Approfitto dell'attività dell'angolo di Madama Rosmerta per passare da questa storia che tengo tra le preferite da un po' e che rileggo davvero spesso con piacere.
La tematica dell'incomunicabilità è una di quelle che mi stanno più a cuore. Per quanto mi riguarda, la maggior parte dei conflitti che ho con le persone derivano proprio da situazioni come quelle narrate nella storia, tant'è che spesso ho avuto l'impressione di non sapere parlare e di non sapermi spiegare. Io dico X e la qualcuno capisce Y. È frustrante. E leggendo questa storia mi è sembrato di rivedere la mia frustrazione, ma messa su carta e narrata con uno stile magnifico. Ecco.
Forse può sembrare una motivazione assolutamente stupida o assurda per amare una storia, ma io la amo lo stesso e non mi puoi fermare, lol!
Che poi io, davvero, vorrei essere capace di commentarti meglio lo stile ed essere capace di scriverti recensioni che si basino meno sulle mie sensazioni e più su dati oggettivi. Ma che posso farci se le tue storie mi colpiscono sempre e mi fanno emozionare e mi mandano in pappa il cervello, tant'è che riesco soltanto più a pensare "ma che figata"? Eh, che posso farci? Perché tutto quello che so è che con le tue storie riesci davvero a toccare delle corde dentro di me, un po' come i miei artisti musicali preferiti, e che poi una volta finite vorrei semplicemente rileggerle da capo e poi ancora e rimmergermi in quelle sensazioni che mi hai fatto provare. Se le tue storie fossero musica le metterei in una playlist da ascoltare in loop.
E niente, questa è una di quelle storie che mi fanno venire voglia di fare una parete decorata solo con storie di Efp. E forse tu non la consideri nemmeno una delle tue storie migliori, non so, ma io la adoro davvero.
E niente (pt.2). Scrivo questa recensione di getto, una cosa un po' inusuale per me, ma quando una storia mi colpisce tanto e provo a scrivere cose troppo sensate poi mi sembra quasi di rendere la recensione un po' scialba. Sarà pure incasinata, questa recensione, ma è fatta col cuore e spero che si possa percepire! Soprattutto, però, spero che sia comprensibile (sarebbe brutto ed ironico il contrario).


(Ad aver scritto così tanto su questa storia mi sembra quasi di aver violato un luogo un po' intimo. Mi allontano a passi leggeri.)
Grazie, grazie davvero per questa storia.
(Recensione modificata il 21/08/2021 - 11:22 pm)

Eugenio Montale è uno dei miei poeti preferiti. Amo il modo in cui dipinge la nuda e cruda realtà dell'essere umano, le sue similitudini e il suo rimestare nell'animo umano partendo da un muretto a secco e da file di formiche. 
Ho trovato questo scritto molto intimo: hai ragione quando dici che ciascuno può trovarci la sua interpretazione personale. Quante volte chiediamo del sale e ci ritroviamo in mano dello zucchero? Sono i misteri della comunicazione umana! Quando ti sforzi di dire un concetto il più chiaramente possibile e ritieni che il tuo interlocutore non potrà fraintendere il tuo messaggio, perché, cazzo, lo hai espresso benissimo e invece, come nel telefono senza filo, l'altro prende le tue parole, le riempie di sottointesi ai quali tu non avevi neanche lontanamente pensato, analizza il tuo tono di voce, il tuo sopracciglio alzato ad angolo retto e capisce quello che il filtro della sua mente gli restituisce dopo questa spietata analisi. E ovviamente non è quello che intendi tu. E da lì parte la catastrofe. Forse se limitassimo veramente ad ascoltare l'altro le cose andrebbero meglio. Ma ascoltare è la cosa più difficile del mondo, perché bisogna metterci impegno e voglia. E bisogna sospendere il giudizio. 
Ecco! Questi sono i pensieri che la tua storia mi ha suscitato. Tanta roba! Mi piace il tuo modo di scrivere...strappato. Ecco mi viene in mente questo termine. Ti rileggerò molto volentieri.
Brava!

GiunglaNord

Ehi, Palma!
Che bello che tu abbia scritto questo testo, l'ho trovato veramente interessantissimo ^^
Ah, perché, non stavi parlando di Madrid e Amsterdam? XDD
No, dai, a parte le mie solite fesserie... ho trovato veramente interessante il modo in cui hai affrontato l'argomento dell'incomunicabilità: ogni cosa che una persona fa pare sempre presupporre altri significati quasi allegorici (?), mentre invece a volte è tutto fin troppo semplice, basta solo parlare e ascoltare meglio.
Senza farsi i castelli per aria, ecco.
Bella l'immagine di due persone nella stessa stanza, ma in città diverse e anche con ingredienti diversi con cui avere a che fare: credo descriva perfettamente l'incomunicabilità attraverso delle metafore forti e sensate.
Bravissima, leggere le tue storie è sempre un piacere, anche perché sai quanto apprezzi il tuo stile sempre coinvolgente e la tua capacità - a discapito dell'incomunicabilità XD - di comunicare tanto in poche parole.
Sei una mina, Palma :D
Ahahahahahahah!
Alla prossima, un abbraccio ♥