Recensioni per
Una seconda occasione
di eclissidiluna

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/08/22, ore 05:13
Cap. 1:

❤️❤️❤️❤️❤️

Recensore Master
14/02/21, ore 15:13
Cap. 4:

Eccoci dunque arrivati al finale.
Un finale che porta con sé tutte le difficoltà di una vita vera, di una vita che non può diventare una favola nemmeno nelle più rosee aspettative.
Eppure questo finale è avvolto in un'atmosfera delicata, dove a fare da padrone sono le piccole gioie quelle quotidiane, che troppo spesso vengono date per scontate.
Mi è piaciuto molto l'incipit che hai usato; il sottolineare il cambio delle stagioni, la crescita dei bambini e tutte quelle attività familiari che hanno il potere di addolcire anche la più difficile giornata.
Ho sentito l'ansia di Sam all'anniversario di quei sette anni, il sollievo di constatare che nulla è accaduto e subito dopo l'incubo di Dean Junior a riportare alla luce ciò che Sam ha voluto cambiare con il patto.
È stata bella la scena del sogno, soprattutto mi ha fatto pensare a quanto influente fosse la sofferenza del padre sulla percezione del figlio.
È una delle cose che critico al finale canonico, il fatto che Dean Junior sembri pienamente consapevole della sofferenza di suo padre (tanto da dirgli "Ora puoi andare."), e venga comunque considerato un "lieto" fine.
I sette anni di Mary segnano la fine del patto. Ha senso, considerando che il compleanno festeggia una nascita e tu, in questo percorso alternativo, hai sempre posto come fine ultimo la commemorazione della vita, anche quando è difficile, anche quando non è bella, anche quando è breve. Questa è forse la cosa che ho apprezzato di più del tuo scritto.
Dopo aver letto la scena della morte di Dean, ho avuto la percezione che la sua fosse una dipartita serena, naturale, senza rimpianti e questa è un'altra delle cose per la quale ti ringrazio.
La cosa più importante, quella che mi ha fatto sussultare, è di nuovo quella frase: "Ora puoi andare", o meglio la sua assenza; perché il fatto che non ci sia bisogno di pronunciarla allude ad una crescita consapevole e finalmente felice.
Scopriamo anche che Dean sapeva tutto fin dall'inizio, o comunque sapeva quanto era necessario a capire cosa aveva fatto Sam, ed è bello che abbia scelto di rimettersi alle decisioni di suo fratello, senza voler a tutti costi essere la vittima sacrificale per gli altri. Che si conceda di meritare la felicità, per me, è la svolta fondamentale (ma tu questo l'avevi affrontato nel secondo capitolo, e io sto di nuovo divagando. ^^)
La parte successiva alla morte di Dean è davvero molto dolce, mi è piaciuto vedere crescere questi due cugini, legati come fossero fratello e sorella, ed è stato bello "vedere" il sorriso di Mary, nonostante la perdita di entrambi i genitori, così simile a quello di suo padre.
Veniamo poi a Kairosica.
E qui mi hai completamente spiazzata. Giuro, non avrei mai immaginato questi risvolti! ^^
Ma ha senso, soprattutto se si pensa a quanto Sam sia sempre stato canonicamente bendisposto ad accogliere chi pur essendo "mostro" non aveva alcuna intenzione di far del male. Voglio dire ha sempre dato una seconda occasione a tutti, ed ha senso che sebbene involontariamente, l'abbia data anche a Kairosica.
Hai mantenuto anche la reunion in paradiso, solo che nel tuo scritto risulta molto diversa, perché la felicità Sam e Dean l'hanno trovata mentre erano ancora in vita e questo cambia tutto.
L'immagine di Mary e Dean alla guida dell'Impala mi rimarrà nel cuore, sappilo! ^^
Adesso non mi resta altro che ringraziarti di quest'avventura, di questo viaggio e di aver reso questo finale di stagione molto meno amaro. ^_^
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
12/02/21, ore 11:00
Cap. 4:

