Recensioni per
L’Aquila di Glencree
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 234 recensioni.
Positive : 234
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
26/04/21, ore 23:53
Cap. 16:

Ciao, mia carissima Star ^^

Finalmente eccomi da te. ♡
Questo capitolo è stato un misto di introspezione e un accenno di azione. È come se un limite fosse stato oltrepassato dopo gli ultimi attentati alla vita di singoli o gruppi di soldati che lottano contro i militanti. Pare ci sia un'escalation, ogni arma, ogni piano sia autorizzato per neutralizzare il nemico.

Nel corso di questi capitoli mi pare di aver intravisto un sempre più chiaro tentativo di delineare le diverse personalità dei militanti e delle autorità.
Da una parte i militanti non si fanno alcuno scrupolo a sacrificare vite pur di raggiungere i loro obiettivi, compresi i loro alleati se necessario (come ci hai dato modo di leggere nei capitoli precedenti).
Dall'altra parte hai approfondito la coscienza di Hart che riporta alla mente un ricordo in particolare che lo ha segnato. Gli è rimasto impresso il cadavere del giovane militante che è stato costretto ad uccidere, oltretutto per legittima difesa e non con l'intenzione reale di togliergli la vita.
Hart scalpita e ad ogni capitolo sempre di più per tornare sul campo. Nel frattempo porta il suo importante contributo alle indagini dietro le quinte, pur servendosi di alleati fidati che invece si mettono in gioco in prima linea; significativa la collaborazione con questo comandante che sembra particolarmente esperto degli affari dell'IRA, chissà per quale ragione, se per indagini o coinvolgimento (ormai cerco approfondimenti su ogni personaggio che menzioni, mi intriga la loro storia, il loro passato, lasci sui loro volti sempre un'aura di mistero). Le deduzioni di Hart sembrano essere sempre ineccepibili vista la convinzione con la quale le proferisce e se dovessero essere fondate i militanti potrebbero davvero fare una carneficina tra i ranghi delle autorità. In ogni caso, anche in questa grande emergenza, penso che l'Irlanda con Hart haabbia acquistato una buona risorsa che giunge direttamente dall'Inghilterra.
Dai pensieri di Hart si deduce però che l'IRA è ai ferri corti. Ormai la presenza di Hans sul suolo irlandese è accertata insieme ai luoghi del suo passaggio e alle sue condizioni fisiche dopo l'atterraggio, non penso passi molto tempo prima che riescano a collegarlo ai suoi contatti nell'IRA (qui penso dipenderà tutto dalla bravura del comandante Meguire); sono già pienamente a conoscenza della complicità tra IRA e Germania. Inoltre nelle loro prigioni soggiornano militanti e devono solo decidere quale sia il modo migliore per far loro rivelare informazioni sensibili. L'idea di minacciare di internarli in una prigione che dalle voci che circolano sembra terribile potrebbe davvero essere un buon incentivo per farli parlare. Dal fatto che il nome di questa prigione sia diventato il titolo del capitolo mi fa pensare che sia un luogo importante all'interno della storia e deduco ritornerà nel tuo racconto. Forse velatamente, ma Hart non sembra rimanere indifferente alle dure condizioni dei detenuti nella prigione, tende infatti ad ascoltare le voci che circolano tra i militanti.

James non se la sta passando benissimo, ora ho capito perché gli hai regalato qualche sincero momento di gioia con Julia nei capitoli precedenti, il futuro non sembra così roseo per lui. ^^"
Mi sembra sotto il tiro di alleati e nemici. Su di lui pendono sospetti e attentati. Povero James, mi sembra tutto tranne fortunato. Sospettano che lui possa essere la spia infiltrata nel Castello sulla base di indizi che a quanto pare sono fondati, in qualche modo ha avuto un ruolo in casi delicati e per lui compromettenti.
Per concludere bene la giornata ha rischiato davvero grosso. Nel più alto momento di trepidazione del capitolo mi sono ritrovata a temere per la vita di James, ma anche ad apprezzare la fiducia e la fedeltà che Hart ripone in lui, grazie alle quali lo segue, cura i suoi passi in lontananza e lo protegge salvandogli la vita. Hart non esita a salvarlo, lo fa anche a costo di uscire allo scoperto e di fare scappare gli assalitori con il suo ingresso in scena improvvisato e poco strategico, ma la priorità è la vita di James. E per finire Hart si sente responsabile per ciò che è successo, stanno indagando sulla spia al Castello e ciò può solo che smuovere le acque intorno a loro.
Io te lo dico, se alla fine esce che James è la spia e l'aggressione è stata una montatura per allontanare i sospetti da lui potrei perdere una delle mie poche certezze. xD

Con questo enorme dubbio ma anche con la certezza che tu non voglia stravolgermi il cuore proprio fino in fondo, ti faccio i miei più cari complimenti, mi affeziono tantissimo ad ogni tua storia. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande, cara, auguro una buona settimana anche a te!
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
23/04/21, ore 06:31
Cap. 16:

Buongiorno,
ormai la guerra è agli sgoccioli, sanno tutti di essere spiati e si controllano a vicenda.
Prima o poi accadrà qualche fatto grave.
Ma nel frattempo le ricerche proseguono, anche se ciò fa sempre più male.
In ogni caso, né la spia né il tedesco sono stati finora trovati.

Recensore Master
22/04/21, ore 13:43
Cap. 16:

Carissima,
ecco nuovi sviluppi, nuovi strati e nuovi sospetti, che rendono l'atmosfera della vicenda sempre più pericolosa e inquietante.
L'idea del campo di internamento, chiamiamolo così, getta una luce sinistra sulle indagini svolte da Hart. L'inglese non solo è ligio e professionale, ma anche intuitivo. Lungi dal lasciarsi provocare dalla disistima di qualcuno, si affida all'istinto e riesce a salvare James da una situazione drammatica.
Il ragazzo se la cava con qualche livido e, prima, con un interrogatorio: la faccenda è talmente spinosa che ho pensato che l'irlandese possa aver organizzato tutta la farsa per rendersi insospettabile agli occhi di colleghi e compagni, specie di Hart. Non si sa mai.
Alla prossima allora, non vedo l'ora di leggere il seguito! ^^

Recensore Master
22/04/21, ore 12:04
Cap. 16:

Carissima,
stai decisamente intessendo una ragnatela di relazioni e sospetti. Hart si conferma un agente segreto di grande valore, furbo, intuitivo e deciso. Capisce le cose al volo e agisce di conseguenza.
James subisce l'interrogatorio in maniera abbastanza disinvolta, ma l'istinto del detective è difficile da ingannare e secondo me sospettano già di lui. Anche l rapimento di cui è fatto oggetto mi ha lasciato qualche perplessità: come mai dei militanti dell'IRA dovrebbero rapirlo? Per me c'è qualcosa sotto...
Da ultimo, quel "Tin Town" che appare in un modo, ma in realtà dev'essere tutt'altro, basta vedere le reticenze e i puntigli dell'ufficiale che lo comanda. Cosa succederà veramente là dentro?
Come sempre sei bravissima, a presto!

Recensore Junior
22/04/21, ore 11:52
Cap. 16:

Questo campo di Tin Town non mi piace. Temo che lo ritroveremo più avanti nel racconto.

Quindi in questo caso si può tranquillamente parlare di propaganda nemica o meno senza venire accusati delle peggiori nefandezze, capisco ^^.

Battute a parte...Ora sono proprio curiosa di sapere chi è la Spia al castello, anche se i miei pensieri sono sempre rivolti ad Hans e Declan. Tuttavia mi sembra che anche i due di questo capitolo si siano avvicinati molto.


