Ciao Mask,
per questa catena ho deciso di cominciare questa tua long. Il Fantasy è un genere che mi ha sempre affascinato, in più chiedevi cortesemente una preferenza sulle pubblicazioni più recenti, per cui eccomi qui.
Le premesse per una storia interessante in questo capitolo ci sono tutte, sebbene ancora decisamente ignari di quel che gli accade intorno, già ci presenti quelli che saranno i protagonisti di questa storia che vedono la luce di questo mondo nel medesimo momento anche se in due situazioni decisamente diverse.
Perché, sebbene, l’ombra del terribile Re Ulghur aleggi su entrambi, la piccola Eir nasce circondata dall’amore dei suoi genitori mentre il piccolo nato dall’amore del cavaliere e della vestale non può ritenersi altrettanto fortunato. La storia di questi due personaggi in particolare è davvero struggente e la loro fine terribile: tutto il coraggio e gli sforzi di Dan, per salvare la sua amata e suo figlio, spazzati via con una semplice frase e barbarie incredibili. Impiccare una donna incinta e, subito dopo, cercare di uccidere il frutto del miracolo appena avvenuto (sorrido un po’ perché io penso ad un miracolo mentre tutto il popolo pensa ad un chiaro segnale di sventura), la dice molto lunga sul tipo di persona che è il Re di questo racconto. 
Non so bene che cosa aspettarmi dall’evolversi di questa storia ma hai catturato la mia curiosità di scoprire come questi ragazzi, indubbiamente legati dalla loro nascita, incroceranno le loro strade ed entreranno nella storia del loro paese.
La lettura del capitolo è scorsa piacevolmente e sono arrivata in fondo senza problemi, mi è anche piaciuta particolarmente la descrizione degli spazi iniziale, sono riuscita ad immaginarmi quella città sul mare perfettamente. Insomma questo inizio mi ha fatto proprio una buona impressione.
Alla prossima
Cida

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Ciaooo, bentrovato!
È sempre un piacere tornare su questa storia! :)
Dunque, questo capitolo mi è piaciuto particolarmente dato che, in effetti, stavo fremendo dalla voglia di scoprire che sorte avesse avuto Ioan, dopo essere stato liberato e aver cominciato a scoprire delle cose importantissime sul suo passato!
Ho adorato tutta la prima parte del capitolo! Mi piacciono davvero tanto le tue descrizioni perché sono particolareggiate, quindi riescono tranquillamente a costruire un’immagine nitida delle scene davanti agli occhi del lettore, ma allo stesso tempo sono dinamiche, assolutamente non ridondanti, quindi non risultano mai pesanti, anzi! Tutta la parte della tempesta e il modo in cui la ciurma vi fa fronte è molto avvincente – e interessante, anche! Ho scoperto delle cose che non sapevo, sai? XD
Non me ne voglia Ioan, ma mi ha fatto sorridere sia vederlo in balia della tempesta, sorpreso e provato dall’esperienza, sia vederlo svenire dopo aver bevuto il distillato del capitano ahahah d’altronde è una cosa perfettamente realistica: da quel che sappiamo, Ioan ha sempre vissuto sotto le grinfie del suo padrone! Per quanto possa essere un combattente eccezionale, non avrà avuto modo di viaggiare e avere chissà quante esperienze di vita – soprattutto in mare!
Per quanto riguarda invece il dialogo – di cui ho apprezzato molto il ritmo! Questi botta e risposta serrati hanno creato un bel momento di alta tensione!- tra Ioan e Davven è stato davvero un colpo di scena! Okay, avevo capito fin dal capitolo del suo combattimento nell’arena che Ioan avesse qualcosa di speciale, ma io non avevo capito che avesse evocato dal niente la lancia! Quindi anche lui è in grado di usare la magia in tutto e per tutto! E sembra essere molto potente, per giunta!
Non vedo l’ora di continuare la lettura, complimenti come sempre!
A presto, Violet :)

