Recensioni per
Échec et mat
di acchiappanuvole

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/02/21, ore 21:15
Cap. 4:

Ciao acchiappanuvole!
Incredibile, mi inoltro in una fiction su La Regina degli Scacchi e mi ritrovo lamiere, forni, cicatrici, un burbero operaio che dal nulla sciorina lezioni di vita profondissime, ricordi di un'infanzia difficile, un aborto, favole e simboli del folklore sovietico...non avrei mai immaginato che la tua storia avrebbe avuto un così ampio respiro e questo, secondo me, dimostra quanto ti stanno a cuore i tuoi personaggi: non potrebbe essere altrimenti se, prima ancora di dare agli scacchi un ruolo dominante (anzi, neanche sappiamo se mai lo avranno) hai già delineato in maniera così precisa i loro atteggiamenti, i loro pensieri e le loro azioni.
In più, è notevolissima questa associazione 'semantica', se così la si può definire, che fai tra la Russia di quegli anni e l'asprezza di fondo che la caratterizzava, e poco importa che essa si manifesti tramite una cicatrice procurata in fabbrica, una madre che perde un figlio prima ancora di poterlo tenere in braccio per la prima volta o un bambino che ha dovuto vedere il corpo morto del fratello ridotto in uno stato pietoso: sia come sia, vien sempre bene.
Chiudo con una menzione speciale a Pavlov che, pur essendo un uomo indurito da un'esistenza tosta e avara di riconoscimenti, a differenza di Lyubim riconosce all'istante i veri talenti del piccolo Vasily e lo invita a coltivarli, anziché sopprimerli.
Sono sempre più curioso di leggere il seguito e, nell'attesa, ti saluto rinnovandoti i miei complimenti.
Alla prossima!

Recensore Veterano
11/02/21, ore 00:15
Cap. 3:

VA BEH. VABBBEEEH! <3
Quanto mi piace tutta questa contestualizzazione sociale e storica, LO GIURO. Mi fai innamorare di qualsiasi personaggio originale che passa per questa storia. Ad esempio, Povlov. Che dire? Tutto il suo passato segreto avuto coi Romanov. E come descrivi bene Vasily? Mi piace tantissimo l'idea che hai avuto di lui così perspicace e pacato fin da piccolo, persino con degli omaccioni che normalmente incuterebbero un certo timore ad un bambino.
Oh, STANDING OVATION per i dialoghi. Sono fluidi, naturali. E certi botta e risposta davvero sorprendenti. E bellissima anche l'analogia del generale inverno, davvero originale.
E la descrizione della fornace cosa non è? Davvero immersiva, verosimile. E cosa non è anche il finale:
Sua madre lo fissò come se realizzasse realmente la sua presenza solo in quel momento, accennò un sorriso senza farlo arrivare agli occhi. Non cantò.
Tra l'altro, mi ero dimenticata di dirlo, conosco bene la canzone popolare della Kalinka. Ne ho anche un ricordo molto personale :) quindi è stato bello ritrovarmela già dal secondo capitolo.
Non vedo l'ora che tu continui a scrivere questa long. <3 Grazie per averla scritta!
(Recensione modificata il 11/02/2021 - 12:17 am)

Recensore Veterano
07/02/21, ore 18:30
Cap. 3:

Ciao acchiappanuvole!
Nelle ultime settimane ho letto diverse fanfiction su La Regina degli Scacchi (sintomo che la miniserie ci ha messo poco a diventare un fenomeno di massa), tutte molto belle, ma la tua è quella che mi ha sorpreso di più perché risulta estremamente brillante senza il bisogno di avere Beth (che di fatti è apparsa solo nel prologo) al centro dell'attenzione.
In effetti, sappiamo talmente poco del passato di Borgov che la fantasia può ricamarci sopra le storie più variegate, e allo stesso tempo penso sia stato piuttosto difficile inventare qualcosa di così dettagliato senza poter attingere a nessun indizio.
Il pregio migliore dei tuoi capitoli è la capacità di fornire a noi lettori una tale mole di informazioni (l'attenzione ai particolari, alla cultura sovietica è eccezionale) senza per questo diventare noiosa o ridondante, restando anzi sempre scorrevole e accattivante.
Interessante anche la scelta di utilizzare titoli con termini scacchistici, un po' come gli episodi della serie.
Sono curioso poi di scoprire se la fiction sarà interamente incentrata su Borgov o se a un certo punto ci proporrai un dualismo con Beth.
Nell'attesa, ti faccio ancora tanti sinceri complimenti.
Alla prossima!

Recensore Veterano
04/02/21, ore 13:50

Ok, non credo di avere mai trovato fic incentrate sull'infanzia di Borgov. Sono una lettrice assidua di AO3 e, srsly, non ne ho trovata neppure una - o sono riuscite a sfuggirmi nonostante la mia ricerca scrupolosa e continua di qualsivoglia materiale su Borgov? improbabile ma non impossibile XD
Quindi sì, sono felicissima di ritrovare quella che sembra una sorta di Queen's Gambit sotto un altro punto di vista, una storia che parte dalla sua infanzia e racconta come un bambino di una famiglia nel pieno del regime comunista impari gli scacchi per poi diventare il campione del mondo. Insomma, se sarà questa l'intenzione l'appoggio in pieno. ✌️
Volevo farti tantissimi complimenti su come ti sei voluto/a documentare sulla storia russa, situazione sociale, vocaboli, canzoni e libri popolari di quel periodo. WOW. Si percepisce subito questa tua dedizione dal secondo capitolo. Mi piacciono tantissimo il padre e la madre di Vasily. Li trovo verosimili, umani e tridimensionali. E anche ben inseriti nel contesto storico.
Anche le descrizioni sono stupende - quella della stazione mi ha colpito in particolar modo - e insomma, ci sono tante premesse che fanno pensare questa long sarà una bellissima storia.
Unica nota da nazi gramar. Ho visto qualche minuscola dopo il punto e doppio spazio tra virgole. Non sono errori veri e propri, perché la storia scorre benissimo, ma piccole imprecisioni di forma. ✌️
Finisco col ribadire quanto aspetti il continuo. Non vedo l'ora di leggerlo. A presto 😁

Recensore Veterano
04/02/21, ore 13:08

Parto già ammettendo che ieri notte mi sono divorata la tua fic. DUE VOLTE. E visto che mi ha appassionata tanto, ho deciso di recensire capitolo per capitolo, anziché fare un'unica recensione.
Parendo dal primo, l'overture: un inizio enigmatico. Si capisce subito che Beth qui è la protagonista, e man mano, nella lettura, piccoli indizi fanno supporre che l'interlocutore sia Borgov. Adoro entrambi i personaggi, e sono felice che questo prologo sia incentrato sui due.
Ad ogni modo, è un inizio inusuale. Voglio dire, c'è un dialogo, una location accennata, e manca un contesto narrativo vero e proprio. E penso sia proprio questo "non capire del tutto" che rende interessante il primo capitolo. Sappiamo che Beth ha mentito dando una risposta elusiva a Borgov. Non vuole dirgli il motivo per cui si trova a Parigi, e di conseguenza il lettore si chiede perché. Ha a che fare con lui? Con qualche torneo di scacchi? Con lei? Insomma, è un prologo che non fa capire del tutto ciò che sta succedendo e invoglia il lettore a volerne sapere di più. Come quando si legge un'anticipazione sull'aletta della sovracoperta di un libro 😁