Recensioni per
Solo un guanto, un tuo guanto ( che profuma di te )
di ROSA66

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ciao Rita!
Ho trovato questa tua storia sulla fine del matrimonio tra Bella e Rodolphus e non ho potuto far a meno di leggerla! Insomma, credo che ti abbia capito quanto io amo Rodolphus e quindi è stato più forte di me.
Sicuramente la fine del matrimonio tra Bella e Rod non deve essere stata semplice e accettare di essere messo da parte per Voldemort non è facile per nessuno, quindi la rabbia di Rodolphus è più che comprensibile. Anche se presente attraverso gli occhi e i pensieri di Rodolphus, Bellatrix mi è piaciuta moltissimo, soprattutto il gesto di asciugarsi con il dorso della mano, una rivendicazione di libertà al di fuori di ogni regola di etichetta.
Ho apprezzato che tu abbia fatto pensare a Rodolphus che in futuro si rifarà una vita, perché vederlo sconfitto mi distrugge ogni volta!
😭😭
Niente, volevo lasciarti un parere su questa storia che ho apprezzato!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Veterano

Recensione premio 2/3 per il 1° posto nel contest "Sing A(ngst) Song!" da me indetto sul forum di EFP
Bellatrix è senza dubbio un personaggio affascinante, nel senso più ampio del termine: può affascinare per la sua follia, per la sua crudeltà, per il modo sprezzante in cui non ha considerazione di nessuno, oppure per la pervicacia con cui serve il suo Signore, per l'abilità magica, per la potenza e per il suo essere inarrestabile... sono tutti elementi che hanno più facce, più prospettive, e che in un modo o nell'altro richiamano. Qui il protagonista è Rodolphus che, come un ipotetico lettore, ha subito il fascino di tutti questi elementi e ne è stato suo malgrado travolto. Amore vero o semplice desiderio? Ossessione? Possesso? Un po' di tutto, forse. Ma pur nella consapevolezza di chi sia realmente sua moglie (ho particolarmente apprezzato il passaggio "è lei, per prima, ad aver maledetto il mondo") non può fare a meno di volerla e di sentirne la mancanza.
Bellissima resa di questa fine del loro matrimonio, complimenti!

Recensore Master

Valutazione per il contest "4 canzoni"

Grammatica e stile: 5.6/10
 [grammatica: 2.1/5 + 3.5/5]
Da un punto di vista grammaticale, innanzitutto ho riscontrato frequenti problemi relativamente alla spaziatura e ai puntini di sospensione. Si tratta di tre tipologie, di cui mi limito a riportarti alcuni esempi, anche se l’errore è sistematico:
i puntini di sospensione devono essere sempre tre (non due, non quattro).
Esempi: -Ora basta!… Non ce la faccio più, Bella….- qui sono quattro dopo “Bella”.
sul vetro.. qui sono due.
Dopo i puntini di sospensione ci vuole sempre uno spazio.
Esempio: “Li stringo forte…le”
Non ci vuole mai uno spazio prima.
un pezzo di raso …ma Ti segnalo questo caso perché è proprio il classico esempio sbagliato: “un pezzo di raso… ma” sarebbe la scrittura corretta.
(-1 per tutti i problemi dei puntini di sospensione)
Per quanto riguarda poi la spaziatura, ti segnalo anche che non bisogna mai lasciare uno spazio prima dei punti interrogativi o esclamativi: -Che diamine vorresti fare, Rod ?- è un errore. -0.5 complessivo
Allo stesso modo, è errore lasciare uno spazio prima della virgola, ma questo l’ho notato solamente in un caso quindi si tratta semplicemente di una svista: Il mio cuore perde un battito, perché pronuncia quel te come se lo sputasse , con tutto il disprezzo di cui è capace. - > tra “sputasse” e “con” non ci vuole lo spazio.
Altra imprecisione che ho trovato in alcuni casi la doppia spaziatura tra le parole: lo spazio tra una parola e l’altra (o tra un segno di punteggiatura e una parola) deve essere sempre uno. Esempio: Con un gesto rabbioso scaglia il bicchiere ormai vuoto contro il muro, mille pezzi di vetro schizzano tutto intorno. Tra la virgola e “mille” ci sono due spazi.
(-0.2 complessivo per la spaziatura, errore non troppo diffuso che attribuisco a sviste)
Errore è, infine, il modo in cui imposti il dialogo. Il trattino deve essere lungo – e non breve - ma in ogni caso ti consiglierei o le virgolette basse « o quelle alte “. -0.5
-Che diamine vorresti fare, Rod ?- di nuovo quel sorrisetto sprezzante che mi manda in bestia. Qui il problema è la minuscola in “di nuovo”: andrebbe con la maiuscola perché la frase non regge la domanda, quindi non continua il periodo ma ne crea uno nuovo. -0.2
Altri due errori non sistematici sono poi l’andare a capo nel bel mezzo della frase (questo si può fare in poesia, non in prosa):
Forse tornerai,
ma io starò cercando un’altra strada -0.2
E la mancanza del punto fermo alla fine di questa frase: A quelle parole mi giro di scatto, gli occhi fuori dalle orbite, e sputo fuori tutto il rancore trattenuto negli ultimi tempi -0.2
Altri appunti fuori dal discorso spaziatura/punteggiatura sono:
firewhisky -> va scritto con la maiuscola. -0.1
E’ -> È, si ottiene con la combinazione sulla tastiera ALT+0200 (è un errore molto comune che io stessa ho fatto spesso e quindi non considero).
Si tratta, come vedi, di errori molto frequenti ma non grammaticali in senso stretto. Ne ho dovuto tenere conto anche perché sono molteplici e sistematici, ma mi danno più l’idea (correggimi se sbaglio) di una poca confidenza con la scrittura delle regole su tastiera piuttosto che una non conoscenza della grammatica; anzi, da un punto di vista sintattico, semantico e di inserimento della punteggiatura non ho trovato alcun tipo di problema. Sono, infatti, i classici problemi che si vengono a creare nella formattazione su computer, mentre credo proprio che su carta non faresti alcun errore. Ti invito dunque a prestare più attenzione a queste parti per così dire più “grafiche”, perché è un peccato venire penalizzati per questo.

