Recensioni per
L'ombra della signoria
di Alarnis

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/01/23, ore 19:47

Ciao Alarnis ti scrivo ad orario insolito, ma il mio capo è fuori per alcuni giorni e sono rimasta al momento sola in ufficio quindi ho pensato d'impiegare questo tempo per recensire, anche perchè stasera mi sa che crollerò sfinita a letto, perchè già non mi sentivo troppo bene per via del ciclo, poi sono dovuta andare anche ad un funerale, e quindi sono a pezzi. Leggendo il nuovo capitolo ho visto che siamo tornati a Moros e l'uomo ubriaco che dormiva che aveva incrociato. Ecco se posso permettermi l'unica nota stonata è appunto un po' quella che avevo riscontrato nei primi capitoli, dove a volte i capitoli sembrano pezzi slegati di un puzzle, che è difficile incastrare. Ovviamente avendo più personaggi devi mostrare il corso della storia per tutti, ma a volte saltare così da una cosa all'altra, fa risultare difficile seguire il filo della storia. Per il resto però come ho avuto modo di dirti sempre tratteggi bene sia i personaggi nelle loro storie personali, sia i dialoghi. In particolare mi ha colpito che forse Moros qui veda in quest'uomo come avrebbe potuto diventare lui se avesse commesso una scelta sbagliata, o se si fosse ad esempio lasciato abbattere dai sensi di colpa per la morte di Guglielmo. I due si presentano e tra l'altro Braccioforte è un nome più che adatto per una persona che viveva grazie ad una spada. La cosa anche un po' strana se vuoi, ma probabilmente per qualcuno moderno come noi, è vedere come entrino subito in confidenza, e iniziano a parlare ciascuno delle proprie vite, senza mai essersi visti prima. Tra l'altro molto triste la storia della moglie di Braccioforte morta per aver cucinato il pasto "avvelenato" per Iorio Chiarofosco. Erano danni collaterali purtroppo di quel periodo, tanto che infatti ricordo ad esempio in molti film o serie storiche esistessero appositi servitori che fungevano da assaggiatori dei pasti dei signori, per verificare se fossero avvelenati o no. Che poi morissero per svolgere il loro lavoro chiaramente non importava a nessuno. Tra l'altro vedersi tradito dal suo superiore di cui si fidava ossia Zelio, è un'amarissima delusione, perchè è come se probabilmente Braccioforte si sentisse lui stesso responsabile. Dalla sua invece Moros gli racconta la sua ferita del passato, quando ha dovuto scegliere tra salvare Guglielmo o Lavinia, che Braccioforte crede sia una fanciulla indifesa (oh caro mio come ti sbagli). Più andiamo avanti tra l'altro e più è strano che Guglielmo un personaggio in effetti già morto, sia "così presente" invece nella trama, e decisivo per il destino di tanti. Anzi si può dire che sia nella sua vita che nella sua morte abbia in un certo senso "pilotato" le vite di tutti gli altri personaggi della storia. Mi ha sorpresa leggere che Gregorio non ha fatto quanto richiesto da Guglielmo durante la battaglia quando gli dice di proteggere la sorella, evidentemente troppo impegnato a salvaguardare se stesso vedendosi già successore del padre, e quindi Guglielmo non può che fare affidamento su Moros a cui prima intima di portare via la figlia, e poi rimarca che è suo dovere dare la vita per lei, essendone il padre, per poterle garantire un futuro con l'uomo che ama, e questo è quello che farebbe un buon padre. Moros tra l'altro non si aspettava quella verità, specie forse da Guglielmo sebbene in segreto ci sperasse, e le ultime parole di Guglielmo sono per Lavinia appunto e per Nicandro, mentre di Gregorio non ne parla, segno che fa capire subito a chi andavano le sue preferenze, e forse anche per queste fin troppo palesi predilezioni Gregorio alla fine ha finito con il rinunciare a lui, e per riflesso per vedere come "nemici" sia Lavinia che Nicandro. Ovvio che anche a Braccioforte non può sembrare una storia allegra, come a chiunque di noi che la legge. Comunque finora tutti i personaggi sono sicuramente interessanti siano nelle loro accezioni positive che negative, e aspetto di leggere qualcosa in più anche su Nicandro che finora è passato un po' in secondo piano. Comunque sarà sempre qui settimana prossima per leggere insieme il prossimo capitolo e commentarlo, si spera meglio di oggi che sono leggermente uno straccio. Ciao e complimenti perchè comunque a parte quel piccolo particolare che ti dicevo la storia merita assolutamente di essere letta. 

