Recensioni per
Piove cenere
di _Niente_Paura_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/04/21, ore 15:32
Cap. 1:

Valutazione per il contest "Che bella parola 'per sempre'" - Settimo posto



Grammatica e stile: 10,2/15 (5,7/10 + 4,5/5)

Danny -> Dany. Errore ripetuto, lo considero come unico. -0,1

"Rammentava i racconti del fratellino, di come il vecchio leone entrò ad Approdo del Re e tradì il vecchio drago." -> dopo Rammentava, dovevano esserci era entrato e aveva tradito. Dal momento che entrambi i verbi sono nella stessa frase, tolgo solo -0,5.

"«Sarebbe questo il vostro piano sua altezza?»; «Vedete sua maestà" -> Tyrion si rivolge a Daenerys usando il voi, quindi dovrebbe essere vostra altezza/maestà. -0,1. Inoltre c’è un problema di punteggiatura: il vostro piano, sua altezza?; Vedete, sua maestà. -0,5

"tanto fu abbastanza per capire qual'era la verità" -> qual era. -0,3

"«Hai visto Jon? Finalmente ...»" -> Hai visto, Jon? -0,5. Inoltre manca uno spazio tra Finalmente e i puntini di sospensione.

"Se la Daenerys spezzatrice di catene si sarebbe rivista qualche anno dopo, forse non si sarebbe riconosciuta." -> si fosse rivista. -0,5

"sepolta sotto i mattoni v'era il cadavere di Cersei Lannister" -> sepolto perché si riferisce al cadavere. -0,1

"il volto stretto in un espressione di rammarico" -> un’espressione. -0,3

In alcune frasi hai dimenticato il punto finale. Lo considero un misto tra errore di battitura e di punteggiatura, perciò ho tolto -0,3 per ciascuno:

“aggiunse grave Viserys, ma a tale risposta scosse la testa la ragazzina”

“«Il Re Folle»”

“ebbe paura quando cominciò ad urlare sempre più forte”

“s'abbandonò ma cercò di rimanere con gli occhi aperti, fissando l'assassino ormai ridotto in lacrime”



Errori di battitura:

"estattamente come un rivolo di sangue" -> esattamente.

"Però la strada brama sempre il proprio viandate" -> viandante.

"danzavano sotto il ritmo di una dissonanante melodia di una fatucchiera" -> dissonante; fattucchiera.

"un rapporto commuovente che spesso non capivano gli altri"-> commovente.

"questa dal canto suo voleva ascoltre i saggi consigli" -> ascoltare.

"infondo aveva mostrato fedeltà uccidendo un suo nemico" -> in fondo.

"la sua strada si stava sempre di più avvicinando al suo persempre" -> per sempre.

"ma lei non poteva curarsi di simili inezzie" -> inezie.

"sorridergli con fare innoccente" -> innocente.


Ci sono poi alcuni problemi con i dialoghi. Riporto qui lo scambio tra Dany e Tyrion per spiegarti tutto per bene.

«Sarebbe questo il vostro piano sua altezza?» disse Tyrion [questa parte è corretta, perché il verbo dire, come tutti i suoi sinonimi, regge la frase contenuta tra virgolette perciò non serve la maiuscola, né sarebbero serviti punti di interpunzione se la frase non fosse stata una domanda] con una vena di sarcasmo [qui serve un punto, perché è finita la frase e infatti la prima parola tra le virgolette successive inizia con la lettera maiuscola] «Bruciare la Fortezza Rossa con Cersei dentro?» sorrise il nano [qui sicuramente serviva un punto dopo nano per lo stesso motivo di prima. Per quanto riguarda il sorrise… avendo il significato di “disse con un sorriso” lo si può usare come il verbo dire, ma in questo caso specifico credo che il sorriso di Tyrion compaia quando pronuncia la frase seguente e non quella riguardo al bruciare la Fortezza Rossa, perciò sarebbe dovuto essere scritto con la lettera maiuscola] «Sapete chi altro ripeteva in maniera ossessiva bruciate tutto?» Daenerys lo stava guardando con gli occhi divenuti due fessure, ma continuò il consigliere

«Il Re Folle»
[in questo caso, siccome il verbo precede le virgolette, dopo consigliere doveva esserci : ]

Gli stessi problemi sono presenti anche nel primo dialogo con Viserys, perciò ho tolto -1 punto cumulativo. In generale comunque per i dialoghi ti consiglio di ricordare questa regola: se dopo le virgolette segue un verbo tra dire, pensare e simili, ci vuole la lettera minuscola, altrimenti inizia una nuova frase e si usa la maiuscola.


