Ma loro ci osservano, sai?
Mi piace vederla così.
O nulla avrebbe senso.
Forse ci guidano.
Voglio credere che abbiano il potere di condurci lungo il nostro destino. Magari di cambiarlo. Di rendere luce ciò che è tenebra.
Mi piace pensare anche questo.
Forse solo per dare un senso a questi anni di passaggio su questo terreno impervio.

Abbraccio te, e il tuo papà, che ti guida e illumina.

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Buongiorno,
il fatto è che in fondo i genitori sono come tutte le cose belle, quando le hai a fianco non te le godi appieno e quando non ci sono più mancano. Mancano da morire perché... loro in fondo sono parti di noi, sono la base di noi. Siamo il loro frutto, la mela maturata nei loro rami protettivi.
Un abbraccio!

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Che bella questa poesia. Il rapporto coi genitori è spesso controverso, ma si sente in questo scritto l'affetto per tuo padre.
Pensa, anche mio nonno compie gli anni lo stesso giorno e gli sono particolarmente affezionata.
A presto!
Jean

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Stavolta è solo il tuo cuore, caro Roberto, e non il cervello, che ha dettato le parole.
Sono parole che tirano a lucido gli occhi.
Sono parole che non possono restare inascoltate.

Si direbbe quasi che esplodono, senza poter essere più trattenute, dopo alcuni giorni di rimuginamenti.

Mi associo, se permetti, agli auguri.

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Roberto,quasi una carezza questa poesia,una carezza d'amore.Hai avuto una eccellente educazione.Tuo padre l'ha letta mentre tu la scrivevi.Un abbraccio.
Pasta 4/3/21

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