Recensore Master
24/01/23, ore 00:51

Ciao Alarnis ecco un capitolo pieno di contenuti e che ha tanti punti di vista diversi. C'è un legame di ammirazione e rispetto oltre che di amicizia ormai tra Mavio e Lavinia per via dei lunghi anni passati l'uno al fianco dell'altra, al punto che persino Lavinia lo riconosce come colui che mai la tradirebbe perchè gliene ha dato già prova in passato. Qui il loro colloquio presente viene offuscato dal ricordo passato di quando Mavio in un certo senso fu colui che decise per Moros e Lavinia, anche se quest'ultima probabilmente gli è riconoscente perchè in quel momento avrebbe potuto fare una pazzia, e invece agendo come fatto ha permesso che Lavinia perseguisse l'unica strada possibile. Intanto Mavio mi sa di quel cavaliere fedele di altri tempi, di quelli che onoravano il proprio signore fino sacrificio estremo, ed in questo caso si vede che lo farebbe per Lavinia, come fu per Guglielmo finchè ha potuto, ma non per Gregorio, e forse avendo più anni di Lavinia, si sente di instillarle qualche goccia di saggezza in più per salvarla dall'impeto della gioventù e del suo carattere impulsivo. La seconda parte importante del capitolo è il ricordo legato alla fedeltà di Mavio (al punto da fare qualcosa per cui sa che potrebbe farsi odiare ma solo perchè sa che è la cosa giusta da fare e solo lui può farla, perchè gli altri attori non ne avrebbero il coraggio troppo ottenebrati dai sentimenti) che coincide con la fuga dalle prigioni da parte di Moros, dove l'avea sicuramente rinchiuso Gregorio. Tra l'altro aveva mandato un sicario ad ucciderlo, facendo credere a Nicandro che non avrebbe fatto del male al cugino, ed invece alla fine si era salvato, anche grazie a Moros che ora gli donava la libertà, dopo che con onore aveva rifiutato di essere il sicario di Gregorio, e devo dire che io gli uomi così tutti d'un pezzo li amo profondamente, coloro che sono disposti a tutti per i loro principi, quindi Mavio già lo trovo figo da morire, e fosse nella storia lo tampinerei per quanto possibile per le regole di corteggiamento dell'epoca, anche perchè ho sempre avuto un debole per i biondi con gli occhi scuri. Anche se Mavio non aiuta Moros solo per il bene di Lavinia, ma anche per onorare appunto Guglielmo. Comunque si vede e si sente che Lavinia è tentata di andare con lui, e che ripensa a quando Guglielmo è morto per salvare la sua vita e permetterle di viverla con Moros, e probabilmente si sente in colpa perchè sa che separandosi da lui, è come se avesse reso la morte del suo tutore inutile. Infatti dopo ripensa a come forse con l'esperienza della vita Guglielmo avesse già compreso che i due si erano innamorati perchè erano troppo simili e non aveano potuto che attrarsi, però mettendola in guarda dal rischio di annullarsi a vicenda, pur comunque spronandola a vivere secondo le leggi del cuore.  Davvero molto triste l'epilogo tra i due innamorati dove lui l'accusa di non aver rispettato la promessa, e lei prendendo coscienza che d'ora in avanti saranno nemici. Poi si ritorna al presente con la terza parte quando Lavinia e Mavio parlano di quello che li aspetta quando Gregorio capirà che non hanno rispettato le sue indicazioni. Per Mavio e anche per Lavinia, Gregorio non sarà minimamente soddisfatto, soprattutto perchè pensano potrebbe tornare a Rocca Lisia in incognito com'è riuscito a scappare, però Lavinia spiega che era inutile intestardirsi a seguire il nemico, ma era molto meglio studiare le sue mosse per giocare d'anticipo. Sarà sufficiente per Guglielmo? Da come tutti lo descrivono direi di no. La cosa strana è che Gregorio però sembra tenere a Nicandro al punto da mentirgli su Moros, quindi mi chiedo che rapporto lo leghi a lui, e se gli sia affezionato. Comunque come ogni tuo capitolo, abbiamo delle risposte ed altrettante domande insolute che troveranno risposta in futuro. Nel frattempo Lavinia e Moros sembrano sempre più una specie di Romeo e Giulietta o meglio Lady Oscar ed Andrè, e mi viene la curiosità di chiederti se saranno a qusto punto l'unica coppia della storia o se ci sono altre storie d'amore che hai pensato per altri personaggi. Nel frattempo ti saluto e ti dico buonanotte e a presto. 