Dolcemente meraviglioso quanto dolcemente amaro questo tuo finale riveduto e corretto di ciò che era la prima scelta di "destino" di Sam.
Quei sette anni vissuti con Dean sono stati come una spada di Damocle costantemente pronta a trafiggerlo. Il terrore costantemente presente dietro l'angolo che tutto ciò che aveva perso, per riaverlo, potesse sparire di nuovo. La caccia alla dea per evitare che potesse riscuotere il suo debito, quella sorta di pace nel convincersi che ormai il tempo , quel tempo, era passato. Dean era con lui, lui era con Eillen. e poi c'era Lisa, e c'era Mary e c'era il suo piccolo Dean. Di nuovo il suo piccolo adorato Dean.
E poi, come la più crudele delle sorti, quella spada cade, impietosa e colpisce di nuovo. Esattamente come aveva colpito anni prima. Ma questa volta non ci sono parole da dire che hanno bisogno di essere dette. Dean non deve dire a suo fratello che gli vuole bene, Sam lo sa. Sam non ha bisogno di chiedere l'ennesimo patto, Dean non lo vuole, come non lo voleva la prima volta.
Dean questa volta deve solo assicurarsi di tenere assicuro Lisa e Mary. Sam questa volta deve solo giurargli che lo farà, che vivrà completamente, a pieno. Riderà, giocherà con suo figlio e sua nipote. Porterà avanti quel nome, il loro nome. Winchester.
E Sam dice addio a Dean. Questa volta, sembra fare meno male. il cuore gli si spezza lo stesso ma forse solo forse , fa meno male. Perchè Sam continua a vivere e non a sopravvivere.

E vive fin quando , alla fine la dea si palesa di nuovo a lui. Con l'ennesimo patto. Il patto che può risolvere una vita. Salvarne altre.
L'ennesimo salto indietro. Niente Mary, niente Lisa ma in questo modo niente di tutta quella meravigliosa vita che comunque ha vissuto con tutte quelle persone al suo fianco che lo hanno amato, sostenuto, confortato, protetto.
E allora niente patto. Perchè questo è quello che avrebbe voluto Dean: niente patti perchè i patti non portano mai a nulla di buono.

E così il treno rimane sul giusto binario. a piena velocità. Senza il rischio di deragliare. Perchè le scelte giuste non permettono di deragliare. Giusto?

E allora quella scelta porta Dean e Sam di nuovo insieme. Di nuovo felici. Di nuovo uno accanto all'altro come deve essere e come sempre sarà. Porta la preziosa Impala di nuovo in strada con due Winchester alla guida. Perchè finchè ci saranno dei Winchester, il mondo sarà al sicuro.

Bellissima storia, bellissimo viaggio.
E per questo mi auguro che ti riprenda il treno il prima possibile e ci inviti di nuovo a viaggiare con te.
Bravissima.
:)))

Recensore Junior
10/02/21, ore 23:24
Cap. 4:

Bravissima. Alla fine la seconda occasione c'è stata per Sam e Dean .Hanno cacciato e hanno avuto una donna da amare e dei figli. E ora il loro cerchio si chiude.... Ma la strada è lunga... Ora ci sono Mary e Dean con Baby.... E ..... Il seguito lo immaginiamo noi. Complimenti. Bellissima storia. Isy

Recensore Master
10/02/21, ore 08:34
Cap. 4:

Ti dico solo una cosa mi hai fatto piangere già di mattina stupendo finale grazie per aver cambiato il finale di tutto.
Scrittura intensa..

Recensore Master
07/02/21, ore 19:58
Cap. 3:

Eccomi di nuovo qui, pronta ha commentare il tratto di strada che Sam e Dean hanno percorso questa settimana.
E di strada in questo capitolo ne hanno fatta molta, in tutti i sensi.
Hai deciso di aprire il capitolo con un momento di grande felicità, forse una delle cose più belle ed emozionanti, che assume ancora più valore se si considera il contesto di morte da cui nasce questa nuova vita.
Hai scelto di ribaltare totalmente quel messaggio finale che tanto odio, inserendo la vita come stazione d'arrivo della felicità e non la morte. E so che il tuo non sarà un finale alternativo, ma quello che hai descritto rappresenta per me un cambiamento sostanziale: la felicità in vita. Se nel canon la morte fosse arrivata dopo aver raggiunto e goduto di quella tanto agognata felicità, l'avrei trovato triste, ma non sarebbe stato un messaggio sbagliato. Ti sono grata di questi momenti felici, tra l'altro sono proprio riuscita vederlo, Dean con in braccio la sua piccolina, e mi ha ricordato le scene della stagione undici con Amara neonata.
Sam al contrario sta percorrendo una parabola discendente, se da un lato è felice e sollevato per suo fratello, dall'altro sente il peso di ciò che ha perso, la profezia di Kairosica comincia a pesargli ed ho avuto la sensazione che fosse sul punto d'esplodere.
Per quella che è la mia percezione, il momento dell'esplosione è stato quel moto di rabbia iniziale che manifesta quando si risveglia nel bunker, accudito da Lisa, ecco, quello a me è sembrato il punto più basso della parabola discendente. Ma Sam resta pur sempre il personaggio più empatico, intelligente e sensibile della serie, per cui non fatica a riconoscere il suo errore di giudizio nel momento in cui Lisa si apre con lui.
Ho apprezzato tutta quella sequenza, in primo luogo per Lisa che è un personaggio pienamente consapevole della sua intelligenza emotiva: la parte dove parla della decisione di andare a vivere nel bunker, per non mettere Dean di fronte a scelte difficili, mi ha conquistata. Lei lo ama in modo totalmente altruistico, ha accolto con serenità tutti i suoi bisogni, accentato anche quelli più rischiosi come parte integrante dell'uomo che ama e non tenta di cambiarlo. Tu avevi molto chiara la psicologia del personaggio quando hai cominciato a scrivere questa storia, si sente.
L'altra cosa che ho amato della sequenza è l'abbondanza di riferimenti alla serie stessa: all'Impala come casa, a Castiel e Jack come famiglia, a Michele come l'ennesimo cattivo che spinge Dean al sacrificio estremo in favore dell'umanità. Il ripercorre tutte queste vicende del canon mi ha fatto riflettere su quanto effettivamente tu abbia da raccontare in proposito ed ho avuto la sensazione che la tua mente sia piena di storie, oltre a questa: c'è una valanga di pensieri e dinamiche e vicende in quella sequenza che vogliono uscire. C'è la voglia di raccontare e si sente. E se è così allora, racconta. ^^
Dean che salva la vita a Sam anche se in teoria non doveva sapere nulla è qualcosa di talmente canonico che posso tranquillamente immaginare tutta la scena, la parte in cui accenni a loro due che si "scansionano" le ferite l'un l'altro è proprio bellissima.
Nella seconda parte è di nuovo Dean a prendersi cura di suo fratello, in una dinamica talmente familiare che mi fa quasi sorridere.
Tra l'altro ho apprezzato l'accento che hai posto sulle azioni di Noah e su quelle che "avrebbero dovuto essere", su quelle che sarebbero state se al suo posto ci fosse stato Sam.
Ma eguagliare un Winchester quando si parla di sacrificio personale non è così facile. ^^
Ed ecco la seconda occasione di cui parlavi, la seconda occasione di Sam. Mi rende felice questa scelta narrativa, perché come ti dicevo nello scorso capitolo l'idea di sacrificare l'esistenza stessa di questo bambino non sarebbe stata priva di conseguenze a livello di salute mentale, per Sam.
Adesso invece che sono insieme ed entrambi felici, riesco quasi ad accettare che la loro vita debba ad un certo punto finire.
C'è qualcosa che mi ricorda la "predestinazione", nel discorso di Dean a proposito del nome da dare al figlio di Sam, un po' come se sapesse che prima o poi lui se ne sarebbe andato per sempre e non ci sarebbe stata confusione nel bunker con due persone di nome Dean. Se riesco ad accettare questo pensiero fatalista e malinconico è solo perché tu sei riuscita a costruire per lui un futuro felice, anche se presumibilmente abbastanza breve.
Quel discorso finale ad eco di un passato che Sam ha cancellato mi ha fatto sussultare, e chissà che non finisca completamente in lacrime nel prossimo capitolo.
Ecco che siamo arrivati alla fine di questa tratta, con un bagaglio decisamente più felice di quello con cui siamo partiti.
Ci risentiamo alla prossima fermata.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
05/02/21, ore 18:19
Cap. 3:

Capitolo immenso, capitolo bellissimo, capitolo tra i capitoli.
Le ansie di Sam, le sue preoccupazioni , la sua "ostinata missione" a riprendersi anche il suo futuro ora che a quanto pare anche Dean ne ha uno di nuovo. Mai mollare, mai rinunciare. Finchè c'è vita che scorre nelle vene, provare. Sempre provare. Infondo "impossibile" significa solo "provarci ancora". Giusto?

