forse dovrei smetterla di commentare storie di cui non conosco né capisco assolutamente l’ambientazione ma, ormai lo sai, mi sono affezionata! :P
quindi, pur non avendo idea di chi siano i personaggi e quale sia la loro storia o il loro background, posso commentare quel che emerge da questa storia.
Mi piace molto il modo in cui racconti il rapporto tra i due protagonisti, perché pur essendo all’oscuro del contesto posso capire cosa l’uno pensa e prova per l’altro. Mi è piaciuta molto quella metafora di lui sui pesci dell’acquario, l’ho trovata calzante e credo si capisca molto bene anche parte del suo carattere dal modo in cui vede e vive la servitù. Certo la ragazza in questione fa eccezione, eppure in modo delicato, il che mi ore rappresenti anche un po’ un aspetto di lei pur essendo di natura forte, come mi fa capire l’altra metafora sul fiore a cui sono state recise le spine. Mi piacciono le metafore come avrai capito, e tu le fai arrivare molto bene qui. L’unica cosa che ho apprezzato meno è il modo di raccontare un po’ aulico per i miei gusti, anzi, nello specifico non è proprio il modo di narrare per intero (che trovo comunque molto fresco e comprensibile), ma solo quando hai scritto “il di lei” verso la fine. È una piccolezza e me ne rendo conto, ma per quanto per tantissimo tento si stata legata anche io a modi di dire più aulici ultimamente ho scoperto una tendenza alla modernità che non mi aspettavo di poter provare. È in ogni caso il mio gusto personale, e la cosa che adoro di questa storia (di tutte le tue storie in realtà) è che pur non conoscendo il contesto il riesca sempre a cogliere quei tratti che mi paiono essenziali ed importanti dal modo in cui racconti. Un abbraccio! |
