Recensioni per
Tre minuti
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/08/22, ore 14:09
Cap. 1:

Ciao Fede ❤

Sto cercando di alleggerire la mia lista infinita di storie da recuperare e sono felicissima di essere finalmente passata di qui. Ho amato tantissimo i sentimenti di Dean e i suoi ricordi della guerra. È qui grazie a Ginny e vorrebbe dirglielo, avvicinarsi, stringerla nelle braccia ché tanto è così magra e dirle che è forte, che è bella e che la ama ancora e per sempre.
Rimane a guardarla per un po', l'ombra di Harry che è sempre sopra di loro e non se ne va. Dean, l'eterno non corrisposto: ho davvero amato come hai scritto la storia, il fatto che a leggerla sia tanto lenta e tanto straziante. Ho amato che sotto gli occhi di Dean passassero i mesi, le stagioni. E che si piangesse ancora: ci sono ferite che non possono essere rimarginate. Ginny lo sa, che è tanto magra e Fred è sotto terra.
Ho amato che non ci siano più treni in grado di farli incontrare, niente più Quidditch. Solo il coraggio di Dean che si avvicina e sa di essere non corrisposto. E manda giù la rabbia, la ama comunque.
Bella bella,
Sia ❤

Recensore Veterano
21/08/21, ore 11:42
Cap. 1:

Ciao Lisbeth, eccomi qua che passo di volata per quello scambio su cui c'eravamo accordate. 
Ero indecisa su quale storia scegliere, forse perchè ci sono tantissimi titoli interessanti, forse perchè ero chiamata dall'era dei Malandrini e invece mi sono stupita nel cadere proprio qua, da Dean. 
Hai una scrittura dolorosa, emotiva, che fa sentire fin dentro le ossa la limpidezza di certe emozioni. Sono chiari, forti, in ciò che viene detto nella mente del ragazzo. E fa male, fa male soprattutto la descrizione fisica di Ginny, quella Ginny che è sempre più magra, che si torce le dita, che cerca Harry con lo sguardo. Ma non è una Ginny sottomessa, perchè quando lo sguardo di Dean si scontra con quello della Weasley, lo ritrova lucidamente duro, fisso. Uno scontro di fuoco, che dura un attimo, ma che gli basta per far emergere che cosa prova.
Questa storia mi ha fatto molto male perchè, per esperienza (e credo per esperienza di tutti), è doloroso guardare la persona che ami e vederla soffrire per qualcun altro. Un altro che non sei tu e che sotto sotto, egoisticamente, sei convinto non sia alla sua altezza, a quello che invece potresti darle tu. 
Siamo dopo la guerra, e il mondo magico è spaccato a metà dalle ferite che ha portato. E credo che tu sia riuscita veramente bene a dipingere la sofferenza nella fisiologia dei personaggi, nella fisionomia di Ginny e nel modo in cui reagisce (anche senza percezione) alle cose. 
Ecco, credo che sia proprio questa la cosa che più in assoluto mi piace di questa storia e sono davvero, davvero felice di averla letta. 
Un bacio e buon weekend
Mati

Recensore Junior
17/01/21, ore 15:24
Cap. 1:

Cara Fede,
complimenti per questa storia che parla di quello che mi piace definire "l'eterno secondo". Perché Dean Thomas non è altro che quello che tu hai definito "a due passi" da quello che era il vero desiderio di Ginny.
Ben intesto, a me piace tantissimo la coppia Harry/Ginny e ritengo che lei sia perfetta per Harry, ma credo che nessuno consideri mai abbastanza quanto Dean abbia sofferto per questa scelta.
è interessante vedere che quello "sedotto e abbandonato" sia un ragazzo, così in controtendenza rispetto alla quotidianità che viviamo. Non solo, hai espresso benissimo come si deve essere sentito. Mi ha emozionato molto quando hai detto che Dean ha alzato un muro, ha scelto di non sentire: per esperienza personale, mi ritrovo molto in questa reazione, volta alla protezione/distruzione dell'anima. Pur di andare avanti, si tende a soffocare, murare le ferite ancora vive di un amore non corrisposto o finito male, che tuttavia, nei momenti di difficoltà, torna a riemergere, più forte, doloroso e più terribile di prima.
Grazie per avermi fatto rivalutare un personaggio di cui mai avrei pensato di leggere, e con il quale ho trovato un'inaspettata empatia.
Un abbraccio
Ilaria

Recensore Master
16/01/21, ore 18:00
Cap. 1:

Ciao Fede, nemmeno io so cosa ci faccio in questa storia visto che Dean e Ginny non mi interessano minimamente e detesto i Negramaro, ma la tua storia era tra quelle da recensire (sicuramente sono andata sulla fiducia) e sono felice di averla letta perché mi è piaciuta molto. Tutti noi siamo stati Dean almeno una volta nella vita, trovandoci dall'altra parte, di chi sa di non essere corrisposto e vede che lo sguardo dell'altro si ferma sempre a due passi da lui. Ho adorato tutta l'introspezione di Dean, il modo in cui hai ricostruito i mesi in fuga, la paura di finire in mano ai Mangiamorte e la sopravvivenza resa possibile grazie al ricordo di Ginny impegnata a resistere contro i Carrow, insieme a Neville e Luna (almeno finché Luna non viene portata al Malfoy Manor).
Questo è uno dei casi in cui è bello avere quelle autrici di riferimento che ti portano oltre la tua confort zone di Mangiamorte, e oltre la Old Generation e ti fanno esplorare perché sai che comunque vada sei in buone mani e anche questa volta non ti sei smentita.
Brava!
Sev

Recensore Veterano
11/01/21, ore 15:12
Cap. 1:

Che bella questa one shot, molto delicata e azzeccata. Dean e Ginny non sono una coppia che io abbia mai preso realmente in considerazione come tale (magari a torto), ma questo punto di vista di Dean è interessante, realistico e molto ben scritto. È stata davvero una piacevole lettura. Complimenti!

Recensore Master
11/01/21, ore 14:22
Cap. 1:

Ciao, ami ♥︎

Hai visto come sono stata veloce, a questo giro? Sono già qui. Allora, premetto che leggere di Dean e Ginny mi rende un filino uncomfortable perché u know, shippo Harry e Ginny con tutta me stessa, quindi. Però, ovviamente sono qui lo stesso perché questa storia l'hai scritta tu, e solo ed esclusivamente per questo motivo u.u Allora, intanto ho apprezzato molto che tu NON abbia scritto di un possibile scenario in cui Ginny sta con Dean e non con Harry, ma che tu abbia deciso di esplorare i sentimenti di Dean per Ginny, per questa ragazza con la quale ha condiviso qualcosa, ma con la quale ormai non c'è più nulla, o comunque più nulla che li unisca, visto che i sentimenti di Dean sono piuttosto chiari lungo tutto il testo. Lui prova ancora qualcosa, e lo ribadisce sia nel modo in cui la guarda, in cui ne abbraccia la figura e indugia sulle sue braccia magre e il vestito a fiori, e sui ricordi di lei alla commemorazione, vestita di nero e tesa e triste; lo ribadisce anche ricordando la guerra, quei giorni di incertezza in cui vagava pieno di paure e insicurezze e timori per il domani, e il pensiero di lei lo faceva in qualche modo andare avanti, lo teneva a galla e gli impediva di arrendersi. È ovviamente tristissima, questa cosa, perché mentre Ginny si struggeva di preoccupazione per Harry, sapendolo chissà dove ad affrontare la sua missione, Dean intanto si struggeva per lei, e ricordava ciò che erano stati e ciò che non sarebbero stati più. È molto bello il modo in cui hai inserito la canzone all'interno del testo, con questi minuti che, inesorabili, scorrono e si portano via ogni intenzione, e alla fine tutto si riduce a quelle poche parole in conclusione, l'incipit della conversazione tra Dean e Ginny, l'ultimo atto di coraggio del ragazzo di fronte alla donna che ancora ama, un ultimo tentativo di riallacciare un rapporto che però lui sa benissimo non avere un futuro - anche perché l'orbita di Ginny è intrisecamente ma anche esplicitamente legata a quella di Harry, e tutti lo sanno, tutti lo vedono, anche Dean (d'altronde, caro Dean, mi spiace, ma nulla puoi contro il destino u.u ok, la smetto di infierire su 'sto poveraccio). Sei stata anche bravissima a rendere i sentimenti di Dean, a scavargli dentro e a saper tirare fuori tutto quanto, seppur in poche righe, quindi doppiamente brava.

