Recensioni per
Il mio colore preferito (sei tu)
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/08/21, ore 08:31

Ciao!
Torno dai tuoi Kingsley e Gilderoy, perché ho già avuto modo di apprezzarli e mi incuriosisce il modo nuovo in cui li fai interagire ogni volta.
Già dal titolo e poi nel corso della storia fai riferimenti ai colori, che sono molto azzeccati rispetto al punto di vista di Gilderoy, attento all’apparenza sin da ragazzino. Sono questi particolari che denotano attenzione, che caratterizzano e approfondiscono il personaggio e proprio questo personaggio, non uno qualsiasi con questo nome. Riprendere quei tratti con cui sono stati presentati nell’opera originale e poi svilupparli con la propria sensibilità di autori è il lavoro mentale che amo vedere nelle fanfiction.
Il suo punto di vista è così drammatico – per lui – ed esagerato – in senso buono – che io non posso fare altro che sorridere e adorare!
Mi è piaciuto molto leggere di loro a Natale (anche se siamo in pieno agosto, già)! Siccome a Natale sono tutti più buoni, stavolta hai anche risparmiato al mio povero cuore l’inevitabile angst per la sorte di Gilderoy, mostrandoli in un momento felice, da ragazzini. Ho apprezzato tanto la lettura!
Alla prossima!

Recensore Master
12/05/21, ore 09:58

ciaooo eccomi per la catena.
amo il fluff, pur detestando il Natale (come Gilderoy ahaha) amo leggerne (o scriverne) quindi non potevo proprio resistere a questa shot, già solo il titolo mi attirava moltissimo.
adoro come riesci a rendere tuoi questi personaggi , ho letto i libri e ho riguardato i film troppo poco a fondo per saper qualcosa in più su questi personaggi, non so nemmeno se sono cose canon, tipo l'pparteenza alle case o se l'hai inventata tu, ma adoro tutto questo tuo impegno a ricreare qualcosa della loro giovent, con tutta questa doviza di particolari, complimentissimi, io non saprei nemmeno da che parte cominciare.
ho adorato le epifore e le anafore (amo le figure retoriche, fammele citare un po' <3 ) sparse qui e là, qual continuo 'non ci vado ' di Gilderoy (un applauso a Wallace per il suo incantesimo antinebbia che non ha appannato lo specchio, per a felicità della Principessa lol) e quel Kingsley che è sempicemente 'troppo' awww
Lumacorno lo amo a prescindere anche solo perché viene citato.
La reticenza di Gilderoy di andare a quella festa, il suo odio per certi colori... il libro di test per auror aww, il Babbo Natale segreto (buffo pensare a u qualcosa di così Babbano e moderno fra i maghi di quel tempo ;) ) e poi quei guanti lila, che diventa il suo colore preferito ... e il bacio aawwww
un ottimo lavoro, complimenti!

Recensore Master
17/01/21, ore 22:05

Ma buonasera!! Sono felicissima di riuscire a ritornare dalle tue parti prima di quanto mi aspettassi ^^. Ci tenevo tantissimo a leggere l'ultima storia su King e Gil (oddio, che soprannomi pessimi ^^") dopo le bellissime drabble che ho letto in settimana. Devo dire che Allock in versione Grinch non me lo sarei mai immaginato, ma è stato una gran bella scoperta. Kinglsey invece è lo charme e la calma inglese fatta persona, troppo di tutto e allo stesso tempo super tranquillo e modesto. E' pazzesco quanto siano opposti tra loro e riescano comunque ad andare d'accordo e a piacersi **.
Stilisticamente parlando, il fatto che la storia sia inframmezzata non da alcun fastidio, secondo me: la parte iniziale mi ha fatta morire dalle risate, perchè l'atteggiamento di Allock a volte ce l'ho anche io, nello scegliere di fare o meno una cosa usando criteri assurdi, ahahaha <3. Poraccio, sembra veramente che ci sia stata una congiura per farlo andare alla festa del caro Luma, ma considerando come sono andate le cose meglio così, no? <3
La tenerezza del suo scegliere un regalo apposta per King mi ha sciolta, e mi è spiaciuto davvero un sacco che il regalo sia andato a un'altra persona, sebbene era praticamente ovvio, ^^", in queste cose la sfiga ci vede benissimo e la probabilità era già sfavorevole di suo. Giustamente ci rimane male nell'apprendere che l'amico invece era stato sulla neutralità, ma sia il suo cuore che il mio si sono sciolti nel piccolo colpo di scena finale **.
Non ci speravo quasi più in un bacio, ed è stata la conclusione perfetta **.