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Buongiorno caro, eccomi qui per continuare la lettura! Allora, Scenes sono in pari, quella della challenge dei luoghi dell’orrore pure, quindi continuo volentieri con la lettura di questa tua long. Sento la tensione che permea tutto il testo, dalla lentezza dei movimenti della prima parte, una lentezza straziante in un certo senso, data dall’epilogo ben noto del luogo che stavano per raggiungere i personaggi: il silenzio pesa, così come l’odore di fumo, la cenere, tutto pesa e diventa un onere a ogni parola di più fino al cumulo di cadaveri scomposti, dilaniati, orridi sfigurati e morti tra i modi più strazianti possibile. Mi chiedo se il Leviatano abbia coscienza di ciò che fa fare ai suoi piccoli esseri mostruosi, oppure lascia tipo la prole in giro a fare danni come nulla fosse, e pace…
Trovo interessante la figura del mago: curioso, intuitivo, studioso, non si abbatte per i fallimenti, soffre per le sorti della guerra ma porta avanti le sue teorie sperando di cavarne qualcosa di buono.
Sono riuscita ad immaginarmi perfettamente la figura dell’Empas grazie alle descrizioni vivide, ed effettivamente non deve essere facile avere a che fare con bestie simili, pronte a ucciderti come nulla fosse. Per fortuna Hatrim sembra aver trovato il modo di poter contrastare l’esercito, o per lo meno per evitare una ecatombe come in tutti i villaggi attaccati. Ci sta il miscuglio di sensazioni negative, svuotanti, nauseanti che il protagonista ha provato, in fondo per quanto l’essere abbia fatto del male, non è norma che il mago faccia soffrire qualcun altro impugnando un’arma.
Lo sento ildisagio di chi lo ha fatto per la prima volta, è una macchia che si porterà addosso sempre, ma d’altronde in guerra tutto è lecito, direi, no? Soprattutto quando si parla di omicidi di massa, indipendentemente da chi li ha fatti.
Il capitolo inizia con delusione, morte, debolezza nell’animo e nei sensi, ma aumenta di ritmo durante la lettura e si conclude con un barlume di speranza abbastanza forte da portare nuova energia nel mago. Qurst’ultimo inoltre non è l’ultimo arrivato ma da quel che ho capito è tipo il migliore a rivestire il suo ruolo, fatto di grande responsabilità e maturità. Mi intriga molto come figura, diciamo che ha una fama che lo precede e questo penso porti a farsi delle aspettative non da poco, come se il destino dello scontro ricadesse sulle sue scoperte e decisioni. Un peso notevole eh! Proprio per questo sono molto interessata allo sviluppo di una figura simile e sono sicura avrai fatto un ottimo lavoro!
Alla prossima caro, buon lavoro e buona ispirazione! :3

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Sempre molto curate le varie descrizioni che si susseguono in questo capitolo che si stia parlando di uno scheletro o di un tempio.
Ho particolarmente apprezzato il tocco alla CSI di Davven, così attento a un'infinità particolari che una persona qualsiasi non noterebbe mai.
Davvero totale la devastazione di Syras, mi fa però strano che non gliene sia giunta notizia.
La distruzione di un porto così trafficato avrebbe dovuto rimbalzare da città in città portati dai commercianti.
In ogni caso non sospetto l'azione dell'uomo dietro questo, ma quelle strane creature che per adesso sono apparse solo in un capitolo e apparentemente immuni a ogni arma umana.
Il commento di Ioan sul bambino fa sorridere e dimostra, come dice Davven, che è una brava persona.
Il mondo è violento e un bambino morto è semplicemente qualcosa di ordinario.
Chissà perché la descrizione del faro di Giz mi sembra tanto familiare XD ma proprio TANTO... XD
Ok, questa non me l'aspettavo...non credeva che la persona che era intervenuta a parlare subito dopo con il monaco fosse Davven.
Ma ammetto che è stato piacevole cominciare a sospettarlo man mano che rivedevo e risentivo certi luoghi. Un bel modo per cominciare a incrociare le storie di quei due, che per adesso si trovano semplicemente nella stessa città.