Da un punto di vista stilistico, ho trovato il testo immediato. Si presenta come un flusso di pensieri di Rodolphus che è rispecchiato in molti dettagli appunto stilistici che si rivelano coerenti con l’impostazione: la prima persona, le frequenti ripetizioni, l’andare a capo a ogni punto, l’utilizzo continuo dei puntini di sospensione. Li ho trovati po’ troppo ridondanti (specialmente i puntini di sospensione) e normalmente avrei storto il naso per questa scelta che finisce quasi sempre per appesantire la lettura; tuttavia, restando nell’ottica del tuo intento di introspezione fluida, credo invece siano scelte adatte e azzeccate. Tutto sommato le avrei semplicemente limate un pochino (andare a capo un po’ meno, sostituire alcuni punti di sospensione con un punto fermo o una virgola).
Il lessico e la costruzione delle frasi sono semplici, ma questo non è affatto un difetto: anche questa scelta, infatti, mi è sembrata coerente con la volontà di mostrare dei pensieri in divenire. Ho apprezzato poi molto il seguire della canzone. Quello che ti faccio notare però a questo proposito è l’allineamento diverso per la prima strofa della canzone che non viene mantenuto per le altre strofe: ti consiglio di adottare una scelta unica per una questione di pulizia del testo.
L’unica frase che mi ha creato una perplessità è questa:
Mi manca l’aria ma, a pensarci bene, è solo lei che mi manca, ma forse è la stessa cosa.. Credo che quel “ma” ripetuto, oltre che essere una semplice ripetizione che stona e che andrebbe sostituita, non permette neanche di comprendere a pieno il senso. Forse il primo “ma” avresti potuto sostituirlo con un “oppure” o un “anche se”.
Altri appunti a livello stilistico sono questi:
Con un gesto rabbioso scaglia il bicchiere ormai vuoto contro il muro, mille pezzi di vetro schizzano tutto intorno, si volta verso di me a guardarmi, come se volesse incenerirmi, poi raccoglie la sua bacchetta posata sul tavolino, si gira e, quasi danzando, se ne va… – Ti consiglio di sostituire la prima virgola (tra muro e mille) con i due punti.
pronuncia quel te come se lo sputasse – qui il corsivo dovrebbe essere riferito solo al “te” per far capire che è la parola pronunciata.
Infine, ho notato che a circa metà storia c’è uno slittamento nel modo di riferirsi a Bella: dal “lei” al “tu” come apostrofe. È un elemento di non coerenza, però non suona male e anzi, secondo me, riesce a farci addentrare ancor di più pian piano nella mente di Rodolphus, quindi te lo faccio notare come cosa che ho apprezzato.
Il giudizio non risulta molto alto a livello numerico facendo la somma dei due parametri, ma ti sottolineo come a pesare siano stati soprattutto gli errori di impaginazione/formattazione che ti ho segnalato – e che hanno influito in alcuni casi anche sullo stile. Credo che togliendo queste ingenuità il punteggio sarebbe sicuramente stato più alto – e lo sarà nei successivi contest a cui parteciperai. I miei appunti vogliono essere costruttivi in modo da poter migliorare questi punti critici, quindi non prenderla assolutamente come una stroncatura: sono aspetti che puoi recuperare facilmente.

