Recensioni per
Altri mondi, altre vite
di mystery_koopa

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/12/21, ore 11:50

Ciao!
Non ho mai spulciato questa sezione del sito, oggi mi ha spinta a farlo un'iniziativa di lettura cui sto partecipando ed è stata una grande sorpresa ritrovarti qui, per giunta con un racconto tanto breve quanto impattante.
Attraverso le tue parole ho rivisto la scena che chiude il tortuoso ciclo che intreccia le vite di Juliana e John, opposti in tutto eccetto che per il destino che ha voluto entrambi consapevoli dell'esistenza del multiverso e dunque di tutte le possibilità di vita che avrebbero potuto avere.
Ho apprezzato molto la scelta di citare, tra le tante, proprio quella frase di John, perché trovo racchiuda tutta la tragedia di un personaggio che alla fin fine sceglie sempre di essere la parte peggiore di se stesso: come dice a Hellen, non riesce a fermarsi, non sa farlo, non può farlo – ho sempre trovato emblematico che questo John sia anche la causa della morte dell'altro John, quello amico di Juliana, quello che sceglie di lasciare spazio alla parte migliore di lui.
Mi è piaciuta tantissimo anche la Juliana filtrata dalle tue parole – lei è un personaggio che ho amato tantissimo, pur con tutti i suoi difetti –, che si rivede negli affetti che ha perduto e in quelli che l'hanno ingannata. Juliana si indurisce sempre più andando avanti, non avrebbe potuto essere altrimenti, ma resta sempre accesa una speranza in lei, quella che poi salverà tutti in qualche modo, la stessa che la conduce sino a lì, faccia a faccia con l'uomo che in questa dimensione incarna il male che non s'arresta mai e s'ingigantisce passo dopo passo – un male, però, che alla fine si accartoccia su se stesso.
Insomma, mi è piaciuto davvero molto rivivere l'episodio finale attraverso un racconto, soprattutto perché hai caratterizzato benissimo entrambi i personaggi, mostrandoli al culmine del loro scontro e delle loro fragilità.
Complimenti!

Nuovo recensore
03/05/21, ore 16:49

Ciao! Ho trovato per caso questa tua raccolta di drabbles (se così possiamo chiamarla?) e ne sono rimasta piacevolmente spiazzata. TMITHC è una Serie Tv di cui purtroppo si scrive pochissimo, un po' per i difficili temi che tratta, un po' forse perché quasi sconosciuta, quindi già trovare degli aggiornamenti in questa sezione di Efp mi rende sempre felice.
Che dire? Mi piace tantissimo. Juliana e John sono probabilmente due tra i personaggi più complessi e controversi dell'intera serie, amati e odiati, spesso fraintesi. MA secondo me hai fatto davvero un ottimo lavoro nella loro resa.
Juliana personalmente non è uno dei miei personaggi preferiti, ma leggere che in un momento così delicato e importante pensa a Trudy, a Frank (con lui sono di parte) e anche Joe mi sembra così veritiero. Nonostante io abbia finito la serie da mesi, con questa tua drabble mi sembra di rivederla, alle spalle di John. L'aria vendicativa e l'esperienza della vita negli altri mondi sulle spalle la descrivono esattamente come la Juliana che ho conosciuto sullo schermo.
Passiamo a John Smith e alla sua storyline con Helen. Ho apprezzato tantissimo che gli unici pensieri di John che hai dipinto siano quelli rivolti alla famiglia - in linea con il personaggio che ha dimostrato di essere almeno nelle prime tre stagioni. Il solo ricordo di Thomas mi fa male, quindi sorvolo. Ho apprezzato davvero tanto la scelta degli autori di far morire suicida John e perciò mi ricollego alla scelta - azzeccatissima - del momento delle tue drabbles. L'idea di (provare a) scriverle a specchio mi è piaciuta molto perché è vero che John e Juliana lottano su due fronti opposti, ma forse infondo qualcosa di simile ce l'hanno.
Concludo brevemente facendoti i complimenti, spero di leggere altro di tuo su questa serie perché la tua resa dei personaggi mi è piaciuta davvero molto. Carlotta.

