Buongiorno,
poesia che conferma le mie parole, cioè che niente è meglio di una bella passeggiata in campagna o nelle periferie.
Rischiara le idee.
Certo che però stare sempre fermi lì nello stesso punto prima o poi stanca.
Complimenti anche questa volta!

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Ciao Francesco. Credo che sia nobile riuscire a mettersi nei panni del prossimo per provare a captarne le sensazioni. Ma entrare nel paesaggio che ci circonda ed "ansimare" insieme al "verde"è qualcosa di elevato e sublime che in pochissimi sono in grado di fare.
Tu sei uno di quelli. Senza alcun dubbio.
Mi inchino davanti alla tua maiuscola sensibilità.
Un caro saluto
Roberto

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Ciao Francesco,
devi sapere che leggo spesso leggo i tuoi scritti, e se non scrivo mai e perchè non mi reputo all'altezza di commentare. Spesso non credo di arrivare dove intendevi tu con le tue parole e tante volte penso che allora è inutile scrivere una recensione. Oggi scrivo lo stesso, forse perché credo di aver capito. Hai descritto un'atmosfera di vuoto e silenzio intorno, il tutto fa presupporre a una passeggiata piacevole in campagna, eppure c'è ansia, c'è la sensazione di essere inseguiti. Mi dispiace per quei brutti pensieri che possono inseguirti e provocarti un malessere spirituale, termine vago per intendere una riflessione sulla vita intera che porta a considerazioni non soddisfacenti in toto. A volte convivere con la nostra natura umana è proprio difficile.
In ogni caso, anche se potrei non averci azzeccato un briciolo di quello che intendevi tu con i tuoi versi, le tue parole sono suggestive al massimo.
Buona serata, un abbraccio

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Buon giorno!
Ultimamente ci regali delle belle descrizioni di paesaggi! Oggi siamo in campagna a passeggiare, lo faccio spesso anche io avendo un cane che ama la caccia ai roditori. Per quanto le nostre campagne siano inevitabilmente diverse la sensazione di angoscia nell'attraversarle è simile. Ci si sente in fallo anche solo nel camminare da soli, per paura di una multa o di contrarre la malattia, quasi fosse la terra a potertela attaccare.
Speriamo finisca in fretta! Un bucolico abbraccio!
Jean

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Ciao Francesco, una poesia meditativa la tua.
Si percepisce l’attesa in quel silenzio assordante, il quale congloba sia i viali di campagna sia il verde che li avvolge di qualcosa che non si sa ancora cosa possa essere e che forse si spera possa riportare la serenità a menti e cuori tanto provati da tempi difficili che, nel silenzio delle loro vite, non fanno altro che ingigantire il vuoto che sentono crescere dentro di loro e che, come ben dici tu, di mistico ha davvero poco.
L’ansia è pesante e costante anche perché forse ci mancano determinati appigli che possano elevarci al di sopra di tutto quanto sta accadendo di terribilmente terreno.
Un altro dei tuoi pensieri che fa fortemente riflettere sul nostro modo di atteggiarsi in determinate stagioni della vita. Un abbraccio con il solito affetto di sempre.

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