Recensioni per
Fragile ragazza di porcellana
di Ingridark

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
13/05/21, ore 10:03

Ciao Ingridark. Sono rimasta affascinata dal titolo e, leggendo l'introduzione, dalla contrapposizione tra l'esistenza e la morte. Ho potuto percepire il dolore di questa ragazza, fragile bambola di porcellana, da te descritta nel suo essere profondo. Suggestiva l'espressione nel finale, "kintsugi tra gli umani", dove tutto converge. Un saluto.
(Recensione modificata il 13/05/2021 - 10:04 am)

Recensore Master
03/03/21, ore 16:33

Un'opera che mi lascia senza parole, da contemplare in silenzio come si fa con i capolavori.

Molto bella per la tecnica. Frasi come versi di poesia. Narrazione in terza persona, distaccata, eppure in grado di far piena luce sulla protagonista.

Molto bella per il contenuto. Capace di suscitare tante e svariate emozioni, il tutto con estrema naturalezza.

Molto suggestive le immagini, come il "campo innevato e attraversato da rigagnoli di un fiume azzurro e scarlatte strade di sangue secco"; oppure la delicata bambolina di porcellana, la cui fragilità ricopre di crepe.

Mi ha colpito pure l'accenno al kintsugi, affascinante tecnica di cui ero completamente all'oscuro.

correggere "invitabili "

Recensore Master
02/03/21, ore 17:08

Ciao :)
Ho trovato questa racconto molto intenso e profondo; le tematiche che hai scelto di affrontare toccano in qualche modo ogni essere umano, chi prima o chi dopo, perchè crescere è inevitabile e essere immersi in un processo di metamorfosi non voluto fa paura, soprattutto se alla base non vi è una stabilità, come nel caso della protagonista. La mancanza di un padre e la presenza "tossica" della madre complicano ulteriormente il cambiamento e non mi sorprende che questa serie di sofferenze abbia costretto la giovane a "punirsi". Non nascondo di aver sperato, a un certo punto, che la giovane potesse farsi forza e parlare con qualcuno del dolore che prova, un qualcuno che sappia aiutarla davvero.
Molto bello anche il riferimento al Kintsugi con l'immagine delle sue ferite brillanti di oro, quasi a voler esaltare la sofferenza per renderla un punto di forza.

Complimenti, è un lavoro ben scritto e coinvolgente,


_Atlas_

Recensore Junior
01/03/21, ore 23:17

Ciao,

In vero, ci sto pensando da diversi minuti, (ho anche riletto la storia) ma temo di dover commentare banalmente con un "mi è piaciuta", cosa vera, per carità. La mia speranza era di esprimere qualcosa di più, diciamo così, interessante.
Non mi arrendo...
Penso che chiunque abbia ormai varcato la soglia oltre cui l'adolescenza trova il suo epilogo, sappia di cosa stiamo parlando, possiamo immedesimarcisi e l'ho fatto.
I miei diciotto sono passati da un po' (9 anni, se ami i dettagli), ma ben ricordo il senso di smarrimento nel capire che le mie azioni avrebbero avuto, da quel momento innanzi, un drastico cambiamento. In realtà, sono sempre stata spaventata dall'idea di crescere. Poi vabbè, l'adolescenza: il baratro che, chi più chi meno, c'inghiotte tutti per poi risputarci diversi, forse irriconoscibili.
Ho apprezzato la costruzione, il lessico e sì, anche quel leggero senso di pesantezza e sconforto che, riga dopo riga, sembrava solo destinato ad aumentare...
Dai, qualcosa è uscito. Mi sarei sentita in colpa poiché il tuo testo era interessante e sentito.
A presto,

-Agp.