Recensioni per
Lividi
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/08/21, ore 19:57
Cap. 1:

Ciao!
In questo periodo sono decisamente arrugginita con la lettura di fanfiction (e con le recensioni), ma questa storia, che era nelle mie storie da recensire da troppo tempo, è un'ottima occasione per prendermi qualche minuto. Ho un debole per questa tua coppia, e la cosa che più mi piace è che, ogni volta che leggo una nuova storia, c'è sempre una sfumatura in più che riesci a scolpire, un nuovo modo di mostrarli. Qui hai riavvolto tutta la loro possibile storia e, se trovo molto azzeccato immaginare Gildeory come il gatto che rincorre il topo in un primo momento, ho trovato poi interessantissimo che quel gioco gli si è ritorto contro e lui è finito per scottarsi. Non so, è una dinamica che penso sia perfetta per un tipo come lui, così come l'accorgersi troppo tardi di essersi affezionato per davvero. Hai evidenziato davvero bene le loro differenze – che più che semplici differenze sono in alcuni punti delle vere e proprie contraddizioni – e quelle frasi brevi con allineamento a destra riescono perfettamente allo scopo. 
Gilderoy non sapeva accontentarsi.
Kingsley aveva imparato a farsi bastare i ricordi.
Qui mi sono cominciata a preparare con l'angst, ma tu mi hai stupita. Quando parlavo di "nuove sfumature" questa è, tra tutte, quella che più mi ha colpito di questa singola storia. Perché, prima che Kingsley canonicamente dimentichi, tu inserisci questa conversazione tra loro, dove il ricordarsi di sé ha tutt'altro senso e la risposta di Gilderoy ha un sapore retrospettivamente amaro. Un elemento davvero azzeccato (non trovo una parola migliore, ma è come una chiave che si incastra benissimo nella serratura) e coerentissimo con il modo in cui immagini la loro storia. Ho visualizzato proprio la scena, le parole pronunciate, e devo ammetttere che sei riuscita a creare con quella scena più angst del previsto. Che poi l'angst dell'oblio vero e proprio arriva lo stesso, con la frase finale che fa sciogliere definitivamente e non solo perché Kingsley va lì ancora da Gilderoy, ma proprio perché gli parla di lui, di quel vero Gilderoy che in fondo ha conosciuto solo lui.
P.S. Il titolo, nella sua semplicità, l'h trovato azzeccato, suggestivo e totalmente in linea con la storia.
Bravissima, tornare dai tuoi Kingeroy è sempre un piacere.
 

Recensore Master
03/07/21, ore 18:21
Cap. 1:

Ciao!
Dopo aver letto la raccolta di drabble su Kingsley e Gilderoy eccomi qui a chiederne ancora, e con soddisfazione!
Secondo me avere in questo racconto più parole a disposizione ha solo giovato al modo in cui hai presentato la coppia. C'è una storia che inizia a scuola a termina diversi anni dopo, leggiamo di personaggi che crescono insieme e poi separati. Nei libri entrambi sono presentati da adulti, ma ho trovato molto convincente anche il modo in cui hai scritto di loro da ragazzi: "sani principi e riflessioni" per Kingsley e Gilderoy "tra un sorriso e una risata". Ci sono i loro tratti caratteriali distintivi in una forma più "acerba", soprattutto per quanto riguarda Gilderoy, che non è ancora al punto in cui costruirà il proprio successo su degli inganni. In fin dei conti è proprio per questa sua evoluzione che si raggiunge un inevitabile punto di rottura, perché, nella migliore tradizione, "gli opposti si attraggono" ma poi per restare insieme devono in qualche modo venirsi incontro. All'inizio del loro rapporto ciò accade e Gilderoy, che è una persona impaziente, insiste sulle crepe dell'altro per trovare qualcosa a cui aggrapparsi. In seguito, sarà alla propria maschera che si aggrapperà e non rinuncerà. Avendo sentito intimamente, grazie alle tue parole puntuali ed evocative, il loro legame, la fine, seppur coerente, è giunta con dispiacere. Ma non sapevo ancora che l'angst più duro e coinvolgente fosse nell'ultimo paragrafo!
Che bella storia!
Mi è piaciuta anche la struttura del racconto, evidenziata dall'impaginazione, e la citazione prompt assolutamente perfetta, perché con loro due il verbo "dimenticare" fa ancora più male. (Ritorna anche nella raccolta di drabble che ho già letto, in effetti, e non ricordo se te l'ho scritto in quella recensione, ma quel titolo è bellissimo!)
Vorrei saperti dire meglio quanto ho apprezzato questa storia. Complimenti!
Legar

