Recensioni per
27 agosto: dura vita e guerre altrui, ovvero di André disperso
di sacrogral

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Allora, lo ricordo quel pomeriggio caldo di fine estate e ricordo di aver sorriso all'idea che, ancora una volta, la penna aveva seguito la sua strada, libera e audace. E chi se non Gral, poteva seguire il noumeno in un giardino quieto e tranquillo?
Tranquillità interrotta da lei che arriva come un fulmine a ciel sereno perché "lui" le ha portato via André, e ha portato con sé chi dovrebbe spaventare "lui".
E son tutti lì, i meravigliosi personaggi creati dalla sua penna, soprattutto c'è lei che è luce, vita, onestà, purezza e… furore. Perché lei rivuole il suo André e subito.
E "lui" ruba una carezza che sa di sogno, di un tempo passato a fantasticare su di lei, che sa di gelsomini…
Un racconto che mi ha fatto sorridere, che è conferma ulteriore - ma sicuramente non ve n'era bisogno - che di dubbi sulla tua scrittura non ne ho. Che sa di nostalgia e di ricordi di un tempo in cui si sognava di avventure con i sapori delle cose amate a farci compagnia.
Tu che scrivi di mondi meravigliosi e mi fai riflettere, nel poeta io non cerco solo parole, io cerco il suo cuore. Quel giorno scrissi ad maiora, continuo a ripeterlo. A cosa pensi ora, Gral?

Carissimo
All' epoca della prima recensione il mio commento si era incentrato sulla affascinante bellezza di questo tuo giardino e sul tentativo di strangolamento portato da Oscar nei tuoi confronti (tanto simile ad un altro, ma puramente figurato, di nostra pregressa conoscenza). In questa inaspettata e gradita seconda occasione, invece, la mia attenzione è stata sollecitata da altri particolari. Uno a caso... Vogliamo parlare della incommensurabile faccia tosta di un autore che chiama in campo la meta-letteratura con il solo e arrischiatissimo scopo di accarezzare il volto di Oscar??! Credo proprio che: come te nessuno mai!!!
Sei tremendo!!!!!!! Quanta marmellata rubavi da bambino?
Dunque, la più proibita delle carezze, congratulazioni vivissime, ma anche altro...
Hai parole di fuoco per i tuoi personaggi, eppure la tua fantasia li fa volteggiare meglio delle trottole...
Chissà chi c' era a quel festino notturno... Andrè, certo, ma anche, esclusi quei quattro che ti sono piombati in casa, un sacco di altra gente! Dalla confusione mentale di questo tuo Andrè, che accoglie Oscar tra le sue braccia come se si trattasse dell' azione più naturale del mondo, i bagordi devono essere stati estremi. Se non è troppo l' ardire, si potrebbe sapere chi ne è stato l' animatore?!
Adoro la tua immaginazione, che cavalca vigorosa per le sue sterminate pianure, e le tue conoscenze letterarie, che ti permettono di intrattenerci così amabilmente.
Ti è riuscito poi di trovare un buon computer nuovo?
Con sincera ammirazione L. MMXV

Buongiorno mio caro Sacrogral, il testo non è solo altamente autoreferenziale ma l’autoironia dissacrante lo rende quasi selvaggio, tanto è spietata che ho temuto di perdere la voce del mio Cobain.

È un componimento per certi versi autobiografico, una silloge in mise en abyme dove lo scrittore ordisce la trama ed espleta la pratica autobiografica-dialogica per accumulo di retrospezione e memoria, cioè tramite quello che il lettore già sa e alludendo solo a quello che ignora.
Rimane un mistero, per esempio,  il motivo per cui lo scrittore ha deciso di lasciare liberi i personaggi che adesso gli si ribellano contro, quasi gli fossero sfuggiti di mano per sua volontà ed esperimento, trattenendo invece a sé il solo André. 
Sospetto che quell’amico a me tanto caro, e che mi saluta sempre dal pub dove spesso andate, abbia tentato di tirarlo fuori dal suo personaggio e cambiarlo per tirare un tiro mancino all’autore.

L’espediente narrativo, l’assenza di André dalla scena, è ben riuscito e produce l’effetto cercato e voluto: il colpo di scena della mano che si alza ad accarezzare il volto di Oscar è realizzazione del sogno del poeta e adempienza dello scritto, non solo Gral riesce a toccare lei - e finalmente! - ma anche ad avere le sue mani addosso, alleluia!
Gli omaggi sono stati sorpresa gradita ma la questione de trattino richiede approfondimento immediato, l’indulgenza di Fiamma è stata imperdonabile, il rimbrotto è giusto e adesso lei chiede di porvi rimedio, ora e luogo a tua scelta per una sfida all’ultimo trattino e per ringraziarti del doppio omaggio.
A presto,
Sempre solo tua Fiamma.

