Recensioni per
L'ombra della signoria
di Alarnis

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/09/23, ore 23:49

Ciao Alarnis scusa se settimana scora ho saltato la recensione, ma lunedì che avevo in programma di farlo EFP era fuori uso, e poi in settimana non sono riuscita a recuperare tempo, e così mi sono rimandata direttamente a questo lunedì che tra l'altro è anche il giorno del mio onomastico. Capitolo interessantissimo perchè tutto basato sui "ricordi" di Nicandro dalla culla addirittura, perchè è chiaro ormai che è quello di cui si sta parlando. S'inizia con Moros che prova a fargli dire il suo nome, che nella sua infantile ostinazione vuole fargli capire che sono cugini, anche se mi sembra di capire che quando è arrivato da Matilda era davvero piccolo Nicandro, lo credevo già un po' grandicello, ed invece ancora non parlava, se Moros provava ad insegnarglielo. I ricordi invece precedenti a Moros sono della vera casa di Nicandro. Vede una donna che sicuramente doveva essere la sua governante/tata, quindi mi conferma soltanto l'idea che avevo che Nicandro è figlio di una persona importante, e non di un semplice uomo del popolo. Qui doveva essere come dicevo praticamente in culla, quindi deve riguardare un ricordo dei suoi primissimi mesi di vita. Poi il colpo di scena entrano nel suo ricordo Baltasar e Malìa? Come mai? E' sicuramente riconducibile al periodo in cui la ragazza si era fatta manipolare dal suo amante, ma ciò che mi chiedo è come mai Baltasar era lì? Cosa cercava e perchè è entrato proprio in quella casa? E' forse collegato lui in qualche modo a Nicandro? C'entrano forse sua madre e l'incendio? Nicandro comunque ha la netta sensazione che stesse cercando proprio lui, e parla di quella casa, come della casa dove Baltasar si nascondeva. Poi un altro ricordo della sua vita con Moros di quando lo sveglia dopo aver fatto quel sogno o meglio aver ricordato, ed il cugino lo prende in giro per avere la testa ancora immersa nei suoi sogni, mentre gli comunica che devono sbrigarsi, perchè si vede che Matilda ha qualche "ospite" e loro non devono farsi vedere. Poi arriva come un fulmine a ciel sereno una predizione, dove Nicandro vede Moros ferito che sta per essere ucciso, mentre fa da scudo a Ludovico anch'egli ferito, e Gregorio che sta per calare la spada. Nelle sue immagini Lavinia è a terra frastornata forse da qualche colpo. Nicandro non sa ancora cosa pensare e quando avverrà il tutto, ma quando vede arrivarsi guerreggiante Lavinia che informa i suoi uomini che Ludovico sa come entrare alla Rocca, e che Moros è tornato ed è tornato per lui per Nicandro, quasi considerandolo un tradimento da parte del giovane protetto, allora Nicandro capisce che quella scena è più prossima di quanto creda. Nicandro corre verso la porta per avvertire Moros, e Lavinia lo blocca, allora Nicandro le dice della sua premonizione e di come Moros morirà se non lo ferma, e Lavinia rimane effettivamente colpita sul momento. La ragazza però si arrabbia con Nicandro che a quanto pare già alla morte di Guglielmo aveva fatto qualche previsione però molto ambigua, e Lavinia aveva creduto che a morire sarebbe stato suo fratello, quindi ora glielo rinfaccia perchè rifiuta la sola idea di sapere che Moros morirà oggi. A questo punto vedo una scena che non avrei mai creduto, perchè Lavinia per la prima volta dall'inizio di questa tua storia la vediamo trattare duramente Nicandro, arrivando a rinchiuderlo in un armadio, mentre pure Nicandro pronuncia parole d'odio verso di lei, alla quale pure finora aveva mostrato comunque un certo attaccamento. Nicandro continua a ribellarsi anche chiuso dentro, perchè vorebbe salvare il cugino, ma Lavinia non cede, anzi sembra che non le importi nemmeno di sentirlo protestare, ma che anzi voglia sfruttare le sue grida per attirare Moros da lei. Un finale davvero insolito e che non mi sarei aspettata. Nicandro non sembra lui alla fine, e Lavinia non ho proprio capito cosa voglia fare davvero con lui, a parte usarlo come esca. Oddio spero la premonizione di Nicandro non si avveri, e spero pure che si capisca finalmente di chi è figlio Nicandro. Probabilmente allora non è davvero il cugino di Moros, peccato! Comunque ad ogni capitolo la suspence aumenta e la curiosità cresce per capire cosa succederà. Cosa farà ora Gregorio? Lavinia lo metterà al corrente o agirà per suo conto? Ci vediamo settimana prossima. Spero che in questi giorni riuscirò anche a commentare l'ultimo capitolo che mi resta di Confusione. Ciao

Recensore Master
03/09/23, ore 18:18

Ciao Alarnis buona domenica prima di ogni altra cosa. Allora siamo a commentare questo nuovo capitolo Con Belinda che scava nel barile alla ricerca di Moros ferito e scopre insieme allo zio che non si è fatto miracolosamente niente. A proposito ma quando lo zio va via per un'urgenza del corpo era perchè deve andare in bagno? Mi ha fatto emozionare tantissimo l'abbraccio stritolante di Braccioforte a Moros nel vederlo sano e salvo, e credo che lo stesso Moros non si capaciti di come abbia fatto a non restare nemmeno ferito. E concordo con Moros quando Braccioforte si rammarica perchè pensava di aver perso anche lui, era come se lo equiparasse alla perdita dell'amata moglie, quindi è come ho sempre pensato lo considera un po' un figlio. Tra l'altro Moros lo capisce subito e lo tranquillizza con un "non mi perderai così facilmente" che davvero mi fa stringere il cuore, perchè hai creato tra loro un bellissimo rapporto padre-figlio, anche se fatica a crederlo lo stesso Moros. Il ragazzo ha sempre voluto una famiglia che alla fine per lui è sempre stata rappresentata solo da Nicandro, e mentre Guglielmo è stato un padre per Nicandro, Moros invece sarebbe più che fiero di avere in Braccioforte un padre, anche se non vuole sperarci troppo per non restare deluso. Belinda continua a voler scoprire come abbia fatto Moros a salvarsi e lo guarda quasi fosse un marziano, e lui la prende in giro, mentre deve affrontare Braccioforte che vuole dirgli qualcosa di importante e Malìa e le sue maliziose insinuazioni. Braccioforte lo identifica in uno specchio limpido d'acqua come ad indicare che non c'è persona più sincera di lui, mentre Belinda stuzzica Malìa perchè secondo lei la ragazza cerca in Moros l'eroe che ha sempre voluto incontrare. Malìa per un attimo lascia da parte l'aria seduttiva per comportarsi da sorella maggiore con lui, mentre Moros sente di doverla ringraziare, perchè senza di lei sente che non sarebbe lì adesso. Vorrebbe ripagarla in qualche modo, ma Malìa torna ad essere la disincantata e disillusa ragazza di sempre e prende le distanze, quasi divincolandosi violentemente da lui. Moros nota la bruciatura e la cicatrice e si dispiace quasi convinto di averle fatto del male. Ripensa istantaneamente alle cicatrici invece di Nicandro mentre fissa maleducatamente la bruciatura di Malìa, e ripensa a come anche il cugino volesse sempre coprirle, nonostante lui non ci facesse caso. Non sarà che nello stesso incidente all'epoca sono rimasti coinvolti sia Malìa che Ncandro? C'è un po' di tensione che Braccioforte e Belinda provano a smorzare per far calmare anche Malìa, e in particolare il soldato vuole fargli capire che il merito è stato soprattutto dello stesso Moros, perchè se avesse urlato sarebbe stato scoperto. Belinda insiste nell'affermare che se lo avessero colpito davvero avrebbe urlato sicuramente, ed è anche logico da pensare, infatti piacerebbe sapere anche a me cosa è successo. Comunque da quel momento il giovane gli comunica che proseguirà da solo, perchè non vuole coinvolgerli ulteriormente. Mentre Belinda protesta, gli altri capiscono le sue ragioni, anche se Malìa insiste nel ricordargli che suo cugino venendo con lui si ritroverebbe in miseria. E qui mentre Malìa seppure vorrebbe aiutarli non si pronuncia, qui ho un vero tuffo al cuore, quando Braccioforte si offre invece di ospitare i due ragazzi in quella che era una volta la sua casa per ricominciare una nuova vita tutti insieme. E' stato profondamente commovente, quasi mi veniva da piangere, perchè è sicuramente quello che farebbe un vero padre. Comunque davvero Braccioforte in questo capitolo il migliore di tutti! Chi non lo vorrebbe un padre così? Comunque ci risentiamo alla prossima e ti auguro una buona settimana.

