Recensioni per
La legge dell'orso
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/09/22, ore 16:29

Mio caro Old, rieccomi! Finalmente torno a leggere qualcosa scritto da te, mado', è passato un secolo! Stavolta ho scelto una one-shot, ho gironzolato un po' nel tuo profilo e questa storia mi ha attirata per via del titolo. Legge dell'orso ovvero legge della natura (ho pensato subito a questo) vs legge degli uomini... come poteva non attrarmi? Considerato poi, come intuivo solo dalla premessa, che queste i due mondi, umano e animale, si sarebbero incrociati e forse confusi. Dopo averla letta, posso dire che non ci ho visto così male!
Come al solito le tue storie sono efficaci grazie alla tua economia espressiva, per il modo in cui riesci a dire tanto con poco. La vicenda si snoda soprattutto attraverso il dialogo, ho notato, le interazioni tra Turner e i suoi colleghi, in cui si percepisce chiaramente l'avversione dei primi verso il "ragazzo di città" e come questo disgraziato non si rende conto di starsi scavando sempre di più la fossa per il suo modo ingenuo di fare tutto bene. Che venga dalla città è simbolico: da una parte abbiamo la città, appunto, il mondo degli uomini, le sue regole e i suoi compromessi (anche i suoi comfort), dall'altra il mondo della natura, più ancestrale, imperscrutabile, non buono, forse neanche cattivo (anche se ovviamente quello che succede a Turner è terribile e ingiusto), un mondo homini hominis lupus, insomma, in cui la legge degli uomini non ha presa così come la morale o l'etica. Il discorso finale del supervisore è molto eloquente in questo senso. Terribile ma a volte, spesso anzi, la natura lo è. Avrei anch'io un paio di personaggi che parlerebbero come il capo ranger e credo tu possa immaginare quali *coff* 
Povero ragazzo, comunque, spero se ne sia scappato a gambe levate dopo tutto ciò! Anche se poi non è il punto della storia, il personaggio in sé e tutto il contesto li ho visti come il simbolo di qualcosa; l'ho trovata una storia molto allegorica infatti e mi ci voleva rileggerti ^^ E poi sono fissata coi numeri pari nelle recensioni, la mia farà arrivare il conteggio a 20, un bel numero tondo (ignorami xD)
Un abbraccio :*
Prim
 

Recensore Master
05/04/22, ore 21:32

Santo cielo.
Ad un certo punto è come se un cazzotto mi avesse colpita sulla mascella.
Già ho provato un forte senso di malessere nell'assistere al mobbing orizzontale - quello cioè subìto dai colleghi -  sopportato da questo bravo ragazzo, assolutamente inammissibile. Per motivi professionali - sono avvocato giuslavorista - ho a che fare con queste atmosfere lavorative mefitiche tutti i santi giorni, ed è proprio così: sono, per assurdo, i lavoratori più bravi, diligenti e capaci quelli che lo subiscono.
Invece di essere ammirato ed emulato, dato che addirittura viene considerato il "ranger modello", non fanno altro che mortificarlo. 
Ma quando subisce violenza... ecco, a momenti urlavo.
Inaccettabile, è una cosa che mi fa rivoltare lo stomaco!
Ti prego, fagli avere giustizia!
Tu sempre bravissimo ed avvincente, leggerti è sempre puro diletto, amico caro.
Tra le ricordate.
 

Recensore Veterano
29/03/22, ore 13:14

Ciao, credo che questa sia la prima storia che leggo scritta da te, devo dire che lo stile di scrittura é incredibile fluido descrittivo quanto basta!
Mi é piaciuto molto, anche i personaggi con poche frasi riesci a delineare i caratteri, o almeno ad abbozzarne alcune parti.
La storia é interessante e atipica direi.
Quello che non capisco é il giudizio che si intuisce, che quello che accade sia giusto, quando il personaggio principale, si, é un saputello ma non in modo offensivo o cattivo, anzi lo trovo quasi ammirevole quanto si impegni per essere un bravo renger. Da parte sua noto un impegno che nei colleghi non c'é.
E questa negligenza e nonnismo che dilaga, anche da partedel capo renger che praticamente paga il pizzo agli orsi?! Perche cosi fanno il lavoro al posto loro, tenendo lontano i bracconieri.
Trovo un po asssurdo il fatto che traspare da quello che scrivi che tu sia dal idea che tutto questo sia giusto?