Alla prossima!
(Recensione modificata il 22/04/2021 - 11:58 am)

Recensore Master
18/04/21, ore 23:26

Ciao, mia carissima Star ^^

La trama si sta intricando sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista personale; anche i personaggi stanno mostrando un maggiore coinvolgimento emotivo e negli interessi della loro Patria (in alcuni casi anche sacrificando i propri collaboratori).
Ma vado con ordine.
Ci porti con il pensiero negli uffici dell'Abwehr e tra queste mura il capitolo inizia con una nota sentimentale sulla vita e sul passato di Seidel. Si intrecciano due risvolti della vita dell’uomo, quello di essere marito e quello di essere padre. Hai già sottolineato in questa storia quanto l’amore possa essere salvifico in un clima ostile o di guerra; sembra proprio che lui abbia avuto un motivo più che valido per fare ritorno a casa, la donna che lui amava e che lo amava lo stava attendendo per cominciare una nuova insieme.
I ricordi dell’ufficiale assumono subito una nota malinconica: la preoccupazione è tutta rivolta al figlio diciannovenne che combatte rischiando la vita al fronte. Ci presenti un figlio, un giovane uomo, che non ha tradito l’orgoglio paterno e nemmeno il dovere che prova nei confronti della sua Patria (ho rivisto un breve richiamo all’ardimento e alla disillusione giovanile verso la guerra, all’entusiasmo di prendere parte ad una guerra, all’appartenenza valorosa ad un esercito), ma anzi ha collezionato un’importante vittoria nella campagna di Francia, ciò non rasserena l’animo del padre, anzi sarebbe più lieto se potesse riabbracciarlo; dimostra senza alcun dubbio che la guerra vinta (che lui stesso ha vissuto sulla sua pelle in passato) non vale quanto la vita del figlio. Troviamo già in queste prime righe due temi: l’esempio di un figlio che vuole emulare il padre visto da lui come un eroe di guerra e l’eredità che, volente o nolente, hanno trasmesso ai figli gli eroi sopravvissuti alla prima guerra mondiale.
C’è una grossa discrepanza tra padre e figlio sicuramente dovuta all’età, alle differenti esperienze (da ciò che sembra, il ragazzo non ha lasciato sentimentali legami a casa come invece era successo al padre in giovane età) e alla consapevolezza maturata nel corso degli anni; il padre non condivide il medesimo entusiasmo del figlio, anzi la razionalità predomina e non vede nel figlio uno strumento per poter vendicare la sconfitta della Germania, al contrario del ragazzo che sente sulle spalle la responsabilità della rivalsa per conto della sua Patria.
Seidel si mostra un buonissimo padre, ma pecca di pessimismo sulla sorte del figlio; fin dall’inizio il padre sapeva cosa il figlio avrebbe trovato al fronte e teme comprensibilmente di non rivederlo più.
(scusa, mi sono dilungata su Seidel padre di famiglia, ora parlo del suo ruolo all’interno della missione di cui ci narri)
Seidel dimostra anche in questo caso di essere un uomo particolarmente razionale, la scelta di Schneider per portare a termine la missione in Irlanda è stata tutto tranne casuale: ha avuto modo di leggere le referenze del tenente e lo ha ritenuto il candidato perfetto per capacità e aspetto, ha visto in lui un perfetto agente sotto copertura prima ancora che lo diventasse. Con il silenzio preoccupante di Hans trovo sia umano ripensare ai motivi che lo hanno portato ad effettuare quella scelta, i dubbi in questi casi sono umani.
È comprensibile che Seidel sia preoccupato per il colloquio che deve affrontare con il colonnello Weiss, è responsabile per le mosse di Hans. Dall'umore del colonnello l'ufficiale non azzarda motivazioni/giustificazioni per la scelta di Hans, ma non è disposto ad attendere e ad abbandonare la missione in Irlanda; è comprensibile la tenacia del reduce di guerra, ma il patriottismo verso la sua Patria c'entra solo in parte, la Germania deve vincere la guerra per riportare a casa il figlio sano e salvo, i soldati al fronte devono tornare a casa dalle loro famiglie.
Ho adorato questa prima parte, insieme al modo in cui hai gestito la narrazione.