Recensore Master
26/08/23, ore 18:29

Alarnis ciao ma che inizio scoppiettante questo capitolo con Gregorio che mi fa morire dal ridere ad immaginarlo sputare il vino che stava bevendo alla notizia della ricomparsa di Moros, e maledicendolo perchè sta sempre in mezzo ai piedi. Se la prende anche con se stesso per la sua "troppa magnanimità" quando aveva assecondato la richiesta di Nicandro di lasciarlo vivere. Subito dopo ne ha pure per Bastiano che non ha eseguito fino in fondo il suo lavoro togliendoglielo per sempre dai piedi. Lavinia gli racconta di come stia dalla parte di Ludovico ora, e questo fa ulteriormente mandare in bestia Gregorio che continua a capirci ancora meno di prima. Non sa perchè la sorella non veda l'ora di scontrarsi di nuovo con Moros, ma soprattutto come possa lui essere finito con Ludovico e addirittura aiutarlo nella sua lotta contro i Montetardo. Sai che leggendo come Gregorio abbia frustato col tovagliolo il proprio servitore che aveva l'unica colpa di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato, ho pensato che forse Gregorio sia gay? Non sarà che gli piacciono gli uomini come ad Alberico? No e con questo sarebbero due...... che spreco per le donne però fortunati gli uomini. Naturalmente però quello che più lo infastidisce è quel rapporto così stretto ma controverso tra Lavinia e Moros, dove persino uno così pragmatico come lui e che non guarda in faccia ai sentimenti ha capito che si amano, ma che allo stesso tempo sono sempre loro che si odiano e che fanno di tutto per allontanarsi l'uno dall'altra, fin da ragazzini. E' talmente stufo di quella situazione che si trascina così da anni che sarebbe quasi contento secondo me se si facessero fuori a vicenda, risparmiandogli anche questo problema. E' talmente agitato ed intollerante a tutto che ordina al povero servitore di aprire e far cambiare l'aria, perchè gli sembra diventata irrespirabile tutto ad un tratto. Poi stufo di Moros sembrerebbe volerlo davvero uccidere questa volta spedendogli contro un intero esercito, e già pregusta il modo migliore per ucciderlo. Stavolta sarebbe disposto persino a sentirsi i pianti di Nicandro per il resto della vita (mi immagino il povero angioletto che come nei cartoni animati piange e si vedono i lacrimoni uscire da laqualunque). Purtroppo per lui fa queste considerazioni a voce alta davanti a Lavinia, che ovviamente lo affronta rovinandogli del tutto la giornata, (poverello bisogna capirlo gli era appena tornato il buonumore al pensiero che oggi ammazzerà uno dei suoi nemici giurati, è un povero incompreso Gregorio!!!!), e devo dire che questo capitolo ha davvero degli istanti tutti da ridere, come quando urlando contro la sorella fa arretrare il sempre più povero e spaventato servitore, che sarebbe tentato a questo punto lui di farla finita, buttandosi giù. Ma stranamente Lavinia non gli parla di Moros (del resto non si abbasserebbe mai a chiedere pietà er lui), ma del fatto che Ludovico sa già come entrare a palazzo, e Gregorio sempre più inviperito (gli vogliono proprio male cospirano tutti oggi per farlo arrabbiare e dire che la giornata si era votata così bene con l'ipotesi di un bello squartamento qui e lì) sembra quasi vittima di scherzi a parte te lo giuro qui, quando scopre pure del passaggio segreto, ha quasi del demenziale questo colloquio se ci pensi, e non sembra aver fine quella scia quasi derisoria quando Lavinia continua a dargli "buone notizie", riferendo come i contadini appoggino Ludovico e non lui. Ma questi contadini cavolo non potevano appoggiarlo prima Ludovico quando dicevano invece che era troppo giovane e che era meglio il padre? Ora se ne ricordano???? Gregorio ora nella lista nera della giornata ci infila pure questi cavolo di contadini che probabilmente ha sempre considerato meno di formiche, solo che ora tutto il formicaio gli è contro. Glielo dice chiaro e tondo a Lavinia che si sta arrabbiando, e lei spera di calmarlo dicendogli che alla fine chi devono temere sono solo Ludovico, Federico ed Alberico, e Gregorio effettivamente acquietarsi. Anzi quasi se la ride come per dire "e che sarà mai sono solo in tre". Ora è di nuovo tornato allegro come quando voleva sbudellare Moros, tanto che ringrazia la sorella per il suo riepilogo accurato. Torna in auge dalla sua bocca il nome di Moros e sa che anche se aiuta quei tre, alla fine sa bene come di solito agisce il vecchio scudiero di Guglielmo, in modo del tutto avventato ed impulsivo, il che lo porta sempre al fallimento, e quindi decide di "regalarlo" a Lavinia dicendole che sarà tutto suo e lo affronterà lei, però nella voce è chiaro che si aspetta che stavolta lei non se lo faccia scappare. Gregorio ha un vantaggio molto grosso su Moros, perchè sa che se lui davvero verrà a Rocca Lisia lo farà unicamente per cercare di portarsi via il cugino, e quindi sa che sorvegliare Nicandro è la soluzione più rapida per intercettare Moros. Non c'è che dire Gregorio è furbo a differenza di sua sorella. Stai seguendo tutti i personaggi prima che il palazzo sia espugnato mi sembra di capire dai vari capitoli. Mi piace perchè così riesco a collocarli mentalmente quando arriverà il putiferio. Comunque ti ripeto che questo capitolo aveva davvero qualcosa di involontariamente comico. Mi spiace spero non ti offendi se te lo dico, perchè magari volevi che si notasse solo l'impronta drammatica. Ma purtroppo sono io quella strana che finisce sempre troppo per leggere tra le righe. Sorry intanto ti auguro buon fine settimana, e ci vediamo o meglio sentiamo al prossimo capitolo. Grazie per tenere sempre tanto ai miei giudizi, ma devi scrivere indipendentemente da tutto solo per quello che senti tu. Ciao

Recensore Master
18/08/23, ore 22:51

Ciao Alarnis devo dire che con questo capitolo ho definitivamente fregiato col titolo di "buono" il nostro Ludovico classificando di conseguenza per "cattivo" il nostro Gregorio. Una persona specie qualcuno nobile come lui in una società feudataria come quella che descrivi che si pone tanti dubbi sull'onore e che si preoccupa tanto sia di Moros al quale deve la vita e sia di cosa succederà quando userà il veleno non può non avere una coscienza, perchè è esattamente questa che gli parla in questo capitolo. Già all'inizio quando si etichetta come vigliacco per essere scappato, grazie a Moros "un contadino" e non un cavaliere lo mette inevitabilmente in soggezione. Sa però che è stata l'unica scelta possibile, per un bene superiore ossia l'intrusione a Rocca Lisia. La cosa buffa è che anche i suoi cavalieri sono quasi risentiti di aver dovuto ricorrere a qualcuno che non fosse un loro compagno d'armi per assolvere alla missione di proteggere Ludovico. Comunque ti faccio un'ampia cascata di complimenti per la descrizione strutturale architettonica con cui hai descritto il castello e l'entrata del passaggio segreto, quando sono riusciti a sviare sotto gli occhi delle sentinelle. Hai fatto ricerche immagino, perchè hai usato un linguaggio estremamente tecnico. Caspita congratulazioni davvero non è assolutamente facile scendere in così precisi dettagli riguardo aspetti così tecnici, anzi in quasi tutte le storie spesso si finisce per arraffonare alla grande, tu invece hai fatto l'esatto opposto. Hai addirittura pensato alla presa d'aria per far uscire il fumo della fiaccola, io non ci avrei mai pensato ma giustamente senza quella asfissierebbero, e persino il salnitro wow che scrupolosità! I ragazzi sono entrati nel cunicolo e nella botola, e alla fine Ludovico finisce in mezzo a Federico che guida il trio ed Alberico che lo chiude. Riesci a rendere completamente lo stato d'animo ansioso e combattuto di Ludovico, che dopo tanto penare fa quasi fatica a rendersi conto di essere arrivato al momento che potrebbe risolvere tutta la partita. Poi ecco che il dilemma del veleno viene alla luce. I suoi compagni glielo chiedono diretti, e a Ludovico viene da incolpare sè per la debolezza dinostrata nell'aver accettato la soluzione più facile ma più vile suggerita da Malìa, e subito dopo incolpa anche la ragazza per averlo indotto e non fermato. Ripensa alla sua bellezza e al momento di passione vissuto, ma può decisamente giudicare come ormai ella sia persa dopo Baltasar e non più una "vittima delle circostanze ancora recuperabile". Anche Alberico e Federico hanno capito che non intende più avvelenare l'acqua condannando a morte tanti innocenti. Probabilmente però nemmeno loro possono arrivare a pensare che questo rovesciamento, sia soprattutto dovuto a Moros, perchè Ludovico quasi lo fa come tributo al sacrificio che ha fatto lui per farlo scappare, e così decide così di risparmiare "la gente umile come lui". Come alternativa sfruttando la sorpresa vuole usare il veleno sulle spade per mettere fuori gioco quanti più soldati possibile, ritenendolo comunque un trucco ma più accettabile dell'altro. I suoi due angeli custodi nemmeno a dirlo sono con lui, e pensano che forse potrebbe anche funzionare, e comunque sono disposti a morire per lui, ma comunque il loro scopo resta catturare Gregorio, eliminare i Montetardo e anche vendicarsi di Zelio. L'unico dubbio il Chiarofosco ce l'ha su Lavinia, che ha capito essere una persona speciale per Moros, qualcuno da odiare e forse amare allo stesso tempo. Decisamente Ludovico a differenza di Gregorio ha un'etica quindi parteggio spudoratamente per lui. Bello seguire sia i progressi del gruppo di Moros che di Ludovico per capire meglio cosa sta succedendo all'interno delle mura. Complimenti come sempre. 