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Che meraviglia questo capitolo, sono rimasta letteralmente incantata dalle descrizioni e dai personaggi. Conosciamo meglio Eir, questa misteriosa ragazza figlia di due maghi e cresciuta isolata nel cuore di una foresta di cui è diventata signora e padrona. Una ragazza in gamba, dalle grandi doti e da un innato spirito combattivo. Sono d'accordo con suo padre quando dice che se la caverà egregiamente, ma comprendo la preoccupazione materna quando un figlio/a viene lasciato solo ad affrontare il mondo. I maghi sono visti con sospetto e la loro magia spesso fraintesa e considerata portatrice di guai, non sarà facile per Eir farsi accettare. È per questo che i suoi genitori l'hanno messa alla prova. E davvero non immaginavo fossero loro ad avergli teso quell'agguato fino a quando tu non l'hai svelato. Dovevano verificare le capacità di sopravvivenza della ragazza e credo che lei abbia superato di gran lunga le loro aspettative.
Eir è una giovane donna ma racchiude in sé anche quella fanciullezza di chi è cresciuto legato ai luoghi a cui appartiene e alle cose della propria infanzia. Mi ha fatto tanta tenerezza vederla così incerta e malinconica affrontare il suo nuovo percorso di vita da sola. L'incertezza dei suoi genitori nel non sapere se l'avrebbero rivista o meno, e la missione che sanno di dover affrontare sperando di portarla a termine. Ognuno di loro deve andare incontro al proprio destino, e sarà proprio questo ignaro e misterioso destino che deciderà se un giorno si incontreranno di nuovo.
Che dire... sei davvero bravissimo Mask, ogni volta mi incanti e sorprendi con le tue storie. Non vedo l'ora di rileggerti, ci sentiamo presto.

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Ciao eccomi per lo scambio =)

Ioan e il suo maestro arrivano in questa citta dove trovano solo devastazione, il tutto è avvolto nel mistero, tutte quelle ossa accatastate, e tutte quelle persone bruciate vive forse, chissà che cosa è successo in quel villaggio due anni prima chissà quanto hanno sofferto quelle persone. Chissà chi è stato a volere quel massacro e chissà perchè Davven lo allontana non appena trova quella fibia, forse potrebbe essere un comportamento sospetto.

Il giorno dopo, intanto vanno a trovare questo sacerdote che chiede Davven se abbia informato il ragazzo, e io mi domando su che cosa chissà, forse il compito di Ioan ha uno scopo bene preciso come quello della ragazza, sono curiosa di leggere il seguito =)

Alla prossima =)

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Sciauuu carissimo eccomi finalmente dalle tue parti è un piacere ritornare qui **
Ed è bellissimo ritrovare anche Ioan. In questo momento mi sento molto affine a lui a inizio capitolo dato che ho un pochino di nausea. Nel mio caso credo proprio che si tratti di stanchezza, e non di mal di mare puahahah :P
C'è stato un momento in cui ho davvero temuto il peggio: io avrei una paura assurda a trovarmi su una nave durante un temporale del genere. Certo, avere al timone un capitano di così grande esperienza un po' mi avrebbe tranquillizzata: si è dimostrato un vero lupo di mare e un po' ho riso nel vedere come Ioan sia rimasto di sasso ahahaha. Per fortuna, come dice Davven, non è uno stupido, e ha grande desiderio di imparare: quindi ecco la prima lezione, mai sottovalutare chi ne sa più di te e non giudicare dalle apparenze u.u
E' un peccato che siano già arrivati, mi sarebbe piaciuto leggere di qualche momento in più fra Ioan e il capitano ^^
Invece la rivelazione finale mi ha lasciata a bocca aperta, anche se immaginavo che Ioan fosse speciale, o Davven non si sarebbe dato pena per liberarlo: ora bisogna vedere se riuscirà a imparare a padroneggiare la magia **.
Non vedo l'ora di proseguire, intanto ti faccio i miei complimenti ^^.