Hans è sotto lo stretto controllo degli uomini di Meguire, l'IRA diffida di lui, ma lui non troppo, poiché sa di dover creare un rapporto di fiducia, è fondamentale per poter rispettare gli ordini ricevuti dai superiori al fine di stringere un accordo; Hans è anch’egli fermamente convinto nella collaborazione tra IRA e Germania e penso che ciò sia lo spirito giusto per affrontare una missione altamente rischiosa per la propria incolumità.
Hans riflette sul da farsi, ma al momento le sue azioni sono bloccate dall'IRA, cerca di convincersi ad avere fiducia di Meguire, a classificarlo come un alleato a tutti gli effetti dell'Abwehr.
Hans si convince ad essere soprattutto preoccupato sul fatto che gli inglesi abbiano scoperto la sua presenza; è combattuto: non sa se contattare i suoi superiori o in caso contrario rivelare egli stesso al comandante i dettagli dell'operazione.
Sicuramente senza gli ordini dei suoi superiori Hans si trova in dubbio sul da farsi, dopotutto Seidel ci dice che è un uomo propenso all'obbedienza. Trovo Meguire molto prudente nelle comunicazioni, teme che gli inglesi possano intercettare informazioni sensibili, o almeno così sembra... I ruoli all’interno di questa missione restano sempre molto ambigui; credo tu stia facendo un ottimo lavoro sulla sfera del mistero.
Anche in questo frangente hai lasciato una nota sentimentale che ha il gusto del rimpianto:
rimpianto di Hans verso il ruolo che avrebbe potuto ricoprire tra i cieli in pieno conflitto. Sogna ancora di ricoprire quel ruolo, ma non sa se tornerà vivo in Germania. Spera di tornare al termine di quella missione, lotta per portarla a termine anche per quello.

Scopriamo che Charles è coinvolto nell'esplosione e quindi nell'omicidio di giovani soldati innocenti, non a caso la spia con cui comunica e che si trova ancora all’interno del Castello rimane sconcertata da quell’ordine. Benché la spia, di cui non conosciamo ancora l’identità, sia fedele agli ordini del comandante, si fa qualche scrupolo in più. Charles inoltre non perde tempo e indaga sul tenente Hart con il timore che le sue indagini possano rivelarsi una minaccia per l’IRA.
È spaventoso il pensiero finale di Charles: gli dispiace sacrificare uomini fedeli, ma allo stesso tempo sembra non farsi alcuno scrupolo a sacrificare gli altri in casi estremi. Il sacrificio altrui è sintomo di fanatismo per gli ideali e la cosa più spaventosa è che tutto ciò è verosimile per il periodo storico che ci stai narrando.

Declan mostra sempre un atteggiamento molto disponibile e leale verso il suo comandante. Ho trovato molto dolci le parole di Declan su Hans, lo ritiene onesto e intenzionato a mantenere la parola data; mi ha inoltre fatto tenerezza quando non riesce a spiegare alla guardia che non condivide gli ideali nazisti, ma gli ideali umani e militari che animano Hans.
Anche la loro visita notturna è stata molto significativa nel loro rapporto. Sia Hans sia Declan maturano la percezione di non essere soli, confidano nella protezione reciproca e Declan è certo che l’IRA porterà a termine il suo compito.
È bellissima l’immagine di Hans che comprende l’animo di Declan a tal punto da sentirlo accanto come un commilitone. Negli occhi di Declan non legge più diffidenza, ma viva speranza riposta in lui.

Mi dileguo rivolgendoti i miei più sentiti complimenti! <3

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Ps grazie di cuore per avermi lasciato un’ennesima recensione meravigliosa, prestissimo sono da te <3

Recensore Master
16/04/21, ore 06:35

Buongiorno,
adesso siamo sul filo del rasoio, eh!
Tutti si stanno giocando le ultime carte.
Ora il tedesco deve andare, altrimenti sarà prima o poi intercettato.
e' stato trattenuto anche troppo.
Il gioco è bello quando dura poco, si suol dire...