Recensore Master
10/08/23, ore 21:20

Ciao Alarnis come anticipato ieri rieccomi dal punto dove avevamo lasciato il povero Moros ossia a nascondersi in una botte pur di entrare a Rocca Lisia e con Belinda che per giunta lo sfotte anche. Moros purtroppo non puoi lamentarti te la sei andata a cerare tu questa bella gatta da pelare. Mentre al poveretto non è permesso nemmeno incrociare le braccia per la stizza, ricorda i bei tempi dell'infanzia quando giocava a nascondino coi fratelli e liberava sempre tutti, senza fortunatamente rimanere intrappolato nel nascondiglio che aveva scelto allora, a differenza di adesso. Chissà se ci giocava pure con Nicandro. Ora che ci penso ma ai tempi ci sarà già stato il gioco del nascondino. Chissà a che epoca risale. Solo a me possono venire in mente certe cose! Intanto gli sfottò di Belinda continuano e passano stavolta a lui e Malìa, perchè sembra che la ragazza si sia messa in testa che stiano insieme, anche se pensava che dopo Baltasar, Malìa non si sarebbe più fatta fregare. L'irritazione di Moros per la parlantina di Belinda, deve un poì alla fine rassegnarsi, perchè di tempo ne hanno lì per chiacchierare nell'attesa e così lei gli racconta anche un po' della sua vita, della sua famiglia, dello zio oste e dei suoi curiosi passatempi, come catturare topi di cui lei sembra tenere il conto. A Moros viene un po' di sana invidia per quei racconti, perchè Belida sa chi sono entrambi i suoi genitori, mentre lui ha conosciuto solo sua madre, con padre invece ignoto per stessa ammissione di Matilda, che ha solo precisato a tutti i suoi figli che nessuno di loro è di nobili natali. Sarà vero? Probabilmente sì, la vedo dura che un signorotto seppure locale possa essere andato con lei, che mi sembrava più tipa da frequentare agricoltori, commercianti o soldati. Alla fine è Malìa che riesce a mettere al suo posto Belinda che vorrebbe conoscere qual'è impresa eroica che deve compiere Moros, ma Malì smorza qualsiasi sua fantasia e ricorda solo a Moros che deve fidarsi se vuole riuscire. Ormai su questo da parte del giovane non credo ci siano più dubbi, anche perchè ormai il loro rapporto è talmente più in confidenza che si permette anche di prenderla in giro, cosa da cui prima se ne guardava bene. Belinda non si perde d'animo e dopo una pausa ricomincia a parlare, Moros a quel punto rimpiange la riservatezza di Nicandro, che come lui non ricorda molto dei suoi genitori, e la cui unica certezza è il paese natale Macerino, che credo tornerà importante come dettaglio nel racconto me lo sento. Comunque sai che il commento di Moros che ha messo a confronto Belinda e Nicandro mi ha fatto pensare chissà se questi due che sono i più giovani mi sembra del racconto potrebbero mai fare coppia un giorno? Si è vero sono gli opposti probabilmente, ma proprio per questo potrebbero finire per compensarsi no? Intanto giunge il tanto agognato momento del controllo da parte dei soldati che vogliono passare a lancia ogni sacco o botte. Moros chiaramente comincia a sudare freddo. I suoi amici ci provano a fermare tutto, Braccioforte addirittura rischia un litigio e Malìa cerca di appianare la situazione. Purtroppo niente da fare la lancia perfora la botte e Moros già prega tutti i santi e pure Guglielmo di Montetardo che da lassù possa vegliare su di lui. In quel momento si fa forza dicendosi che se anche lo ferissero non deve lasciarsi scappare un singulto, e ripensa anche a Nicandro e all'abbraccio che spera di dargli se dovesse farcela, mentre maledice sia Lavinia che Gregorio. Inspiegabilmente però sembra fortunato e si salva, perchè ascolta la voce del soldato che autorizza il loro passaggio. Quindi mi sembra di capire che devono aver colpito un'altra botte e non quella dove c'era Moros. Il ragazzo sente il mugnaio lamentarsi molto perchè gli hanno fatto cadere il grano dalla botte e spera non si rovini a contatto con la ruggine, mentre i soldati spavaldi e prepotenti non si curano dei suoi problemi, forti della loro posizione della quale chiaramente abusano. Braccioforte vorrebbe subito a quel punto aprire la botte, ma qui c'è un passaggio molto bello, quello che più mi ha colpito dell'intero capitolo ossia quando Malìa ironizza con Braccioforte che lui consideri Moros il suo figlioletto. Mi piace soprattutto perchè Moros è contento che l'amico non se ne abbia male, perchè per lui è diventato davvero una figura paterna. Con Guglielmo di Montetardo aveva già vissuto una sensazione simile, ma chiaramente lo considerava troppo in alto per lui per poterlo davvero raffrontare come un padre, mentre Braccioforte è come lui della sua stessa classe sociale e quindi lo sente decisamente più vicino e meno irraggiungibile di Guglielmo. Finalmente dopo tante peripezie sono all'interno delle mura di Rocca Lisia e la sua complice lo fa uscire, come sempre usando metodi sbrigativi e poco teneri, ma Moros è troppo felice di avercela fatta al punto da obbedirle diligentemente regalandole anche un occhiolino malizioso. A questo punto non so ancora cosa potrà succedere. Li scopriranno ora che sono dentro? Pensavo che già in questo capitolo sarebbero arrivati al passaggio segreto, ma mi sbagliavo, quindi devo augurarmi sia nel prossimo, anche se potresti riservare ancora tante sorprese e rimandare quel momento ancora più in là, quindi mi fermo in quanto a pronostici qui. Non mi resta che dire come si dice al prossimo capitolo e vedremo cosa accadrà ai nostri eroi. Si Malìa anche se non vuoi riconoscerlo siete tutti eroi!

Recensore Master
02/08/23, ore 23:46
Cap. 34:

Ciao Alarnis siamo arrivati al capitolo dove i nostri dovrebbero entrare al castello. Mentre sono in cammino vedono già arrivare i primi contadini con famiglie al seguito. Malìa non mi ha sorpreso con l'uscita che ha fatto suggerendo di mischiarsi a loro, a differenza di Moros che invece sembra molto smarrito, perchè chiede subito invece che ne è del passaggio segreto. Malìa gli chiede fiducia perchè forse ha un piano ancora più strampalato di quello di Moros che avevano tutti criticato tanto, ma comunque sappiamo quanto la donna sia furba e come sappia cavarsela, quindi mi aspetto che sappia quel che fa. Naturalmente anche qui la nostra bella trova un qualche suo fedele ammiratore tale Adelberto, che sembra aver puntato, sistemandosi ben bene la scollatura del vestito per mettere in mostra le grazie, come incitamento ad un aiuto. Una specie di Erin Brockovich di quei tempi insomma. Il tipo forse ha con sè una bambina, che mi fa molto ridere perchè chiama Malìa "strega", anche se la ragazza la redarguisce bonariamente chiedendole senza ovviamente successo alcuno di non chiamarla più così. La piccola è anche la simpatica nipote del proprietario della locanda che avevano già incontrato quando Moros vi era capitato, e nessuno si spiega tra loro come mai siano tutti insieme, ma sembra abbia solo viaggiato tutti in gruppo per convenienza. La bambina poi spiega che stia andando dallo zio Bertoldo, che dovrebbe essere sempre il locandiere giusto? (non è molto chiaro il legame di parentela tra tutti questi personaggi e perchè siano insieme, forse qui andava spiegato meglio, ti dirò che in prima battuta mi sono chiesta se oltre alla bambina c'era anche una terza persona, una ragazza perchè io ricordavo la nipote del locandiere come una ragazza adolescente), perchè deve portargli un unguento in quanto malato, e se la cosa intenerisce Moros, alla nostra furba volpe Malìa invece provoca solo irritazione. Intanto Moros e Belinda si presentano, anche se ormai al ragazzo è rimasto il nomignolo di Uomo misterioso. Il mugnaio chiede alla bruna cosa voglia, Malìa chiede con sgomento di Braccioforte e Moros un passaggio, ma soltanto per due persone. Giustamente si dicono ma come ci dobbiamo dividere ora? Malìa stringendosi stretto stretto Moros fa venire la curiosità alla ragazzina che subito chiede se fanno coppia, causando come sempre l'imbarazzo di Moros, soprattutto perchè quella non molla e vuole saperlo a tutti i costi. Sembra proprio la degna erede di Malìa come si proclama da sola, anche se al nostro Moros non sembra una cosa positiva. Comunque Malìa alla fine fa preseente che il passaggio a quanto pare è per lei e Braccioforte, e Moros chiede nuovamente spiegazioni, e la ragazza per tutta risposta lo fa nascondere in un barile. Il ragazzo non crede che riusciranno a passare, perchè le guardie controlleranno sicuramente, ma la ragazza insiste che devono rischiare. Il brutto è che la ragazza lo infilla nel grano fino al collo col cappuccio sulla testa e chiude la botte lasciandolo al buio e senza quasi aria. Sicuramente ce lo eravamo immaginati diversamente l'assalto al castello, meno scomodo e attraverso questo passaggio segreto tanto nominato. Forse però per accedervi devono arrivare in un punto preciso, e per farlo devono nascondersi all'ingresso della città. Spero davvero che Malìa non abbia fatto il doppiogioco, oppure che sappia sul serio di questo passaggio e non se lo sia inventato, altrimenti Moros rischia di morire per niente. Cavoli Alarnis speravo avremmo visto già l'ingresso alla Rocca, ma è prematuro probabilmente, bisogna far nascere la tensione giusta. Con questo caldo poi viene più facile sudare per la tensione. Ci sentiamo al prossimo capitolo. Questo è stato sicuramente un passaggio per i prossimi che saranno decisivi. 