Sento di avere ancora 10mila cose da dire in merito a questa storia ma al momento ho la testa vuota (?), quindi concludo dicendoti ancora una volta bravissima, sono contenta che tu abbia ritrovato la voglia di scribacchiare qualcosina ♥︎

Ti mando un bacione, ami! 
Marti

Recensore Veterano
11/01/21, ore 12:30
Cap. 1:

Come ti dicevo altrove: YOU DID IT AGAIN! Non so come tu ci riesca, ma sai sempre come andare oltre — semplicemente "oltre" (superare ed espandere il motivo di base del racconto, eccedere le aspettative iniziali che uno si forma adocchiando i personaggi scelti e l'estratto della trama nell'introduzione, costantemente vincere le aspettative già eccedute, ogni volta, con le storie precedenti). Ti superi continuamente, senza mai retrocedere o commettere "passi falsi": leggere le tue storie equivale ad andare "sempre più avanti", a salire un gradino sempre più in alto (non chiedermi come sia possibile, ma è questa la sensazione che mi trasmettono le tue storie!). Volevi raccontare di un amore non corrisposto, stavolta - e ci sei riuscita, eccome se ci sei riuscita (si percepisce nitidamente l'intero percorso mentale di Dean: dal ricordo, la "nostalgia di casa" che è, anche, Ginny, il risvegliarsi di un moto di coraggio e sentimenti mai sopiti, nonostante la fase di dolore e di rabbia - la fase in cui si era ripromesso di "non sentire -, fino all'infiltrazione - dolorosa, lucida - della consapevolezza finale; si avverte proprio con forza il momento in cui questa sua rinata speranza si sgretola , nel seguire gli occhi di lei e nel ritrovarsi eternamente, inevitabilmente secondo!). Volevi raccontare di quello ma, "nel mezzo" e tutto attorno, hai raccontato tantissime altre storie: storie di clandestinità e fuga, storie di resistenza (che bello - e giusto - quel riferimento a Neville; ultimamente, i Paciock di tutte le generazioni mi stanno particolarmente a cuore, lo sai!), storie di ricostruzione e rinascita. E, sempre "nel mezzo e tutto attorno", ci sono anche storie di tempi felici: come quando loro due erano ancora assieme e "parlavano tanto", si ritrovavano nei vagoni di un treno affollato e condividevano la passione per il Quidditch. È una storia completa, come sempre. E, come sempre, sai restituire ogni personaggio con una lucidità e bravura impareggiabili e, in questo caso, non posso che ringraziarti per questo ritratto meraviglioso di Ginny che sei riuscita a realizzare (un ritratto fedele, ma che fa male - fanno male  quei "muscoli atrofizzati" del volto, quel "vestito bianco a fiori, dentro il quale sembra scomparire"). Ho amato il modo di Dean di soffermarsi sul sorriso (debole, ma sincero!) di Ginny, la sua indomabile fierezza, di chi non abbassa mai lo sguardo e di chi resta e resiste, di chi combatte (ho amato anche quella traccia di gelosia e fastidio che lasci intravedere, in quel suo torcersi le mani mentre Harry parla con Cho e Katie, che richiama, in effetti fedelmente, la Ginny dei libri, quella che salta su alla proposta di Cho di accompagnare Harry nella Sala comune di Corvonero alla ricerca del diadema perduto). Ho amato - amato amato amato - l'idea di Dean e Luna che, nei tempi bui di prigionia, si facciano forza a vicenda tramite il ricordo di Ginny. Ma, soprattutto, ho amato l'immagine di Ginny che "infesta" la mente di Dean, anche mentre fugge dai Mangiamorte: Ora che lei è finalmente lì, davanti a lui, vorrebbe soltanto ringraziarla e dirle che, dopotutto, è anche per lei se è riuscito a sopravvivere e non impazzire.  È anche grazie a lei se è riuscito a tornare a casa. Si è aggrappato ai ricordi belli e lei è sempre stata tra quelli. È questa la mia parte preferita! C'è qualcosa di dolce - amaro, anche, e triste, ma dolce - nel fatto che Dean, come Harry, abbia trovato in Ginny, anche in Ginny, la forza per non arrendersi. Solo che questo elemento - apparentemente solo dolce - non fa che ribadire l'eterna sconfitta di Dean, eternamente superato "dal Prescelto" (ma davvero, "come competere con lui?" cit.): Harry, dopo, ritorna da una Ginny che l'ha sempre atteso; Dean, invece, si ritrova lì, in quel giardino, con lo sguardo di lei "eternamente a due passi da lui", un cuore che non è per lui e con parole non dette da deglutire, da tenersi strette. Insomma, Fede, perdona la stringata recensione, ma il tempo non è dalla mia! Dovevo, però, scriverti qualcosa, per forza (è anche questo uno degli effetti immancabili delle tue storie!). Bravissima, come sempre . Un bacione!♡

Recensore Junior
11/01/21, ore 00:15
Cap. 1:

Ho aperto EFP e la prima cosa che ho trovato è questa One Shot. L'ho letta spinta dalla coppia insolita e dal fatto che Ginny Weasley è un personaggio che apprezzo moltissimo e sono sempre affascinata dal sapere quale fosse la sua vita ad Hogwarts. Poi ho scoperto che arriva da una delle bellissime iniziative del gruppo "Caffé e Calderotti" e ne sono stata ancor apiù contenta.