E poi ho adorato questa Lisa, la tua Lisa. Forte, decisa a non abbandonare l'uomo che l'ha salvata e che continua a salvare lei e la loro bambina ogni giorno. Restandole accanto, proteggendola, facendo il padre che ogni bambina merita. Magari questo papà non saprà leggerle favole della buona notte, ma sa cullarla. Sa dormire serenamente al suo fianco. Sa amarla senza con semplicità così che lei non senta il bisogno di "tanto altro". L'amore basta. L'amore basta sempre. Hai ragione!!!

E poi ancora, eccola; la seconda occasione.
Anche Sam merita di vivere e vivere sul serio. Merita di sentire di nuovo quello sfarfallio nello stomaco accanto alla donna che ama. Di tenerle la mano. Di sentirsi forte grazie a quella mano stretta tra le sue.
Merita di avere un lascito.
Merita di stringere tra le braccia di nuovo il suo piccolo Dean.
L'amore, come il più valoroso dei guerrieri, non lascia indietro nessuno. Torna indietro e riporta al presente chi si è sempre amato, anche se solo con la mente, con un pensiero, con un desiderio.

Infine quel brivido che corre lungo la schiena di Sam, così come lungo la mia: "Tu sei più forte di me, Sammy, lo sei sempre stato!"
Il vecchio Passato che per un secondo sembra offuscare il nuovo presente, minacciare il prossimo futuro.
Ma i due fratelli sono insieme , ancora insieme, sempre insieme e tra le loro braccia c'è il LORO futuro e quel nome, quella casata, quel diritto di nascita brilla sui loro sorrisi e le loro emozioni: Winchester.

Le emozioni sono state tante, e so, ne sono certa, di aver dimenticato di esprimere tutto quello che vorticava nella mia mente mentre leggevo questo capitolo e devo dirlo, sono davvero davvero felice che tu non sia scesa a questa stazione me che abbia deciso di proseguire il viaggio.
E io non vedo l'ora di proseguire questo viaggio con te!

Grazie.
 

Recensore Master
29/01/21, ore 11:17
Cap. 2:

Eccomi. ^^
Finalmente pronta, dopo una settimana abbastanza caotica, a dedicarmi un momento di quiete e a concedermi le cose che amo. ^_^
Passo subito alla recensione, perché attraverso questo capitolo il viaggio è decisamente lungo e per niente scontato.
Il capitolo si apre con un Sam che apprezza ogni momento del tempo trascorso con Dean come se avesse finalmente ritrovato la normalità, e questo mi fa pensare a quale parabola ha compiuto come personaggio rispetto alla prima stagione, quando chiedeva a gran voce la normalità di una vita da "apple pie".
Adesso invece, alla soglia dei quaranta, la normalità è la caccia e il tempo trascorso con suo fratello.
Personalmente, mi rende un po' triste questa considerazione, perché sottolinea una codipendenza che non rende felici nessuno dei due, ma il canon ci racconta questo e tu sei stata molto abile nel riportarlo a galla. ^_^
Apprezzo tantissimo che il tuo Sam faccia il possibile per riavere la famiglia che si era creato. Mi piace perché è una caratteristica di Sam, questa testardaggine, questo suo "puntare in alto" e cercare di salvare tutti.
E' sua anche la paura di perdere di nuovo suo fratello, così come lo è anche la fiducia incrollabile che ripone in lui, quando finalmente si lascia convincere ad andare a cercare Eileen.
Mi ha ricordato la quinta stagione, quando Dean sta quasi per dire di sì a Michael e Sam, che ovviamente non vuole, lo lascia comunque libero dicendogli che ha fiducia in lui.
Lo scambio di battute in perfetta bromance mi è piaciuto molto. Sono loro. ^_^
Il Dean che descrivi all'inizio di questa storia è decisamente disilluso ed ha tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono nella serie, prima fra tutte la totale incapacità di amare se stesso.
Sentirgli dire "Perché così deve essere. Perché è meglio così." mi crea quasi un nodo di rabbia in petto, perché la vita è un "divenire" continuo e solo la morte mette un punto fermo alla storia. Per cui il "deve essere" per me è il segnale di una sofferenza profonda che ha radici, probabilmente, nel modo in cui è stato cresciuto.
E questo mi fa male.
Ora, mi sono soffermata su questo, perché è un argomento su cui sono sempre stata sensibile e perché il finale di serie ha voluto in modo così crudele avvallare la teoria del "è meglio così", invece di permettere a Dean di "guarire" emotivamente, ma i pensieri che tu hai descritto sono esattamente quelli del personaggio, peraltro messi in luce con precisione e chiarezza, tanto che sono riuscita a vedere questo Dean incastrato nei suoi meccanismi mentali autodistruttivi.
E questo succede perché scrivi con grande sensibilità e accuratezza.
Proseguendo con la lettura e con l'arrivo di Lisa, di una seconda Lisa, ho cominciato a sospettare che tu avessi in serbo qualcosa di diverso per lui, qualcosa che non si limita ad una birra e ad "una di una sera" aspettando la caccia che lo leverà dal mondo perché "è così che deve andare"; ho cominciato a credere che una seconda occasione l'avrebbe avuta, anche se il canon gliel'ha negata, e forse sbaglio, ma ho la sensazione che la possibilità di "guarire" tu gliela stia dando. ^_^
Ecco, vorrei poi soffermarmi sul caso che hai creato, incredibilmente complesso, e sul personaggio di Lisa su cui hai costruito tutto scendendo persino dei dettagli (come quello dello specchio).
E' stato sicuramente un lavoro enorme, che apprezzo proprio per la sua "corposità", per il background che hai creato, per la sensibilità e il coraggio con cui hai affrontato dei temi socialmente "scomodi" (ed io sono una grande sostenitrice del fatto che si possa e si debba parlare di tutto) e perché no, anche per la mera funzionalità dell'azione all'interno di questa storia.
E se non posso pronunciarmi a riguardo di Lisa, che è un tuo personaggio originale, se non dicendo che l'hai meravigliosamente rappresentata in ogni sua sfaccettatura, posso comunque notare quanto tu abbia scavato in profondità, mostrandoci alcune delle caratteristiche tipiche di Dean come la sua dedizione nel proteggere e salvare.
Ma c'è anche qualcosa di fragile che viene fuori nel momento in cui Lisa tenta di raccontare, ma non ci riesce; qualcosa che passa attraverso un pallore del viso e delle occhiaie condivise, e la mia sensazione è stata che Lisa e Dean siano molto più simili di quanto si possa immaginare.
Del resto è il dolore che fa da padrone in loro, ma forse insieme riusciranno a ribaltare questo ruolo. Riusciranno a passarci in mezzo e ad uscirne vivi. Vivi e in grado di ricominciare.
E forse è proprio per questo barlume di speranza che Dean decide alla fine di tornare da lei.
Non so se il tuo intento fosse questo, a volte tendo a percorrere tangenti che solo io ho visto, ma ciò che conta è che nel tuo scritto ho visto la possibilità di una guarigione per tutti loro, ed è questo che amo.
Non il rassegnato "Doveva andare così, forse è persino meglio.", ma il convinto "Sì, mi concedo al felicità. La merito."
Questo indipendentemente da quanto tempo venga loro concesso.
La parte finale mi ha lasciato un po' dell'amarezza di Sam, io come lui speravo che potesse riavere Eileen, che non dovesse affrontare il lutto di un bambino che ha deciso di non far nascere, che quel bambino non dovesse pagare con la propria esistenza, la debolezza di suo padre.
Un debolezza che nasce dall'amore, questo è vero e forse è proprio per questo che Sam riesce comunque ad andare avanti.
Una riflessione che mi viene da fare, non sulla tua storia, ma alla luce di essa, è che il finale canonico, per quanto lo si possa modificare, lascia in un modo o nell'altro tutti perdenti.
Non vince alla felicità e credo che alla fine di tutto sia ciò che mi disturba.
Bene. Mi hai tirato fuori una valanga di emozioni con questo capitolo.
E sappi che dai finestrini di questo treno l'orizzonte che si staglia e talmente intenso e complesso da far girare la testa.
Ci vediamo in stazione.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Junior
23/01/21, ore 21:39
Cap. 2:

Bravissima. L'ho letta tutta di un fiato e questa storia mi sta appassionando molto. Aspetto con ansia il seguito.... Complimenti

Recensore Master
23/01/21, ore 15:20
Cap. 2:

Confesso....non appena ho visto l'aggiornamento non ho resistito. E ho fatto bene.
La dolce apprensione di Sam nel voler tenere tutto sotto controllo, specie la vita di Dean, senza che Dean stesso se ne renda conto ( o almeno così pensa lui) la riconosco nella tua forza. La forza di una donna che da abile circense tiene in aria i pezzi di un'intera vita , esperta nel non farne mai cadere un pezzo. Perchè la vita non può andare in pezzi, non è contemplato. Non di nuovo.

Ma Dean non è stupido e quel suo "Cosa è successo in quel fienile, Sam!" ne è la prova. I suoi sensi di "ragno cacciatore" non sbagliano mai. Ma ha fatto una promessa. Deve dare una seconda occasione a Sam e se lasciarlo andare , dopo averlo tranquillizzato che "farà il bravo", dalla sua Eillen, può servire a fare prendere fiato al suo fratellino, allora farà il bravo.
Ma a fare il bravo , a volte, non sempre ci si riesce, vero?, è difficile, lo rendono difficile. La vita stessa lo rende difficile. E noi lo sappiamo, vero cara?

Infatti Dean, anche dopo aver promesso, non riesce ad ignorare chi ha bisogno. Vorrebbe. Non deve salvare tutti. Non deve essere per forza l'eroe della storia. Ma guardare dall'altra parte è troppo facile, troppo egoistico, troppo....e basta.
E allora guarda ( guardiamo) dove c'è bisogno di aiuto. A rischio di soffrire, di finire nei guai, di non sentirci in grado, all'altezza. Con la paura di fallire.
Ma non si può fallire se chi aiutiamo vuole essere aiutato disperatamente, anche senza volerlo. E Lisa vuole vivere. Perchè ha sofferto tanto. Perhcè la paura che ha provato, la sofferenza che ha patito bastano per una vita e ancora altre. E ora vuole vivere. O per lo meno vuole provarci.

E Dean è la sua seconda occasione e l'abbraccia con tutte le forze che ha. E anche quando un preoccupato Sam, irrompe anche se solo telefonicamente in quello che sarà un segreto, Dean sa di aver fatto ciò che andava fatto. Infondo ha mantenuto la promessa: è vivo.
E per quanto voglia negarlo a sè stesso, una piccola parte della sua mente, sa che Lisa potrebbe essere la sua seconda occasione come Eileen potrebbe essere quella per Sam.

Solo che Sam sa ciò che ha perso e sta cercando di recuperare. Ha riavuto suo fratello, perchè non provare a riprendersi anche la "sua famiglia?!"
Dean, anche se sa che qualcosa ancora non viene detta, non può negarsi quello spiraglio di vita normale. Nessuno dovrebbe.
Vero?