Nuovo recensore
02/12/21, ore 09:46

Salve!
Ogni tanto mi rifaccio viva su questo sito e gironzolando tra i vari generi, dopo aver scorso pagine e pagine mi sono imbattuta in questo piccolo capolavoro.
Lo stile è scorrevole e nient'affatto pesante anche nelle scene più forti, rendendo questo testo godibilissimo. L'ho divorato nel giro di poco, devo ammetterlo!
Mi è assai piaciuto il finale, che un poco lascia spiazzati: ci si aspetterebbe che il "capo" ceda alle suppliche del malcapitato chiamando la polizia per arrestare gli autori delle torture...e invece no! Non è un finale di quelli soliti, ma qualcosa di molto più interessante.
Complimenti, complimenti e ancora complimenti!

-Lele- 
(Recensione modificata il 02/12/2021 - 09:48 am)

Recensore Veterano
17/11/21, ore 09:24

C'ho messo una vita, ma finalmente ho finito di leggere questo godibilissimo racconto.
Se vieni dalla città resti uno di città, non basta scimmiottare la gente del posto, peggio che mai cercare di imparare dai libri. Certe cose si imparano solo se le vivi, e "Boston" la lezione direi che l'ha "vissuta" fino in fondo.
La prossima volta che sentirà parlare di orsi che si svegliano in estate e vanno in giro a fare danni e a bruciacchiare le panchine del parco (e che minchia di orso riesce a fare una cosa del genere?), ci penserà due volte prima di mettersi a fare il saputello e correggere i ranger del posto, che lì ci sono nati e cresciuti.
Concludi senza rivelare cosa decide di fare Turner: se rimanere al campo e comportarsi davvero da ranger o tornarsene in città a continuare a piangersi addosso, come la pappetta che in fondo è.
Spero la prima. Del resto, se ce l'ha fatta il suo supervisore (anche lui marchiato a fuoco sul culetto), forse può farcela anche lui.
Detto questo, io alla carne, caxxo, non ci rinuncio. Se al sangue è meglio, please. :P
E niente, anche questo racconto finisce tra le mie storie preferite.
A presto, Vecchio mio!

Recensore Master
15/10/21, ore 14:42

Ciao carissimo^^
Sai che con me devi avere pazienza, ma prima o poi torno sempre dalle tue parti.
Questo racconto non può che lasciare un amaro in bocca e una certa inquietudine. La riflessione finale del supervisore porta alla luce sicuramente temi interessanti. La natura non è né buona né cattiva, non esiste una giustizia o un'etica. Ogni specie deve sopravvivere, a scapito o a favore di altri esseri viventi. E in questo posto sperduto, lontano dalla civiltà, anche l'essere umano torna a far parte di un mondo dove non è più conveniente attenersi alle regole "esterne".
Il protagonista scopre tutto questo nel peggiore dei modi, vivendo la terribile esperienza sulla sua pelle. Ci sarebbe da vedere come reagirà, o abbandonerà un mondo così diverso dal suo ideale, oppure si adatterà alle sue leggi. Perché come sappiamo l'essere umano può abituarsi a tutto.
C'è da dire che il giovane di città ci ha messo del suo per risultare odioso nei confronti dei colleghi, ma probabilmente non è nemmeno tutta colpa sua. A volte serve spirito di adattamento, sempre per restare in tema.
Infine comprendo a pieno l'intolleranza per i turisti ignoranti e petulanti, è normale che i ranger ogni tanto perdano la pazienza con certa gente xD
Un racconto originale e interessante, cinico al punto giusto per trattare questi temi.
Complimenti, bravissimo come sempre!
Alla prossima! :)