Un abbraccio,

Benni

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Ciao! 
Avevo già letto qualcosa di tuo, ma era decisamente più leggero. Leggendo questo primo capitolo, invece, sono rimasta colpita ancora di più dal tuo stile. Già dalle prime frasi si ha la sensazione di essere spettatore interno delle vicende, in un universo ben tratteggiato, e si percepiscono in modo incredibilmente vivido tutte le sensazioni che la folla ma anche l'occhio del condannato stanno provando. Si è come travolti, non so se è il modo migliore di descriverlo, ma è questa l'impressione che mi hai dato. Davvero ben fatto. 
Sei riuscito a creare un crescendo di emozioni - tra cui la prima sicuramente è la tensione - che è mantenuto per gran parte del capitolo, grazie anche al modo in cui rilasci informazione mollica per mollica, senza invece scoprire tutte le carte insieme. Beh, in realtà, per come siamo partiti, immagino che di carte ne hai tante da svelare e mi hai incuriosita tantissimo. Però hai fatto un'introduzione praticamente perfetta dandoci un ottimo background di partenza e tante aspettative future. 
Ti rinnovo ancora i miei complimenti. 
A presto e buona scrittura 💞.

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Ciao, colgo l'occasione dell'attività del venerdì per riprendere la lettura di questa storia!
Mi è piaciuto particolarmente questo capitolo intriso di occulto, discostandosi momentaneamente dalle vicende dei due protagonisti, ma che regge tranquillamente e introduce nuovi (interessanti) elementi alla storia. Thaurus non è certamente un luogo tutto rose e fiori a causa degli attacchi da parte degli Empas, la cui descrizione mi è piaciuta davvero tanto e mi ha portata a immaginarli come una sorta di incrocio tra demoni e serpenti/draghi. Queste creature distruggono ogni cosa sul loro cammino, non facendo alcuna differenza o sconti, e le semplici armi non bastano a tenergli testa.
Il destino, però, ha voluto che tra i resti di quel massacro Hatrim e i suoi compagni trovassero un minimo di speranza, con quell'Empas superstite, un'occasione che di certo non capita ogni giorno. Ho apprezzato molto la precisazione sui limiti della magia, creare oggetti o materie prime dal nulla sarebbe un po' troppo onnipotente persino per dei maghi, a meno che non abbiano qualche particolarità o rarità che glielo permetta.
Gli esperimenti e gli studi procedono a rilento, cosa che manderebbe fuori di testa chiunque dato che c'è in ballo l'incolumità di migliaia di persone e ogni piccola scoperta potrebbe garantirgli la possibilità di sopravvivere agli attacchi futuri. Hatrim non è un mostro senza cuore, questo dettaglio mi è piaciuto un sacco perché nonostante gli Empas si lascino dietro una scia di morte e distruzione, lui ha rispetto per la vita di qualunque essere vivente e non prova alcun divertimento o piacere nel far del male a quella creatura. Per il bene comune deve farlo, gli Empas in apparenza non si lasciano prendere da alcun senso di colpa e uccidono senza rimorso, questo gli dà la forza di provare a ferire la creatura in ogni modo possibile e a tentare con un'arma diversa da quelle tradizionali.
Ciò che mi colpisce tanto di questa storia è la tua fantasia nel creare luoghi, creature e nomi originali, è una cosa che non è per niente facile e ti faccio tantissimi complimenti per questo!
Alla prossima ✨