Recensore Master
20/03/21, ore 12:17

Contest: Il mio peggior nemico sono io, di Setsy
mystery_koopa con: Altri mondi, altre vite
grammatica: 4.80/5

Hellen = Helen
Tutto perfetto tranne la doppia L, svista comprensibile ma che cambia il nome di un personaggio principale
stile: 10/10
C’è una cura accattivante in questo stile, data da molti piccoli dettagli. Intanto voglio dire che dove si osa, per me si fa bene… l’importante è non strafare fino al punto di rendere incomprensibile il messaggio! Quello che mi è piaciuto di più è il “doppio gioco” che hai creato con la frase riguardo il precipizio. Infatti sarebbe stato ovvio e normale, in un contest a specchio, scrivere una volta: “vedo il precipizio” e l’altra: “vedi il precipizio”. Invece è come se fosse un punto fermo, qualcosa di vivo che guida il pensiero dei personaggi. Anche “mio” è presente solo nella prima drabble, e non nella seconda. Peccato non aver previsto un premio originalità, perché hai sovvertito, con una scelta apparentemente minima, la regola che hanno usato tutti. C’è la mano del destino che fa sentire il suo peso nella narrazione: i protagonisti sembrano svuotati della loro volontà proprio nell’istante decisivo, quello che separa la vita e la morte, e quindi le sorti di una guerra. È come una fotografia, quindi qualcosa che non si muoverà, un fermo immagine da cinema giapponese. Il linguaggio ha un registro abbastanza semplice, ma non stona col fandom. È vero che negli anni ’40 chi aveva studiato usava qualche termine più ampolloso, ma l’unica frase diretta è una citazione, quindi va bene che i pensieri siano molto diretti; in fondo sono “lampi” che passano nella coscienza più rapidamente del tempo che occorre a leggere le frasi scritte. Nello stesso modo, gli altri personaggi citati appaiono quasi più presenti di John e Juliana, il che rafforza la cognizione che tutti loro sono vissuti in contemporanea anche se con questo la loro esistenza dovrebbe apparire meno concreta. Con pochissime parole le loro descrizioni sono apparse articolate, c’è molto controllo su tutta la scena: la situazione esterna e lo stato dell’interiorità; la tensione e la staticità. Di nuovo, sul finale, la decisione di aver fatto parlare un solo personaggio. Questo è piuttosto distante dall’effetto specchio, ma lo vedremo nella voce apposita. Come stile l’ho apprezzato molto, ho trovato anche equilibrio nella coppia di nemici, mentre sarebbe stato facile fare un’apologia di Juliana come la “buona assoluta”. Bè, rispetto a un nazista lo è sicuro, ma non era questo lo scopo della storia. Si sente che c’è stato un lavoro di livella.
IC (di ambedue i personaggi): 10/10
Juliana e John non sono solo due personaggi che si oppongono, ma due mondi che vogliono annullarsi l’uno con l’altro. Eppure è giusto dire che – viste le diverse realtà coesistenti – nei loro percorsi così differenti, sono poi finiti in uno scontro finale con un sapore di “uno contro uno” che ha chiuso il cerchio. Lei lo minaccia, sentendosi forte, visto che l’orlo del precipizio nella tua storia è percepito da entrambi solo come mortale per John. Il forte IC di questa donna è dato dal suo essere empatica fino a vedere, in quel momento, non solo persone che ha grandemente amato, come Frank – il che dà a “suo” un senso – ma altre come Trudy, e soprattutto Joe, che in fondo è stato per lei un pericolo. Gli altri personaggi rubano un po’ di spazio alle emozioni della protagonista, però lei sarebbe sbagliata se pensasse solo ai danni strettamente personali che ha subito. John qui è ormai sconfitto, e lo è nel profondo. Pare impossibile che un uomo come lui desideri arrendersi al destino, ma quel precipizio è simbolico, oltre che reale. Lui è meno altruista, perché l’elenco dei morti è quello dei suoi familiari, che hanno tutti pagato a causa