Recensore Master
22/02/21, ore 11:56
Cap. 1:

Greta, eccomi! Non vedevo l'ora di passare nuovamente dai tuoi Kingeroy, e che meraviglioso gioiello che ci hai regalato *^*. 
Cerco di mettere un po' di ordine e di partire dall'inizio: il titolo, Lividi. Breve, secco, incisivo, e secondo me assolutamente perfetto per riassumere la storia. Lividi che possono avere una doppia valenza, da un lato lividi d'amore, quelli che King e Gild (davvero, perdonami se non scrivo i nomi per esteso ^^") si lasciano a vicenda, e dall'altro invece potremmo considerarli i lividi sull'anima con cui Kingsley dovrà convivere da un certo punto della sua vita in avanti.
Ti faccio già tanti complimenti, io faccio sempre una fatica assurda a trovare dei titoli adatti al contenuto e invidio chi ci riesce.
La struttura frammentaria mi è piaciuta moltissimo, adoro quando un testo è costituito da tanti "mini episodi" (è una tecnica in cui mi ritrovo molto.) e mi è piaciuta molto anche l'idea di introdurre ognuno di essi da dei brevi incisi, allineati a destra, che con pochissime parole introducono il punto dell'episodio, sottolineando da subito quanto King e Gild siano diametralmente opposti.
Tutto nasce come se fosse un gioco. Gilderoy è la finzione fatta persona, ogni cosa in lui è costruita, calcolata: per questo motivo trova probabilmente senza volerlo, affascinanti, quelli che sono diversi da lui e Kingsley ne è l'emblema. E rappresenta una sfida, per Gilderoy, che in qualche modo sembra voler rendere l'altra persona come lui, scoprendone le crepe e portandolo a crollare. Abbiamo la meschinità che incontra l'irreprensibilità e non riesce in alcun modo a scalfirla, perlomeno fino a quando l'atteggiamento del primo non cambia, lasciando ironicamente che sia la sua facciata a farsi scheggiare dalle crepe, per mostrare il suo lato più sincero.
Gilderoy mi ha ricordato tantissimo me stessa nel suo essere paziente nell'impazienza e mi ha anche fatto un po' tenerezza, ti dirò <3 Il suo gioco gli si è ritorto contro, ma per sua fortuna ha scelto la persona giusta, perchè Kingsley non se ne approfitterebbe mai, anzi, per qualche motivo lo ricambia nella maniera più sincera che esista. Mi è piaciuto molto il fatto che Kingsley in qualche modo abbia mantenuto il controllo, che non si sia lasciato strappare la maschera da Gilderoy, ma abbia invece scelto spontaneamente di toglierla. (E di togliersi anche qualcos'altro.)
BUhahaha, perdona la battuta idiota, ma non ho resistito considerato il contenuto del paragrafo successivo **: è bello vederli tanto preda della passione che persino raggiungere il divano diventa impossibile. L'immagine di quest'amore consumato per la prima volta in piedi, affamati e arrabbiati, è erotica e struggente assieme. E i lividi fanno la loro comparsa per la prima di tante altre volte: posso dire che immaginarmi Kingsley che li bacia via gentilmente, in preda ai sensi di colpa, è una delle cose più dolci del mondo? Io vado pazza per scene di hurt/comfort, o in questo caso meglio dire di after care, del genere. E quell'abbraccio di muscoli di cui parli, oddio, mi sto sciogliendo, e posso spingere via Allock da lì e infilarmici io T-T? Lui non lo apprezza a sufficienza, è_è
Poi nel paragrafo successivo cominci a parlare del dimenticare e ho cominciato a piangere, perché questo tema fra loro due assume tutto un altro significato e fa davvero molto male. Quanto vorrei che Allock fosse davvero riuscito a scegliere una vita forse sì, più mediocre (per quanto disprezzi questo termine, che sembra togliere dignità all'esistenza di chiunque non sia una stella di qualche genere) ma felice, e, soprattutto, sincera.
Kingsley e i suoi principi a questo punto diventano un peso, un costante reminder di quello a cui sta rinunciando e che sarebbe potuto essere: diventa un qualcosa da dimenticare, a sfregio del dono più bello che l'altro gli sta offrendo: quello della memoria (e no, non sto facendo involontariamente associazioni con Ryan Gosling ne Le pagine della nostra vita, per piangere ancora di più.)
Sentirsi dire da chi si ama, che si ha intenzione di dimenticare tutto è straziante, e ne so qualcosa.
La conclusione è il colpo di grazia: immaginavo che avresti fatto un accenno alla perdita di memoria di Allock, ma non mi aspettavo di ritrovare Kingsley, ancora al suo fianco dopo tutto questo tempo (sempre Ok la pianto di fare l'idiota) che con pazienza rimane fedele a fare quanto aveva detto in precedenza: aiutare l'altro a ricordare.
L'ho amata, ma adesso ho il cuore a pezzi çç.
Complimenti, cara, è sempre un piacere leggerti e lo è ancora di più quando parli di loro due.