Recensore Master
20/01/23, ore 19:53

Capitolo più breve, ma significativo per lo sviluppo della trama. Gregorio sa essere molto duro e spietato, anche nelle parole che lancia. Povero Zelio, che si è beccato una bella lavata di capo!
Complimenti e alla prossima
Eilan

Recensore Master
20/01/23, ore 19:39
Cap. 14:

Moros si trova davanti una bella tentazione... come fa ancora a negare di essere innamorato di Lavinia? Noi non ci caschiamo ù_ù Mi sono piaciute molto le descrizioni di questa lavagna così disordinata, così poco accogliente, che rendono benissimo l'idea di come deve essere stata una locanda di quel periodo non molto ricca. L'altra volta nella recensione ho dimenticato di dirti che ho adorato il riferimento a Berta di Laon che hai inserito nel titolo!
Complimenti e alla prossima
Eilan

Recensore Master
15/01/23, ore 17:14

Ciao Alarnis prima di recensire anche questo nuovo capitolo, fammi dire alcune cose. Buona domenica innanzitutto, poi grazie per i capitoli che continui a macinare di Confusione, questa settimana spero di cominciare a recensire, anche perchè avevo promesso anche a Francyzago77 di recensire la sua storia su Captain Tsubasa, quindi per non fare torto a nessuna di voi due, alternerò i capitoli, sperando abbiate la pazienza di sopportare la distanza tra una recensione e l'altra. Ora posso iniziare a commentare questa nuova piccola avventura di Moros, che sembra una storia nella storia più grande. Intanto ma tutti lui li fa questi incontri strani? Infatti spero non la prenderai a male, se mi soffermo su questo, essendo il capitolo monotematico e alla fine incentrato tutto sul suo incontro con vagabondo ubriaco. Non so se paragonarlo ad una specie di Maria De Filippi e i suoi casi disperati di C'è posta per te o ad Alberto Angela (e al di lui fu padre ormai il caro beneamato Piero) e una puntata di Superquark. Inevitabilmente questo incontro rimanda a quello avuto in precedenza con l'anziana signora morente, che gli ha fatto dono del mantello così dileggiato, ma poi che torna utile al momento giusto del temporale. Una cosa che mi chiedo è se questi incontri abbiano in qualche modo un significato nascosto o un collegamento. Intanto chi era l'anziana e chi è il vagabondo che alla fine del capitolo sembra riservare una sorpresa, come se fosse qualcuno effettivamente che conosce Moros. Magari come al solito sono io che ho letto tutt'altro che in realtà non c'è. Spero sarai contenta di sapere che mi stai facendo scervellare non poco al riguardo di questi piccoli misteri lasciati lì a punzecchiarmi la mente. Poi un'altra cosa mi è venuta da chiedermi su questo chiamiamolo clochard del vecchio mondo: si sta forse nascondendo da qualcuno e cerca di passare inosservato proprio comportandosi come sta facendo? Chi fa caso infatti ad un ubriaco che dorme sotto il portico di taverne e locande? Moros comunque sembrerebbe attirare questi personaggi, un po' come quelle persone che raccolgono i randagi per strada, quasi fosse il suo superpotere. Comunque credo che per saperne di più non possa fare altro che continuare a leggere e vedere cosa succederà. Mi è anche venuto sai da chiedermi se tante volte il vagabondo non sia forse collegato egli stesso alla signora anziana morta in compagnia di Moros, ma sarebbe forse davvero troppo contorto. Alarnis cattivona perchè mi fai questo? Ho la testa piena di teorie assurde ora. Ci rifletterò e vedrò quale di queste troverà attinenza poi col corso della storia. Grazie comunque come sempre e ti auguro una buona settimana, e ci risentiamo credo a questo punto per Confusione, che voglio sia chiaro non sei obbligata a portare avanti solo per me, non voglio che sembri che abbia simili pretese, perchè la vita quotidiana di tutti noi ci prende talmente che è già difficile trovare tempo libero, quindi non posso assolutamente alla fine biasimare chi abbandona le storie senza una fine, anche se comunque dispiace sempre un po'. Ti saluto con tanto affetto. 