Grazie di cuore per la bella lettura, e alla prossima <3
un bacio,

Benni

Recensore Master
17/01/21, ore 02:48

Gilderoy, perdonami il ritardo, ma eccomi da te e dal tuo grande momento natalizio.
 
Bene, dopo aver fatto pace con Gilderoy, posso iniziare.
Finalmente riesco a passare di qui: la storia l’ho letta appena pubblicata, ma negli ultimi giorni ho dato più esami delle ore che ho dormito in totale. Sono ancora un po’ intontita, ma non potevo certo trascurarvi ancora a lungo, per cui io cerco di approcciarmi a questa recensione nel modo più sobrio e pacato possibile (sarà possibile? Lo scopriremo solo vivendo).
 
Partiamo dal principio: so di valere un centesimo a suo confronto, ma ho iniziato a leggere la storia volendo solo dare una pacca – delicata, lo giuro! Non gli avrei stropicciato la veste, giurin giuretta – di comprensione a Gilderoy. Non so se sia una cosa positiva, ma io lo capisco benissimo nell’affidare la decisione di non fare una certa cosa/andare da una certa parte (dove sai di dover andare, e sotto sotto lo vuoi anche, ma implicherebbe prendere coscienza di cose che non vuoi ammettere, come che tra te e Mr. Muscolo c'é qualcosa più di una semplice e casuale conoscenza) a cose del tutto casuali come un vetro appannato che sai che sarà appannato, o aprire il libro sulla pagina pari, sapendo perfettamente che sta a destra e guardando proprio lì – prendi nota, Allock! – e poi vedersi tutto sfumare tra le dita perché quel giorno il compagno di Casa ha deciso di essere civile e non appannarti il vetro, o quel libro è fatto su male. No, davvero, mi sono sentita così vicina al povero Kingsley beffato pure dalla sorte che avrebbe dovuta essere statisticamente del tutto a suo favore. E mi indigno con lui verso Walter Wallace e il suo accappatoio! Wallace, ma ti pare?
Ma, insomma, più di tanto non me ne posso certo lamentare, perché così il caro Gilderoy (ok, momento fan folle: ma ti pare un caso che il suo nome finisca in roy, chiaramente alludendo al “roi” francese per re, e quello di Mr. Muscolo inizi con King? Io dico di no, ehm ehm) è andato a quella festa insieme a Kingsley!
Ah, poi, stavo dimenticando di dirti quanto ho amato ogni singolo ragionamento di Allock sui colori che gli donano e quelli che lo fanno “sfigurare”: non ne capisco nulla, lo ammetto, ma ho adorato ogni singolo momento e non hai idea di quanti sorrisi mi abbia strappato quella parte. Sul serio!
Tornando a Kingsley, ammetto che leggere questa lista di difetti, che tutto sono tranne che difetti, non ho potuto fare altro che amarlo immensamente: l’ho sempre visto come un personaggio forte e bellissimo, un uomo buono e dedito, più che a una causa “contro Voldemort”, a fare del bene e proteggere la gente, e l’ho sempre trovato un personaggio a cui non si può che voler bene, con la bontà che ispira, ma qui l’ho solo amato ancora di più, perché tramite le parole di Gilderoy mi si costruiva davanti nella tua caratterizzazione, prendeva forma in tutta la sua luce positiva, di persona che fa solo un gran bene avere accanto, e anche se ragazzo si vede già traccia dell’uomo che sarà, quello che combatterà fino alla fine, che si prenderà l’incarico di un Ministero da rimettere in piedi dopo una guerra, nel momento doloroso e complicato di un dopoguerra in cui serve ricostruire una società e darle un nuovo indirizzo che scongiuri il ripetersi del passato, che si prenderà addosso forse i compiti più gravosi in quel momento per il bene degli altri… e niente, io capisco bene perché a Gilderoy piaccia tanto: il fascino del bravo ragazzo premia sempre (e fa bene)!
Bellissima, poi, tutta la scena del gioco del Babbo Natale a sorpresa, di come Allock abbia pensato a qualcosa per il suo Mr. Muscolo e pregato finisse proprio a lui, ma poi non abbia il coraggio di dirglielo e si nasconda dietro le solite maschere che si è costruito per la società e che pian piano diventeranno il suo volto in futuro, insinuando che l’ananas candito fosse il regalo da lui preparato per ingraziarsi il professor Lumacorno. E disarmante come Kingsley replichi ammettendo semplicemente di aver fatto invece un regalo che potesse piacere a tutti, mostrando ancora una volta le sue attenzioni per il prossimo. E il suo vero e proprio coraggio da Grifondoro, dato che non ha pensato nemmeno per un secondo di nascondersi dietro il gioco ma preparando un regalo perfetto per il suo Riccioli d’oro da consegnargli come regalo personale.
E qui, però, è Gilderoy ad aver vinto la serata e la storia, non solo per la bellissima immagine del lilla che diviene suo colore preferito perché colore del regalo di Kingsley (e perché gli dona benissimo, certo, ma insomma, non è questa la cosa fondamentale!), e sorprendendo noi e lui con quel bacio. Non hai idea di quanto abbia sospirato con gli occhi a cuoricino davanti a loro due che finalmente ci regalano un primo bacio. Bellissimo, davvero!
 