Recensore Master
26/07/23, ore 00:13

Ciao Alarnis ero molto curiosa di leggere questo capitolo e le reazioni di Malìa e Braccioforte alle rivelazioni di Moros, il tutto mentre tornano tutti insieme alla locanda. Moros per quanto abbia dovuto riassumere, ha narrato un po' in breve la vita sua e di Nicandro da quando erano insieme a quando si sono separati, e per fortuna che i due ascoltatori non hanno interrotto altrimenti probabilmente ci avrebbe messo il doppio del tempo. Naturalmente però un tipino come Malìa da sempre in mezzo ad intrallazzi di ogni genere, non poteva tacere la sua opinione al riguardo della storia, ed esprimere anche i dubbi riguardanti il modo in cui i due ragazzi si conobbero. Non crede alla storia della vicina che aveva condotto Nicandro da Matilda, e sembra per me quasi insinuare che i due in realtà non siano parenti, e questo sarebbe un vero colpo sia per i ragazzi che per meeeeeee. Oddio e quindi Nicandro chi diavolo sarebbe? Un po' però c'è da dire che in effetti questi due erano un po' come il sole e la luna, e di patrimonio genetico comune non ne dimostrano granchè. Bella poi il particolare di Malìa che gioca quasi alla spadaccina con uno stelo d'erba. Comunque Malìa deve avere una grande capacità di persuasione, se persino Moros, anche se solo adesso dopo anni, si fa venire dei dubbi su questa donna che s'incaricò all'epoca di scortare il ragazzino, tra l'altro per condurlo da una donna che non si prendeva cura nemmeno dei suoi di figli, e che a detta di uno dei quali "da sobria non ricordi quante sorelle abbia e come si chiamino". Almeno se devi affidare un bambino piccolo orfano a qualcuno ti assicuri di lasciarlo con qualcuno responsabile ed assennato. Moros ricorda dal racconto della sorellastra che però la donna aveva con sè anche delle monete che fungessero da incentivo a sua madre per convincerla a prendere in casa il nipote, non si sa bene figlio però di quale sorella esattamente. Quindi mi viene da dire qualcuno, forse approfittando della situazione e di Matilda che non era esattamente una donna che manteneva rapporti stretti con le sue sorelle, potrebbe aver portato un bambino figlio di chissà chi da Matilda facendolo passare per suo nipote, sicuri che lei non l'avrebbe mai scoperto, nè avrebbe mai indagato? Sapevano che avrebbe tenuto la bocca chiusa coi soldi? Il ragazzino andava forse nascosto da qualcuno perchè era in pericolo? Tra l'altro probabilmente sapevano che era così sbronza Matilda che avrebbe solo pensato ai soldi, e che nemmeno si sarebbe preoccupata di chiedere il nome di Nicandro, che solo i fratellastri di Moros sembravano ricordare. Tuttavia Moros non parla con rancore nè della madre, nè del periodo di povertà, anzi si dice essere stato felice in quel periodo, e questo fa venire il voltastomaco a Malìa, che sappiamo ormai essere immune al sentimentalismo di ogni genere. Malìa poi mentre arriva alla parte del racconto in cui Nicandro, per colpa della freccia di Lavinia, finisce al castello mostra parecchia invidia, perchè avrebbe voluto capitassero chiaramente a lei certe fortune, e non vede nello sfruttamento dei poteri di Nicandro da parte di Gregorio un motivo valido per privarlo della sua "bella vita agiata". Moros prova anche a far capire a Malìa il suo punto di vista facendo un esempio direttamente con lei, però non ha alcun effetto sperato, perchè la ragazza continua a pensare sia una sciocchezza strapparlo via da Rocca Lisia. Infatti subito dopo ella continua a chiedergli se abbia mai pensato una volta se Nicandro voglia abbandonare il lusso per tornare in quella topaia che loro chiamavano casa, ma Moros già nervoso per le opinioni espresse dalla bruna che trova errate, deve però riconoscere che effettivamente non ha mai chiesto il parere di Nicandro su quel suo piano di ricongiungersi. E' come se Moros lo desse per scontato che Nicandro voglia tornare con lui a casa, come se fosse stato sempre un suo sacro dogma, ed ora Malìa gli abbia insinuato il dubbio, che in verità Nicandro potrebbe voler restare con Gregorio e Lavinia di sua volontà e non perchè minacciato. Moros non accetta quella possibilità, perchè come dice anche a loro lui e Nicandro insieme erano tutto ed avevano tutto. Moros è stato un fratello maggiore, un amico, un mentore, gli ha insegnato tutto al cugino, tanto che questo scatena la curiosità di Malìa che gli domanda a quel punto se non ha una vita sua, visto che tutto per lui sembra girare attorno a Nicandro. Come sempre Malìa un po' lo provoca sensualmente ma ora Moros sembra essersi abituato a quel suo modo di fare, tanto da giocarci anche con lei, e comunque insiste che dovrà essere Nicandro a dirgli chiaramente che vuole aiutare Gregorio, e solo così potrà rassegnarsi, e poi vuole anche assicurarsi che il ragazzo non sia in pericolo per colpa di Ludovico e del suo attacco. Comunque mentre chiacchierano ancora arrivano finalmente a Rocca Lisia. Braccioforte ha un momento di commozione nel rivedere la terra che è stata casa sua per tanto tempo. A questo punto Moros vorrebbe avere indicazioni presumibilmente del passaggio segreto che Malìa diceva di conoscere. Malìa però lo spiazza affermando che la scusa di Nicandro è forse la spinta che gli occorre anche per chiarire la storia con Lavinia, e che forse spera che almeno uno dei due possa riaverlo o averla nel caso di Lavinia. Come a dire se non posso avere l'una almeno potrò riavere mio cugino e non sarò completamente solo. Addirittura Malìa arriva a fare un confronto impossibile tra Moros e Baltasar. Moros però sembra comunque ribadire che tutto quello che vuole è che Nicandro sia felice, mentre Malìa però gli sottolinea che dovrà accettare anche se la sua felicità coinciderà con lasciarlo indietro. Moros gli restituisce la battutina dicendo quanto Baltasar ora non se la riderebbe poi tanto, ma Malìa non sembra prendersela, anzi prende sottobraccio sia lui che Braccioforte e s'incamminano ancora, sempre continuando a scherzare se Moros arrivati lì ormai non dovrebbe quasi quasi preferire Lavinia a Nicandro, nonostante siano come cane e gatto. Questo capitolo ha gettato un interrogativo piuttosto importante come quello delle vere origini di Nicandro, che a questo punto mi incuriosiscono ancora di più su di lui, che come sai già adoro. Oramai i capitoli vanno precisi e spediti, e ci vedremo la prossima volta sicuramente con Moros che troverà il passaggio segreto con l'aiuto di Malìa e Braccioforte, che anche se poco loquace in questo capitolo, fa sempre sentire la sua presenza rassicurante e fidata. A presto e complimenti come sempre soprattutto per l'analisi psicologica che hai fatto su Moros in questo capitolo, riguardo al suo chiodo fisso di salvare Nicandro e a tutte le possibili conseguenze derivanti.

Recensore Master
17/07/23, ore 22:44

Ciao Alarnis prima di ogni altra cosa mi scuso per aver mancato l'appuntamento della scorsa settimana, ma purtroppo ho avuto una settimana talmente fitta di impegni che davvero mi sono ritrovata a non sapere dove sbattere la testa, e quindi alla fine da lunedì scorso che volevo commentare questo capitolo, sono finita a lunedì oggi una settimana dopo. Vengo al capitolo dove il protagonista assoluto è il mio adoratissimissimo Nicandro che credo di poter affermare che sarebbe il classico ragazzo che mi avrebbe fatta innamorare da ragazzina appassionata di anime, una specie di Arthur, buono dolce, sensibile, all'apparenza fragile, di una bellezza quasi delicata. Intanto quella vena ancora un po' fanciullesca che gli dai come quando nelle primissime righe descrivi come fa dondolare le gambe fuori dal letto, comportamento assai comune e ricorrente, mi ritrovo spesso alla mia veneranda età a farlo ancora, quando mi perdo nei miei pensieri come lui. Nicandro è assai preoccupato per tutto il popolo e le conseguenze che dovrà subire se tradiranno Gregorio per unirsi a Ludovico. A vederlo chiuso in questa stanza, sembra quasi un prigioniero per motivi diversi sia di Gregorio che di Lavinia che ha ordinato a Mavio, Gherardo ed Ubaldo di proteggerlo (o forse di sorvegliarlo?) perchè teme che Moros cerchi di entrare al castello e di portarlo via con lui. Fa anche sorridere che i due cavalieri messi a sua protezione passino il tempo giocando ai dadi. Una cosa mi ha sorpreso perchè ricordavo chissà perchè Nicandro biondo, ed invece qui leggo che ha ciocche scure, e non dovrebbe stupirmi essendo cugino di Moros che è appunto coi capelli scuri, ma chissà perchè forse li immaginavo diversi in tutto sia fisicamente che caratterialmente, l'uno complementare all'altro. Mavio è come sempre vicino a Nicandro quasi come un tutore, ed è infatti a lui che confida che sta pensando a Ludovico, benchè non siano pensieri da esprimere ad alta voce. Trovandosi nella stanza poi di Ludovico, che per un curioso scherzo del destino è andata proprio a lui, lo rivede in ogni fase della sua vita da bambino fino alla fuga da Rocca Lisia costretto dai suoi fedeli, che gli ricordavano che era più importante la sua vita, e che avrebbe sempre potuto provare a rinconquistare i suoi domini. Si direbbe che Nicandro quasi disprezzi la "natura pacifica" che lo pervade, mentre ami invece, o comunque aspirerebbe di possedere, l'ardore battagliero che hanno in comune sia Ludovico, che Moros e Lavinia. Ama le persone determinate perchè lui non lo è e vorrebbe esserlo, perchè crede che la loro forza d'animo serva di più del dono che ha lui, e che tutti gli altri invece scambierebbero con la loro tenacia. Com'è bizzarro il mondo! Vede chiaramente nella mente il ricordo della lite tra Lavinia e Moros, dove entrambi si dicono sicuri delle loro posizioni: Lavinia è certa che Nicandro non tornerà da Matilda col cugino e rimarrà coi Montetardo; Moros invece è convinto che abbandonerà gli agi per tornare con lui che è la sua famiglia. Nicandro ancora sente forte il senso di colpa per aver lasciato il cugino, sebbene sappiamo perchè l'abbia fatto, ma forse si domanda se sotto sotto non si sia abituato troppo facilmente alla bella vita, voltando le spalle anche per quello alla povertà che avrebbe ritrovato tornando a casa con Moros. C'è da dire però che all'epoca dei fatti era ancora vivo Guglielmo, e questo aveva ulteriormente influenzato la decisione di Nicandro, però non può dimenticare lo stupore e la delusione sganciata su Moros. Poi anche se dopo la morte di Guglielmo è cambiato tutto, a quel punto la decisione e il destino erano tratti, e Nicandro non s'è l'è sentita, per orgoglio, per lealtà, o per vergogna di cambiare le carte in tavola, forse anche per non passare da ingrato con chi comunque lo aveva adottato garantendogli sulla carta una vita migliore. Se anche un Nicandro che è la persona più innocente di questa storia trova che Ludovico sia una brava persona, allora non posso che continuare a pensare com'era mia impressione da subito che tra Gregorio e Ludovico ci sia un abisso, e che sia il Chiarofosco a meritare il comando, perchè tiene a quelle terre e a chi ci vive. Poi il giovane si sofferma a leggere i pensieri degli altri tre nella stanza, con Mavio che si tormenta se chiedere o no la mano della fidanzata Lucilla, con Gherardo che si lamenta per una verruca e per una partita a dadi che non procede come sperava, o sullo sconforto di Ubaldo che pensa al suo cavallo che soffriva per una zecca di cui lui non si era accorto, e dimostra ancora una volta l'umanità di quest'uomo che aveva già dimostrato in passato con Moros e Nicandro. Nicandro poi passa a prevedere il risultato delle partite di dadi tra Ubaldo e Gregorio, e deve sorbirsi le esultanze indesiderate di Ulbado per la vittoria. Ubaldo vince per due volte con Nicandro che ha previsto esattamente il punteggio, e l'uomo ancora non riesce a credere a come faccia a predire il futuro. Sembrano comunque tutti affettuosi e protettivi con lui, come tutti del resto a Rocca Lisia. A quel punto Ubaldo dai dadi passa a voler sapere da Nicandro cosa succederà a loro di lì a poco, e qui Mavio che pure lo aveva ripreso più di una volta in tutta la scena, taglia corto seccato ricordandogli che facendo i soldati è il loro lavoro rischiare la vita, per impedirgli di forzare Nicandro a parlare se non vuole. Nicandro sembra abbia già avvisato in realtà Gregorio del pericolo del vino, e anche Ubaldo e gli altri due sembrano al corrente della cosa, e chiede ulteriori speigazioni con una predizione precisa da parte di Nicandro. Si vede che il ragazzo ha questo dono da sempre, perchè probabilmente gli è già accaduto che predire una cosa, non significa che questa non possa lo stesso succedere, però attraverso altri scenari, e questo lo pesa di una grande responsabilità che sente tutta sulle sue spalle, e prova anche a spiegarlo ad Ubaldo, che anche se il pericolo non venisse dal vino ora che tutti lo sanno, in realtà può succedere lo stesso qualcosa ma in una forma completamente diversa che porti allo stesso risultato. Proprio un po' come i dadi dove puoi fare punteggio simile ma con numeri diversi. Sembra disperarsi Nicandro per non poterli aiutare di più, perchè sa che succederà qualcosa ma non sa proprio come impedirlo, ma mentre lui pensa che i suoi fedeli guardiani ce l'abbiano con lui per questo, in realtà anzi gli sono profondamente grati e lo si vede dalle loro parole, che gli sono di sostegno e rassicurazione perchè sanno di dover comunque stare attenti e hanno grande fiducia in lui, credono che come sempre riuscirà a trovare un modo per avvertirli in tempo a detta di Mavio. Mi è piaciuto tanto approfondire un po' la situazione attuale di Nicandro, che è un po' l'oggetto di contesa oltre a Rocca Lisia di tutta la storia se ci pensi. Quindi grazie per avermelo fatto trovare il mio piccolo petit che si angustia perchè come al solito è troppo buono e vorrebbe che tutti vivessero in pace gli uni con gli altri. Ci vediamo settimana prossima, e stavolta prometto puntuale. Grazie e buona serata. 

Recensore Master
02/07/23, ore 16:48

Ciao Alarnis come anticipato ieri quando ho commentato il capitolo del tuo "Confusione" sono tornata nuovamente per il nuovo capitolo de "L'ombra della signoria". Braccioforte si complimenta con Moros, quasi come fa un padre orgoglioso del figlio, perchè a suo dire ha compiuto la scleta giusta passando definitivamente dalla parte di Ludovico. Moros in realtà sembra ancora non del tutto convinto, o comunque sembra aver preso quella decisione più per inevitabilità che per ideologia. I due uomini insieme a Malìa stanno tornando alla locanda della ragazza, ed inizia anche a far freddo calando la sera. Però la ragazza non sembra della stessa idea, perchè probabilmente non vuole essere ulteriormente coinvolta più del dovuto almeno sul posto di lavoro, specialmente perchè Lavinia l'ha vista e potrebbe riconoscerla, e vendicarsi della trappola in cui crede di essere caduta per mano sua. Però non si rifiuta di aiutare Moros ad entrare alla Rocca attraverso un altro modo. Tra l'altro mentre prova a parlargliene la sua "femminilità" viene esibita generosamente mettendo sia in imbarazzo sia di buonumore probabilmente i due uomini. Braccioforte vorrebbe avere un suggerimento sul piano di Ludovico, ma è altro il contributo di Malìa alla causa di Moros, ma non può sottrarsi poi come sempre d'altronde ad instillare il dubbio che se anche parlasse del piano di Ludovico, quello che uscirebbe dalla sa bocca sarebbe la pura verità. Hai disegnato bene la figura di un'astutissima circe in Malìa. Dopo che è stata ingannata in passato ora davvero, direbbe o farebbe qualsiasi cosa pur di non rimetterci mai lei in prima persona. Comunque alla fine acconsente a farli venire alla locanda e lungo la strada avviene qualcosa. Moros la copre col mantello che sappiamo essere della madre del suo ex amante che l'aveva usata e manipolata. E' un passaggio molto importante secondo me questo. In un certo senso è come la chiusura di un cerchio. Tra l'altro lei sembra innamorarsi di quel mantello, ci si perde al suo interno, e mi chiedo se le piacerebbe ancora così tanto sapendo a chi apparteneva. Infatti ho trovato bellissima la scnea in cui descrivi come se lo stringe addosso e ci si struscia per riscaldarsi. Certo poi ci mette sempre del suo per imbarazzare il povero Moros quando gli dice che sa di lui. Non riesce proprio a contenersi, è più forte di lei. Poi ancora un volta non essendo abituata alla sola "gentilezza" di un uomo, si ritrova a diffidare quando Moros si offre di regalarglielo, pur essendo nuovo, quando lui invece vuole tenersi quello vecchio che ritira fuori dalla sacca, e che la giovane pensa sia un regalo di Nicandro a lui per questo non voglia separarsene. Malìa però a quel punto lo spinge a non perdere altro tempo, ed ad entrare alla Rocca perchè tra meno di due giorni i contadini dalla parte di Ludovico lo avrebbero aiutato a insorgere contro Gregorio. A quel punto è inutile sia da Moros che da Braccioforte chiedere dettagli a Malìa, che non tradirà per nulla al mondo Ludovico, sa che non le conviene. Braccioforte è sempre più convinto che c'entri il veleno. Poi arriva la scena un po' grottesca di Malìa che finge di voler trasformare Moros in un uccellino, quasi fosse una strega, e il ragazzo sembra crederci perchè appare per un attimo spaventato. Addirittura geme quando afferma di non saper volare, e Braccioforte deve tenerlo in piedi perchè non cada come una pera cotta. L'uomo più maturo la rimprovera per quel suo prendersi gioco dell'amico più giovane. Malìa intanto se la ride, e scopriamo che voleva solo capire quanto coraggio avesse Moros nel voler rivedere Nicandro, e quanto era disposto a rischiare. Poi alla fine rivela il suo piano che è poi il suo segreto. Conosce anche lei il famoso passaggio segreto che conduce dentro il castello, e che lei usava quando era l'amante di Iorio Chiarofosco, e poi ammette che dopo il padre è passata anche al figlio. Moros però stavolta è lui a prendersi la rivincita scherzando con Malìa sul fatto che non si stupisce che sia andata a letto con entrambi. Io la penso come Malìa quando dice che Ludovico non sembra così spocchioso, o comunque lo sembra molto meno di Gregorio e persino di Lavinia. Poi però mentre parla del piano di Ludovico con la donna, capisce di non aver mai detto a Ludovico che Nicandro è suo cugino, e che pur essendo un Montetardo non deve essere toccato. Lo sgomento che lo fa sbiancare probabilmente è talmente evidente che tutti se ne accorgono, e Malìa non capisce perchè Moros si agiti tanto per il cugino, che crede essere un servitore di Gregorio o al massimo un prigioniero. Così stavolta è Moros a svelare finalmente il suo segreto, anche sapendo che è complicato da spiegare così su due piedi, ed infatti per Malìa è inconcepibile, e pensa forse anche stavolta al tranello di un uomo, ma poi si decide di dargli il beneficio del dubbio e lasciarlo parlare, minacciandolo però se non racconterà tutto interamente senza omettere più nulla. Si finalmente Moros ha detto la verità, e morivo dalla voglia di vedere la reazione di Malìa e anche quella di Braccioforte che sicuramente leggerò nel prossimo capitolo. Sicuramente Ludovico non può sapere che Nicandro non sia un Montetardo di nascita, e probabilmente non gliene importerebbe comunque, ma avendo un debito con Moros potrebbe risparmiarlo, certo se lo venisse a sapere in tempo. Infatti ora sarà davvero una corsa proprio contro il tempo per chi arriverà primo a Rocca Lisia se Ludovico o Moros. Sono davvero felice questo fine settimana per essere riuscita a recensire tutte e due le tue storie. Alarnis sono sempre avvincenti. Comunque da parecchi capitoli ora non trovo più quei buchi narrativi che all'inizio mi rendevano per certi versi incomprensibile seguire il filo del racconto, probabilmente perchè siamo arrivati a metà della storia e ormai i personaggi e le storie dei singoli personaggi sono state spiegate ampiamente. Comunque sono in ansia per Nicandro, oddio che fine farà il mio amorino?

