Recensioni per
Il Tempo irredimibile
di _Il colore del vento_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
09/01/22, ore 18:31

Buonasera cara, mi ero segnata anche quest'altra tua storia da recuperare e nel frattempo, essendo passato un po' di tempo dalla pubblicazione, mi ero completamente dimenticata che avesse partecipato al contest di Lady. Quindi, per prima cosa ti faccio tantissimi complimenti per aver rispettato la consegna: non mi sono minimamente accorta del giochino delle iniziali, wow wow wow! Assolutamente perfetta da questo punto di vista. 
Non conoscevo la storia di Eloise (un nome che mi piace tantissimo e che ho sempre associato a donne che eccellono nella scienza) ed è stato interessantissimo scoprirla: si può decisamente dire che alla fine la sua ambizione è quello che l'ha rovinata, e non ho potuto fare a meno, in diversi punti, di simpatizzare con suo marito. E' stato molto comprensivo a lasciarle inseguire la sua passione finché si è trattato solo di quello, ed è stato altrettanto bravo nel riconoscere il momento in cui essa si è trasformata in ossessione, in una prigione e una trappola. L'illusione di poter tornare a vivere nel passato mette i brividi e ne capisco il fascino ma è anche profondamente sbagliato, specialmente quando nel presente abbiamo una famiglia, persone che ci amano e hanno bisogno di noi, e responsabilità date dal lavoro che facciamo.

L'ho trovata davvero una storia molto bella, che non fa sconti ma allo stesso tempo non condanna.

Ti mando un abbraccio grande!

Bennina

Recensore Master
25/05/21, ore 14:46

Valutazione per il contest "Storie alfabetiche"

Grammatica e stile: 9.3/10 [grammatica: 5/5 + stile: 4.3/5]

Da un punto di vista grammaticale, non ho trovato nessun errore o refuso.
A livello stilistico, il lavoro è sicuramente di alta qualità. La cosa più apprezzabile risulta essere la gestione dei periodi nella loro struttura: sono ben articolati all’interno con una punteggiatura varia e sempre molto adeguata, oltre che con differenti tipologie di frasi (subordinate di diverso tipo, coordinate), ma senza che si crei mai confusione o che la frase risulti eccessivamente lunga o pesante. Anche il lessico rispetta questo equilibrio generale, tale che risulta prezioso senza però smettere per questo di essere funzionale e adatto alla sfera intimistica della donna. Equilibrato è la parola adatta per descrivere questo stile, oltre che “melodioso”. Infatti, si nota leggendo una precisa impronta ritmica, visibile in due soluzioni che ricorrono spesso:
- La struttura “parte introduttiva” + virgola + frase principale -> Barricata nella Stanza del Tempo deserta, […]Eloise sorride vittoriosa. Con caparbietà e infinita pazienza, ha atteso lunghi, lunghissimi anni. Grazie al supporto di un marito buono e comprensivo, la sua vita non si è arrestata e così via.
- Ripetere con enfasi e con variazioni particolari di significato lo stesso concetto -> …Charles, il caro Charles…; …dal presente, dal suo presente…; …lunghi, lunghissimi anni… e così via
Questi espedienti che ricorrono, ma senza essere mere ripetizioni, anzi quasi impercettibili a una prima lettura, finiscono per creare un forte senso di unitarietà e scorrevolezza. Si denota, quindi, una cura ben precisa, che crea un effetto ben riuscito. Molto bene anche per l’utilizzo non isolato delle inversioni, che si sposano bene nella costruzione delle differenti frasi e si richiamano l’un l’altro, contribuendo come parte attiva al ritmo.
Bellissima la struttura finale, con quel “zac” tra parentesi che sembra proprio tagliare il tempo.
Ti segnalo, tuttavia, alcuni appunti:
Un uso eccessivo dei trattini indipendenti. Non sono inseriti nel posto sbagliato, ma trovo che in alcuni casi sarebbe stato più azzeccato l’utilizzo di un altro segno di punteggiatura. Proprio perché sostituibile con altro, sarebbe stato meglio differenziare e variare in modo da non creare troppo quell’effetto “spezzato” che i trattini indipendenti producono. Ti riporto un esempio:
- Tutti gli anni di preparazione e fatica, le piccole vittorie, l’ostinazione e le tante, troppe incomprensioni – semplicemente tutto, tutto quello che l’ha condotta qui, così lontano, non risulta abbastanza: non serve a prepararla al brusco e sorprendente impatto col passato. Qui sarebbe stato più opportuno inserire i due punti, anche perché la prima parte (parte integrante della frase, tanto da esserne soggetto) risulta così invece eccessivamente slegata.
Oltre a questo, ho trovato un pochino troppo eccessiva la ripetizione dei pronomi possessivi -> Fisso nella sua mente, quell’unico obiettivo ha influito sulla sua intera esistenza, sulle sue scelte; ha dato tutto, sacrificato tutto il suo tempo (ben 4 in una sola frase, e la successiva ne contiene altri 3). Si tratta di un utilizzo che stona perché superfluo nel rimarcare di chi stiamo parlando e sottrae in questo modo enfasi alle parti dove invece viene usato con sfumature particolari. È tutta la differenza che corre tra “fisso nella sua mente” (superfluo) e “sacrificato tutto il suo tempo” (dove invece è fondamentale e infatti è anche rimarcato col corsivo).
E, infine, un ultimo piccolo appunto qui: Una vita intera, probabilmente, non sarebbe bastata a prepararla adeguatamente a questo momento… -> Non ho nulla in contrario agli avverbi in mente, ma il loro utilizzo dovrebbe essere limato, in particolare sono da evitare più avverbi in mente così ravvicinati (2 in una frase).