Recensore Master
15/04/21, ore 14:01

Carissima,
lo scacchiere è in piena partita, i giocatori sono tre e qualcosa inizia a muoversi in questo capitolo di passaggio.
Maguire controlla la spia tedesca e mantiene i contatti con un infiltrato al Castello, che inizia a acquisire una certa fisionomia.
Schneider ragiona sugli eventi e si rende conto di essere più un prigioniero che un alleato, nonostante le scuse che gli vengono propinate sulle difficoltà di portare avanti il progetto. Declan si trova a dover "difendere" Hans dalle osservazioni di un compagno, che sono identiche a quelle da lui espresse non molto tempo prima.
Qui è chiaro che la fiducia si sitia sempre più basando sulle interazioni dirette e sulle sensazioni personali e non su prove certe o fatti noti.
Penso che la mossa finale, vittoriosa o meno, dipenderà più da questo che dalle carte esibite dalle tre Nazioni in gioco.
Ci dai un indizio per volta per farci anelare al capitolo successivo. Una spy story sempre molto coinvolgente la tua. :)
Un bacio e alla prossima! ^^

Recensore Master
15/04/21, ore 11:51

Ciao carissima^^
Hans si conferma un ufficiale tutto d'un pezzo, che nulla può distogliere dal suo obiettivo finale. Non è ottuso, capisce perfettamente in che acque si trova e analizza la situazione per essere sempre pronto a ogni evenienza, ma sa anche molto bene che non è con le azioni avventate e i colpi di testa che otterrà qualcosa di buono. Da questo punto di vista, ha perfettamente la mentalità del pilota: la gente immagina i piloti come scavezzacollo sempre pronti a buttarsi nelle cose, ma il mio istruttore di volo ripeteva sempre: "non bisogna mail lasciare niente al caso". Questa mentalità in generale ti rimane talmente appiccicata addosso che la applichi in ogni aspetto della vita.
Declan è sempre più legato al tedesco, e lo difende con un entusiamo commovente. È forse più immaturo di lui, meno riflessivo, ma la sua stima e il suo affetto hanno la genuinità dei sentimenti più sinceri.
Intanto per tutt'intorno si dipanano intrighi a dir poco sinistri. Hans rischia di venire a trovarsi come un parafulmine nel bel mezzo di una tempesta...
Sei sempre bravissima, complimenti!!

Recensore Junior
15/04/21, ore 09:37

Eccomi qui. In realtà attendevo con ansia questo aggiornamento, perchè tu vali e davanti alla bravura tanto di cappello, sempre. Non badare alle mie fisime, sono una persona lunatica, ti ci abituerai presto XD.

Allora, Declan è diventato il mio personaggio preferito di questa storia, forse perchè quando qualcuno attacca la Germania reagisco in modo più o meno simile. Ma poi, che vuole quel tizio? Ammazzerebbe senza battere ciglio un soldato o una spia inglesi a sangue freddo e di certo non se ne pentirebbe dopo, con che diritto fa la morale a un ufficiale che non mi risulta abbia commesso crimini? Con che diritto fa la morale a chiunque in generale?

E intanto il cerchio si stringe intorno ad Hans che rischia anche di essere abbandonato dai suoi superiori. La vicenda è sempre più ansiogena, complimenti!
(Recensione modificata il 15/04/2021 - 09:39 am)

Recensore Master
11/04/21, ore 02:51
Cap. 14:

Ciao, mia carissima Star ^^

Sono un po’ in fibrillazione per questo capitolo, chiedo scusa ho debolezze che credo tu conosca, ma come mio solito provo a lasciarti un commento omogeneo su ogni risvolto della trama. <3