Recensore Master
24/06/23, ore 20:52

Ok il capitolo che aspetti ma "che non ti aspetti" mi verrebbe da dire. Attendevamo con ansia l'incontro tra Moros e Lavinia per vedere cosa sarebbe successo, ma mai mi sarei aspettata questo. Ma andiamo come sempre iniziando dal principio. Braccioforte e Moros non sembrano proprio sospettare della relazione piuttosto stretta tra il principe e Malìa, comunque almeno Moros sembra aver appianato i suoi dubbi su a chi deve la sua lealtà. Ha deciso di stare dalla parte di Ludovico, almeno fino a quando riuscirà a garantirgli di tornare a Rocca Lisia, poi come sottolinea ognuno per la sua strada. Bisogna dire che Moros sembra quasi percepire la presenza di Lavinia, ancora prima di trovarla davvero. Intanto comprende per primo subito il pericolo, a dispetto perfino del più esperto Braccioforte, e poi eccola: la ragione del suo tormento. Hai descritto benissimo te lo riconosco volentierissimo tutta la profondità e la sfaccettatura dei sentimenti contrastanti che Moros ha per lei. Apparentemente sembra prevaricare l'odio e il disprezzo per la "ragazza della freccia" che ha sconvolto la sua vita, ma essendo un uomo onesto che non si racconta frottole riconosce il "potere ammaliatore" che ha sempre avuto su di lui. Questa è la sua battaglia interiore, e lo hai reso ancora più chiaro quando Moros appare stizzito che lei sia lì solo per Ludovico, ma non per lui, perchè lui non conta abbastanza per lei. Anche Braccioforte ha modo di scoprire il volto della donna che è nemica di Moros, e si sorprende che sia una donna, e che sia una donna con la spada. Molto bello il parallelismo che hai creato tra il loro primo incontro sempre avvenuto in una foresta e questo di ora. Comunque Moros come dicevo fa' la sua scelta e avvisa Ludovico del pericolo, gridando e uscendo allo scoperto non solo contro Lavinia, ma anche contro Ottavio e Vittorio. Ludovico forse per un attimo tentenna e vorrebbe affrontarli, ma alla fine accetta il gesto di Moros ed anzi addirittura sembra colpirlo al punto che gli promette riconoscenza. Lavinia è stata buggerata e proprio da colui che non si aspettava sarebbe mai andato con il nemico. Ora si pone il problema di cosa fare con Moros se catturarlo. Non riesce a credere che possa essere diventato loro nemico, ma Moros le chiarisce che loro non sono stati amici dalla stessa parte. Ludovico ai suoi occhi non è più nemico di Gregorio, e che comunque l'unico motivo per cui Ludovico gli è nemico dipende dalle loro azioni d'invasione e spodestamento. Lavinia allora per rispondere alle sue offese, lo colpisce nel suo affetto per Nicandro e nel suo senso di colpa per averlo "lasciato indietro", e gli vuole far credere che ormai Nicandro è parte della famiglia e lo ha dimenticato. La nota spiritosa arriva come al solito da Malìa che fa sempre il doppiogioco a seconda di cosa la convenga o dove tiri il vento. Capisce subito che tra quei due c'è qualcosa di più che un conflitto irrisolto e lancia battutine maliziose. Alla fine Lavinia fa quello che non avrei mai creduto facesse, ossia lascia andare Moros, con la scusa di prepararsi ad accogliere un attacco a sorpresa di Ludovico. Quell'ultimo sguardo che si lanciano prima di andar via è da antologia, e Moros sembra quasi rassegnato a non poter vincere contro di lei e il loro passato. La psicologia vince sugli eventi. Non so come potrà prenderla Gregorio che Lavinia si sia fatta sfuggire da sotto al naso sia Ludovico che Moros, mi chiedo se vorrà punirla per questo. Da questo momento in poi c'è da aspettarsi liberamente di tutto dopo questo confronto concluso con un nulla di fatto per tutti e due, o meglio Moros è riuscito a far scappare Ludovico, anche se sa che così facendo ha rallentato l'operazione di Ludovico per riprendersi Rocca Lisia e quindi anche per lui di ricongiungersi con Nicandro. Grazie come sempre per le tue risposte. Mi hai lasciato molti interrogativi, ma preferisco svelarli leggendo, anche perchè se ti chiedessi approfondimenti non potresti comunque spoilerarmi niente. Ciao buon fine settimana. 

Recensore Master
16/06/23, ore 23:34
Cap. 29:

Ciao Alarnis torniamo con un capitolo incentrato di nuovo su Moros. Questo braccio di ferro che lo agita dentro, tra la voglia di lasciare stare il piano di Ludovico per paura delle ripercussioni su Nicandro in caso egli decida di utilizzare il veleno, e la consapevolezza che non può scappare e abbandonare tutto ora che sa del passaggio segreto e del piano perchè vorrebbe dire mettersi contro Ludovico e rischiare la vita, è il grande protagonista di tutto il capitolo. Come ormai da quando si sono conosciuti è come sempre Braccioforte a farlo rinsavire e fargli capire che ormai la scelta in realtà non esiste già più. Moros cerca di dissimulare con lui, mentre intanto pensa a travestirsi oppure a scalare le mura, però ben sapendo che non farebbe molta strada in nessuno dei due scenari. Braccioforte cerca di convincerlo che Ludovico non farà stragi, benchè sa fin troppo bene di non poterlo garantire, e allora prova a spaventarlo paventandogli che forse Gregorio nei suoi piani contro Ludovico ha compreso anche Moros. Moros vorrebbe per un attimo partire e tornare in tempo con Nicandro, prima che l'ex signore di Rocca Lisia agisca, ma sa che è rischioso. Poi al pensiero di una nuova separazione da Nicandro, ne ricorda un'altra, quella in cui il cugino stava partendo con Guglielmo, Gregorio e Lavinia, e Moros faceva il duro ossia quello che non aveva problemi a separarsi da lui. Nicandro al confronto nonostante fosse tutto già programmato e nonostante le insistenze di Lavinia, in una scena strappacuore corre e abbraccia il cugino, chiedendogli di andare con lui, e per non lasciarsi gli propone di diventare soldato di Guglielmo, ma a Moros l'idea non sembra piacere. Naturalmente tutti pensino che non se la senta per paura, e forse per orgoglio Moros non vuole ammettere che anche lui non voglia lasciare Nicandro, ma finge indifferenza quasi nell'affidarglielo, affermando di non dovergli stare appiccicato sostanzialmente se loro lo proteggeranno. Lavinia interviene sicuramente perchè in cuor suo non vuole nemmeno lei smettere di vedere Moros tutti i giorni, e allora si fa venire in mente di fargli fare lo scudiero in modo da guadagnare ed aiutare la madre, che Moros ha eletto come scusa per non partire tra le tante. E' Ubaldo allora, che un po' come Braccioforte sta facendo ora, lo spinge a riflettere su quello che davvero vuole e potrebbe ottenere. Speravo di vedere in questo capitolo l'incontro tra Moros e Lavinia, ma a quanto pare dovremo aspettare ancora. Chissà cosa deciderà alla fine di fare Moros, se partirà alla volta di Rocca Lisia tradendo Ludovico. Non riesco a immaginare la gioia di Nicandro ma anche la sua preoccupazione quando lo rivedrà. Aspetto di vedere cosa succederà e quando si vedranno all'orizzonte qualche altra coppia nella storia. Forse questo capitolo è stato meno esaltante di alcuni precedenti, ma serve naturalmente di preparazione a quello che succederà più avanti. Ciao buon fine settimana. 
(Recensione modificata il 16/06/2023 - 11:35 pm)

