Un nuovo punto di vista si apre sul tempo. Il “tempo è tiranno”, ma per Arisky si trasforma in un caro amico, da ringraziare per essersi in un certo senso “dilatato” a favore dell’uomo. Passare dalla frenesia della quotidianità all’avere tempo in eccedenza porta inevitabilmente ad uno scombussolamento. È questo ciò che è successo a ognuno di noi durante il lookdown. Ma questo tempo in “surplus” ci ha consentito di riflettere e forse di capire tante cose della nostra vita (o di confonderci le idee, a seconda dei casi 🤣) e di apprezzare ciò che prima davamo per scontato: il contatto con gli altri. L’autrice pone l’attenzione sul senso del tatto. Non ci è più concesso stringerci la mano, abbracciarci, anche solo sfiorarci. Ma è proprio qui che entra in gioco quel legame invisibile costituito dall’Amore. La poetica riflessione di Arisky racchiude un sentimento condiviso da noi tutti. In quanto ormai sua affezionata lettrice, mi piacerebbe molto che pubblicasse altre meditazioni simili.

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Buongiorno,
si vede che è uno scritto più istintivo, frutto delle emozioni vissute al momento... il tempo è un'arma a doppio taglio, e bisogna imparare a usarla come lui usa te; prima ci fa capire che non lo fermeremo mai, che siamo destinati a finire, ma possiamo prenderci la nostra rivincita facendogli vedere che, nel suo durante, possiamo anche prenderci le nostre gioie... :)

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