È una poesia, secondo me, evoluta nel suo ermetismo.
Giochi con versi e parole con estrema agilità, come un giocoliere con i birilli che fa volteggiare in aria, riuscendo a non farli mai urtare, a non farli mai cadere a terra.
Trovo presenti un bel lavoro di testa e un bel lavoro di cuore, entrambi mixati in parti uguali all'interno di questi versi, in grado di darti senza dubbio grandi soddisfazioni.
Il lettore però si sente un tantino trascurato. Non sempre capisce a cosa ti riferisci, si arrampica fra interpretazioni più o meno azzardate.
Si direbbe che il 2020 da un lato abbia sporcato la tua sensibilità spingendoti in frettolose e insoddisfacenti ricerche di felicità. Dall'altro hai la consapevolezza che venga da te paradossalmente e irrazionalmente rimpianto.
Perdonami se ho frainteso… mi capita spesso... |