Recensore Master
08/06/23, ore 22:51

Oddio Alarnis ora capisco quando ti dicevo che all'inizio non capivo i collegamenti ed entrambe tra noi dicevamo capirai più avanti..... anche se devo dire che probabilmente a meno di non avere una buona memoria, non so se tutti ci farebbero caso. La donna Agata quella che è la madre di Baltasar e che aveva a cuore Malìa era la signora che Moros trovò in fin di vita, con accanto il corpo del figlio, e che gli regalò il mantello e che raccontò che era stato suo figlio a colpirla a morte, giusto? La triste storia del passato di Malìa è quasi da manuale in un certo tipo di letteratura, dove la giovane e sprovveduta fanciulla viene illusa dal ricco e nobile signore di turno che la usa, seducendola per i suoi scopi, dopo averla illusa di amarla e di riscattarla anche dalla propria misera condizione, promettendole un futuro roseo da gran signora. Baltasar infatti si è servito di Malìa troppo impulsiva a causa dell'inesperienza e della gioventù per arrivare alla madre, e farsi consegnare la spada del padre, mettendo poi a ferro e fuoco un paese intero. Quel che non si capisce è perchè sua madre abbia mentito su chi fosse, perchè loro fossero in cattivi rapporti e non vivessero insieme, e perchè Baltasar volesse a tutti i costi la spada. Malìa da quel momento e da quella prima cocente delusione è cambiata, e si è trasformata nello stereotipo si direbbe della "ragazza perduta", di facili costumi, che una volta persa l'onestà e la reputazione oltre che l'innocenza, finisce per sfruttare quella bellezza che da sempre la metteva in luce, per ricavarne vantaggi dagli uomini che l'avvicinano, ma chiudendo a chiave l'anima e il cuore. Malìa è sicuramente un bel personaggio, ma io sono sempre stata dell'idea, che queste donne che fanno tanto le seduttrici a tutti i costi, che giocano a fare le libere ed indipendenti lo facciano più che per reale desiderio, perchè credono di non avere altra scelta. Malìa più volte con Ludovico sembra ribadire quel concetto "uso e vengo usata" come fosse uno scambio equo e reciproco, per avere sempre appunto l'illusione di tenere lei le redini della situazione e che nessun uomo le metta più i piedi in testa umiliandola, ma si capisce che aspirerebbe ad altro e che cerca ancora quell'eroe che sotto sotto ancora sogna d'incontrare per vedersi smentire da anni di fregature e sogni infranti. Quel suo usare e venire usata lo trovo molto avvilente per la donna, proprio perchè mercifica il suo corpo, ma non credo sia quello che voglia. Se fosse davvero la sua volontà allora non avrei nulla da ridire, perchè ognuno con il suo corpo fa ciò che vuole, ma non credo che lei davvero voglia passare il resto della sua vita così, passando da un uomo ad altro. Voglio dire prendiamo il rapporto con Ludovico, che tra l'altro in un certo senso ha quasi "ereditato" il testimone da suo padre, che sembrerebbe essere stato a sua volta ex amante di Malìa? La ragazza lo provoca e s'impunta per farsi valere, ma cosa ottiene alla fine? Quale dovrebbe essere la sua ricompensa: soldi? Presto finiranno, e di contro cosa ottiene invece Ludovico? Intanto le informazioni che sembrerebbe averle richiesto tempo prima, quindi significa che davvero Lavinia sarebbe stata attirata in trappola e ingannata da Malìa come mi chiedevo nello scorso capitolo, ma anche un giro di giostra con Malìa appunto? Non credo possa definirsi un grande affare per la ragazza. Tra l'altro la storia di Baltasar sembrerebbero conoscerla tutti loro, e mi chiedevo se la principessa a cui faceva riferimento Ludovico con Malìa sia appunto Lavinia (in quel caso parlerebbe di amore o d'interesse?) o se parlasse solo in generale, oppure ancora se in realtà ci sia una ragazza nobile che lui ama e che non è Lavinia. Altro particolare che mi ha colpito parecchio è l'approccio del tutto dispregiativo di Alberico verso Malìa, che mi fa domandare, se sia riservato a tutte le donne, e quindi magari le insinuazioni di Malìa sulle tendenze sessuali del cavaliere siano vere e preferisca gli uomini (noooooooooooo why??????? che spreco per il genere femminile sarebbe), o magari sia un uomo tutto d'un pezzo, con più alti valori etico-morali e per questo Malìa non sia esattamente il modello femminile che lui possa apprezzare, comportandosi in modo intrigante ed impudente. Mi interesserebbe in quel caso capire quale sarebbe il suo tipo di donna ideale. A quanto pare inoltre è sempre Malìa che procura a Ludovico la sostanza che dovrebbe "drogare" probabilmente i soldati e renderli meno reattivi e permettere loro di entrare indisturbati a Rocca Lisia. Devo dire che si nota subito leggendo quanto ti piaccia scrivere e caratterizzare Malìa, si vede e capisce subito che è forse il tuo personaggio preferito. Avevo notato anche io che i tre figoni hanno colori di capelli totalmente diversi, e devo dire che sono indecisa su chi sia il mio preferito tra Ludovico ed Alberico. Comunque posso dire che un po' sono dispiaciuta della morte di Baltasar perchè sarebbe stato bello vederlo ricontrarsi con Malìa e magari darsi una seconda possibilità dopo aver chiesto perdono? In fondo sono una sentimentale, che ci vuoi fare? Comunque non vedo l'ora di scoprire il seguito e capire che succederà a Lavinia e come faranno e se riusciranno i nostri eroi ad intrufolarsi a Rocca Lisia. Complimenti Alarnis, anche se come detto continuo a credere che i collegamenti tra i vari eventi e richiami a personaggi tra i vari capitoli siano da agganciare meglio, perchè a volte si genera confusione involontariamente. Per il resto molto brava, specialmente nei confronti e dialoghi. Ciao e a presto

Recensore Master
31/05/23, ore 22:42
Cap. 27:

Ciao Alarnis questo nuovo capitolo parla esattamente del momento a cui mi riferivo nell'altra recensione e per cui ti avevo chiesto credo anche se giustamente Malìa fosse sempre con Lavinia e quindi di conseguenza se si sarebbe incontrata con Ludovico e Moros, ed infatti ho dovuto attendere appunto questo nuovo capitolo. Intanto è curioso che il punto di vista del capitolo sia proprio da parte di Lavinia che segue la scena "da spettatore", sebbene sarebbe lei che vorremmo vedere in prima persona bussare alla porta, ma sarebbe troppo facile così? Dico bene? Intanto fa ridere come le due ragazze siano una l'antitesi dell'altra in questa situazione, perchè tanto Malìa qui è spericolata tanto Lavinia da buon soldato è accorta, sebbene devo dire che in questo contesto mi sono molto sorpresa del suo comportamento, perchè di solito è sempre una persona d'azione che non se ne sta con la mani in mano, invece qui appare quasi pentita della scelta di seguire la ragazza appena conosciuta. Ed un po' in effetti ha pure ragione, ma la cosa un po' strana è che una abituata al pericolo non si sia proprio posta il problema di quante persone avrebbe dovuto affrontare in caso scoperto il nascondiglio di Ludovico, e che non abbia pensato di tornare con rinforzi prima, o che ancora non abbia pensato che poteva cadere in mano nemica e diventare fonte di ricatto per Gregorio. Malìa e quel suo esporre in bella mostra "la mercanzia" e non parlo dei funghi e le mele, mi ha fatto un sacco ridere, e devo dire che non so ancora del tutto se lo faccia perchè le piace avere gli uomini in pugno grazie al potere della seduzione che esercita su di loro, o se spera così che tutti si dimostrino più disponibili con lei e sia un mezzo che usa solitamente, la sua avvenenza intendo, per ottenere quello che vuole, e anche per non indurre gli altri a considerarla una minaccia, per la serie "no è solo una sciocca ragazza lasciamola perdere non dobbiamo preoccuparcene". Ripeto la cosa strana è stato tutto il balletto che Lavinia ha fatto nel bosco tra quei vado o non vado, che rendeva la scena anche un po' comica, tanto da farmi chiedere "ma scusa allora cosa sei venuta a fare?" oppure "ma ora che sei qui ci pensi? e che fai ora te ne vai?" oppure ancora "ma perchè cavolo fidarsi di una tipa stramba appena conosciuta che volendo potrebbe tranquillamente averti messa in trappola?". Ha davvero paura e se non fossero arrivati Ottavio e Vittorio sicuramente se ne sarebbe andata. I due cavalieri poi spuntano dal nulla, e scopriamo che in pratica hanno seguito le orme di Moros probabilmente già da quando si erano incrociati nei capitoli precedenti, e sono proprio loro ad informare Lavinia della presenza appunto di Moros e di come stesse cercando Ludovico, fornendo un altro motivo di astio (come se ce ne fosse ulteriore bisogno) tra Lavinia e il boscaiolo. Per la ragazza pur incredula chiaramente è facile pensare che stia complottando con il nemico, ed è poi Ottavio parecchio saggiamente, forse essendo il più vecchio dei tre, ad avere capito subito che l'obiettivo di Moros sia tornare a Rocca Lisia per portarsi via Nicandro. Lavinia ripensa inevitabilmente alle accuse lanciatele contro proprio da Moros, che la considerava una strega che si era rimangiata la parola quando invece di proteggere Nicandro come aveva promesso, aveva permesso che di fatto Gregorio lo tenesse prigioniero pur se nella gabbia dorata del castello. Ottavio e Vittorio sanno bene che come aveva sperato Lavinia da una prima analisi dei dintorni del capanno non ci sono schiere di soldati a difendere Ludovico, ma sono in pochi, e tra di essi c'è appunto Moros e Braccioforte che hanno visto con lui, quindi Lavinia si decide finalmente ad attaccare Ludovico, ed è pronta a tutto lo si sente mentre istruisce gli altri due. Il prossimo capitolo sarà senz'altro al cardiopalma quando inizierà lo scontro, e sicuramente momenti emblematici saranno quelli sia dell'incontro di Lavinia con Ludovico, ma anche di quello tra Lavinia e Moros. La tensione si avverte tutta, e Dio non voglia qualcuno muoia nello scontro, perchè ho simpatia per entrambi i cavalieri dello schieramento di Lavinia che di Ludovico, e sarebbe un colpo tremendo. Ludovico sarà catturato? In quel caso che farà Moros se sarà preso anche lui? Addio piano per portarsi via Nicandro dunque? Come reagirà poi Gregorio a questa iniziativa della sorella? Non ci resta che aspettare ancora un po', comunque brava brava. E' davvero emozionante proseguire man mano che la storia va avanti perchè si aspetta davvero di sapere cosa succederà e significa che sei riuscita a farmi affezionare ai personaggi e alla storia. 