Recensore Master
07/01/23, ore 22:02
Cap. 9:

Ciao Alarnis buona befana con un giorno di ritardo. Grazie infinite per il nuovo capitolo di Confusione, che non ho ancora trovato il tempo di recensire, mentre come vedi cerco di mantenermi invece costante su L'ombra della signoria. Allora dopo il bel capitolo su Lavinia e Moros, posso dire che il racconto sta prendendo davvero il volo almeno per me. Questo altro capitolo mi ha entusiasmata, perchè finalmente compare Ludovico coi suoi fedeli cavalieri Federico e Alberico. Intanto tutti fisicamente diversi e anche caratterialmente ben delineati. Uno dei contadini del villaggio bruciato da Lavinia riesce a scovare il nascondiglio del nobile, e verrebbe da dire scusa il termine che c..o visto che Gregorio vorebbe tanto sapere dove si trovi. Il contadino va a piangere dopo che però aveva disconosciuto insieme a tutti i suoi concittadini il nuovo "signore" che non giudicavano all'altezza, per poi scoprire che chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova, anche se bisogna dire che loro non sapevano se Ludovico sarebbe stato all'altezza del compito, e proprio per questo lo hanno abbandonato, anche se c'è da dire che non gli hanno nemmeno lasciato il tempo di mostrare le sue capacità. Intanto una cosa che mi è sempre piaciuta dei romanzi d'armi sono le amicizie virili che si fortificano sui campi di battaglia, perchè sono uomini che darebbero la vita l'uno per l'altro. Federico e Alberico ne sono un esempio, perchè "lealmente" come scrivi anche tu hanno scelto il destino del loro signore, a rischio della vita, o nella migliore delle ipotesi di un esilio volontario, se non di essere catturati e di sottomettersi a Gregorio. Federico lo immagino moro con gli occhi chiari da dome lo descrivi e quello più impulsivo e facile allo scontro e all'azione, mentre Alberico rosso di capelli, e già questo mi piace perchè con Ludovico che è biondo sondiamo tutte le cromie, ahahah, no scherzi a parte, lui sembra quello protettivo e legato ad antichi codici cavallereschi e morali, almeno questa è l'impressione che ho avuto, mentre Ludovico che sembra anche un bel ragazzo a leggere, me lo immaginavo idverso, forse più fragile e vulnerabile come quasi impreparato al suo ruolo, forse perchè mi ero fatta influenzare dai giudizi della gente della taverna, invece nella sua pur giovane età mi sembra una persona riflessiva e saggia, e lo dimostra il fatto che ascolta il nuovo arrivato e le notizie che porta, e non si adira subito per quel ritornare sui propri pregiudizi. Non vorrei però che questo tipo fosse alla fine in qualche modo in malafede, e trovato ora il loro nascondiglio voglia venderli a Gregorio, per assicurarsi la sua fiducia e il suo patrocinio per il villaggio, perchè sembra davvero troppo facile che abbia scoperto così presto il loro covo. L'uomo dei cavalli è morto e quindi non può essere stato a far la spia, ma non è mai detto. Comunque questo contadino che arriva con la coda tra le gambe gettando la colpa su tutti anche su Zelio che comunque ha fatto il suo, è abbastanza irritante, e davvero non fa molta simpatia, perchè appunto invece di ammettere gli errori in assoluta sincerità, ci gira attorno, dà la colpa a chiunque altro, cerca anche di impietosire Ludovico, solo per proprio tornaconto. La speranza di avere un padrone "migliore" è miseramente svanita con l'assalto al paese, e ora non può che cospargersi il capo di cenere, premendo sull'onore di Ludovico, e sul fatto che mentre per Gregorio l'appropriarsi di quei territori è pura strategia, per Ludovico è una questione di onore e prestigio personale, perchè sono le terre eredità di famiglia, e sa che sentimentalmente ci è sicuramente più attaccato del rivale, e quindi spera che raccontando come le stanno distruggendo, si muoverà con più audacia per porre fine alle scorribande. Ripeto mi sta piacendo molto, e per il momento non me ne volere ma sono pro fazione Ludovico, almeno finora, ma non è detto che continuando a leggere non cambi idea, e Gregorio e i suoi mi diventino più simpatici di Ludovico e company. Ora  ti saluto per stasera e ti auguro un bellissimo fine settimana di fine feste natalizie, e ci risentiremo per settimana prossima, al prossimo weekend sicuramente con un altro avvincente capitolo, appena mi ci metto con la testa e col pensiero che ormai si riprende a lavorare a pieno regime. Il mio cuore sussulta al solo pensiero sigh sigh. Ciao buona serata

