pensare di star facendo la cosa sbagliata?
E solo alla fine, solo dopo un finto matrimonio (di lei) e una stupida messinscena (James, dato che è James, non avrebbe mai sposato un'altra amando Rose) riesce a capire che senza di lui non ci sa stare, che di felicità ce n'è solo una e NON è Scorpius a dargliela. 
Ho tanto amore per questi due, per questa storia e anche per Scorpius, che ne è personaggio anche se non protagonista, che l'amore lui non lo vince, ma vince me (posso averlo, tutto mio? Grazie!)
Ho amato tutto, ogni parola, ogni sofferenza che sei riuscita a trasformare in lieto fine, nei baci ritrovati, in un James scomposto appoggiato alle mura di casa. Bellissimo, straziante, efficace.
Grazie per averla scritta (di nuovo) e scusami la recensione/delirio che ti ho lasciato
Un bacio
Matilde