Sensuale ed evocativa, una breve poesia che mi suggerisce che qualche volta è quasi doveroso concedersi di lasciarsi andare ed essere ammaliati da una "sirena".

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Le sirene sono subdole, ti ammaliano col loro canto di magia, e in un attimo la preda si arrende.
Dopo, non sarà più la stessa.

Solo Ulisse è scampato, ma che fatica...

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Buongiorno,
sembra una poesia molto sensuale e di profondo risveglio dei sensi, ma poi ci ricordi con inquietudine cosa sono le sirene... qual è il loro scopo, la loro vita.
E purtroppo ci sono tante persone così. Chiamano, attirano, feriscono.

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Caro Roberto,Ulisse volle sentire questo canto e si fece legare all'albero della sua nave.Quando torno' in se' pianse per la seconda volta per la figuraccia con i suoi guerrieri.Questo tuo "afflato" e' dovuta ai virus?alla solitudine?.Ma la poesia ti aiutera'.Un abbraccio.
Pasta 6/3/21

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Ahi, ahi... Gli amori non corrisposti o corrisposti a metà! Li conosco bene anche io. Sono una questione complicata, particolarmente dolorosa, soprattutto quando l'altro ci manda segnali contrastanti. Siamo attirati dal richiamo delle nostre sirene e poi soffriamo quando l'incantesimo del loro canto svanisce.
In questa poesia si percepiscono rabbia e dolore, ma non esplosivi e deliranti, sono velati e lucidi. Molto bella. Bravo!
Jean
(Recensione modificata il 06/03/2021 - 06:40 pm)

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