Recensore Master
02/01/23, ore 21:53

Quello che mi piace e che ha davvero di particolare la tua storia è l'utilizzo del simbolismo e dell'arcano, che getta quel velo di mistero, ma di mistero che non ha bisogno di essere svelato- Una piccola nota che posso farti è forse l'eccessivo utilizzo di sinonimi di "disse" nel discorso... il manuale dello scrittore consiglia di evitarlo ;)
Complimenti e alla prossima
Eilan

Recensore Master
02/01/23, ore 19:29

Ciao cara, eccomi tornata a riprendere la tua storia, finalmente dopo una lunga pausa. Mi piace molto come hai utilizzato il dialogo fra l'ubriaco e Moros per raccontare di più delle loro vite, della loro storia. Ed è chiaro che per Moros è ancora una ferita aperta...
Complimenti e alla prossima
Eilan

Recensore Master
31/12/22, ore 01:17

Ciao Alarnis prima di qualsiasi altra cosa fatti fare i migliori auguri di buon anno perchè questa è l'ultima volta che ci sentiremo in questo 2022. Sai che stavo pensando l'altro giorno? Che ora che siamo al 2023 mi è venuto da ricordare alcuni film di fantascienza anni 80 e 90 dove si specificava all'inizio l'anno in cui si svolgeva la storia, tipo 2025 o 2050 e mi sto redendo conto che ormai ci siamo arrivati a quegli anni, e sebbene non ci siano ancora macchine volanti o come in minority report si prevedano i crimini, ci manca poco e comunque di fantascienza nel mondo reale sia a livello di progresso scientifico che purtroppo di degrado sociale ne vediamo tanta davvero lo stesso tutti i giorni. Scusa la divagazione che non c'entra proprio nulla, e veniamo a parlare di questo super romantico capitolo. Sono sincera io nella mia vita sono sempre stata poco romantica. E' una cosa che quasi tutti i miei ex mi hanno sempre rimproverato, e devo dire che essendo loro invece spesso romanticoni mi sentivo in difficoltà, perchè accettavo quelle carinerie ma mi sentivo quasi a disagio e lo facevo un po' anche per dovere. Invece quasi per assurdo nelle fanfiction, nei film, nelle serie, nei libri o manga, il romanticismo è la cosa che spesso mi colpisce di più e questo capitolo è super romantico. Intanto ti devo fare i complimenti perchè forse mai come in questo capitolo hai approfondito la "contorta" mentalità di Lavinia, nel suo essere scissa tra la sua figura di donna che i costumi dell'epoca la vorrebbero inquadrata in certi canoni, e il suo anticonformismo che le fa indossare i panni della guerriera per proteggere chi ama e per senso di gratitudine e lealtà. Si racconta finalmente di come Lavinia e Moros si siano incontrati e scontrati, attratti e respinti come calamite. Intanto mi piace un CASINO lo scenario che hai ricreato delle festa danzante nella quale Lavinia dopo aver danzato con Nicandro sulla terrazza, e aver ricordato di nuovo Guglielmo (una figura onnipresente per tutti i personaggi noto anche se morto da tempo e che ha influenzato le vite di tutti), abbia incrociato l'occhio di sfida