Alla prossima, un abbraccio grande, 

Bennina

Recensore Master
19/02/21, ore 17:04
Cap. 1:

Ciao, blackjessamine, ecomi per lo scambio del giardino.

Non avendo mai scritto nulla su Harry Potter e i variegati personaggi che popolano il suo mondo, mi stupisco sempre quando leggo storie scritte così bene. Soprattutto quando mi trovo a leggere di queste figure all'apparenza secondarie, che in realtà ai fini dello svolgimento della trama sono importantissime. E in questo caso, Kingsley Shacklebolt e Gilderoy Lockhart sono un'accoppiata davvero vincente. Li racconti in una veste più fanciullesca e giovanile inizialmente, due maghi di talento ma uno all'opposto dell'altro. Metti ben in risalto le caratteristiche di ognuno, facendo delle brevi considerazioni su alcuni dei lori difetti e pregi più importanti, ma essere diversi non conta quando ci si desidera a vicenda, come in questo caso. Ho particolarmente apprezzato la scena in cui descrivi l'urgenza con cui si uniscono, descrivendo il tutto chiaramente, ma sempre con garbo. E in effetti, il prompt è espesso benissimo, e hai ragione quando nelle note dici che nel loro caso la frase calza perfettamente. Questa shot è davvero bella, mi ha intrigata, e lasciato un po di amaro in bocca perché anche l'angst è ben presente. Ammetto che sono ammirata dalla tua bravura, una lettura piacevole e notevole da vari punti di vista. Complimenti ancora!

Tea.
(Recensione modificata il 20/02/2021 - 11:05 am)

Recensore Veterano
30/01/21, ore 10:47
Cap. 1:

Ciao Greta! Perdonami per il ritardo con cui passo di qui e perdonami anche per il prompt straziante che ti ho lasciato: a volte so essere crudelmente dolorosa nella mia ricerca dell'angst. Tu hai scritto proprio quello immaginavo mentre ti scrivevo quel prompt - sapevo che non mi avresti delusa perchè i Kingeroy sono tuoi, li hai creati tu, li maneggi tu e hai creato dietro di loro una storia sofferta quanto reale. Scrivere di coppie crack non è affatto facile, perchè devi renderle naturali senza poi snaturare i personaggi e credo proprio tu ci sia riuscita, ci stia riuscendo con queste storie che piano piano ci fai leggere su di loro. Ho amato tutto di questa storia dolorosa, sono sincera, da Gilderoy che si impone come obiettivo quello di far crollare la durezza e la rigidità di Kingsley, a Kingsley che con una sincerità disarmante se la toglie da solo la maschera - perchè certo è duro come una roccia ma non mente, non finge, se ama perchè deve nasconderlo?
Ed è bellissimo questo gioco che hai creato, tra i tentativi di uno e i lividi dell'altro, di questa passione cocente che graffia e porta via. Più andiamo avanti nella lettura, più ci si porta dietro il dolore dell'allontanamento, Kingsley che si ritrova a pregare e Gilderoy a decidere che la fama viene prima di tutto, e che deve dimenticare, vuole dimenticare perchè ricorda troppo bene e non gli interessa più. 
Ma poi, come sappiamo, dimentica davvero. E i passi pesanti di Kingsley ripercorrono un corridoio asettico, bianco, candido, per entrare in quella stanza che è casa da 10 anni, che è dolore e non-memoria da 10 anni, e gli racconta una storia. 
Bellissima, straziante, ma anche con un finale dolceamaro: ovvero, anche un po' dolce, perchè alla fine si ritrovano e chi sa, magari Gilderoy si innamora un'altra volta, ora che ha perso la memoria.
Ti ringrazio tanto per aver scritto questa storia dopo la mia proposta, quella frase la trovavo perfetta per i tuoi Kingeroy.
Buon weekend e un bacio!
Mati

Recensore Master
30/01/21, ore 00:58
Cap. 1:

Ciao

Riesci sempre a costruire personaggi interessanti, sia che si tratti di personaggi originali sia di quelli creati dalla Rowling. 
Li sviluppi e ne crei una tua versione davvero molto credibile, con una introspezione assolutamente realistica - li rendi tuoi pur tenendoli fedeli all'opera ufficiale. 
Sia Sirius ed Alhena che Gilderoy e Kingsley sono coppie credibili, quasi canon, e di cui non mi stancherei di leggere.

Allock è la parte involontariamente comica de "la camera dei segreti" l'uomo tronfio e vanesio che ha vinto un premio per il sorriso ed l'idolo delle ragazzine e delle streghe più grandi. 
Vedere il giovane Gilderoy, lo studente che è ancora una versione imperfetta di ciò che sarà da adulto - è molto stimolante. Lo rendi davvero vivo e credibile, un personaggio in tre dimensioni assolutamente plausibile nel mondo reale e non magico.
Ambizioso, tuttavia non abbastanza talentuoso da distinguersi nonostante lo voglia, e che quindi impara ad averlo rubando le fortune ed i successi altrui. 
Ciò che fa con Kingsley - trovare la crepa da cui avere accesso a ciò che voleva, l'incuranza delle reazioni altrui - non sarà poi tanto diverso da quello che farà in futuro con le sue vittime carpendo i loro successi ottenendo la sua fama su una base di menzogne ed incantesimi ben lanciati. Solo che Kingsley è l'avversario più difficile, infatti il gioco lo vedrà perdente. E' difficile stare accanto a chi ci ricorda di essere imperfetti, fallaci e pieni di crepe, oltre che con una stabilità inscalfibile.

Kingsley nei romanzi è poco più di un personaggio secondario, almeno secondo me. Ha ruoli importanti (difendere il ministro babbano, diventare ministro della magia) ma non si sa nulla o quasi su di lui, Allock ha un libro intero per sè.
Eppure tu riesci a dargli vita in modo molto specifico, verosimile, e affine alla versione del romanzo: controllato, saggio, integro, ma capace di lasciarsi andare. Perdere il controllo e attaccare Gilderoy al muro, persino con dei lividi. (Diffida delle acque quiete - si dice da me)
Ma incapace di sopportare le bugie crescenti e la smania nella ricerca dei riflettori del compagno, preferisce la versione che non spicca dalla massa ma che è giusta per lui.
Cosa che Allock non può sopportare: di essere mediocre, uguale a tanti altri e forse anche peggio (più cattivo, più crudele) e quindi finché può lo usa per perfezionarsi in parole e gesti [si accontentò di allungare la schiena in un movimento languido] visto che con Kingsley i suoi giochini non hanno successo - anzi.