Hai usato un registro piuttosto alto, adatto per raccontare una storia sul Trono di Spade, e in alcuni punti sei riuscita a creare delle immagini molto suggestive. Ho notato però alcune ripetizioni superflue.

“Il cielo era grigio, tre grossi draghi si levavano in cielo” -> qui avresti potuto scrivere tre grossi draghi si levavano in alto.

“ogni volta che apriva la bocca usciva una voce grossa e dura. Non riusciva più a modulare il tono, non era più in grado di dar un tono alle frasi” -> qui avresti potuto scrivere non riusciva più a modularla, con riferimento alla voce della frase precedente, senza ripetere tono.

“niente poteva giustificare la follia che divampava nei suoi occhi. Come poteva chiudere gli occhi” -> anche qui, il secondo occhi poteva essere sostituito con come poteva distogliere lo sguardo.

Non sono errori terribili, ma comunque rendono la lettura pesante e poco variegata a mio avviso.

Ho poi notato che spesso elimini la vocale finale dai verbi all’infinito. In alcuni casi l’ho trovata una buona scelta, ma credo che non siano particolarmente adatti all’interno di un dialogo. Non mi sembra che nel parlato si taglino via delle lettere (quando si parla in modo corretto, ovviamente) perciò credo che in quei contesti sia sbagliato.


Titolo: 3/3

Il titolo in sé l’ho trovato molto suggestivo, sebbene all’inizio non mi sembrava particolarmente adatto alla storia che hai raccontato, visto che ti sei focalizzata di più sul viaggio che Daenerys intraprende da ragazzina a regina folle. Però la pioggia arriva dall’alto, proprio come la follia della Madre dei Draghi, che deriva dai suoi antenati e trasforma in cenere tutto ciò che tocca, perciò alla fine ho trovato che il titolo fosse giusto per questa storia.


Trama e originalità: 8/10

Comincio col dirti che mi è piaciuto molto che tu abbia raccontato la storia di Daenerys dall’inizio, con Viserys che la costringe a sposarsi, fino al momento della sua morte. Questo ha permesso di vedere la follia che cresce in lei, affiancata all’immagine della strada che Daenerys è destinata a percorrere. La metafora di questa strada mi ha colpita molto: all’inizio sembra essere ricoperta di gloria e gioia, ma man mano che Daenerys la percorre, si rivela crudele, mostrandole che il suo destino è semplicemente quello di soccombere alla pazzia della sua famiglia. Anche nella tua storia, però, devo dire che ho notato questa follia esplodere un po’ all’improvviso. Meno che nella serie, ovviamente, ma siamo passati dalla Daenerys nella Casa degli Eterni alla sua alleanza con Tyrion, dove la troviamo già un po’ folle, senza un passaggio graduale. Cos’è che la fa impazzire, concretamente? Solo il fatto che a Westeros la temono? Mi pare un po’ pochino sinceramente… Ed è qui poi che entra in gioco un altro fattore che non sono riuscita a capire del tutto: il what-if. Qual è il contesto alternativo in cui si svolge la vicenda? Sicuramente Viserion e Rhaegal non sono morti, lo dici all’inizio della storia, però questo non sembra influenzare minimamente gli eventi futuri. Se mi sono persa qualcosa, mi scuso, ma credo che avresti potuto sviluppare un po’ di più la discesa di Daenerys nella follia, esplorandone i motivi e descrivendo come passi da Mhysa a bruciare gli abitanti di Approdo del Re.