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Ciao! Eccomi per l’iniziativa del giardino “Ti dedico una recensione”.
Era da tanto che volevo riprendere questa tua storia, ma quest’ultimo anno è stato, per me, un po’ di fuoco e la vita mi ha un po’ risucchiato. Ma leggendo le vecchie storie e recensioni, mi sono ricordata della tua bella storia ed eccomi qua!
Finalmente scopro qualcosa in più su uno dei personaggi fondamentali della storia : Eir.
Una ragazza cresciuta da sola, nei boschi, lontano da tutti. Una druida, una maga potente, ma pur sempre sola...
Ho molto apprezzato le descrizioni del bosco, degli incantesimi e dei gesti della,ahia, nonché del combattimento. Hai un modo di scrivere molto fluido e vivido e sono riuscita, attraverso le parole , a vedere tutto come se lo avessi davanti agli occhi.
I genitori di Eir, maghi anche loro (sai ho un debole per i maghi...) hanno una missione, e vogliono che la figlia finalmente scelta il suo destino, e che vada nel mondo degli umani, dei senza magia...
Qualcosa mi dice che tutto sarà difficile e tortuoso, ma lo scoprirò solo leggendo!
Complimenti e a presto (spero!)
Ladyhawke83

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Ciao mask!!! È davvero un piacere tornare a leggere questa tua fantastica (in tutti e due i sensi lol) storia!!😊
In questo capitolo mi hai tenuta sulle spine e mi hai trasmesso un po’ d’ansia (sei davvero bravo! :”) adoro la tua capacità di far emergere facilmente le emozioni!) quando i tre maghi sono arrivati al villaggio distrutto! Fortunatamente questo viaggio non è stato vuoto o insignificante come si pensava all’inizio, bensì è risultato molto producente! Ah! Hanno scoperto una creatura cattiva (e wow, complimenti per la tua fantasia! L’adoro!) e sono riusciti a trasportarla con loro!
I vari esperimenti non riusciti, l’agonia, la curiosità, la disperazione e la speranza che si uniscono perfettamente alla gioia finale post-scoperta di una possibile soluzione, di un primo passo verso la fine della guerra!!
Aaaah! Non vedo l’ora che i pezzi vado tutti al proprio posto e che il pezzo centrale della storia abbia inizio!✨✨🥰
Complimenti come sempre per la tua meravigliosa fantasia!😊
Un abbraccio,

jomonet

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Ciao :) è un vero piacere poter continuare questa storia!
Dunque, comincio col dire che è stato bello ritrovare Eir in questo capitolo: è un personaggio che mi ha colpito parecchio fin dalla sua prima apparizione, infatti nutrivo grande curiosità circa il suo destino! Qui scopriamo che la ragazza, dopo aver abbandonato il calore e la protezione del focolare domestico, si è effettivamente avventurata nel mondo esterno, per scoprire qualcosa di più su ciò che la circonda. Mi ha fatto tanto tenerezza il suo sguardo aperto nei confronti degli uomini e della natura. Soprattutto nella parte in cui si meraviglia della bellezza dei vari paesaggi che incontra e ingenuamente domanda a qualche passante come faccia a non soffermarsi ad ammirarla, ho colto tutta la bontà e la purezza del cuore di questa ragazza! Fino ad adesso è il mio personaggio preferito, confermo e sottoscrivo! <3
Ma non dimentichiamoci che Eir avrà anche un animo puro, ma non è certo una dolce donzella sprovveduta, anzi! È una ragazza impulsiva, coraggiosa e piena di risorse! Ne abbiamo una dimostrazione pratica proprio in questo capitolo, quando nel villaggio che incontra, ad un certo punto non riesce a restare a guardare di fronte alla sofferenza e all’ingiustizia di quei bambini schiavizzati, e così dà una bella lezione al tiranno usando la sua magia! A tal proposito, adoro vedere la versatilità di questa magia e il talento con cui Eir sembra maneggiarla: nonostante la giovane età, ci dimostra ancora una volta che è una guerriera che sa il fatto suo ed è in grado di padroneggiare i suoi poteri – grazie all’addestramento dei genitori- alla perfezione!
Un altro capitolo davvero avvincente!
Alla prossima, Violet :)