Personaggi e trama: 9.5/10
Questo penso sia il punto forte della storia e il parametro che me l’ha fatta apprezzare. Hai scelto un momento particolare, l’addio tra Bellatrix e Rodolphus, rileggendolo dalla prospettiva dell’uomo. Di lui non sappiamo nulla, quindi è difficile poter parlare di IC, eppure gli hai dato una voce e un’introspezione sufficiente per permetterci di inquadrare e comprendere il suo dolore per quell’amore finito, per la decisione di mandare via la donna che pure ama. Personalmente, riesco a immaginarlo realmente innamorato e stregato da lei ma allo stesso tempo, a questo punto, consumato ormai dalla gelosia e dalla consapevolezza del divario tra loro. È un dolore che arriva al punto da non riconoscere più la donna che ha sposato (o forse vederla davvero) e rinnegare anche la causa del Signore Oscuro, causa indiretta di questo stesso divario. Altrettanto bene è caratterizzata Bellatrix specialmente dai dettagli che la fanno immaginare: il sorrisetto mentre parla, il gesto di pulirsi la bocca dopo aver bevuto il Firewhisky. Questo tuo show don’t tell mi è parso ben riuscito! Sempre con poco, hai anche fatto un cenno a come loro si sono avvicinati (un contratto d’affari, dove però lui la voleva a dispetto di chi lo scoraggiava) e a come si sono separati con la scena iniziale e con il riferimento implicito più volte presente a Voldemort. Non leggo spesso di questi personaggi, ma secondo me qui hai fatto un buon lavoro di caratterizzazione.
Per la trama, mi è piaciuta come ti dicevo la scelta stessa del momento e anche come sia davvero adatta alla canzone, in particolare alla frase proposta. Il guanto è l’elemento finale che chiude in modo azzeccato tutta la presa di coscienza di questo abbandono, mentre l’implorazione di Rodolphus di volerla vedere andar via fanno percepire il pieno senso del brano. L’unico appunto che posso farti è quello di una maggior coerenza globale (avrei diviso meno il testo con i versi della canzone, avrei creato meno scarti tra il momento dell’addio e quelli di riflessione personale e di ricordo). Sono appunti, come vedi, ancora una volta grafici, ma rientrano nella trama perché la sua struttura e presentazione finisce per essere un pochino “spezzata”.

Titolo e introduzione: 3/5 [titolo: 1/ 2.5 + introduzione: 2/2.5]
L’introduzione è molto semplice: una citazione che non rivela troppo del testo e una minisintesi della situazione in corso. Tuttavia, risulta secondo me abbastanza efficace per capire di cosa si sta parlando e per attirare l’attenzione del lettore, senza dire troppo e senza annoiare. In poco sei stata essenziale, quindi brava. Il mio unico consiglio qui è di marcare con delle virgolette l’estratto in modo da far capire che si tratta di una citazione, oppure di metterla in corsivo.
Il titolo è sicuramente adatto alla storia (venendo ripreso nel finale) e rispecchia lo spirito della canzone. Non mi ha convinto del tutto però per la lunghezza e per la ripetizione che finisce per “allungarlo” ancora di più. L’effetto negativo è quello di non catturare a sufficienza e allo stesso tempo di svelare troppo: personalmente l’avrei intitolata solamente “Solo un guanto” oppure anche “E profuma di te”. Più breve significa più di impatto. Ultimo appunto a livello stilistico sempre riguardo alla snellezza della forma è poi quel “che” tra parentesi; già sarebbe risultato migliore sostituendo il che con la congiunzione e: “Un guanto, solo un guanto (e profuma di te)”. Infine, c’è un errore grammaticale – curiosamente nello specchietto, ma non all’interno del testo – che riguarda le parentesi: anche qui la spaziatura non va mai tra la parentesi e una parola, né nel caso della parentesi di apertura né di quella di chiusura.

Gradimento personale: 4/5
La tua storia mi è piaciuta: ho apprezzato lo sguardo che hai voluto gettare su questa coppia nel momento della rottura, ho apprezzato l’immediatezza delle scelte stilistiche che tra loro risultano coerenti e, soprattutto, l’atmosfera della canzone che risalta molto. Una maggiore cura del testo e della sua presentazione (titolo, impaginazione) mi avrebbe convinta pienamente.