Mi scuso per la confusione di questa recensione, sicuramente non accurata e puntuale come avrei voluto, ma non potevo far passare ancora troppo tempo per farvi sapere quanto l’avessi amata. È stata una lettura piacevolissima, che mi ha regalato tantissimi sorrisi e divertito, mentre scleravo dietro a questi due e a Gilderoy che fingeva di non vedere cosa ci fosse sotto il loro aspettarsi per fare la strada insieme e poi ritardare il più possibile il ritorno ai dormitori. Insomma, ti ringrazio tanto di aver scritto una fic tanto bella, di aver dato spessore a questi due personaggi e averci regalato la Kingeroy (re&re, ma che cari!): ho amato ogni pensiero, riflessione e parola. Leggerti è sempre un regalo, per me.
 
Un abbraccio,
Maqry
(Recensione modificata il 17/01/2021 - 07:22 pm)

Recensore Master
15/01/21, ore 17:01

Ciao mia cara <3
Perdonami se per una volta tradisco i koala, ma questa storia è così deliziosa che non posso proprio non lasciare due righe, nella speranza – vana XD – che abbiano un senso.
Sulla carta, Allock e Shakelebolt (anzi no, Gilderoy e Kingsley perché ormai è come se con loro fossi entrata in confidenza) sono la coppia più improbabile del mondo, ma nelle tue sante manine tutto quanto assume un senso e credo proprio che da qui in avanti per me non ci potrà essere nessun’altra possibilità per loro due. E considerando quel che poi succederà ne La camera dei segreti, i due offrono anche quella bella dose di angst che di certo non guasta e che li rende, in qualche modo, ancora più preziosi.
Secondo me hai fatto un lavoro magistrale con l’introspezione di Allock, che qui è poco più di un ragazzino e non ancora il furfante pieno di sé e tronfio come un pavoncello che diventerà da adulto, anche se i segnali di questa sua propensione ci sono già tutti. Solo che in questa storia c’è ancora una sorta di innocenza in lui, che è in fondo consapevole di non possedere particolari talenti ma è comunque determinato a brillare, facendo leva sulle sue capacità di imbonitore e, perché no, sul bel faccino che si ritrova e per le cui cure tanto si prodiga. Insomma, per tutta la prima parte sembra che niente possa abbatterlo di più che presenziare ad una festa di Natale dove tutto l’ensamble (abeti addobbati, candele rosse, stelle dorate e quant’altro) pare messo lì apposta per mortificare il suo splendido incarnato, salvo poi scoprire che un motivo più che valido per andarci, alla festa, invece c’è eccome, e questo a prescindere da tutti i vetri appannati di tutti i bagni della scuola.
È bellissimo, e anche molto tenero, il modo in cui si sofferma a pensare a Kingsley, nel tentativo di far passare per difetti quelli che sono senza dubbio i pregi del giovane Grifondoro, un insieme di caratteristiche da cui lui è irresistibilmente attratto, anche se forse non lo ammetterebbe mai, nemmeno a sé stesso. La verità è che con il suo Mr. Muscolo Gilderoy sta bene, e se potesse prolungherebbe all’infinito (per modo di dire, ché si sa che le pelli sensibili non devono essere strapazzate troppo) quei momenti rubati alle feste di Lumacorno. E per Kingsley è lo stesso – voglio dire, dalla descrizione che ne fai il giovanotto dovrebbe avere ai piedi l’intera scuola, eppure è con Gilderoy che si apparta, è Riccioli d’Oro, su tutti, ad aver attirato la sua attenzione, e siccome Kingsley tutto può essere tranne che una persona superficiale o frivola, ciò significa che ha visto in Gilderoy qualcosa che forse nemmeno il diretto interessato è in grado di vedere – o non vuole vedere (ma questo è un altro discorso). Kingsley lo conosce talmente bene da sapere benissimo cosa regalargli (ok, magari è incerto col colore, ma è normale date le fissazioni di Gilderoy in quell’ambito XD) e davanti a un regalo che è in tutto e per tutto una dichiarazione, Gilderoy non può fare a meno di cedere a quella parte di sé – quella più autentica, forse, quella meno costruita – che Kingsley è così bravo a tirare fuori.
Il bacio finale sarà anche stato un colpo da maestro, ma è indubbiamente un regalo che il nostro Allock ha fatto anche a sé stesso 😉
Che altro aggiungere? Credo che si sia capito quanto questa storia mi è piaciuta, l’ho adorata dall’inizio alla fine e, ancora una volta, non posso far altro che inchinarmi alla tua bravura, perché non è certo semplice prendere dei personaggi e riuscire a dar loro nuova veste, senza però tradire, per nulla, il loro senso originario. Sei sempre una garanzia, ma tu questo lo sai, vero? <3
Un bacione cara, e a presto!
Con affetto,