di un conflitto che ha abbondantemente contribuito a portare avanti. La consapevolezza gli è crollata addosso, proprio come nel telefilm, in modo innegabile, come è ora per il lettore. L’idea delle alternative migliori ha generato un senso di colpa che ormai ha sorpassato tutta la sua convinzione nelle proprie azioni precedenti quel momento. Non poteva che essere Juliana la sua nemesi, anche con i suoi valori femminili, pur non convenzionali. Anche in questa seconda drabble hai speso molte parole per mostrare degli altri personaggi, però in questo caso non potevi fare diversamente, anche se avrei preferito leggere qualche frase in più che riguardasse lui e Juliana, il loro “paragone” più diretto, ma il punto non è mai il mio gusto nei punteggi, ma aver centrato o no la resa delle personalità, cosa che hai senza dubbio fatto.
Resa dell’effetto “a specchio”: 5.70/10
Come ho ripetuto a nove dei tuoi colleghi, c’è stato un disguido che purtroppo vi ha fatto perdere punteggio a tavolino:
la richiesta del bando era di scrivere delle drabble a specchio, come ho già detto nel post generico, mentre queste sono su due pov. Ma andiamo oltre! Se la tecnica fosse stata quella di mettere le storie “in verticale” avresti fatto un ottimo lavoro. L’apertura e la quasi-chiusura che riprendono le stesse frasi: “ti vedo di fronte a me”, e “altri mondi, altre vite” creano una vera e propria cornice di parole che ribadiscono la strana vicenda in cui il presente, quello che si vede, esiste anche in altre forme e modi. Invece la chiusura sarebbe comunque differente, sia per lunghezza della frase – molto diversa, non è che avrebbe dovuto essere identica! – e soprattutto per il contenuto. Juliana e John hanno pensieri dissociati, il che si capisce per l’IC. Il cuore delle drabble vede il richiamo di altre figure: anche qui, è giusto che non possano essere gli stessi soggetti; mi dispiace un pochino che solo Juliana abbia gli aggettivi in corsivo, però forse volevi mettere in risalto il suo maggior attaccamento affettivo alle persone, almeno credo… Ugualmente, pur trattandosi di una citazione, solo John beneficia di un discorso diretto – anche se immagino sia un flashback, ci sono le virgolette doppie, quindi è un discorso. Insomma, ci sono punti di forza come delle piccole falle, questo sempre considerando non la storia in generale, ma questa voce della valutazione. Mi dispiace, perché c’è una buona struttura e proporzione tra le parti!
titolo: 3/3
Questo titolo abbraccia a tutto tondo quello che è il racconto originale del fandom e anche il momento fotografato nella tua storia. Sono altri mondi da ogni punto di vista: i nazisti e la resistenza, le civiltà che si confrontano, e naturalmente i “mondi paralleli” che sono alla base della parte distopica o forse più precisamente di realtà alternativa. I mondi possibili sono molteplici e questo è corrispondente al contenuto delle drabble, perché si parla di interrogarsi sulle diverse possibilità che si sarebbero potute scegliere. Anche le vite, naturalmente, sarebbero state profondamente differenti; non solo quelle dei protagonisti, ma di tutti coloro che conoscono e poi, a catena, dell’umanità in generale. Un titolo cucito sulla storia – o il contrario? In ogni caso un’operazione riuscitissima.
gradimento generale: 2/2
La storia è davvero bella, e anche su un fandom adulto e complesso, infatti poco usato. C’è un abbandono, e c’è una resa assoluta, ed è incredibile come due nemici così feroci come possono essere un nazista e una donna “della resistenza” possano trovare di avere anche il più piccolo termine di paragone. Infatti hai immesso altri personaggi, facendo una scelta molto scaltra, secondo me, perché ha spostato l’attenzione dai protagonisti laddove era difficile paragonarli. Mi piace proprio molto.
totale: 35.50/40