Bellissimo , nuovo capitolo.
Il volo diventa sempre più esaltante!!
Cin

Recensore Master
19/01/21, ore 18:58
Cap. 1:

Inizio banalmente dicendo solo: chi ben inizia...è a metà dell'opera.
E questa di sicuro sarà una meravigliosa opera.
L'idea di questa nuova occasione basata sull'aspetto più disperato ed estremo del detto : il upo perde il pelo ma non il vizio.
Straziante la frustrazione che accompagna questi sette anni di vita di Sam. L'amore che prova per sua moglie e il suo adorato figlio per quanto sia forte e confortante, non riescono a lenire quel dolore che è sempre lì, sempre presente, sempre pronto a riaprire quelle crepe nel cuore che così faticosamente Sam cerca di tenere chiuse.
Perchè Dean è morto e lui è vivo. E una cosa del genere non lascia un cuore sano, No! lo manda in pezzi giorno dopo giorno.
Quindi Sam deve...vivere. No...deve sopravvivere. E gli fa male. lo distrugge , lo sconfigge elo svilisce.
Così quando crede di provare un po' pace e soddisfazione perfino cacciando, ecco che il nemico che gli si para davanti, in quella che sembra una mano di poker assurda, Kariosica mostra il suo asso vincente.
Sette anni in me, sette anni senza quello strazio nell'anima.
Ma come ogni patto, anche questo ha un suo scotto. Quello scotto che Dean non voleva che Sam pagasse in quel fienile.
Ma Deabn è morto e lui è vivo.
E non può dirgli di non farlo.
E allora Sam agisce. Pronto a tutto. Anche a perdere l'amore della sua donna, l'amore del suo piccolo Dean.
Ma Dean , l'altro Dean.... non può smettere di essere.
E così, eccolo, di nuovo, in quel fienile, durante quei terribili momenti e con suo sommo terrore quel vampiro, anche se un po' meno violentemente, lo spinge lo stesso contro quel maledetto travetto di acciaio.
La lotta finisce , e come sette anni prima, i respiri sono affannati, il volto di Dean dolorante e questa volta Sam non ha bisogno che Dean gli dica addio. Ricorda ognuna di quelle parole e non accetta rifare tutto dall'inizio così nella sua mente la più nera e cupa ma al tempo stesso la più pacificante.
Dean muore. Lui muore. Pace. Amen
Ma poi...popi qualcosa cambia e Dean è ancora lì accanto a lui che perfino scherza sulla sua ferita, ma grave ma non letale.
E Sam riprende a respirare e questa volta beh!! questa volta i ragazzini dovranno aspettare. Questa volta non mettera un cadavere in macchina me solo suo fratello per portarlo in ospedale.
Quel fratello che anche se intontito da antidolorifi, anestetici e compagnia medica varia, capisce cosa prova quel suo tanto apprensivo frarellino.
Il terrore di perderlo.
Dean conosce quella sensazione, la prova ogni giorno.
Sam l'ha appena vissuta e allora Dean lo risparmia da qualsiasi battuta.
Anche dopo questa caccia, hanno vinto . Hanno un'altra occasione di stare insieme.

Senza saperlo, Dean è tornato a vivere grazie ad un sacrificio di Sam.
Senza saperlo , Sam sta avendo una seconda occasione grazie al silenzio di Dean.

Magnifica storia, magnifica idea, magnifico tutto.
Cin
 

Recensore Junior
18/01/21, ore 17:42
Cap. 1:

Bellissimo . Mi ha inchiodato alla lettura dall'inizio alla fine. Aspetto il seguito con trepidazione. Buona serata e complimenti.Isy

Recensore Master
14/01/21, ore 16:01
Cap. 1:

Wow, questa è stata davvero una sorpresa!
Sono contenta che tu abbia deciso di scrivere e pubblicare, e ammetto anche di aver avuto un moto di profonda curiosità, quando ho letto il tuo nickname. Me la sono presa comoda, però, e ho finito di leggere solo pochi minuti fa, perché il finale di Spn è ancora qualcosa che affronto con tutte le precauzioni del caso: non sono una grande sostenitrice del fatto che si possa raggiungere la felicità solo dopo la morte.
Parli di "percorso" alternativo e questo mi incuriosisce, perché da una parte mi fa pensare che il paradosso temporale innescato da Sam non avrà conseguenze del tutto positive e finisca con il ricondurre i personaggi al medesimo finale, dall'altra che porti comunque ad una rivalsa sul destino crudele di entrambi. Ma credo anche che sia decisamente presto per fare pronostici. ^_^
Dunque, veniamo alla storia.
Ho amato tantissimo la prima parte. Hai dipanato il sentire di Sam in modo meraviglioso, perfettamente IC, e cosa che apprezzo moltissimo, in maniera chiara e semplice. Penso anche che quella fosse la parte più difficile, perché c'è veramente tanto nel Sam del futuro che hai descritto, ed ogni cosa, ogni singolo dettaglio mi è sembrato incredibilmente accurato e realistico. Con la prima frase mi avevi già catapultata nella sua mente: Troppe domande per quel padre che deve ancora trovare risposte per sé.
In questa prima parte mi ha regalato anche la cosa bellissima che è questa frase: Poi entra nella stanza del piccolo Dean, gli rimbocca le coperte e trova la risposta. Ma non gli basta. Se ne vergogna… ma non gli basta.
L'ho amata nell'istante in cui ci ho posato lo sguardo, perché oltre ad essere vera e scevra dall'inutile buonismo che si genera in automatico quando si parla di questi argomenti, rivela anche qualcosa di estremamente profondo e reale: la felicità non si trova negli altri, ma in noi stessi. Così come Dean e Sam bambini non erano umanamente in grado di liberare John dal dolore per la perdita di sua moglie, così neanche Dean junior può farlo con Sam, dopo la perdita di suo fratello, non finché Sam stesso non si concederà di essere felice. Ma le relazioni in Spn sono così complesse, che molto spesso mi sono chiesta se sia ragionevole credere di poter porre rimedio al loro vissuto e renderli felici. Divago di nuovo, scusami.
Della seconda parte, ho apprezzato la costruzione del "caso" e il modo in cui hai creato questa seconda opportunità. Non è facile scavare nella mitologia e trovare qualcosa che possa essere funzionale al contesto, tu ci sei riuscita molto bene e Kairosica ha tutta l'aria di diventare una villain con i fiocchi. ^^
Mi piace anche l'allusione al fatto che fosse Dean quello che amava rischiare, ma mancando lui, Sam si sente quasi autorizzato a interpretarne il ruolo durante questo patto a doppia lama.
Ho trovato anche coerente che Sam avesse in mente di trovare comunque Eileen, pur tornando indietro nel tempo, in modo da non perdere la famiglia che si era costruito.
La seconda parte mi ha dato una grande soddisfazione, perché avrei voluto davvero vedere Dean sopravvivere a quella ferita e anche perché il patto stretto da Sam non dava alcuna certezza sulla salvezza di entrambi.
A questo proposito, l'immagine di Sam che si lascia morire sulla pira di suo fratello è stata come uno schiaffo ben assestato, mi ha fatto malissimo, ma è assolutamente canon compliant: nella sequenza finale della 5x20, gli sguardi che Sam lancia alle pistole nella stanza di Dean mi hanno sempre fatto pensare ad un possibile intento suicida.
La parte in ospedale è davvero molto dolce e ho apprezzato che Sam abbia in questa circostanza capito la scelta di suo fratello sulla possessione di Gadreel, una scelta che per quanto egoista , era comunque dettata dall'amore. Lo stesso amore che Sam prova quando decide di stringere il patto con Kairosica.
Nel finale ci regali un piccolo pov di Dean, perfettamente in canon nel mostrarsi incredibilmente intuitivo quando si tratta di suo fratello, ma troppo stanco e dolorante per occuparsene.
Stavo pensando tra l'altro che in quella scena, Dean non ne è consapevole, ma Sam ha sofferto per la sua mancanza per ben sette anni, e alla luce di questo, quelle mani l'una sull'altra e gli sguardi, anche un po' insistenti di Sam, aprono una finestra su quel dolore e permettono al sollievo di entrare. E niente, l'ho sentito quel sollievo e l'ho amato.
Spendo le ultime parole per lo stile narrativo che hai usato, che ho trovato chiaro e piacevole, ho amato in particolare la scorrevolezza delle parti introspettive, sempre ben articolate e mai noiose. È stata una lettura piacevole sotto ogni punto di vista.
Insomma, che dire? Resto sintonizzata e intanto ti ringrazio per tutte queste emozioni.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Master
14/01/21, ore 08:49
Cap. 1:

Fantastico se fosse andato cosi davvero complimenti per l'idea.
La scrittura è perfetta.