di Moros, che ho finalmente capito del tutto in che rapporti fosse con Nicandro, visto che era il cugino. Quello sguardo di Moros sarà la scintilla per far scoppiare il piccolo focolaio che poi farà divampare l'incendio. Intanto nel mio romanticismo a pur uso e consumo di fanfiction, amo le storie tormentate ed impossibili, e qui già il fatto che Lavinia sia la dama e Moros lo stalliere mi sembra di capire, già mi riporta ad una Lady Chatterley, poi qui c'è un'altra componente intrigante ossia il conflitto (che non è solo di classe), in quanto Moros essendo cugino di Nicandro, è risentito con Guglielmo che glielo sta portando via, e di conseguenza Lavinia si trova sul fronte opposto rispetto a Moros difendendo Gugliemo. Entrambi sia Lavinia che Moros traboccano orgoglio, e non sono facili alla resa e all'accondiscendenza, ed infatti dal loro dialogo si rinfacciano l'un l'altro le proprie mancanze, perchè mentre Moros non perdona alla ragazza di stare dalla parte di colui che ha in un certo senso "comprato" il cugino, dall'altra Lavinia lo accusa di essere un ingrato e di non pensare al bene di Nicandro. Scopriamo che la madre di Moros non è esattamente il prototipo della madre amorevole, e che anzi ha visto nell'uscita di Nicandro una buona opportunità per ricavarne lauti guadagni per sè, mentre Lavinia invece ritiene che Guglielmo e Nicandro debbano restare insieme perchè ormai sono come davvero fossero padre/figlio. Mi è piaciuto soprattutto il passaggio quando Lavinia sottolinea come il loro sia stato un incontro voluto da destino, mentre Moros lo attribuisce in realtà alla freccia scagliata da Lavinia, che fa di lei diretta responsabile della separazione forzata di Nicandro da Moros. Lavinia qui promette di difendere Nicandro sul suo onore, e quando si fanno simili giuramenti bisogna stare attenti perchè il 90% delle volte non si riescono a mantenere. Moros nonostante tutto però alla fine del capitolo viene detto non odiare Guglielmo e riconosce che Nicandro sia fortunato, credo odi più che altro la situazione che lo porta a dividersi da lui, e quindi non può fare altro che prendersela con gli altri. Purtroppo sembra che tra loro ci sia stato solo quel bacio e nulla più. Un peccato! Comunque sarebbe interessante sapere il pov di Moros di questo capitolol per capire lui cosa abbia provato per Lavinia e come pensi a quel bacio. Quindi come ripeto questo capitolo se non si fosse ancora capito, l'HO ADORATO!!!!!!!!! Non trovo altre parole per dirlo. Sono sempre più curiosa di sapere come proseguirà la storia, e cosa dirà ora Gregorio al ritorno di Lavinia, se riterrà sufficiente il suo lavoro, e anche come detto di scoprire che fine abbia fatto Ludovico e come si muoverà per riavere il suo perduto possedimento. Bene Alarnis ti faccio ancora auguri di buon anno nuovo e ti saluto qui, e ti faccio i complimenti ancora per il bellissimo capitolo che ho letto stravolentieri. 