Titolo: 3/3
Il titolo è tutto quello che un titolo dovrebbe essere: non troppo lungo, particolare, ma allo stesso tempo denso di significato – e, ovviamente, coerente con la storia. Apprezzo sempre molto la ripresa letteraria (qui di un’espressione di T.S. Eliot), ma è importante che il senso sia comprensibile per tutti i potenziali lettori e che sia funzionale al massimo per la storia. È proprio questo che succede qui, in quanto hai reso personale l’uso della citazione per una storia dove il Tempo (quello con la lettera maiuscola, per cui dettaglio azzeccato) è al centro di tutto.

Trama e personaggi: 10/10
Hai scelto di scrivere su qualcosa di sicuramente molto particolare, approfondendo e rielaborando una delle tante trame a margine del mondo di Harry Potter. Quella storia, la storia di una strega intrappolata nel tempo, l’hai rievocata illustrandola molto bene: ti focalizzi sul momento della partenza (che apre il racconto) arrivando fino al tragico destino (illustrato soprattutto da quegli zac finali). L’intera trama si dipana con coerenza, senza lasciare niente di inesplorato e nessun buco nel mezzo. Anzi, nel mezzo da un punto di vista grafico, esponi anche il background di Eloise, ci parli della sua vita rendendola umana davanti ai nostri occhi. Ci parli della sua curiosità, della sua ambizione, delle sue ragioni per voler osare a tuffarsi nel tempo, ma anche gli ostacoli e il rapporto con il marito – un rapporto che non è nemmeno un vago accenno, ma subisce un’evoluzione dal supporto al rimprovero, e insieme il segno dell’incomunicabilità. Anche da un punto di vista di personaggi, dunque, la caratterizzazione è ottima: hai costruito l’intera realtà di Eloise e lo hai fatto davvero bene.