Però Kingsley torna quando di Allock non c'è più nulla, nemmeno lo stesso Allock.
Gli racconta i ricordi - che è tutto ciò che entrambi hanno sempre avuto.


Ti ringrazio molto per le tue storie,
Panda.

Recensore Veterano
28/01/21, ore 23:17
Cap. 1:

Io amato questa storia come fosse un livido lasciato proprio dopo qualche ora d'amore, con quei ricordi che Gilderoy ha dimenticato per forza di cose e che, invece, Kingsley conserva come un tesoro.

Ho amato il modo in cui la maschera del ministro è venuta giù, il modo in cui si è crepata, anche se per lui non dev'essere stato piacevole per nulla.

E, soprattutto, ho amato il finale ❤

Recensore Master
28/01/21, ore 01:38
Cap. 1:

Ciao, eccomi finalmente qui per lo scambio del Giardino! Mi scuso ancora per l'immenso ritardo.
Ho deciso di leggere questa storia un po' perché aveva solo una recensione un po' perché ero intrigata da questo pairing così crack. (Credo di aver letto solo una storia su Gilderoy e Kingsley, tempo fa)
Scrivere su una coppia crack è sempre un azzardo ma devo dire che tu sei stata molto brava ad accostare in modo credibile due figure che non hanno assolutamente nulla in comune. Ho apprezzato il modo in cui sei riuscita a gestire le loro caratterizzazioni e a rendere entrambi perfettamente IC; a conti fatti, Kingsley e Gilderoy non sono dei personaggi marginali di cui si sa poco o nulla, perché hanno un loro spazio e un loro impatto sulla trama dei libri, ma rimangono pur sempre dei personaggi secondari; forse è un mio parere, ma credo che caratterizzare Kingsley sia un po' più difficile che caratterizzare Gilderoy. (Dopotutto di quest'ultimo abbiamo qualche informazione in più, anche grazie alla sua biografia pubblicata tempo fa dalla Rowling su Pottermore.)
Questa storia sprizza IC da tutti i pori e crea una contrapposizione perfetta e bilanciata tra queste due personalità così opposte; l'atteggiamento manipolatorio e malizioso di Gilderoy, i suoi tentativi di raggiungere i suoi scopi attraverso l'inganno, il cercare crepe nell'animo altrui. (Essendo lui stesso una persona piena di crepe, è come se Gilderoy finisse per proiettare all'esterno queste sue caratteristiche, cercando negli altri i difetti che gli appartengono)
Poi abbiamo Kingsley, la sua gentilezza, i suoi principi, la sua stabilità. Mi piace molto che questo suo carattere razionale abbia finito per cedere a causa delle provocazioni che hanno fatto emergere il lato più istintivo, più impulsivo e passionale del personaggio.
Molto belli i riferimenti alle maschere, perfettamente azzeccati per Gilderoy. Tra l'altro questa frase "si accontentò di allungare la schiena in un movimento languido" è così tanto da lui che, quando l'ho letta, mi sono figurata perfettamente nella mia testa l'attore che interpreta il personaggio, intento a compiere questo gesto.
Immagino tu sappia già che mi piace un sacco il tuo modo di scrivere. Non penso che questa storia "risenta" di una frammentarietà, anzi, è proprio questo che rende lo stile efficace e distintivo e fa funzionare a dovere la narrazione. Mi sono piaciute un sacco le immagini e le metafore da te utilizzate; le mie parti preferite sono "Il desiderio che era emerso sul suo viso aveva il colore livido dei segni che aveva impresso sulla pelle delicata di Gilderoy" e l'immagine di Kingsley che percorre quei lividi con dei baci. Semplicemente stupende <3
Hai descritto molto bene il modo in cui il legame tra i due inizia a spezzarsi, perché un rapporto tra due persone così diverse e con dei principi così opposti non sarebbe potuto durare a lungo, è inevitabile che le loro differenze innate abbiano finito per sopraffarlo.
Il finale è semplicemente uno strazio, l'ultima frase di Kingsley rivolta a Gilderoy mi è arrivata come una stilettata al cuore. Insomma, ho apprezzato moltissimo ogni aspetto di questa storia e spero di riuscire presto a leggere le altre Kingsley/Gilderoy da te scritte.
A presto!