Hai approfondito il personaggio del tenente Hart, in ogni capitolo emergono nuovi retroscena e nuovi segreti (come annuncia il titolo della nuova parte). Troviamo l'ufficiale impegnato a studiare con attenzione ciò che è rimasto di Hans durante la sfortunata avventura che lo ha visto protagonista. Credo di avere la reminiscenza di un dettaglio in cui Hans ammette di aver lasciato delle tracce lungo il percorso (forse chiede aiuto a Maguire per farle sparire, ma correggimi se sbaglio); forse è proprio questa imperfezione che aiuterà Hart ad essere sempre più vicino alla spia tedesca.
Il tenente britannico si mostra sempre molto preparato nel condurre le indagini, dal modo in cui le conduce si nota la sua attenzione ai dettagli degli oggetti, ma anche del luogo in cui i reperti sono stati rinvenuti, ricostruendo buona parte delle dinamiche. Colpisce la sua frenesia di tornare in campo per indagare con una visione più ampia.

Nello scorso capitolo abbia lasciato James deluso per la scoperta e non possiamo fare altro che ritrovarlo anche qui.
James non mi sembra deluso da Hart in quanto collega con il quale sta condividendo un'indagine, mi sembra piuttosto ferito in qualità di patriota irlandese, ritiene l'Inghilterra colpevole di aver tradito un patto di neutralità.
Dall'altra parte però ci ricordi i gradi che Hart porta sulla divisa e sono maggiori di quelli di James; per questo prova dovuto rispetto nei suoi confronti e si pente subito di avere alzato i toni contro di lui, ma continua a vedere in Hart un inglese nel quale ripone poca fiducia, soprattutto dopo le ultime informazioni che ha ricevuto sull'accordo militare tra Irlanda e Inghilterra. Anche dopo aver scoperto i piani dell'Inghilterra, James dubita che Hart abbia confessato tutta la verità per quanto il tenente provi in tutti i modi a tranquillizzarlo. Hart invece dimostra di nutrire fiducia in James, infatti il tenente si mostra tollerante nei confronti della sua irritazione verso il patto militare sancito dai due Paesi.

La scoperta circa le basi marittime sotto il tiro dei tedeschi è sconvolgente, ciò significa che la guerra in Irlanda può scoppiare da un momento all'altro grazie alle informazioni che l'IRA ha fornito ai tedeschi, non penso che dopo questo passo resteranno neutrali a lungo. Da questo punto di vista un aiuto da parte dell'Inghilterra non può essere visto del tutto un male dall'Irlanda (in fondo non hanno un esercito proprio per difendersi), ma temo che l'istinto patriottico prevarrà sull'incolumità del irlandesi e soprattutto non so se l'Inghilterra vorrà ancora collaborare con l'Irlanda dopo il pericolo che corrono le basi marittime inglesi oppure per questo motivo il patto è ancora più stretto per fermare l'IRA e la Germania (una prova di ciò è la collaborazione tra Hart e James).

Nel dubbio su come sia giusto agire in situazioni simili, James, scioccato, si distrae accanto a Julia. La vedo una mossa giusta, soprattutto per i fan della loro coppia (una a caso: io). Questi due sono davvero molto dolci insieme. Lui le riversa addosso tutte le sue frustrazioni, ma lei sembra avere le spalle forti per placare le preoccupazioni di entrambi e spiegare a lui che ogni azione che compie è dettata da un uomo con una solida morale. In fondo Julia lo ama per il suo buon cuore e gli resta accanto pur restando all'oscuro di tutto ciò che c'è dietro la sua divisa. Il cuore della ragazza ripone massima fiducia in lui, gli dona il coraggio di pensare che ogni sua scelta sia giusta.
L'inquietudine si spezza tra le braccia di Julia. Ho letto una metafora nella divisa di James che viene tolta da Julia e cade a terra: Julia lo priva dei pensieri che lo tormentano quando sono insieme e lei sa come rendere più leggeri i tormenti del compagno.