Svolgimento della traccia: 9.5/10
La consegna è rispettata: ci sono 21 frasi, tutte le lettere sono presenti e nessuna è ripetuta più volte.
Anche da un punto di vista di esecuzione della traccia nella modalità, il lavoro funziona. Gli inizi sono vari e sempre azzeccati con la struttura della frase; come dicevo già nel parametro stile, il fatto che la struttura delle frasi sia spesso simile e che le inversioni siano più d’una rende più organico il tutto, senza creare nessun effetto spia. Le frasi hanno un’articolazione tale da non sembrare eccessivamente lunghe (e anche per gli appunti che ti facevo sui trattini indipendenti, si tratta di sostituirli eventualmente con altri segni di punteggiatura deboli).
Particolarmente apprezzate sono state le lettere V e Z, perché la parola iniziale è ciò che domina l’intera struttura, dandole senso e un preciso “decorso”.
L’unico appunto che ti faccio riguarda l’andare a capo. Non crea problemi come stile, ma sottolinea abbastanza il gioco delle lettere. In particolare, in alcuni punti avresti potuto accorpare alcune frasi come già avevi iniziato a fare nella prima parte della storia:
Quasi a cinque secoli di distanza dal presente, dal suo presente, le lancette oppongono un’improvvisa resistenza alla pressione delle dita.
Riottose, d’un tratto riluttanti, sembrano suggerirle di essere infine giunta a destinazione.
Sussulta, Eloise, quando il turbinio del Tempo attorno a lei s’arresta. -> Queste tre frasi le avrei messe una di seguito all’altra, così risultano troppo separate, sebbene siano in realtà strettamente collegate.
A parte questo, che comunque non influisce troppo, hai fatto un ottimo lavoro con il nascondimento del compito.

Totale: 31.8/33

Recensore Master
19/04/21, ore 11:02

Ciao!
Mi sono ritirata da questo contest, ma trovando la traccia molto interessante ho comunque tenuto un occhio aperto per le storie consegnate e la tua mi ha colpita particolarmente, quindi ci tenevo a passare a lasciarti due parole.
Trovo che tu abbia condensato in ventuno frasi una storia estremamente interessante: non ricordavo assolutamente nulla di Eloise Mintumble, ma ho trovato perfetta la tua scelta.
Il tempo... e in effetti è facile immaginarli così, gli Indicibili alle prese con i loro esperimenti: assetati di sapere e potere, desiderosi di dominare persino il tempo.
E il marito inizialmente approva, ma poi persino la sua comprensione viene a mancare mentre Eloise si estrania sempre più dalla famiglia e dal suo ruolo di madre, ruolo che probabilmente non ha mai voluto.
Mi è piaciuta la conclusione, perché trovo super-interessante come hai inserito le conseguenze della sua permanenza in un tempo non suo: non una casualità, ma il giusto prezzo da pagare per aver superato un limite che avrebbe dovuto rispettare. Lei ha pagato venticinque vite più una – la sua, ed è tornata polvere.
Insomma, trovo che tu sia stata veramente originale, complimenti!
Ti auguro in bocca al lupo per il contest.
Alla prossima!
Mari

Recensore Veterano
31/03/21, ore 22:52

Ciao ^^
Sto leggendo tutte le storie partecipanti al contest e solo ora mi sono accorta della tua partecipazione/pubblicazione fulminea!
Ho aperto la oneshot e... wow!, mi sono trovata immersa in una di quelle letture che mi piacciono davvero, una di quelle che narra di un argomento che mi ha sempre affascinata e incuriosita: il tempo.
Non so come ti sia venuta l'idea per questa trama, ma sono felice tu l'abbia messa in atto perché l'ho trovata davvero magnifica: non solo per quello che racconta (il tempo è qualcosa di stupendo, per quanto, in realtà, rimanga sempre e comunque inafferrabile), ma anche per la maniera semplicemente bellissima con la quale hai deciso di impostarla e scriverla, utilizzando uno stile veramente coinvolgente!
In merito all'obbligo imposto dal contest, poi, sei stata molto brava a rendere il testo fluido e a non incappare in alcuna forzatura. Leggendo, neanche mi sono accorta dell'inizio alfabetico di ogni frase!
Davvero complimenti, è stato un piacere leggere la tua storia, sono sincera :)
A presto e in bocca al lupo!