Recensore Master
27/01/21, ore 17:34
Cap. 1:

Ciao mia cara ^^
Questa storia mi chiama fin dal momento in cui l’hai pubblicata per cui, inevitabilmente, eccomi qui <3
Allora, innanzitutto vediamo di togliere quel crack pairing dalle note perché qui l’unica cosa simile a un crack è il rumore del mio cuore che si è frantumato in mille pezzettini T.T La cosa bella delle tue storie su questi due è che sono talmente giuste e ben pensate da risultare perfettamente naturali. Voglio dire, chissenefrega se Gilderoy e Kingsley compaiono in libri diversi e nulla fa presumere che si conoscano, il punto è che se si fossero conosciuti le cose sarebbero andate esattamente così e nessuno potrà convincermi del contrario. In realtà, adesso non mi viene in mente proprio nessun’altra possibilità per loro due, cioè, sono endgame, dai, è palese ù.ù
Scemenze di una povera donna sull’orlo dell’esaurimento a parte, la mia povera anima piange per questa stilettata di angst direttamente sparata in vena ma, ahimé, ne comprende la necessità. Non è che con questi due le cose potrebbero essere diverse. Gilderoy è quello che è, e devo dire che in questa storia sei riuscita a mostrarcelo in una veste ancora diversa: qui non è tanto la macchietta tutta presa da sé stessa e dal suo aspetto – caratteristica che comunque permane – emerge un che di perfido, ma anche di estremamente acuto, nella sua capacità di indagare le persone, di capire i loro punti deboli per poi andarli a colpire senza scrupoli, per vedere l’effetto che fa. Gilderoy, che è un maestro nell’indossare maschere, gode nel far cadere quelle altrui, la prende quasi come una sfida personale, e quando si trova davanti un muro che pare inscalfibile, ci si mette ancora più d’impegno per farlo cadere sotto i suoi colpi. Solo che, come spesso accade in questi casi, il gioco smette presto di essere tale, e lui si trova invischiato fino al collo dentro una partita che tira in ballo qualcosa di molto più profondo, qualcosa che forse nemmeno Gilderoy pensava potesse esistere, non per lui almeno. Io credo che Gilderoy sia convinto che nessuno potrebbe mai amarlo, se lo vedesse com’è realmente. Eppure Kingsley ci arriva vicino, vicinissimo a vedere oltre l’aspetto etereo e il sorriso angelico di Gilderoy, un sorriso capace di abbagliare – e quindi di confondere – chiunque si imbatta in lui. E poi c’è il desiderio, che monta tra i due e infine trova il modo di scoppiare e consumarsi contro il muro freddo del salotto, e ci sono i lividi che l’amore lascia sulla pelle – dentro la pelle, metaforicamente e non – e i baci che leniscono il dolore, e gli abbracci che sono un rifugio in cui poter respirare dopo essere stati in apnea per tutta la vita.
Solo che, appunto, di loro due si tratta, e non esiste universo in cui Kingsley possa accettare la piega che prende la vita di Gilderoy, e quest’ultimo, da parte sua, mai si fermerebbe, nemmeno per Kingsley, perché la fama è più importante di qualsiasi altra cosa, e la mediocrità, per quanto sincera, non è un’opzione tollerabile per Gilderoy. Anche lui fa la sua scelta, in fondo, e ne paga il prezzo – un prezzo salatissimo, perché è come se per lui non ci fosse alcuna possibilità di riscatto, ma un oblio eterno, un oblio in cui in qualche modo trascina anche Kingsley, che non si rassegna a lasciarlo andare, nemmeno dopo tanti anni.
Sì, però non è che io ogni volta che passo di qui posso ridurmi in queste condizioni eh T.T Insomma, prenditi le tue responsabilità.
Io intanto ti faccio i miei complimenti, ma che sei bravissimissima dopotutto lo sai già <3
Un bacione e a presto!

padme