Sul finale ci presenti una nuova misteriosa figura. È una vecchia conoscenza di Hart e quest'ultimo lo incarica di raccogliere maggiori informazioni sulla spia tedesca. Se Hart non può fisicamente scendere in campo lascia che siano altri a farlo per suo conto; incarica qualcuno di fiducia, un fedelissimo dell'Inghilterra, anch'egli è una spia sul suolo irlandese, quindi ha la possibilità di svolgere indagini discrete. Ovviamente Hart agisce alle spalle di James, ignaro di tutto.

Ti lascio con la mia sbrodolata di pensieri sconnessi con la speranza che tu riesca a regalare un lieto fine a Julia e James. Sono curiosissima di leggere il prossimo capitolo, la tua bravura mi ha lasciata di nuovo addosso tanta suspance. ❤❤

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
09/04/21, ore 06:34
Cap. 14:

Buongiorno,
l'Irlanda è tutt'altro che libera.
Considerevoli gli sforzi del suo popolo per riuscire a liberarsi... poi delle volte ci sorprendiamo dell'unità d'Italia.
Ma questa è una storia vera, giusto? E' accaduto davvero che i ribelli irlandesi abbiano fornito questi dati ai tedeschi?
Che storia, degna di essere raccontata. Un intrigo assoluto e pericoloso.
Ma credo che adesso il tedesco stia per avere il fiato sul collo.

Recensore Junior
08/04/21, ore 15:01
Cap. 14:

Ciao star!

Non abbandonerò la tua storia, tranquilla, non te lo meriti!

Allora, i nostri hanno individuato i prossimi obbiettivi degli U-boot e questo mi fa soffrire molto visto che io adoro la Kriegsmarine, come sai, e mi piange il cuore se qualcuno la ostacola XD.

E intanto il cerchio si stringe attorno alla nostra aquila, la vedo male per lui. Ma forse perchè so come è andata la guerra alla fine, e di conseguenza mi faccio le mie idee. Temo anche per Declan, si è trovato in una storia più grande di lui.

Bravissima e alla prossima!
(Recensione modificata il 08/04/2021 - 03:06 pm)

Recensore Master
08/04/21, ore 14:24
Cap. 14:

Carissima,
la tua storia è a questo punto della trama come uno scavo archeologico. Sotto ciò che hai scoperto, trovi qualcosa di altrettanto interessante, ma scavare con troppa incoscienza può portare alla caduta dell'intero processo.
L'agente Hart è un inglese pragmatico, non pronuncia mai una parola fuori posto e riesce a convincere sempre il più giovane James che non c'è nulla di sbagliato in quell'insolita collaborazione. L'irlandese capisce che esistono particolari destinati forse a non emergere, ma finché nutre un sentimento di fiducia nel collega continua a svolgere con passione il proprio lavoro. A ritenere di trovarsi nel giusto. Se il giusto esiste.
Tutti cercano l'Aquila e mi chiedo quanto risulterà semplice trovarla in una rete fitta, le cui maglie vanno stringendosi sempre di più e dove l'IRA si trova compresa tra due fuochi.
Sono curiosa di scoprire cosa stiano combinando il tedesco più ricercato della Gran Bretagna e il nostro Declan.
Un capitolo all'apparenza tranquillo, ma che pare il trampolino per qualcosa di eclatante! ^^
Un bacione e alla prossima!

Recensore Master
08/04/21, ore 10:01
Cap. 14:

Ciao!
Che meraviglia, che trama super-avvincente!
Man mano che si va avanti con la storia, si scoprono strati su strati sempre più profondi e segreti. Nessuno è chi dice di essere, in definitiva, tutti hanno una doppia identità.
Il cerchio continua a stringersi intorno al tenente, Hart non è l'ultimo arrivato e ha capito immediatamente che il pilota della Luftwaffe è tutt'altro che uno sfigato qualsiasi abbattuto dalla difesa costiera.
Frattanto ci sono piani dell'Inghilterra per occupare l'Irlanda, con (dichiarati) scopi di difesa, e ci sono spie dell'Ira infiltrate nei servizi segreti inglesi...
Che meraviglia, ho letto tutto col fiato sospeso, quando arriva giovedì prossimo???