padme

Recensore Master
11/01/21, ore 19:16

Cara Blackjessamine,

Da dove comincio? Non vedevo l’ora che tu postassi questa storia e mi è piaciuta moltissimo. Gilderoy è raccontato nelle sue fragilità, nelle sue idiosincrasie. Narcisista terribile, intelligente corvonero, vanitoso fino all’eccesso patologico, è però conscio dei propri limiti in una maniera che fa male, ma andiamo con ordine. Lumacorno dà una festa di Natale con un Babbo Natale segreto, inserendo un’esotica tradizione babbana all’interno di Hogwarts. Gilderoy e Kinglesy sono tra gli invitati, ma il primo non desidera partecipare a questa festa e fa di tutto perché la decisione del recarcisi o meno ricada su un caso viziato ad arte. E chi di noi non l’ha fatto? Il destino gioca a sfavore di Gilderoy, che si reca, come sempre, da Lumacorno insieme a quella pertica di Kinglesy. C’è una grande attenzione sul fatto che i due ragazzi vogliano fare di tutto per non entrare insieme e non svelare che allungano volutamente i percorsi per fare della strada insieme e questo vale sia all’andata che all’uscita. Kinglesy è l’opposto di Gilderoy: è un Grifondoro fatto e finito, è brillante, è disponibile, è intelligente e vuole fare un lavoro nobile come l’Auror, ma il modo in cui ce lo presenti è decisamente più interessante e sottile. Kinglesy viene descritto da Gilderoy anzitutto per i suoi difetti – l’altezza giudicata eccessiva – e poi, più sottilmente, per le sue qualità che sono persino superiori a quelle di Gilderoy. Gilderoy è uno che deve strappare consensi, che deve imbastire e confondere. Ha la sindrome dell’impostore già adesso. Kinglesy, invece, è realmente e naturalmente brillante e non deve sforzarsi o fare carte false per eccellere. Ma il doloroso riconoscimento delle insopportabili qualità del compagno – di cui Gilderoy, che comunque è brillante, si è accorto da tempo, sono lo specchio di un altro sentimento, di un altro bisogno che quelle passeggiate fatte per stare insieme svelano.