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Carissimooo, sono davvero felice di tornare dalle tue parti *______*

la storyline di Eir è una di quelle che mi intriga di più ^^, ero curiosissima di scoprire come se la sarebbe cavata nel mondo esterno, per così dire, e beh, ha cominciato col botto!
Mi è piaciuto molto come hai raccontato del suo iniziale spaesamento quando, dopo essere cresciuta nella foresta, giunge per la prima volta in un centro abitato.
Mamma mia che impressioni certe descrizioni, tipo quella degli uomini e delle donne tutti ustionati o deformati a causa di quello schifo che usano per pulire i vestiti ç____ç. Mamma mia, ma poverini, chi li obbliga a fare una cosa del genere?? C'entrano qualcosa anche in questo caso gli schiavisti? E poveri quei piccolini, fortuna che la Fatina Bionda (ho amato questo soprannome ahahaha) è intervenuta in loro soccorso ♥
Per un attimo ho creduto che avrebbe tipo dato fuoco allo schiavista, ma lei non si abbassa al suo livello, per fortuna, e si limita a danneggiarlo e a neutralizzarlo in altri modi.
Spero che i bambini riescano a mettersi in salvo nell'altro villaggio e che Eir non venga rintracciata \O/
Bellissimo capitolo ♥
alla prossima! un abbraccio!

Benni

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Ciao! Eccomi di nuovo qua!
In questo capitolo vediamo Eir alle prese con un mondo che non è assolutamente il suo. Le è estraneo e ostile, ostico da capire. Considerando poi la prima cosa con cui entra in contatto, davvero ostile direi.
Ma anche qui, come nel capitolo in cui l’hai introdotta, vediamo un personaggio “attivo”, che non si limita quindi a subire o assistere passivamente a ciò che la circonda, anche se non ne capisce completamente i confini.
Quindi, la prima cosa che fa appena vede un’ingiustizia è cercare di porvi rimedio! In effetti, non mi aspetterei niente di meno da un eroe (o un’eroina come in questo caso) che vede degli abusi su dei bambini!
Anche qui si vedono in atto i meccanismi della tua magia, e come viene “fisicamente” usata.
Un’altra cosa che mi è piaciuta di questo capitolo comunque è in sé l’ambientazione, se così si può chiamare, nel senso proprio la descrizione del luogo che hai fatto. Ha dato un senso di atmosfera in più e di “pezzo di mondo” in più con cui stai costruendo, tassello dopo tassello, tutto il quadro completo – di almeno uno dei mondi in cui questa storia si svolge, direi.
Intanto prego che i bambini non subiscano una brutta fine, prima di arrivare a destinazione xD
Al prossimo capitolo :D

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Che bello essere tornata da Caesar... anzi no, pardon, da Ioan per meglio dire.
Perché in questa storia le cose cambiano davvero in modo repentino e inaspettato. Dopo la sua magnifica vittoria Caesar di rinfresca e rigenera, non certo perché si aspetta chissà quali ringraziamenti dal suo padrone ma semplicemente perché il suo corpo e la sua salute sono le doti che gli permettono di sopravvivere.
L'avvento di questo personaggio misterioso di nome Davven cambia radicalmente la scena è in modo decisivo le sue prospettive di vita. Chi è quest uomo che paga niente meno che cinquanta scudi per liberarlo dal suo status di schiavo. Stracciando il suo accordo scritto d'acquisto è rendendolo a tutti gli effetti un uomo libero.
Tutto accade in pochi attimi, scopriamo quindi che Davven è un abile illusionista e, all'occorrenza, anche alchimista. Visto che mette a soqquadro il porto evitando così i controlli su Ioan.
Ma chi è in realtà? E perché si è comportato in quel modo? Cosa vorrà ottenere. Le domande sono tante, e sono convinta che anche Ioan ne avrà parecchie da porgli non appena si saranno allontanati il più possibile dalle ire funeste del mercante di schiavi che è stato abilmente gabbato.
Ad ogni capitolo ci sono nuove scoperte, il che rende tutto elettrizzante ed entusiasmante. Spero di avere occasione per continuare la lettura quanto prima. Complimenti come sempre Mask, ritrovarti è sempre un grande piacere.

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