Ciao Francesco, mi viene da ridere ad immaginare una scena simile. Soprattutto ad immaginare la tua faccia incredula.
Non posso dire di essere un suo grande fan perché a dire il vero conoscevo poco di lui, ma ricordo con piacere l'ultimo film che ho visto con lui nel cast.. Si chiamava se non sbaglio "Il premio" di 4/5 anni fa...semplice e geniale allo stesso tempo.
Ti lascio un caro saluto.
Roberto

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Hahaha Dai ti è andata bene, almeno ti hanno scambiato per un bell'uomo! Sono sempre simpatici questi aneddoti...
Avrei sempre voluto incontrare una mia sosia, ma non mi è mai successo. A quanto pare tu il tuo sosia lo puoi vedere alla tv! Mi è dispiaciuto molto quando ci ha lasciato, era un grande attore. È una bella figura con cui identificarsi.
Un abbraccio!
Jean

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Bravo!!!

Hai scritto talmente di getto, aggrappato alle ali del ricordo, che stavolta la tua poesia sembra quasi una prosa. E guadagna in spontaneità.
Mi piace vederti nelle sembianze di Gigi Proietti, ma non tanto dal lato fisico. La parte esteriore non mi interessa, negli scrittori e scrittrici di EFP.
E' la tua anima, che somiglia a volte a quella di Gigi.
"Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista", recita Wikipedia a proposito di Gigi.
Così sei tu.
Un essere speciale, come speciale fu lui, nato e morto lo stesso giorno. Immortale lui con le sue recitazioni, immortale tu con le tue scritture.

Un abbraccio

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Buongiorno,
ma sai che non avevo mai avuto un'idea di come sei? Nel senso... non che abbia importanza, ma è da tanti anni che ti leggo e devo dire che ora che ho una immagine di te, sono in un certo senso felice! E' come quando compro i libri di un autore che mi piace, guardo nella parte finale della copertina e nella sua biografia c'è anche una foto. Bello associare un viso a un'opera.
Complimenti, quindi! Anche tu sei come Gigi, un immenso, bravo artista. In eterno.

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Caro Francesco ti ho letto con la curiosità che ha suscitato in me il racconto, nel quale ci hai voluto offrire uno slice of life, uno spaccato quotidiano della tua vita, a metà tra il particolare e il surreale.
In questi tempi soprattutto, nei quali la distanza sembra debba farla da padrona, è stato, penso, sconcertante vedere tutta quella gente, in fila per l’acquisto del pane, venirti incontro per salutarti e abbracciarti, scambiandoti per il mitico Gigi Proietti.
Lo sconcerto è dato dal fatto che tutta questa gente non si sia minimamente ricordata che il grande attore è morto poco tempo fa. Gente che è sempre molto social, attaccata a un dispositivo altrimenti non si è abbastanza cool, che non si è resa conto dell’impossibilità di quanto stava vedendo.
Una cosa positiva però è rimasta: ora anche noi possiamo immaginarti fisicamente oltre che leggerti piacevolmente. Questa volta mi hai allietato la serata. Un abbraccio affettuoso.

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