La scena dello scambio dei regali chiarifica molto bene tutto ciò: essendo un Babbo Natale segreto, Kingsley opta per una scelta che non è per nulla affidata al caso, ma è frutto di un ragionamento preciso: fa un dono che va bene per tutti e uno specifico per Gilderoy. Quest’ultimo, esattamente come nella scena dello specchio, preferisce affidare le proprie speranze alla fortuna e, da quest’ultima, rimane tradito – come accade a chi inganna. Il libro esplicitamente pensato per Kingsley va sprecato. Il finale esalta le personalità dei due ragazzi e si chiude in maniera estremamente romantica: il futuro auror si espone con un regalo specifico, azzeccato, per l’amico (per ora ^^) che, capendo, si fionda sull’istinto e gli regala un bacio, mostrando una volta di più quella capacità da azzeccagarbugli di sistemare errori e mancanze e farli sembrare vittorie. Leggendola tutta d’un fiato ho trovato coesa la storia: i fili del ragionamento di Gilderoy si seguono molto bene, svelando l’interesse per il Grifondoro lentamente, adagio. Quindi, anche questa volta, lascio il tuo profilo con la sensazione di aver letto qualcosa di molto bello e piacevole e mi auguro di poter tornare prestissimo – anzi, tornerò prestissimo – a recuperare quello che ho lasciato indietro. Un abbraccio e a presto,
Shilyss

P.S.
Avrei voluto disquisire anche di colori e simili, ma già ti sto lasciando una shot, non vorrei che poi chiamassi la postale XD!

Recensore Veterano
10/01/21, ore 19:01

Io li ho adorati troppo, davvero... questo Gilderoy così grinch e questo Mr. Muscolo dolcissimo che gli regala un paio di guanti lilla, non malva, non rosa freddo, non latte e menta, ma lilla.

il lilla che adesso è il colore preferito di Gilderoy, che adesso gli farà amare un po' il Natale, forse, ma che di sicuro è stato un regalo che ne ha anticipato un altro più bello, più desiderato.

li adoro, davvero.

Recensore Master
10/01/21, ore 18:20

Aww, Greta! Ma che meraviglia hai scritto? Cioè io non posso che adorare alla follia questi due personaggi e il modo in cui riesci sempre a maneggiarli in maniera così credibile, nonostante nei libri in realtà non si incontrino mai per davvero.
innanzitutto non posso che notare quanto stupenda sia la riflessione di Gilderoy riguardo allo specchio appannato nel bagno, perchè comunque se uno vuole controllarsi i riccioli di certo la scuola scozzese non è che dia molto una mano, eh?! E poi ci si mette Walter Wallace, che invece di farsi i fatti propri sceglie di utilizzare un incantesimo antinebbia proprio quando non dovrebbe affatto, privando Gilderoy della scusa giusta per evitarsi la festa di Lumacorno.
L'idea che il professore di Pozioni abbia organizzato un Babbo Natale segreto è molto canon, perchè comunque ogni scusa è buona per convincere i ragazzi a partecipare e un regalo è una sorta di elegante ricatto. Solo Gilderoy comunque poteva essere così arzigogolato da sperare che proprio Kingsley avrebbe scelto il regalo che lui aveva ordinato appositamente per lui - piuttosto che prendere una sciocchezza per la festa e consegnare il regalo giusto al suo Mister Muscolo.
Ho davvero adorato la scena finale in cui, bacio a parte, Kingsley consegna quello splendido regalo al suo Riccioli D'Oro confessandogli che spera che sia la tonalità giusta e dimostrando quanto attento sia stato agli sproloqui di Gilderoy - e se non è amore questo allora non so cosa altro possa esserlo!❤❤
E poi il bacio è stato davvero meraviglioso, soprattutto perchè Kinglsey è riuscito a far fare il primo passo a Gilderoy... insomma, questi due già mi piacevano, ma ora li adoro ancora di più e sono molto felice che Gilderoy abbia insistito tanto a farti scrivere questa storia!
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

PS da adesso in poi sappi che Kingsley sarà la Montagna Umana e/o Mister Muscolo anche per me...

