Buongiorno,
una poesia un po' da funerale, ma d'altronde basta accendere la tv per essere catapultati direttamente in un mondo di orrore, di morte, di vuoto.
Ho imparato a tenerla spenta.
Non che però il resto vada tanto bene, si tira solo avanti.
Sempre una poesia molto impegnata!

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Ciao Francesco... Molto particolare il tuo componimento... Ho dovuto rileggerlo più volte per entrare nella storia, lasciandomi guidare da un ritmo asimmetrico ma molto preciso ed efficace. Penso che trovandomi di fronte a simili versi, posso solo imparare...
Anche la terminologia da te utilizzata è una sapiente miscela di forme e figure.
Chapeau.
Un caro saluto.
Roberto

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Caro Francesco, sei in piena estasi poetica, con una produzione che non si arresta e continua a far riflettere colui che nelle tue righe cerca anche delle risposte.
Abbiamo bisogno di poter credere di creare effettivamente qualcosa, ricercandolo anche tra gli angoli bui, dai quali, con fatica, dobbiamo venire fuori per non sembrare dei morti che camminano, trovando sempre una scintilla che ci faccia vedere una luce all’orizzonte, nonostante i proclami di quello che a turno si alza convinto di avere ormai la verità in tasca.
Sono momenti difficili che non donano ancora la possibilità di guardare a qualcosa di più alto.
Continui ad essere sempre stimolante cercando di far dipanare i bandoli delle matasse che vai svolgendo.
Un abbraccio e un augurio per sereno fine settimana.

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