Recensore Master
20/07/21, ore 19:53

Ciao Old Fashioned,
ho letto con interesse e (all'inizio, almeno) con divertimento questa tua storia.
Andando più avanti, si fa decisamente cupa e dolorosa.
Il ragionamento del supervisore sui Mac Dowell è molto interessante, assimilandoli a una specie di predatore con un suo peso, per alcuni versi positivo, sull'ecosistema.
Interessante anche il fatto che lui stesso sia passato attraverso questa disavventura e, nonostante questo, se ne sia fatto una ragione al punto di formulare questo ragionamento.
Indubbiamente è una conclusione interessante sulla quale meditare.
Complimenti per la scrittura brillante e le splendide descrizioni che consentono di visualizzare la storia quasi come un film.
A presto
MaxT :)

Recensore Master
31/05/21, ore 10:06

Ciao Old Fashioned. Mi è piaciuto questo contesto diverso che hai scritto, dove ho ben immaginato quanto accaduto attraverso le tue parole. Leggendo il titolo pensavo che l'orso riguardasse l'animale, invece ho scoperto qualcosa di terribile. Una legge vigente nel suo essere celata in questo mondo di rangers. Mi è dispiaciuto per quanto di orribile accaduto a quel ragazzo e purtroppo non è certo il primo. Emblematica l'espressione: "l’orso fa parte dell’ecosistema, ogni tanto vuole nutrirsi. Eliminare gli orsi, per far sì che nessuno venga più sbranato da loro, serve solo a distruggere un equilibrio che invece deve rimanere intatto. Lo stesso supervisore ha "un marchio a fuoco fatto come la sagoma di un orso", come scritto nel finale. In questa tua storia ho apprezzato anche i dettagli, come per esempio quello riguardante una diversa alimentazione. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 31/05/2021 - 10:08 am)

Nuovo recensore
13/04/21, ore 19:39

Complimenti, mi piacciono le storie che riescono a fare uscire lo schifo nascosto in ogni persona. Sto leggendo di un tizio violentato e l'unica cosa che riesco a pensare è che non è poi così odioso come secchione, mentre invece quelli che dicono "Non so nulla" e alla fine prendono sempre il massimo li lancerei volentieri fra gli orsi, non specifico quali. E tutto questo lo sto pensando senza fare una piega, quindi direi che hai colpito nel segno. Dovrebbe stare nella categoria Noir, questa storia, perchè ne ha tutte le caratteristiche.

Recensore Junior
23/03/21, ore 00:24

Ciao Old! ^^
Non sono morta! E tu dirai, ecchissenefrega... ma buon per me!!
Sono vergognosa, lo so... allora, le due long le recupererò prossimamente, intanto le ho messe nei preferiti a scatola chiusa perché le hai scritte tu e tanto mi basta, so che le amerò. Intanto ho recuperato questa invece, e come al solito sei riuscito a sorprendermi! È fantastica! Ma quindi per le mani di questi orsi ci sono passati un po' tutti (*brivido ghiacciato) come ci lasci intuire dal finale - stupendo, d'effetto, cinematografico come nel tuo stile che AMO!!!
Ma come ti vengono, Old? Sei geniale!!
Lo stronzetto saputello a me era simpatico, nel senso, è oggettivamente insopportabile ma ho apprezzato lo sforzo, si capiva che era fatto a fin di bene, povero ciccino... e poi per come sono fatta io, in mezzo agli orsi non ci avrei mandato nemmeno il mio peggior nemico, ecco...
Come sempre io resto affascinata da te e da tutto ciò che scrivi (ti sono venute DA DIO le turiste francesi, per dire, tra le altre mille cose che ho amato in queste righe) e sono davvero, ma davvero dispiaciuta perché non ho più il tempo materiale per starti dietro... ma tu continua a scrivere, ti prego, che prima o poi io recupero tutto!!
Menzione d'onore per il cortile da film horror, con tanto di cani e macchina abbandonata, dove ovviamente il protagonista medita una fuga a gambe levate (cosa che avrebbe fatto ogni altro essere umano dotato di raziocinio) salvo poi ripensarci, come da copione... sei fantastico!! Adoro!!
Alla prossima, e scusa ancora...
^^
Elly
(Recensione modificata il 23/03/2021 - 12:24 am)