Recensore Master
23/12/22, ore 00:02

Ciao Alarnis sono qui a recensire questo ultimo capitolo prima del Natale, e anzi a proposito fin ora ti auguro di passare un gran bel Natale in famiglia, con gli amici e gli affetti più sinceri. E' un capitolo breve e oserei dire monodirezionale, nel senso che mostra chiaramente questa unica scena che realizza di fatto le promesse che Lavia aveva fatto nei capitoli precedenti alla partenza coi suoi soldati. Il comandante dopo essere riuscita ad avere facile vittoria sui contadini mal organizzati, che vedono anche la morte del loro capo, si ritrovano in pratica ad una seduta o ad un interrogatorio potremo dire anche ad un connubio di entrambi, perchè con la minaccia, la prevaricazione e lo spettro della tortura, Lavia riesce a portare "dalla sua parte" come dice il titolo del capitolo i rivoltosi. All'inizio sentendo come il contadino con cui lei si adopera rimarchi che per lui il suo unico signore è Ludovico, mi sono detta wow guarda che coraggio questo contadino che serve il suo signore fino all'ultimo, a rischio della sua vita, solo per non sottostare alla legge del più forte, che lo vorrebbe servo se non schiavo dei giochi di potere e degli avvicendamenti politici del suo regno, ma poi Lavia intuisce che per piegarlo deve minacciare chi è accanto a lui, e non versare il suo di sangue, ed infatti è così che ottiene accondiscendenza, sebbene lei stessa non sia orgogliosa del metodo usato. Scopre dei tre uomini che hanno venduto i tre cavalli, e come prova del passaggio di Ludovico ottiene la consegna del pugnale che aveva lasciato, in modo da non tornare come dice anche lei a mani vuote a casa, anche se secondo me Gregorio avrebbe preferito che li uccidesse e glielo farà pesare alla prima occasione. Comunque ora che ha addomesticato questo villaggio, prima donando clemenza agli uomini, per poi comunque a monito del loro errore di valutazione e di schieramento bruciarne le case, sa che nessuno si metterà più contro Gregorio, non in quel villaggio comunque sicuramente. Comunque è proprio vero che dove non può un uomo con la mera forza, può una donna con innegabile astuzia. Infatti tutti inneggiano al nome del loro nuovo signore con buona lena, e sembra ad un certo punto che Lavia li guardi ad uno ad uno per memorizzare i loro volti, in caso in futuro possa riscuotere una specie di tributo in suo favore, per aver loro risparmiato la vita nonostante il tentativo di attacco. Il bastone e la carota come ognuno di noi sa fa ottenere miracoli con bambini ed animali per insegnare la disciplina e Lavia sembra sapere bene come metterlo in pratica. Come spesso accade alle donne che scendono in guerra, la loro natura che porterebbe naturalmente a non temerle, spesso si rivela proprio un'arma a doppio taglio, perchè fa sì che la spietatezza elargita a piene mani, acquisti pesi consistenti molto più di quella che potrebbe praticare un uomo. Tra l'altro Lavia sembra avere i suoi soldati che la appoggiano a mani basse e l'hanno eletta loro condottiero aldilà del sesso. Vedremo se Ludovico riuscirà a far perdere le sue tracce, ma per il momento ci salutiamo con affetto, rinnovandoci i migliori auguri di Buon Natale e con la promessa di vederci settimana prossima, se non saremo troppo botti e con le mani paffute per far volare le dita sulla tastiera. Ancora auguri baci