Recensore Master
30/03/21, ore 19:51

Ciao!
Leggerti si rivela essere sempre un piacere e in questo caso è stata anche l'occasione per scoprire un personaggio di cui ignoravo l'esistenza.
Il tempo rientra a pieno titolo tra le tematiche che più mi affascinano e ho apprezzato molto come tu abbia unito riflessioni sulle implicazioni del muoversi nel tempo al contesto della saga, che in effetti vede queste streghe e questi maghi giocare con la dimensione temporale e soprattutto con la pretesa di manipolarla a proprio piacimento.
La tua Eloise è il tipo di protagonista di cui mi piace leggere: molti spigoli, molte imperfezioni, molti errori. Ho trovato drammatica la sua smodata ambizione, la sua sete di spingersi oltre, che le impedisce di identificare quei limiti oltre i quali è bene non spingersi e che la rende sorda alla vita che la circonda – emblematico il mutamento del marito, che da compagno diviene in qualche modo nemico delle sue ricerche: forse non riesce a coglierne il pericolo, ma di sicuro comprende quanta dipendenza creino in Eloise e quanto la allontanino dal presente, l'unica dimensione che in fondo abbia senso di essere vissuta.
E se ho trovato drammatica l'ambizione sfrenata, ho trovato tragico l'epilogo della protagonista. E, ti dirò, a farmi dire tragico non sono quei zac che spazzano via vite di cui si è smarrito il tempo dell'esistenza, ma Eloise stessa, che ha agognato così tanto il passato da perdersi completamente il presente e negarsi il futuro – ha spazzato via tutto, se stessa in primis: voleva vivere più vite e alla fine non ne ha vissuta neanche una.
È una storia che mi è piaciuta molto e credo che in uno spazio più generoso avrebbe potuto srotolarsi ancora meglio, ma questo è più il desiderio di una lettrice che vorrebbe leggerne di più che una reale necessità del racconto!
Il titolo è bellissimo, con la scelta inusuale di irredimibile che per quanto mi riguarda è stata una vera e propria calamita.
Piccola parentesi sullo stile solo per dire che non avrei mai scorto il gioco alfabetico se non l'avessi segnalato, trovo ne abbia fatto un'ottima gestione – e la sfida non mi sembra affatto semplice!
Insomma, sono stata proprio contenta di imbattermi in questo racconto alla sua pubblicazione, complimenti per l'idea, non avevo mai letto nulla di simile.
Un abbraccio!

Recensore Junior
27/03/21, ore 19:08

Ciao cara Ele :3 Appena ho letto la tua risposta alla precedente recensione sono corsa a vedere che c'era di nuovo e trovo questo. Premetto che inizialmente non avevo fatto caso ai periodi scanditi dalle lettere dell'alfabeto, ma dopo aver letto le note sono rimasta piacevolmente colpita e ho sorriso allo schermo come una scema. Sei dannatamente brava.
Mi piace moltissimo il tema, l'ambientazione, il personaggio che hai scelto, del tutto inusuale e originale, io stessa non la conoscevo! L'idea dell'inafferrabilità del tempo è qualcosa che mi disturba, io stessa vorrei in qualche modo fermarlo e controllarlo, tutto ciò che mi scivola dalle mani ha un peso insopportabile, ma ahimè devo rassegnarmi :D (sono Serpeverde anche io, si vede? ahaha).
Tornando alla storia, mi è piaciuto moltissimo anche il fatto che mentre parli di un tempo inafferrabile, che procede inesorabile, così procede anche la storia, dal finale inevitabilmente già scritto, che si preannuncia in partenza e che poi si rivela in tutta la sua realtà e crudeltà.
Il suono ironico di quello "Zac!" rende il tutto ancora più crudele e irrimediabile, ricorda appunto un filo ormai reciso, l'impossibilità di tornare indietro, di poter controllare qualcosa di più grande di noi, così ineluttabile.
Ho adorato anche il riferimento a Eliot, dopo averlo studiato all'università è rimasto impresso nella mia memoria.
Non so se è stata solo una mia impressione o se volessi intendere anche questo, ma io ci ho visto anche un messaggio, forse il monito di non perdersi in un passato che ormai appunto, è andato, e che se cercato di riesumare si rischia di perdere il futuro, di vivere bloccati in un tempo ormai morto, che non potrà darci nulla in cambio se non nostalgia, e illusioni. Non so se tutto questo abbia senso :)
Ti rinnovo i miei complimenti, come sempre. Sei magnifica. In bocca al lupo per il contest!
<3 <3 <3