Recensore Master
22/03/21, ore 10:43

Esimio, ciao.
OK, sono un po' stranito, dopo aver letto questa storia.
Sto pensando che davvero ci sono persone tutte precisine e che ne sanno il doppio degli altri.
Diciamo che penso sempre che la perfezione dà fastidio solo a chi non é in grado di raggiungerla.
E che si amano i difetti degli altri perché fanno sentire tutti più umani.
Ma questo ranger non é uno che ostenta ciò che sa. Forse é solo un po' ingenuo nei suoi comportamenti. Quando dice alla signora il nome scientifico del fiore, per es, mi sembra che lo dica per aggiungere un'informazione, non per umiliare il collega.
L'odio dei colleghi penso sia riconducibile a una qualche forma di invidia nei suoi confronti.
E fino a qui tutto normale.
Ma poi cosa succede? Gli uomini si trasformano in animali e, anziché cercare una soluzione "logica", decidono di seguire la legge della giungla.
Il discorso del capo, alla fine, non fa una piega, ma tutti i suoi esempi riguardano il mondo animale, non le persone.
Il titolo é anche esplicativo. La legge dell'orso, non dell'uomo.
Tutto molto chiaro, ma perché é così dannatamente difficile da accettare?
Alla prox!
Ssjd

Recensore Veterano
19/03/21, ore 18:10

Ciao, carissimo!
Sono un'ingrata deficente per due volte, la prima perchè non avevo visto la pubblicazione di questa one-shot, e la seconda perchè non ho uno straccio di tempo per dedicarmi ad una seria recensione del mio amato Maximilian (<3 <3), sulla quale mi voglio impegnare per bene. E in merito a questo il mio senso di colpa cresce di volta in volta, e ti chiedo perdono.
Comunque questa storia mi ha provocato sentimenti contrastanti: da una parte, già da quando è arrivato a cavallo per "salvare" le turiste francesi, il protagonista mi stava sulle palle; dall'altra mi dispiace per lui. Dà la stessa impressione del secchione della classe che, alle medie, ti parlava sopra. Avrà tutti i motivi del mondo per fare così, ma ti fa salire l'istinto omicida lo stesso. Certo, di sicuro non si meritava di essere "sacrificato" agli orsi. Quella è stata una mossa un filo eccessiva.
Devo dire, comunque, che dei ranger io non so praticamente nulla, parimenti ai parchi naturali americani (diciamo che la mia conoscenza dell'America in generale, eccezion fatta per quelle tre/quattro ambientazioni da sitcom, si avvicina molto allo zero assoluto), ma è stato molto interessante leggere questa one-shot.
Tra l'altro nutro un sacro terrore per l'ambientazione che hai dato, ovvero l'america centrale e regredita. Mi chiedo davvero se esistano cose più o meno simili, e capisco anche perchè sia lo scenario perfetto per gli horror.
Comunque hai lasciato un finale aperto. Cosa farà Turner? Secondo me rimarrà lì e tacerà, rispettando l'ecosistema.
E' stata comunque una lettura bellissima, sei fantastico come al solito!
Un abbraccio e alla prossima!
(P. S. due osservazioni stupide:
la prima è che ho notato che i tuoi personaggi insistono con la pizza ai peperoni.
E la seconda è che mi chiedo come facciano certe persone a porre domande come quella che hai riportato nelle note. "come fate a far sventolare le bandiere nella stessa direzione?" io boh. la stupidità di certa gente...)

