Recensioni per
Glitch
di Alexander_Draganovic

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/02/21, ore 11:35
Cap. 1:

SECONDA CLASSIFICATA

Alexander_Draganovic – Glitch
 
Stile: 
È onestamente difficile valutare lo stile dal solo parlato. L’ambiente che circonda i personaggi, le loro reazioni, gli indizi di quello che, parlando della trama, potrebbe succedere, sono interamente affidati ai vari dialoghi tra personaggi (tra l’altro, mai menzionati per nome). Il che può portare solo a due risultati: un mappazzone, come direbbe Barbieri… o una storia folle; intesa come follia positiva. Credo che nel tuo caso si possa propendere verso la seconda possibilità.
La gestione dei dialoghi dev’essere pressoché perfetta per riuscire a tenere il filo della tua storia. Non parlo della mera coerenza, della maturità, ma di ogni altro aspetto che possa conferire al lettore la “percezione” di chi stia parlando e cosa stia succedendo; e significa, senza ombra di dubbio, che i personaggi devono possedere un’identità netta, che non lasci margine alcuno di dubbio.
Su questi aspetto ci siamo. Eccetto l’ultimissima scena, quando appaiono i vari signori Black, White, Green e Red. Lì ho faticato ad orientarmi. Per il semplice fatto che non sono mai apparsi e, considerato il colpo di scena che li ha preceduti, mi sono trovato spaesato. Con una seconda rilettura attenta ci si può arrivare, ma va segnalato; per lor signori vale il problema che non si è presentato tra Sir e il (Poveraccio)Dottore.
Chiusa questa premessa, direi che la storia è riuscita a creare atmosfera, e non era scontato che accadesse. Man mano che la conversazione con il Sir si approfondiva, emergevano dettagli a contorno capaci di tenermi sul pezzo. Un testo ben scritto, quale che sia la sua forma, deve fare proprio questo. Hai saputo creare una trama davvero interessante, ma lo sforzo non sarebbe servito a nulla senza una costruzione che potesse stuzzicare l’attenzione fino all’ultimo momento; lo so, mi sto ripetendo… forse sono stato glitchato anch’io. Voglio dire è che ogni tassello fondamentale c’è e nell’insieme si amalgamano in modo, se non perfetto, positivo. A livello stilistico, eccetto qualche inciampo sul finale, posso dirti sono che hai fatto un buon lavoro :)
Quanto alla grammatica: non rientra nel campo di valutazione, quindi le mie saranno perlopiù solo osservazioni sommarie. Non ci sono errori grossolani, ma alcuni ne ho riscontrati. I più sono certo siano di distrazione, ma in un testo fatto di solo dialoghi, dove l’uso della punteggiatura è molto importante senza altri strumenti a supporto, indirettamente incide sulla percezione di alcune scene, rallentandone la comprensione. L’unico punto che mi sento di riportare, che non rientra tra quelli di cui parlo né nel campo di valutazione, è che tra i punti di sospensione “…” e una parola non dev’esserci spaziatura.

Originalità: 
Sul piano dell’originalità questo racconto si presenta in un modo ambivalente. L’imput generale sembra ripreso a grandi linee da Cyberpunk, perlomeno da quel poco che so del gioco, quindi dal punto di vista futuristico gli unici punti di riferimento che posso prendere in considerazione sono la telecamera – molto ingegnosa e particolare –, nonché e soprattutto il Glitch. Non solo rappresenta il titolo, ma un caposaldo della trama, quel tocco accattivante che ha trasformato la storia da semplice dialogo a una vera e propria esplosione di sorpresa. Più o meno verso la metà del racconto ho cominciato ad annusare che qualcosa non andasse, poi quando il Sir ha parlato del famigerato compagno, che fosse un dottore, ho capito che il colpo di scena era dietro l’angolo. Capirlo non ha dato meno importanza al colpo di scena, a maggior ragione se consideriamo il ribaltamento successivo e totalmente inatteso. Come ho anticipato sullo stile, una chiara contestualizzazione dei vari Sir Black, White e Green, e Red, non si sente. Ma non è un colpo di scena completamente casuale e fine a sé stesso, poiché che il Sir fosse un signore della malavita era chiaro, che Kassandra possa esserlo diventata accordandosi con altri Sir anche; era la figlia del boss silurato proprio dal Sir. Nel complesso, direi che la vena originale di questa storia non si può discutere. C’è, soprattutto nel come è stata gestita la trama.

Utilizzo del pacchetto: 
Per quanto concerne il prompt, direi che ci siamo. Abbiamo una donna che, successivamente, scopriamo che è stata effettivamente la fidanzata del Sir. E lui la stalkera, la osserva, in una maniera che hai lasciato trasparire magnificamente raccapricciante (+3). Abbiamo lo psichiatra, temporanea vittima del losco gioco del Sir (+3). La telecamera nascosta è, contrariamente alla mia precedente svista, più che presente e ben gestita all’interno della trama. Perdona la mia svista (+3).

Gradimento personale: 
Il racconto mi ha stupito e in positivo. Devo confessarlo: quando ho visto che c’erano solo dialoghi ho avuto qualche perplessità. Tuttavia, a maggior ragione, come giudice devo staccare le mie impressioni e dedicarmi solo all’aspetto soggettivo del giudizio, quindi ho letto senza alcun preconcetto. E per fortuna! Trovo questo racconto molto ispirato, capace di attirare l’attenzione. Soprattutto per il modo vivido in cui il Sir lo racconta, quasi fosse un narratore e il lettore si fosse trasformato in quell’innocente dottore che pian piano cade nella sapiente e perversa trappola del Glitch.
In tutto questo, stravolgere il finale con un bad ending che vede protagonista non più cacciatore ma “preda” è quel tocco di classe che ti vale il 6/6 pieno; attualmente, sei il secondo autore che abbia mai ricevuto la massima valutazione in questo campo, in un mio contest.
Complimenti!

Nuovo recensore
15/02/21, ore 19:14
Cap. 1:

Ciao Alexander,
avevo avuto modo di conoscere le tue abilità nel campo della scrittura leggendo le tue poesie ed ora, approcciandomi a questo brano decisamente "forte" mi rendo conto che al di là della capacità, il tuo estro creativo è davvero eccezionale.
Prima di tutto complimenti per la scelta di aver strutturato l'intero pezzo solo attraverso battute in discorso diretto. E' una scelta estremamente rischiosa e coraggiosa, ma qui sei stato bravissimo nella resa. Senza usare alcun beat ma solo attraverso l'uso del dialogo sei riuscito a descrivere nei minimi dettagli tutto ciò che accadeva nella scena. Chi legge è totalmente immerso nella vicenda, che battuta dopo battuta genera un crescendo senso di inquietudine, sorpresa, stupore,sino a provare il medesimo orrore che prova lo psicologo nel realizzare sin dove giunge l'estremo disumano delirio del Corporativo. E proprio qui hai inserito con il gioco della matrioska, il colpo di scena nel colpo di scena. Il corporativo carnefice che resta intrappolato nella medesima tortura da egli stesso ha ordito, destinato pergiunta allo spegnimento. Il punto di vista passa da quello dello psicologo a quello dei corporativisti in un vorticoso ribaltamento della prospettiva. Complimenti, non era facile ma soprattutto hai saputo tratteggiare in poche ed oculate battute la costruzione di un mondo e del pensiero di chi lo sorregge,ossia uomini con un potere dispotico talmente vasto da rischiare di venirne divorati. Un racconto che onestamente suscita più di una riflessione anche sulla nostra società, dove il controllo dei dati relativi alle nostre esistenze non dovrebbe mai sfuggire dalle nostre mani.

Recensore Veterano
10/02/21, ore 23:33
Cap. 1:

Alexander, la tua storia è davvero spassosa e originale per come si svolge attraverso il dialogo tra due personaggi, lo psichiatra e il paziente, dialogo scorrevole che mostra tutti gli aspetti della vita tecnologica futuristica, e degenera nel finale rivelazione.
Bello il contrasto tra il ricco stalker, il suo linguaggio volgare  e lo psichiatra  dai modi garbati, sempre più scandalizzato.
Hai manifestato una fervida imaginazione e ti consiglio anche io di continuare a scrivere storie
Bravissimo

Recensore Master
10/02/21, ore 20:13
Cap. 1:

E ovviamente non potevo esimermi dal passare, visto anche lo stress psicologico che io applico su di te, quando si tratta di me.
Mi sono divertita un sacco a sentirti "sghicciare" come un forsennato sulla tastiera, ho adorato guadarti borbottare in giro per casa, seduta sullo scalino della stufa.  Grazie di cuore per aver colto la  mia sfida e aver voluto partecipare a questa mia follia.
Ma venendo alla storia, ammetto che mi piace, che e' estremamente sul tuo personaggio che conosco ormai da 20 anni (tra un paio di mesi). L'hai scritta in una forma originale, non hai messo nemmeno una descrizione e il tutto ha un buon ritmo, una trama che regge e ha quel tocco di follia necessaria per far parlare uno stalker (non che tu lo sia nella realta').
Mi sono divertita tanto con te in versione autore, mi piacerebbe leggere ancora qualcosa di tuo... racconti, dialoghi, poesie. Secondo me hai molto da dire.
Grazie, Alexander.
(Recensione modificata il 11/02/2021 - 09:39 am)

Recensore Veterano
10/02/21, ore 18:07
Cap. 1:

Ciao Alexander,

Storia sicuramente carina che offre due potenti colpi di scena.
Ho dato un occhio al pacchetto e lo hai espresso sicuramente in modo esemplare, aggiungendo anche qualcosa in più nel finale.
Sicuramente anche il bad ending è incontestabile, pertanto complimenti.

Penso che un testo non fatto quasi esclusivamente di dialoghi gli avrebbe permesso un miglior apprezzamento, ma hai creato comunque qualcosa di piacevole da leggere.

Ho notato un paio di errori nella coniugazione dei verbi, ma, essendo presenti all'interno di un discorso diretto, si potrebbero imputare ai personaggi e non allo scrittore.


Ti segnalo alcune cose:

> Parlatemi del Vostro malessere Sir

Prima di "Sir" ci vuole virgola. Come in:

- Parlatemi del Vostro malessere, Signore.
- Parlatemi del Vostro malessere, Thors.


> “Li ho disattivati Dottore, per avere una visione più vivida di cosa mi manca.” “Posso parlarVi apertamente Sir?”

Manca un ritorno a capo



Ciao e in bocca al lupo per il contest!