Recensore Master
10/01/21, ore 14:27

Parlando in generale non ho mai letto niente su nessuno dei due. Gilderoy forse un pochino mi piaceva (La camera dei segreti è da sempre il mio libro/film preferito) con quei suoi modi da piacione talmente sopra le righe da risultare irritante, mentre di Kingsley non mi è mai interessato molto. È da un po' però che sento parlare di questa tua coppia crack (anche perché è talmente fuori dal comune che non credo ci abbia scritto nessun altro) e non vedevo l'ora di leggere qualcosa!
Gilderoy è proprio lui anche da ragazzino, con la pelle curata, i capelli tenuti in modo impeccabile e la fissa per i colori dalle sfumature più particolari che si adattano al suo incarnato. Di Kingsley non viene detto molto nei libri, ma sei riuscita a dargli un'ottima caratterizzazione, nonostante sia solo una storia autoconclusiva. Mi è piaciuto il modo in cui hai messo a confronto i due, facendoli avvicinare in modo semplice e discreto. È stato bello vedere come Gilderoy si affanna per trovare scuse sia per non andare alla festa che per non ammettere nemmeno a se stesso quanto Kingsley gli piaccia. Lui di contro sembra sia la calma fatta a persona, vive e lascia vivere, però quando capita l'occasione fa sempre in modo di restare in compagnia del Corvonero, anzi, no, Riccioli d'oro. Molto carina l'idea del Babbo Natale segreto che ha creato il piccolo battibecco fino a farli dichiararsi. Gilderoy da bravo vanitoso egocentrico deve sempre avere l'ultima parola, ma Kingsley direi che sia più che contento di lasciargliela, visto com'è andata a finire! 😉
Ottimo lavoro! Alla prossima!
Barby

Recensore Master
09/01/21, ore 22:36

Greta, io te lo giuro, sto fangirlando come una cretina e ho un sorriso da ebete. Ma quanto è bella questa oneshot, quanto? Un ritorno in grandissimo stile con questi due che amo tantissimo: hai creato un'accoppiata semplicemente meravigliosa e questo nuovo lavoro ne è la riprova.
Vorrei dire tante cose, ma sono certa che me le perderò per strada, pee cui inizio a dirne qualcuna sperando di riuscire a sottolineare a sufficienza le cose che mi sono piaciute. Mi sono piaciute le descrizioni iniziali - Gilderoy che si dà scuse mentali per evitare di fare le cose (stupendo!), che odia il Natale per i colori (sarà pure un Grinch, ma un Grinch glamour!) e che descrive Kingsley come troppo, ma un troppo che non si vanta e che quindi non può capire (ma che per questo lo attrae). Mi è piaciuta la centralità della festa del LumaClub come punto dei loro incontri e mi è piaciuta la trovata del Babbo Natale Segreto. Hai usato in maniera inaspettata ma perfetta il prompt che ti avevo dato, a proposito!
A partire dal Babbo Natale segreto, hai costruito un plot twist geniale... Anzi due. Il primo, quello più ovvio, è il motivo del colore preferito di Gilderoy (adoro, adoro che sia questa la motivazione e che fino a quel momento non lo aveva considerato come colore)... ma poi, attenzione, che Gilderoy non aveva pensato di fare un regalo "vero", aveva solo sperato che quel regalo segreto arrivasse a lui! E non è una una mossa codarda, no, è proprio tenera e disinteressata: e questo è così poco da Gilderoy (ma sempre così IC) che da solo spiega quanto lui sia ormai preso. Lo dice anche Hannah Arendt che il fare bene in modo più autentico è non farlo sapere... E non ci sto credendo che sto citando Hannah Arendt, taglio tutto, scappo, lo prometto.
Ho amato tutto. Ogni parola. E anche i soprannomi che già avevi accennato. Questa storia va nell'unico posto dove dovrebbe stare: tra le preferite.
Davvero bravissima, no pressure ma mi aspetto altre Kingeroy! Adesso la smetto di delirare, vado a ritirarmi in una bolla lilla.
Un bacio e alla prossima!
(Recensione modificata il 09/01/2021 - 10:36 pm)

Recensore Veterano
08/01/21, ore 18:53

Ho a d o r a t o ogni dettaglio di questa storia.
Dalla leggerezza scanzonata (ma per nulla scontata) con cui l'hai raccontata alla caratterizzazione così precisa ed attenta di questi due personaggi, agli antipodi per estetica, intenzioni e comportamenti. Accomunati, però, dal segreto che li vede protagonisti in quel corridoio semibuio.
Il gioco iniziale con cui Gilderoy tenta di evadere la promessa (chi non lo ha mai fatto?), il suo essere precursore dei recenti studi di armocromia alla ribalta (direi che potrebbe essere un'estate soft, che dici?), il Prefetto-Perfetto Kingsley, con la sua modestia tanto stridente con l'esuberanza malcelata di quello che sarà il cinque volte vincitore del Sorriso-Più-Affascinante sul Settimanale delle Streghe, hanno reso questa storia una vera e propria perla.
Sono felice che Gilderoy ti abbia fatto qualche pressione perchè tu la finissi, la sua reputazione ne gioverà irrimediabilmente. Scherzi a parte, grazie per i sorrisi nati scorrendola.