Recensore Master
17/03/21, ore 14:28

Ciao Old ^^
So bene che devo concludere ancora la lettura della tua long per la sfida di Soul – ho finito giusto qualche giorno fa di leggere “Budapest” di Ale, dato che ero indietro pure con quella – ma ho deciso di passare prima di qui, attirata dal titolo e dalla faccenda dei ranger, argomento su cui non sono tanto ferrata ^^
Tu ovviamente sei esperto in tutto AHAHAHAHAHAH veramente, non sai quanto ammiro questa tua capacità di destreggiarti alla perfezione tra un sacco di argomenti, tematiche e intrighi.
Allora, allora… la scena iniziale, quella con le tizie che sembrano essersi perse e poi vedono arrivare il ranger salvatore mi ha ammazzato, giuro.
AHAHAHAHAHAHAHAH figurati se non dovevano sclerare per quel bel tipo che le ha raggiunte a cavallo :D
Per quanto riguarda gli altri personaggi, okay, Doug è stato un pelino ingenuo in molte occasioni (non proprio un pelino, ma vabbè XD), però cavoli, anche i suoi colleghi sono stati un bel po’ stronzi!
Okay che non lo sopportavano, ci sta che se la prendano con il novellino con cui tutti si complimentano e che tutti amano anche se è arrivato dalla città, però penso proprio che abbiano decisamente esagerato.
È anche vero, come si capisce verso la fine – grazie anche alle parole del supervisore – che in questo parco naturale vigono delle leggi abbastanza datate che, per quanto sbagliate – e da brivido, perché mentre leggevo non riuscivo a crederci –, esistono da prima che lui nascesse, molto probabilmente.
Ed è veramente straziante pensare a ciò che Turner ha subito, specialmente se si pensa che sia successo soprattutto a causa dei suoi colleghi.
Ora, però, mi viene in mente che oltre al supervisore, anche tutti gli altri ranger siano passati per quella sorta di “rito d’iniziazione” piuttosto crudele, e a quel punto si sono detti di dover sacrificare la “carne giovane” dell’ultimo arrivato, complice anche il fatto che non lo sopportano e che quindi volevano dargli una bella lezione per punire la sua diligenza, il suo perfezionismo irritante e le sue competenze che, sono certa, sotto sotto invidiano.
Alla fine l’hanno preso e mandato direttamente nella tana dei leoni – ah, no, degli orsi XD – sottoponendolo a una tortura insensata, ma in questo ambiente necessaria, in un certo senso.
Una delle scene più esilaranti, comunque, è stata quella della signora rompicoglioni che faceva un sacco di domande sui cibi vegani, gli opuscoli, gli alberi abbattuti ecc… pfffffff, ma che piaaaaaaga, che pallosa!! Se fossi stata in Reyes, le avrei mollato un pugno in bocca seduta stante! ^^”
Un altro dei miei momenti preferiti è stato quello del briefing, quando il supervisore ha fatto notare le lamentele sui ranger AHAHAHAHAHAH la faccenda degli ebrei e dei bambini vegani “traumatizzati” mi ha spezzato, giuro!
Comunque, tornando un minimo seria (XD), la parte finale è stata veramente toccante: quando Doug viene mollato fuori avvolto come un fagotto e poi quando va dal supervisore a lamentarsi, salvo poi capire che non ci sarebbe stato niente da fare, mi si è stretto il cuore perché ho pensato che non ci sarebbe stata giustizia nemmeno questa volta.
E la cosa più raccapricciante è che queste cose succedono davvero in tantissimi frangenti, in tantissime occasioni e a tantissime persone; ed è proprio vero che ogni ambiente ha le sue leggi non scritte, anche se io penso che non sempre possano rimanere radicate in eterno, altrimenti saremmo ancora fermi a chissà quanti secoli fa. Invece tanti cambiamenti sono avvenuti e forse non ce ne rendiamo pienamente conto, ma è così e pian piano certe cose si sono evolute.
Beh, in questo caso però non è stato così e a Turner non resta che fare una scelta: rimanere nel parco e sottostare a queste regole, oppure darsela a gambe e dimenticare – o almeno provarci – per sempre questa brutta esperienza.
Cos’avrà scelto forse non lo sapremo mai, ma io confido nella seconda opzione!
Prima di lasciarti, volevo solo segnalarti che ho trovato un errore di battitura – io in un testo così lungo me ne sarei lasciata sfuggire un’infinità ahahahahahah XD
In questa frase, che si trova proprio all’inizio del testo: quindi sollevò lo sguardo e lo fece girate tutt’intorno, credo intendessi scrivere girare anziché girate ^^
Okay, credo di aver detto tutto quello che avevo in mente, quindi ti ringrazio ancora una volta per la piacevole lettura e per regalarmi sempre dei momenti intensi e testi veramente ben scritti e coinvolgenti. Riesci a portarmi con te in mondi e attraverso tematiche che solitamente non mi appassionano tanto, perciò non posso che darti questo merito! *-*
Ci sentiamo presto, ancora tantissimi complimenti per questo magnifico racconto ♥