Bonus titolo: no

Totale:22,1/30 + 0/3

Recensore Master

Ciao!
Bellatrix è un personaggio estremamente affascinante, complesso e con dei tratti di follia, e trovo che tu l'abbia rappresentata proprio così, dal punto di vista di suo marito. Lui l'ha probabilmente idealizzata per anni, guardandola con gli occhi dell'amore, ma finalmente apre e gli occhi e vede fino a dove l'ha spinta la sua ossessione per Voldemort. Anche Rodolphus è un suo seguace, molti maghi lo erano, ma nessuno come Bellatrix, in maniera così viscerale. Io me li sono sempre immaginati proprio così: Rodolphus follemente innamorato di Bellatrix, Bellatrix follemente innamorata di Voldemort, e Voldemort ovviamente incapace di amare. Non si riesce a restare così a lungo in una situazione del genere e Rodolphus ormai ha compreso che il suo matrimonio non funziona e ne guarda l'inevitabile fine. Hai reso bene l'introspezione di questo personaggio ed è stata una lettura piacevole! L'immagine finale del guanto che profuma di lei, che dà anche il titolo alla storia, è la mia preferita.
Legar

Recensore Veterano

Questa è in assoluto la prima fanfiction che leggo su questi personaggi...

Partiamo dal titolo: wow. Non appena l'ho visto mi è subito venuta voglia di leggere la storia... sa attirare.
Sei incredibilmente brava a scegliere i titoli delle tue storie... l'avevo già notato ma non mi era mai venuto in mente di scrivertelo.

Mi è piaciuto tantissimo il cambio dalla terza persona (per Bellatrix) alla seconda, al "tu".
Inizialmente, alla prima frase in cui ciò è avvenuto, mi sono dovuta fermare un secondo perchè non me lo aspettavo e sono rimasta leggermente spiazzata e confusa... Ma il tempo di "riprendermi" e poi ho potuto apprezzarlo al 100%.

Sinceramente non ho mai associato a questi personaggi una grande profondità d'animo, ma è perchè non sono personaggi con cui lavoro o di cui leggo...
Sicuramente la caratterizzazione e la psicologia di Bellatrix è una delle più interessanti... Ma non l'ho mai "esplorata" dal punto di vista affettivo...

Ci sono solo 2 cose che mi lasciano perplessa e di cui vorrei chiederti precisazioni (anche se non so se questo potrebbe compromettere il tuo contest... O.O)
Comunque...
La prima è che io non ce lo vedo molto lui a ragionare così... cioè: non ho mai pensato che la amasse o l'avesse sposata per altro se non per il suo cognome... o comunque che lui fosse capace di fare ragionamenti così struggenti a prescindere.

La seconda è relativa a questa frase
"E così ti ho sposato, fingendo di ignorare i tuoi lati oscuri e la tua passione per quel mago dannato che ti sta trascinando in un abisso senza fine…"
Ma non è anche lui un mangiamorte? Anzi... Non dovrebbe essere uno dei più fedeli alla causa e a Voldemort?
Qui sembra parli di lui in modo quasi dispregiativo... come mai?

Ultimissima cosa, anche se ho visto nelle altre recensioni che te lo hanno già detto... Ma voglio confermare!
"Ma quello che non capisce, è che è lei, per prima, ad aver maledetto il mondo.
Perché ha scelto l’oscurità, non la luce…
Perché ha scelto la morte, non la vita…"
Questa parte....
Dio mio questa parte.
Una micro poesia inserita nel testo!
Complimenti!

Un abbraccio forte,
Chiara

Recensore Veterano

Ciao :)

Finalmente sono riuscita a passare di qui per leggere la tua storia!
Purtroppo non posso spingermi nel dettaglio, anche se il mio essere prolissa soffre per tale motivo, però ti dico che ho sempre amato le storie incentrate su personaggi dalle mille sfaccettature come Bellatrix. Non ho mai letto molto su lei e Rodolphus, non perché non abbia voluto ma perché non mi è mai capitato di trovare storie che parlassero esplicitamente del loro rapporto di coppia... per questo la tua oneshot è stata una bella sorpresa.
Ci sono state delle frasi, poi, che mi hanno molto colpita!

Ora la smetto, altrimenti rischio di spoilerare troppo del mio pensiero :D
A presto e in bocca al lupo!

Recensore Veterano

Aspettavo la tua storia... l'aspettavo con ansia e dopo aver letto che si potevano recensire le storie partecipanti al contest mi sono fiondata qui.

Posso dirti che mi è piaciuta, senza però andare troppo oltre, visto che dobbiamo valutare anche noi le storie, e non posso lasciarmi sfuggire niente di più.

Voglio comunque dirti che questa frase mi ha colpito forte:
"Ma quello che non capisce, è che è lei, per prima, ad aver maledetto il mondo."

Beh, tesoro, a presto e in bocca al lupo per il contest <3