Infine vorrei parlare un momento della struttura della storia, in cui ho notato una cosa strana: praticamente nel primo paragrafo parli dei draghi che assistono alla morte di Daenerys, mentre dal secondo ripercorri la vita della regina in ordine cronologico, arrivando alla fine allo stesso momento descritto all’inizio. Non è sbagliata questa struttura, anzi mi è piaciuto che si sia partiti dalla fine per poi vedere in seguito come si è giunti a quell’epilogo, ma la prima volta che ho letto la storia sono rimasta un po’ spaesata dallo stacco improvviso dei primi due paragrafi. Magari è solo un mio problema (infatti non ha influito sul punteggio), però vorrei consigliarti in futuro di usare un tipo di divisione più netta tra paragrafi non successivi nella narrazione, tipo con una riga di asterischi o “ondine”, in modo che si veda già a occhio che sono scollegati.


IC: 9,8/10

Dany è la protagonista assoluta di questa storia e credo che tu ne abbia dato un buon ritratto, sebbene, come ti ho detto sopra, la sua discesa nella follia mi sia sembrata un po’ improvvisa. Lei è una giovane piena di sogni e ideali: vuole rompere la ruota che da sempre schiaccia i più deboli e riprendere il trono che spetta alla sua famiglia. Allo stesso tempo, però, si sente sola e, una volta giunta a “casa”, non trova quell’accoglienza calorosa che si era sempre immaginata, fatto che la rende sempre più crudele e dispotica, fino a ridurre in cenere tutto ciò che ha intorno. Ti voglio fare solo un appunto su un termine che hai utilizzato spesso e che, secondo me, stona parecchio: Viserys definito come “fratellino”. Questo è un termine che si usa in modo affettuoso, tra due fratelli che vanno d’accordo e si vogliono bene, e direi che per loro due non è molto adatto.

Tyrion è un altro personaggio molto presente in questa storia e trovo che con lui tu abbia fatto un ottimo lavoro. Sebbene la frase “devi essere una regina, non una conquistatrice” la trovi piuttosto stupida (prima di poter essere regina devi conquistare il regno, come ha fatto Aegon IL CONQUISTATORE), ma è una frase che il Tyrion delle ultime stagioni direbbe e, in ogni caso, sei riuscita a rappresentare bene le sue caratteristiche principali, ovvero la sagacia e il sarcasmo, così come i suoi timori crescenti mano a mano che ha visto Daenerys perdere sempre di più la lucidità.

Infine c’è Jon, che è troppo innamorato di Daenerys per rendersi conto della sua pazzia crescente. Alla fine è stato costretto ad affrontare la realtà e ucciderla, sebbene questo lo abbia fatto soffrire perché, come gli hai fatto dire anche tu, desiderava un futuro migliore per lei.


Attinenza al bando: 5/5

- Sviluppo del “per sempre”: 3/3

La ricerca del per sempre è presente in tutto il racconto e trovo che tu abbia reso molto bene la parte negativa di questo argomento: Daenerys credeva di trovarlo una volta presa Approdo del Re, eppure quando è lì sente comunque che le manca qualcosa e che, forse, ha seguito quella strada nel modo sbagliato. Ho apprezzato anche il fatto che questo pensiero sia stato instillato in lei da Viserys, lo stesso che le ripeteva che il Trono di Spade apparteneva a loro e che il popolo di Westeros era in attesa del suo vero re.

- Uso della limitazione: 1/1

Daenerys Targaryen, la follia Targaryen. La follia Targaryen viene menzionata spesso nel testo e, man mano che si va avanti, Daenerys la manifesta sempre di più.

- Uso del genere: 1/1

Angst. La follia e la morte sono temi angst per antonomasia, perciò genere centrato in pieno.



Gradimento personale: 3,5/5

Alcuni passaggi mi sono piaciuti davvero molto, tipo la nascita dei draghi, il dialogo tra Dany e un Tyrion scritto come Martin comanda, e tutta la parte finale, ma purtroppo per i motivi che ti ho elencato sopra non sono riuscita a godere appieno dell’intera storia.


Bonus: 0/1

Non hai utilizzato nessuna delle coppie bonus.


Totale: 39,5/49