Recensore Master
17/03/21, ore 10:17

Beh, questa storia mi ha suscitato una serie di emozioni a dir poco contrastanti. Non che non mi sia piaciuta, anzi. E' stupenda. Però è...come dire, una sorta di macedonia. Generi misti: ci sono alcune parti che fanno ridere (le turiste francesi rincoglionite, le frecciatine ai vegani scassacazzo), altre che fanno riflettere (ok Turner, abbiamo capito che sei nuovo e vuoi fare una buona impressione. Ma oltre un certo limite si diventa degli scassacazzo di prima categoria), e altre parti, più drammatiche, che inquietano non poco. Ci credi se ti dico che un pò mi è dispiaciuto per il povero Turner? Un'esperienza simile non deve essere per niente facile da digerire. Spero che non abbia degli strascichi negativi. In ogni caso, viva gli orsi (quelli veri), e abbasso gli scassacazzo!

Alla prossima!

Recensore Veterano
16/03/21, ore 16:01

Ciao, carissimo ^^
Passo da qui e poi mi fiondo sul Werwolf, promesso.
So di essere in ritardo criminale e mi spiace molto.

Per quanto riguarda questa storia, beh, gli Americani hanno un modo tutto loro d'intendere i concetti di "natura", "paesaggio" e "tutela ambientale. Tu che ci sei stato (beato te!) lo avrai notato sicuramente.
Non voglio annoiarti con un riassunto del corso di "Geografia dell'ambiente e del paesaggio", in sostanza hanno delle leggi molto elastiche, che non sempre sono condivise a livello federale. Leggi che tendono a sfruttare a seconda delle necessità.
Vedasi la decisione recente di costruire un oleodotto in una riserva naturale in Alaska, per esempio.

Doug Turner incarna molto bene questo punto di vista: è il tipico ragazzotto americano, che sa tutta la teoria ma non ha idea di come funzioni la pratica. Rappresenta il lato "glamour" del parco naturale, quello che fa colpo sulle visitatrici ma in realtà è quasi tutta fuffa.
Dietro l'apparenza, nel sottobosco per così dire, fermentano invece tutte quelle leggi ataviche che regolano il ciclo naturale delle cose. Quello vero.
Per citare il divulgatore della Scienza Brutta (Barbascura X, ti consiglio di cercare i suoi video): "La natura fa schifo!"
Ogni specie ha i suoi bisogni, che a noi piacciano o meno, e ci sono delle specie le cui necessità vanno in conflitto con quelle delle altre. Giusto o sbagliato non esistono in natura: esiste solo l'istinto di sopravvivenza.
La selezione naturale di Darwin, da un certo punto di vista: o impari ad adattarti o muori.
In questo caso non muore nessuno, ma il racconto è un paradigma eccellente per dimostrare questo concetto. Fa impressione solo perché, trattandosi di un essere umano, tendiamo ad empatizzare più con lui che con, che ne so, un daino o un cetriolo. Ma dal punto di vista dell'orso non cambia molto: lui se ha fame mangia. Punto.
Tra l'altro è notevole il metodo degli "orsi" (bears di nome e di fatto, se mi concedi la battuta) MacDowell: marchiano gli esemplari per catalogarli e controllare su quali intervenire.
Di base, è lo stesso processo che usano i biologi per le specie protette, no?

Concludo prima di lasciarti una recensione più lunga della storia stessa.
In questi giorni, la Lega Anti Vivisezione ha in atto una campagna per la tutela degli orsi. Che ne pensi d'inviare questo racconto?
Magari servirà a qualcosa anche in quel contesto X°D
Scherzi a parte, come sempre caustico, diretto e senza sbrodolare.
Bravissimo!

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