Recensore Master
14/12/22, ore 23:57

Ciao Alarnis eccomi ritrovata ed ora forse in questo capitolo comincio credo ad avere le idee più chiare, e a fare un riassunto della situazione oltre che a lanciarti quale ipotesi che mi è sopravvenuta in testa. Allora qui Gregorio che in pratica è diventato il nuovo signore  ha preso possesso del territorio e invia la sorella Lavia, che come abbiamo già appreso è diventata il suo braccio armato, alla ricerca del povero Ludovico, che in pratica è diventato la preda cacciare e come viene ordinato da Gregorio uccidere. Nicandro che dovrebbe essere il ragazzino salvato da Guglielmo in passato è diventato in pratica un loro fratello adottivo, perchè Guglielmo probabilmente l'ha preso sotto la sua custodia e cresciuto, e rimane al sicuro insieme a Gregorio, mentre però impartisce le sue raccomandazioni alla sorella. Ecco questo è un primo punto che mi ha colpita, perchè sembra quasi che lui abbia avuto una predizione e che le dica di stare attenta ad un pericolo con quel codice che lei poi ripete "artigli a tre zanne", come se da quelli dovesse salvaguardarsi. Lavia appare in conflitto, sicuramente spavalda e temeraria, ma non sempre incline alla linea del sangue che vorrebbe tracciare senza pietà invece Gregorio, e poi pure nel suo volersi far rispettare dai soldati, si preoccupa comunque della loro incolumità, perchè come si dice nel capitolo non vorrebbe che morissero per uno scontro evitabile. Comunque per quanto Ludovico sia riuscito alla fine a scappare e a far perdere le sue tracce una volta, la seconda non sembra debba ripetersi, ma nel frattempo mi chiedo leggendo quanto Lavia voglia davvero trovare Ludovico, o si senta in dovere di farlo, solo perchè crede che quello sia il suo compito dopo la morte di Guglielmo per cui si sente responsabile. Una cosa che non ho capito a proposito: ma Nicandro quindi è cugino di Moros? Ma Moros è morto? Perchè nelle prime righe del capitolo quando si parla di Nicandro, si fa riferimento alle persone che ha dovuto lasciare e abbini insieme Guglielmo e Moros. Moros poi era l'innamorato di Lavia giusto? O forse Nicandro fa riferimento al fatto che Lavia sembra averlo cacciato via dai cavalieri al suo servizio, forse per paura di vederselo ferito e in fin di vita sotto gli occhi? Tornando al capitolo poi assistiamo alla rivolta dei contadini in pieno stile Lady Oscar coi forconi, da qui appunto il "presagio" di Nicandro ovvero gli artigli a tre zanne. Trovo sia sempre affascinante il dono della predizione in un personaggio, lo rende subito interessante ai miei occhi, specie perchè spesso si accompagna ad una personalità spesso pura, innocente, fin troppo per vedere il male proiettato nel futuro, e diventa un peso da sopportare per una persona ingenua e nobile d'animo. Comunque Lavinia ora Lavia non risparmia i poveri sudditi di suo fratello, sebbene non siano soldati e non siano addestrati a difendersi come loro, ma siano solo uomini del popolo senza alcuna esperienza con solo la voglia di ribellarsi, ed infatti mette subito fine alla vita di quello che li guida, per mettere in confusione gli altri. Sembra ritornare del tutto cosciente degli ordini ricevuti ormai, perchè grida ai suoi di non fare sconti e seguire le istruzioni di Gregorio di uccidere qualsiasi alleato del nemico, e quindi inizierà probabilmente una strage, di cui lei si macchierà. Comunque si vede che ora la storia sta decollando e si sta entrando di più nella trama presente, e ne sono felice, perchè riesco a collegare di più i vari eventi tra loro, e sono convinta che da questo momento in poi, sarà sempre meglio. Quello di cui ti devo fare i complimenti per una come me che per esperimere un concetto ci mette sempre trecento parole, e che tu riesci a scrivere in un capitolo relativamente breve, tutti i fatti salienti senza tralasciare sensazioni dei protagonisti, e devo dire che poche volte mi è capitato. Tra l'altro non si ha mai la sensazione di un capitolo interrotto sul più bello, è come avere un ciclo compiuto per ogni nuovo aggiornamento. Non c'è niente che rimanga in sospeso come se ci fosse ancora qualcosa da dire, come a volte fastidiosamente capita leggendo. A questo punto ti saluto e ti romando alla prossima settimana, dove probabilmente ci faremo anche gli auguri di Natale. Cavolo ci siamo proprio eh? Intanto buonanotte e a presto 
 

Recensore Master
11/12/22, ore 12:54

Mi piace tantissimo come gestisci la tensione emotiva e fisica fra Moros e Lavinia. Si percepisce che ci sono molte cose irrisolte fra di loro, e spero che possano ricucirle. Complimenti anche per questo capitolo e alla prossima
Eilan

Recensore Master
11/12/22, ore 12:52

Capitolo di passaggio, ma apprezzo sempre molto il modo in cui riesci a intrecciare le descrizioni con i dialoghi e lo scorrere della trama e non risultano mai pesanti. Inoltre l'umorismo di sottofondo qui è davvero carino! Complimenti come sempre e alla prossima
Eilan

Recensore Master
11/12/22, ore 12:40
Cap. 9:

Ammiro tantissimo la trama complessa e strutturata che riesci a creare, per di più da zero, perché stai inventando le vicende. Non è per nulla facile, quindi complimenti. Inoltre risulta tutto molto credibile, come se si trattasse della vera politica del tempo come doveva essere. Complimenti anche per questo capitolo e alla prossima
Eilan

Recensore Master
11/12/22, ore 12:35

Continuo a dire che mi piace molto come caratterizzi Lavinia, perché qui vediamo che mostra un suo lato più vulnerabile, e soprattutto cominciamo a capire cosa l'abbia indurita fino a questo punto. Bravissima!
Eilan