E' proprio vero che non esiste una persona più triste di un comico.
Yanez per tre serie si comporta ed agisce come il joker del gruppo, quello che anche nella situazione più disperata non perde il buonumore e la voglia di ridere e scherzare, quello a cui sembra che il mondo possa cadere addosso senza che faccia una piega, ma in realtà è una persona molto fragile. ( chi non ricorda la scenata di gelosia a Sandokan quando Marianna era appena arrivata a Mompracem?)
Il suo background è molto triste. Perdere i genitori in tenera età non è mai una cosa facile a cui reagire, e a seconda delle epoche storiche in cui ciò accade è ancora più difficile. Anche se è una tua licenza poetica, immaginarsi il piccolo Yanez che già così giovane deve inventarsi il modo per non morire di fame e di stenti e al contempo soffrire per la mancanza dell'amore di una famiglia è qualcosa che ti strazia il cuore.
Al punto che in bilico tra la vita e la morte Yanez si ritrova a fare una scelta: restare nel limbo, dove ritroverebbe le sensazioni che lo hanno fatto sentire amato e protetto anche se solo per poco durante l'infanzia, o tornare indietro, nel suo presente, dove lo aspettano i suoi amici... e la possibilità di scoprire che mentre era posseduto ha fatto qualcosa di orribile.
Personalmente ammiro molto la sua scelta di tornare, e di rimanere concentrato sul presente. Non è da tutti avere il coraggio di conservare il passato come un ricordo senza tentare di riviverlo e concentrarsi sugli affetti che sono rimasti. |
