Ciao mia carissima Star ^^
È così realistica l’umanità che traspare dai tuoi scritti che ho la continua impressione di assistere ad un film. Provo come sempre a seguire un ordine logico e a condividere le riflessioni che mi hai stimolato.
È molto significativo l’incontro tra Hans e la signora Helen. Anche in questa occasione, in questo nuovo sfondo narrativo, non dimentichi alcun gruppo sociale coinvolto nella guerra, compresi i civili che indirettamente ne prendono parte e ne subiscono le conseguenze. Mostri le donne e in particolare questa donna in un ruolo attivo e raramente passivo; veicoli il messaggio che esse sono state non solo testimoni dei fatti storici, ma anche attive per combattere come protagoniste in nome di una causa in cui credono, donne che fanno parte di famiglie anch’esse dedite alla causa e che sono cresciute respirando quell’aria.
Le donne di cui ci narri sono donne coraggiose che si distinguono tra la folla. Helen ha molti motivi per cui lottare, il padre e il fratello sono fortemente coinvolti (poi spendo due parole sul fratello che wow, sono rimasta piacevolmente sorpresa) e come se non bastasse suo marito si trova ai lavori forzati per scontare la pena di aver seguito i propri ideali di libertà, uomo di cui lei è profondamente innamorata (sono simbolici l’accortezza e il dolore con cui sfiora la sua fede).
Mi è piaciuto molto il breve pensiero di Helen sulla gioventù impegnata a combattere la guerra e al fatto che la loro età venga irrimediabilmente segnata, ciò denota la grande sensibilità della donna e forse anche uno spirito materno.
Hans è comprensibilmente spaesato senza la radio e senza sapere quindi come muoversi in quei territori, di chi fidarsi; è determinato però e soprattutto consapevole del fatto che ci sia molto in gioco per fallire, è categorico che lui non debba fallire.
Mi piace questo giovane tenente, è molto inquadrato per la sua giovane età, si percepisce nei suoi pensieri e nei suoi gesti la dura preparazione militare a cui è stato sottoposto, ma non perde umanità verso il prossimo, è delicato verso colei che lo ospita. È inesperto ma prudente, razionale e tattico.
Declan ha vissuto un evidente trauma assistendo alla condanna di un amico, un trauma di cui porta ancora i segni. Quell’uomo era per lui un "fratello", un compagno con il quale condivideva una causa, una missione; si sente in colpa per il destino a cui l'uomo è andato incontro, però non ci hai ancora dato modo di capire se questa sia una colpa fondata o semplicemente lui si senta in colpa per non aver saputo risparmiare il compagno dalla “giustizia”, dal momento che promettono di coprirsi le spalle a vicenda.
Declan è fedele al giuramento rivolto alla Causa, nella quale cerca la forza per non arrendersi e non rendere vana la morte del compagno.
Come ti dicevo pocanzi, mi ha piacevolmente sorpresa il fatto che Helen sia la sorella di Charles; il fatto che i personaggi siano legati da rapporti di sangue, di amicizia e quant’altro rende la storia ancora più intrigante.
Non risulta umano solo Declan, ma anche Charles; stai esprimendo molto bene i suoi sentimenti e il suo legame con il migliore amico, perché non è nulla di comune, è un intreccio ben realizzato tra affetto e lotta fianco a fianco per raggiungere un obiettivo comune. Charles mostra preoccupazione per Declan, ma non può evitare di affidargli una missione così delicata, dal momento che è la persona di cui si fida di più; la fiducia è corrisposta da parte di Declan, a tal punto da rischiare molto davanti alla legge e la vita stessa, forse la causa stessa e l’Irlanda in caso di tradimento da parte dei tedeschi.
Charles inizia ad essere comprensibilmente preoccupato per le indagini degli inglesi al Castello, stanno per scoprire la spia o comunque sanno che esiste.
Hans è una spia, ma mi chiedo: è la Spia che al Castello stanno cercando? Il giovane è sicuramente un ponte con la Germania per l’IRA.
È delicatissima la posizione di Charles, è stato lui a riporre fiducia nei nazisti e si sente comprensibilmente responsabile per la vita dell’amico. Charles, per quanto cerchi l’alleanza con i tedeschi, non abbassa la guardia davanti a loro, anzi tiene alta l’attenzione affinché loro non facciamo il doppio gioco, compito affidato a Declan.
E per finire (visto che ti ho scritto un mezzo papiro, scusami), tra Declan e Hans si sente un certo livello di diffidenza reciproca, chissà come evolverà il loro rapporto; sono davvero molto curiosa di sapere se questa diffidenza metterà a dura prova la loro collaborazione o se troveranno un compromesso per poter collaborare.
Bravissima, cara, il clima che hai creato è estremamente suggestivo. <3
A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |