Cara Fenice ho voluto spulciare tra i tuoi scritti e non potevo non dedicarmi ad una poesia su il mio anime preferito di sempre. Adoro quest'opera che trovo perfetta, infatti la amo così tanto così com'è che io non sono mai riuscita a scrverci un solo rigo di mio pugno.
Confesso che ho lettopoche fanfics su questa sezione e sempre per questo motivo.
Tornado a noi ho trovato questo tuo componimento reso alla perfezione, una trasposizione romantica e delicata della notte delle lucciole che credo sia nel cuore di tutti noi. Questa tua poesia è così coinvolgente e così bella che mi sono figuarata vivide le immagini da te evocate. Hai usato parole misurate e calibrate in un modo davvero impecabile restituendo a chi legge una grande emozione.
Ti ringrazio di averla condivisa con noi e sappi che  leggerò senz'altro altre tue poesie riguardanti questo splendido anime, a cui tu mi sembra proprio sappia rendere giustizia.
Un abbraccio e a presto!

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Ciao fenice
Questa poesia e' meravigliosa, sembra di rivivere e vedere palesemente la notte delle lucciole...Complimenti
V

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Che bellezza leggere questa poesia colma di tenerezza dedicata ai nostri Oscar e André! Leggerti è stato come rivedere la notte delle lucciole provando sensazioni tattili, ascoltando i rumori della notte, assaporando ogni frammento d'aria. Grazie per questo istante di dolcezza. Complimenti!

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Molto toccante questa poesia, specialmente questo pezzo:
Un incrocio di sguardi

li ha incatenati l’uno all’altra.
Un abbraccio ed un bacio
suggellano l’unione,
ed è tutto ciò di cui hanno bisogno
per sentirsi un tutt’uno.

perché loro sono davvero una cosa sola, in questa notte più che mai, anche se noi li abbiamo sempre visti così nei nostri cuori.
Ho voluto leggere questo tuo scritto quando mi avevi accennato che entrambe avevamo scelto lo stesso titolo per una nostra creazione.
Complimenti , davvero molto dolce

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La loro notte delle lucciole, due corpi che si amano e che appaiono essi stessi elementi di una natura attenta ad ammirare la propria bellezza.
Come se quel momento fosse stato impresso nel tempo, diventando simbolo di un amore che non conosce fine e che appartiene al naturale corso degli eventi.
La magia di un sogno d'amore che resta decantato nell'eternità.
(Recensione modificata il 05/04/2021 - 08:01 pm)

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Cara Fenice,
Me lo merito tutto quel tuo ringraziamento nei miei confronti!
Si, tutto tutto!!!
Ma quanto sei dura da convincere tu??!
E' stata un faticaccia, però l' ho fatta mia volentieri, perché le cose belle devono mostrarsi e risplendere in tutto il loro fulgore. Questo scritto brillava già altrove, ma la sua vera ribalta era questo fandom e qui era giusto che esso giungesse.
Come tu sai... io avevo subito riconosciuto tutti i protagonisti di questa poesia: notte, Luna e innamorati... perfino "grilli e cicale" (per quanto il mio personale dubbio sulle cicale notturne continui a sussistere) e, ovviamente, nuvole e stelle, che se ne stanno sempre a spiare, silenziose, le pazzie degli esseri umani.
"Magia della notte" e vero miracolo del trovarsi indissolubilmente uniti.
Ancora una volta, complimenti!
Con sincera ammirazione - Lenovo 2015

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Gentilissima dama,

mi permetto di rispondere pubblicamente, quindi mettendoci firma e faccia, perché mi piace l’idea che quello che sto per dirti possa essere letto da chiunque passi di qui per caso, e che si dica: “Questo è quello che pensa Sacrogral a proposito del lavoro della bella Fenice”.

Questa è una filippica in mio stile, prendi fiato, in due parole non so fare niente.

Intanto, io non so fare recensioni. Eppure non ci vuole niente: uno dice se un lavoro gli piace o meno, trova pezze di appoggio nel testo per confortare quanto detto, saluta con cortesia: la recensione è fatta e dignitosa. Ma io, le poche volte che son costretto da forze oscure a commentare, non ci riesco: divago, entro nei testi, costruisco dialoghi, procedo per impressioni e, appunto, divago. Sarà che, quando appunto il Lato oscuro della Forza mi spinge a vestire i panni del recensore, significa che il testo mi ha scatenato qualcosa, nei casi migliori vorrei averlo scritto io. Quindi, quando posso, approfitto delle risposte alle recensioni che ricevo per parlare dei testi altrui, quando il recensore è anche autore e quando, magari, ho letto di fresco qualcosa di suo. Ho letto il tuo “Notturno” poco dopo aver dato al mondo “Ogni cosa è nuova”. Ho visto l’immagine, le citazioni in epigrafe (confermo: tutte originali e documentate), ho letto la poesia (perché la chiami ‘poesia in prosa’? Che c’entra la prosa?) e ho riconosciuto la mano del poeta. Quello che io non sono – lo dico senza rimpianto, con cognizione di causa. E poiché mi è arrivata la tua elegante recensione a giro di posta, nella disposizione d’animo tendente all’onirico, mi è venuto di dirti quello che è vero, cioè che tu sei poetessa e io son uomo da prosa. Non c’è nulla di male per nessuno dei due, direi – per me, Carducci è un artigiano, un uomo di prosa, un intellettuale degno di stima, ma Pascoli, che è un pazzo furioso e un latinista d’eccellenza, Pascoli è poeta. Un’altra mia personale idiosincrasia riguarda poi gli argomenti dei testi: è chiaro che quando si riscrivono puntate ci rigiriamo tutti gli stessi argomenti, e penso che i confronti siano improponibili per mille ragioni, ma non mi piace quando pubblichiamo tutti sullo stesso momento dell’anime – mi sembra sempre che i testi, affollandosi, restino meno impressi, quando invece devono respirare. Paranoia mia, va da sé. Ma per questo ho detto che avrei aspettato, se avessi letto prima la tua poesia e quella della brava Ireland, tanto le storie non son mica mozzarelle, mica scadono.

Detto questo, penso che Lenovo e Kiara abbiano fatto molto ma molto bene ad incoraggiarti a regalare il testo ai lettori, perché prima di essere altro siam lettori, e leggere belle poesie declinate su personaggi belli e forti ci piace. E a me la tua poesia è piaciuta perché fonde due elementi che sono essenziali, l’eleganza e la semplicità. La poesia è sempre difficile, ma non deve mai darlo a vedere: la fatica del poeta, per così dire, deve essere occultata al lettore, che deve credere ciò che non è, ovvero che sia scaturita senza fatica. La poesia deve dire tanto con poco. Dante diceva “i’ mi son un che quando/ Amor mi spira, noto”, e se ne intendeva, lui. Il poeta come medium fra la carta e l’Amore. Eppure, che scrivesse di getto, non ci credo; ma è la riprodotta semplicità il segreto del Dante stilnovista.

Credo di aver finito le parole, spero che mi bastino per porgerti omaggi devotissimi, e sperare che madamigella soffi ancora parole al tuo orecchio.

Sacrogral, al tuo servizio

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La notte, illuminata dalla dolce luna, fa loro da testimone. Le loro anime intrecciate volano alte adesso che anche i corpi si sono uniti in un momento che sa di eternità. Molto bella e intensa la tua poesia, complimenti.

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Ciao Fenice. Mi fa piacere ritrovare questo tuo scritto non solo nella sezione poesia ma anche nel fandom di Lady Oscar. Bello come le tue parole possano adattarsi a differenti situazioni e persone. In questo caso tutto è riconducibile ad Oscar e André, nella magia di questo momento da te ben descritto. Come ben dici nell'introduzione, una notte "sospesa", dal sapore eterno. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/02/2021 - 10:38 am)

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Per André specialmente quella doveva essere davvero una notte magica; si avvera il coronamento di un'amore che dura da una vita.
Buona giornata

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Cara Elena, sono atmosfere fatate quelle che ci porti, nel modo delicato che ti è proprio. Ho sentito i profumi e i sussurri delle notti d'estate, quelle che sciolgono il cuore. E questa è una notte che sa di eterno, come quell'amore che è rimasto indelebile nei nostri ricordi. Un caro saluto.

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Difficile commentare le poesie, te lo dice uno che a volte ne scrive. Difficile non cadere nel già visto o nel banale. Invece io leggo calda ispirazione, fulgido amore di due personaggi entrati di diritto nella nostra immaginazione. Complimenti.

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La notte delle lucciole narrata dal punto di vista della luna che, dall'alto dei cieli, assiste all'incontro di due anime che si sono, a lungo, cercate.
Pochi attimi che sanno di eternità mentre, tutt'intorno, infuria l'inferno. E' lo stesso inferno che, presto, li inghiottirà, ma, per ora, ci sono soltanto loro due e la luna che li guarda dal cielo.

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È vero, la magia della notte ha reso tutto più speciale per loro.

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Attendevo questa poesia già ieri sera o stanotte, invece sei riuscita a stupirmi ancora una volta cara Elena regalandomi le atmosfere e le armonie notturne in un mattino soleggiata e luminoso come questo.....
Eccellente la poesia, straordinari i suggerimenti introduttivi e molto romantica l'immagine postata .
Si denota tutto l' amore e tutta la cura possibile, e il risultato è ottimo!
Una poesia da quelle mie ricordare, leggere e rileggere. Complimenti!!💖
(Recensione modificata il 20/02/2021 - 11:11 am)

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