Every poem is a coat of arms. It must be deciphered”

Quanto sangue, quante lacrime, in cambio di queste scuri, di questi volti, di questi liocorni, di queste torce, di queste torri, di questi merletti, di questo seminato di stelle e di questi campi d’azzurro!
 - Jean Cocteau - 

Lo “specchio” ha riflettuto abbastanza prima di rimandare le mille immagini che il poeta vi ha gettato contro.
La scheggia ha prodotto una ferita a forma di bocca sulla mano e ho visto quasi scorrere il “Sangue del poeta”.
Fluiscono invece, su labbra mute, le immagini irreali di un documentario realista.
La presenza della signora senza occhi è richiesta e si stacca dai muri del Fördärvert per trasferirsi su quelli del “giardino”  dell’Hotel des folies dramatiques perché Sanson reclama quella mano a sè.
La vita si ribella e la anima in quel dolce sfiorare di bellezza, anelito di fuga dalla bruttezza del reale.
Nulla ha del sogno questo componimento, William può tornare sul suo giaciglio, il surreale è sostituito da una coscienza sveglia che fornisce simboli a chi ne vuol trovare. 
Santa Lucia ringrazia profusamente e da oggi si immaginerà con gli occhi di “lei”.
 
Minaoscarandre 

Recensore Master

Eccomi ancora ad esplorare un genere che propriamente non è il mio, ma che ho letto con la consueta voglia ed interesse, curiosa di sapere fino dove vi sareste spinto caro Cavaliere.

“Mio caro Cavaliere, questa volta mi avete stupita veramente. Devo ammettere che il genere parodia - demenziale non è lettura proprio nelle mie corde, ma ho voluto darvi il beneficio del dubbio e infatti lo stupore mi ha colto, grazie alla vostra narrazione fluida e coinvolgente come sempre, e che ho imparato ad apprezzare dai vostri primi scritti, con l’incontro tra Voi e i vari personaggi di cui amate narrare le vicende, in quel giardino di casa vostra. Ho temuto all’inizio che veramente fosse accaduto qualcosa di brutto ad André, il non vederlo vicino alla nostra eroina e nemmeno insieme al suo compagno d’armi, mi ha fatto temere il peggio. Se poi aggiungiamo che avete inserito anche Monsieur Sanson, il Boia di Parigi, per il quale ho però un occhio di riguardo grazie ad uno dei vostri racconti, e niente meno che il Marchese de Sade, del quale non ho ancora letto le avventure da Voi architettate, decisamente non sapevo che pensare. Poi eccovi comparire insieme ai personaggi che tanto amate e ai quali sicuramente avete voluto solo fare uno scherzo, che però la nostra Oscar sulle prime non ha preso molto bene attribuendo a Voi la scomparsa del suo amato senza il quale le sarebbe impossibile vivere. Voi siete perspicace e forse avevate pensato che tutti loro insieme sarebbero venuti a chiedere conto del vostro operato e quindi non avete potuto fare altro che svelare l’arcano, chiamando a raccolta uno spaesato André subito finito tra le braccia della sua amata che se lo terrà stretto per timore di qualche altra vostra idea balzana. Insomma Cavaliere, dallo sconcerto iniziale ho potuto anche sorridere di gusto, nell’avvicendarsi dei vari protagonisti che volevano far luce sul mistero, ognuno alla propria maniera. So per certo che Voi amate il lieto fine soprattutto per chi non l’ha potuto avere grazie a Madame Ikeda, per cui vi ringrazio di aver riportato la tranquillità negli animi, complimentandomi sempre per il vostro ardire superbamente mischiato alla vostra penna. Un caro saluto.”

Caro messere mi avete fatto preoccupare non poco con la cancellazione delle vostre storie. È un piacere vedere che ci avete ripensato e potervi di nuovo rileggere.
Grazie, caro Graz nelle tue storie c'è il blu della gioventù si entra " nel sogno dell'istante mentre la Terra continua a girare, il Tempo a scorrere".Essere capaci di far sognare è un grande dono e non smettere, anche André abbraccia la sua Oscar nella storia. A proposito di quei due hai spesso lasciato l'incontro a metà, bisogna dare un po'di soddisfazione al Marchese che hai disturbato , monsieur Sanson ha bisogno di una storia da raccontare alla Disperazione e Alain devi trovargli la giusta compagnia.
Un grande abbraccio
Barbara