Recensione premio per la 3° classificata al contest "Cosa sarebbe successo se..." - 1/1
Io davvero non so cosa dire...
Amo l'angst e il dramma, ma questa storia mi ha colpita fin nel profondo.
Voglio partire da un presupposto (che spero non mi faccia apparire insensibile): personalmente non concepisco il lasciarsi andare insieme a chi non c'è più. Mi rendo conto del fatto che ognuno reagisca a modo proprio al dolore, ma trovo davvero egoista - per chi è rimasto, per chi ha ancora qualcuno per cui vivere - morire insieme a chi è morto; anche perché non credo che la persona scomparsa avrebbe voluto una cosa simile per i propri cari, men che meno un tipo come Fred. Ciò che alla fine dice a Bill, ha racchiuso per intero tutto il suo IC: "[...] hai rubato a te stesso la possibilità di essere di nuovo felice. Non saresti stato triste per sempre, Bill" - caratterizzazione per la quale mi complimento molto con te!
La storia è straziante a livelli stratosferici. Ti confesso che, nella ricerca di un testo da leggere, non mi sono soffermata né sul titolo né sull'intro; guardavo le coppie e ho aperto appena ho letto "Bill/Fleur". La one-shot non è incentrata su di loro, ma non mi pento affatto di essermi immersa in questa lettura.
La morte di Fred è sempre stata angosciante e ritengo che il film non gli abbia concesso il giusto spazio e la giusta attenzione rispetto all'opera scritta; tu invece, sebbene con un finale alternativo, ne hai fatto un punto cardine di questa storia, vicenda dalla quale l'intera trama si è eretta.
Mi è piaciuta l'idea di Bill di togliere l'orologio dal muro per non far soffrire Molly (bellissima l'analogia coi Dissennatori), così come ho trovato sensato si facesse pilastro della famiglia per sostenere i cari annientati dal dolore. Al tempo stesso mi è dispiaciuto per lui perché, com'era ovvio, anch'egli avrebbe voluto qualcuno che lo consolasse, trovando invece un muro davanti a sé. Ho adorato la breve scena tra lui e Ginny, scena che mi ha stretta ancor più a Bill nell'incomprensione ricevuta da parte della sorella. Ho trovato giuste le sue prese di posizione per mandare avanti la famiglia, sebbene siano state rifiutate da tutti gli altri Weasley, e mi sono sentita davvero addolorata quando anche Fleur - esausta di quella situazione - se n'è andata via.
Era comprensibile che, dopo mille opposizioni e urla in faccia, Bill crollasse. Però, sono sincera, non mi aspettavo il suicidio...
Ho letto che la storia ha partecipato a un contest; personalmente non concepisco il suicidio, ma ho capito che quest'epilogo è nato da un pacchetto e lo accetto in quanto tale.
Esasperato, Bill ha alla fine ceduto. Mi è piaciuta la conversazione finale con Fred, così come mi sono piaciuti i flash back disseminati per tutta la storia, e ti dirò di più: col rischio di apparire nuovamente insensibile, ma spero che i Weasley della tua one-shot si siano sentiti enormemente in colpa nei confronti del secondo figlio/fratello morto; è brutto da dire, ma se si fossero comportati meglio - cercando di capire le azioni di BIll senza aggredirlo - sciuramente si sarebbero fermati a un solo lutto.
Al di là del mio personale parere che sicuramente differirà da quello di molti altri, complimenti davvero perché il livello di angst di questa storia è pazzesco e trovo tu sia riuscita molto bene nell'impresa!
Ti segnalo alcuni refusi che ti sono sfuggiti:
- Nessuna piange- non più- eppure, hanno tutti le lacrime incastrate tra le ciglia [...]-
- [...] che adesso il peso di quelle stanze sia tutto si di lui [...].
- [...] con il solito sorriso che fai sorridere anche lui [...].
Inoltre voglio darti un ultimo suggerimento: ti consiglio di modificare l'impaginazione della storia che, allo stato attuale, appare un po' dispersiva.
Detto ciò, ancora complimenti per il buon lavoro svolto! Ho adorato immergermi in queste righe così pregne di dramma e dolore *__*
Alla prossima,
Freya
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