Recensore Master
23/05/23, ore 23:38

Ciao Alarnis intanto grazie per aver trovato il tempo per rispondere a tutte le recensioni. So che in questo periodo sei molto concentrata sulla tua scrittura e quindi mi lusinga molto che comunque tu abbia preso a cuore tanto le mie osservazioni su questa storia. Eccoci a questo capitolo che si potrebbe definire il proseguimento del precedente, perchè riprende esattamente dal momento in cui Braccioforte porta fuori Moros per impedirgli di fare o dire altre sciocchezze. Mi piace molto il rapporto che si sta creando tra loro, perchè dopo aver saputo che l'uomo più anziano ha perso due figli entrambi maschi, ora in un certo senso mi fa pensare che Moros potrebbe diventare per lui appunto un figlio, proprio come Braccioforte potrebbe rappresentare per Moros quel padre che sembrerebbe aver incontrato solo una volta. Tra l'altro dalla descrizione sembra fosse comunque una persona benestante, quindi è figlio probabilmente di qualcuno d'importante, e mi chiedo a questo punto se il mistero nel corso della storia sarà svelato, magari con qualche sorpresa. Braccioforte non riesce a sganciare la verità al suo giovane amico sull'identità del cugino, e una volta capito questo lo mette in guardia solo sul fatto di non smettere di tenere bene a mente il suo obiettivo, perchè nessun altro lo farà, di sicuro non Ludovico che come la maggior parte delle persone non guarda a niente se non ai suoi interessi personali. Moros è molto profondo nel parlare dei rapporti complicati della sua famiglia, e come forse ho detto in precedenza, pur essendo sempre in compagnia della madre e dei fratellastri si è sentito probabilmente solo fino all'arrivo di Nicandro. Senza saperlo i due ragazzini avevano bisogno di sentirsi importanti per qualcuno, e quando lo sono diventati l'uno per l'altro la solitudine non li ha più assaliti. Il bello poi del loro rapporto è quel loro sentirsi indispensabile per l'altro anche se soprattutto avendo due caratteri agli opposti come capisce subito Braccioforte. Mi fa pena perchè quest'uomo ha avuto una vita piena di lutti e ora è solo, come se vivesse in attesa di ricongiungersi a tutti i suoi familiari in cielo, e non mi stupisce a questo punto che beva per dimenticare, ma magari potrebbe crearsi una nuova famiglia con Moros e Nicandro come figli, chissà. Poi ecco un altro ricordo del passato di Moros in cui c'erano lui e Nicandro. Ho notato che spesso utilizzi questa strategia del ricordo/flashback per creare parallelismi, oppure farci arrivare un concetto o una sensazione tramite appunto un simbolismo o una metafora che riconduce al presente in cui si trova il personaggio che sta facendo quel viaggio nella memoria. Qui i due cugini ancora piccoli probabilmente hanno questa avventura nel bosco, dove Moros da bravo mini adulto cerca di sorvegliare Nicandro e d'istruirlo a rispettare delle regole, tra l'altro spaventandolo anche in maniera divertente, ma poi finisce lui stesso per trasgredirle per inseguire una volpe, e quando sembra ormai essersi perso si ritrova con Nicandro che si è trascinato "affettuosamente" il carico di Moros perchè non andasse sprecato il suo lavoro. E' chiaro che la volpe è un simbolo di ciò che Moros insegue per se stesso e il cugino senza purtroppo riuscirci. Comunque a quanto pare l'espugnazione del castello attraverso il passaggio segreto si fa più complicata, perchè anche Braccioforte sa che non possono seguire semplicemente il piano troppo acquoso di Ludovico e dei suoi due cavalieri, e si preannuncia una vendetta usando la stessa moneta, quindi qualcuno finirà avvelenato o semplicemente addormentato per poter entrare indisturbato? Moros per la verità non sarebbe troppo d'accordo, ma non ha il tempo di pensarci perchè ecco comparire Malìa che ricordiamoci con chi era fino a poco fa? Moros e Lavinia si rincontreranno? Lavinia finirà per catturare Ludovico? Tutto questo nel prossimo capitolo al quale di sicuro non mancherò. 

Recensore Master
15/05/23, ore 22:21

Ciao Alarnis eccoci in un nuovo tuffo nel passato in questo nuovo capitolo, dove devo dire viene finalmente spiegata del tutto la vicenda di Moros, perchè finora avevo capito che era stato accusato di tradimento, anche se non mi era ben chiaro in seguito a cosa o a quale evento, ed invece qui viene chiarito che è in seguito alla morte in battaglia di Guglielmo, che viene addossata a lui in quanto suo scudiero, pertanto si presuppone che avrebbe dovuto difenderlo a costo della vita come spiega Gregorio. Anche se non capisco bene se la scena si svolge al tempo presente oppure si tratta di un flashback. Intanto la scena è anche grottesca se ci pensi, perchè da una parte Gregorio ha ragione quando chiama piccioncini Moros e Nicandro, sembrano più loro quasi una coppia, di Lavinia e Moros a volte. Lavinia è trattenuta nelle sue reazioni e si vede e lo stesso fratello se ne stupisce. Devo dire che è molto commovente però il profondo legame tra Moros e Nicadro, dove ci sono anche scambi di affetto fisico come la carezza che c'è tra i due divisi dalle sbarre, che non è tanto usuale tra maschi. Fa inoltre venire il crepacuore il povero Nicandro che pur di salvare se non altro la vita dell'amato cugino si mette nelle mani letteralmente di Gregorio, dopo aver addirittura tentato con un abbraccio di far crollare il successore di Guglielmo, che lo tratta quasi al pari di un'animaletto da compagnia, con quel suo accarezzargli con studiata tenerezza i capelli. Poi si passa alla scena delle esecuzioni dove in qualche modo sono tutti presenti a banchettare godendosi lo spettacolo, tranne il povero Nicandro, che con l'animo sensibile che ha gli si chiude lo stomaco a vedere i contadini ribelli giustiziati. Gregorio è intanto arrabbiato perchè Ludovico non è stato ancora trovato. Zelio si sforza più di chiunque altro nella ricerca perchè sa di dover dimostrare al suo nuovo signore la sua efficienza, ed intanto Nicandro con la sua indole pacata sfida Gregorio, che ha infranto a suo dire le sue promesse di essere magnanimo, mentre l'altro si fa forte ribadendo che chi sbaglia deve pagare in quando traditore, e che anche Ludovico farebbe lo stesso. Devo dire che non mi aspettavo che Nicandro riuscisse ad essere così diretto ed incisivo nelle parole difendendo i sudditi contro Gregorio, ma naturalmente questi non gliela vuole far passare liscia e gli ordina di rimanere seduto al suo posto, con Ubaldo e Mavio che forse affezionati al ragazzo si dispiacciono per lui perchè sanno bene quanto gli costi dover restare ad assistere. Gregorio per contentare forse anche Lavinia che intercede spesso per Nicandro ripete che se faranno ammenda i ribelli saranno risparmiati, ma Nicandro ancora una volta gli risponde, perchè ha capito che nessuno lì può andare contro il Montetardo. e il giovane ragazzo decide di non farlo infuriare e di restare al banchetto, sentendolo giustificarsi dai suoi crimini delegandoli al popolo che si è affidato al signore sbagliato, e che quindi incolpino lui se ora sono alla forca. Nicandro agisce anche con un po' di astuzia portandolo a donare clemenza alla prossima Adunanza, e Gregorio sembra per un attimo rifletterci su, perchè il ragionamento non sembra poi tanto campato per aria, e apparentemente chiede a Zelio di andarci piano con le punizioni e i soprusi, anche se chissà se avrà capito. Gregorio ha uno stomaco davvero di ferro se continua a mangiare come se niente fosse davanti ai morti che penzolano, quando anche i suoi uomini sembrano risentirne. Gregorio gli promette di rimandarlo al castello quando l'affare di Ludovico sarà risolto, ma a Nicandro non sembra importare molto, e poi come spesso accade Gregorio tutto ad un tratto cambia di nuovo atteggiamento con lui, e diventa premuroso, come fa a volte anche con la sorella, probabilmente il suo modo per manipolarli meglio facendo credere che non sia quel mostro crudele e che gli importa di loro in fondo. Continua ad insistere che mangi perchè lo vede pallido, mentre Ubaldo e Gherardo fissano i sederi delle serve che girano per il tavolo. Nicandro però continua a rifiutare il cibo, e per Gregorio deve risultare impossibile cercare di comprendere i capricci del ragazzino, che dovrebbe solo ringraziare come sottolinea anche a voce alta di trovarsi protetto ora e non nel villaggio povero da dove era stato portato via da Guglielmo. Poi l'incidente della macchia di vino sembra colpire Nicandro e forse quelle parole che dice nascondono una qualche premonizione secondo me. Gregorio sa che lui vorrebbe andare via, ma non lo permetterà mai, ma sa anche che non può apertamente maltrattarlo davanti a tutti, perchè non solo Nicandro non lo aiuterebbe più, ma non avrebbe più lo stesso consenso di alcuni dei suoi uomini e della sorella. Si limita a prenderlo in giro bonariamente dandogli del viziato, viziato lui Nicandro? Capito? Comunque alla fine Nicandro almeno per il momento riesce a spuntarla e Gregorio comanda di fermare le esecuzioni tra i gridi di giubilo delle persone. Mi è piaciuto davvero tanto vedere interagire Gregorio e Nicandro che finora avevo visto poco insieme, e non capivo che rapporto ci fosse tra i due, a differenza di Lavinia e di Nicandro. Gregorio lo usa per il suo tornaconto, ma contemporaneamente sa che deve andarci coi piedi di piombo, perchè tanti vogliono bene al ragazzino e gli sono affezionati. Gregorio devo dire che mi stuzziaca sempre di più come personaggio, e spero che ci saranno più capitoli a lui dedicati, perchè la sua psicologia è davvero interessante da analizzare, tra il suo desiderio di vendetta verso Ludovico e Moros, e l'ambizione del potere che richiede tutto per sè. A questo punto non mi sorprenderebbe scoprire che dietro la morte di Guglielmo ci sia il suo zampino, per potergli finalmente succedere. Ci vedremo al prossimo capitolo dove credo verrà mostrata finalmente l'adunanza. Però resto ancora indecisa se Moros in prigione sia un momento riferito al passato prima che lasciasse Rocca Lisia o se si riferisce ad ora, e quindi è stato preso mentre tentava di introdursi al castello. Spero mi chiarirai questo dubbio. Buona serata.