Mi è piaciuta tantissimo.

Ho trovato alcuni dettagli preziosi, che mi hanno fatto visualizzare perfettamente la scena e causato una piccola crepa nel cuore.
Le braccia magre che spuntano dal vestito bianco di lei, lo sguardo di Ginny che non teme il confronto, i ricordi della prigionia di Dean, i muscoli atrofizzati del sorriso.

Un racconto delicato e curato.
Complimenti.

Recensore Master
10/01/21, ore 23:51
Cap. 1:

Non può che essere destino se accedo al sito e la prima storia che incrocio è la tua.
Ho letto il titolo e ho pensato che bello, che sia ispirato a quella canzone?, poi ho letto i personaggi e ne sono stata sorpresa, solo allora sono corsa all'autrice e ho capito che non poteva essere altro che quella storia, quella del pacchetto, quella che forse un giorno avresti scritto.
E io inizio ringraziandoti per aver dato una possibilità a questo spunto, per aver creduto in Dean e nel suo amore che esiste pur non avendo la forza di esistere.
Sono un po' confusa, perché sto recensendo a lettura appena ultimata (e non è mai una cosa buona, non si ha il tempo di organizzare i pensieri e mettere in fila qualcosa di sensato), però non voglio aspettare, perché speravo così tanto che scrivessi questo racconto da considerarlo un po' un regalo – e poi sono troppo contenta, sul serio!
Il fatto che abbiamo (ormai è un dato di fatto) una visione similissima, se non identica, dei personaggi ha fatto sì che tu scrivessi di questa coppia così come avrei voluto leggerne: il punto di vista di lui, di questo ragazzo che ci ha creduto troppo ma non abbastanza, che la osserva senza avere il coraggio di dirle nulla – e d'altra parte cosa dovrebbe dirle, sa sin troppo bene che Ginny è sempre stata a due passi da lui (ho amato l'espressione e la metafora: poche parole che schiudono un mondo, tutta la voragine che impedisce e ha sempre impedito a Dean e Ginny di avere un futuro).
E ho amato l'ambientazione e il modo in cui l'hai fotografata: questo post guerra che non è idilliaco (come è giusto che sia), in cui sono ancora tutti troppo feriti e le crepe sono ben visibili, in cui si rivedono a distanza di qualche tempo, in cui ognuno di loro cerca disperatamente di andare avanti e lasciarsi la guerra alle spalle.
Ecco, ho trovato la descrizione di Ginny attraverso gli occhi di Dean disarmante per quanto è realistica: il suo essere più magra, le braccia che Dean ricorda più morbide, è specchio di ciò che sta vivendo, di una ricostruzione così lenta che deve rimettere in piedi anche lei.
E poi gli occhi, gli occhi di Ginny che non rifiutano niente, che sostengono qualsiasi immagine, che incassano fieri – occhi che fanno innamorare Dean imponendogli sofferenza, perché presto o tardi la loro determinazione volge sempre altrove, a due passi di distanza che non possono essere colmati in tre minuti di verità, anche se lui avesse avuto il coraggio di dirle tutto, aprile il suo cuore.
E poi (sì, di nuovo, sto recensendo a caldo e ti becchi le ripetizioni!) l'introspezione di Dean è favolosa. È bellissimo come tu sia riuscita in poche parole a ripercorrere quei mesi di solitudine, sofferenza e terrore, come tu ci abbia permesso di calarci nelle sue emozioni e avvertire su di noi tutto ciò che ha vissuto. Mi è piaciuto da impazzire anche il dettaglio di lui e Luna che per darsi coraggio parlano di Ginny, Ginny che sicuramente non si è arresa e continua a lottare – perché è una combattente, ingoia la paura e va avanti. È stato come rivivere il settimo volume dal punto di vista di questo ragazzo sperduto, e ho trovato tanto credibile che parte dei suoi pensieri positivi avesse radici nella ragazza di cui è innamorato e con cui ha condiviso le giornate sino a qualche mese prima – quella ragazza che ha sempre amato un altro, ma che lui ha provato a conquistare sino a quando ha potuto.
Fede, è bellissima e grazie, grazie di averla scritta e di averla condivisa.
Non so in quali rapporti tu sia con questa coppia, ora, se abbia voglia di tornare da lei o lasciarla andare, ma qualora volessi tornare sappi che sarò qui a leggere (ma sì, tanto leggerò comunque qualsiasi cosa vorrai scrivere!).
Un grande abbraccio! ❤