Secondo atto dell'introspezione di Azzurra, scritto con immutata efficacia lessicale e profonde trame nostalgiche.
I ricordi che affiorano, le paure che rimbalzano, i sentimenti che ritornano, sembrano animare e fortificare la vita di Azzurra,
una donna che si scopre determinata e romantica, volitiva e sentimentale.
Estremamente forte e sentito è il ricordo delle due donne a riferimento della vita di Azzurra: da una parte la donna fragile e sottomessa; dall'altra, quella forte e irriverente. Entrambe segnate dalle sofferenze del passato e del presente, ma capaci di riprendere la strada della vita dopo un inciampo, di risollevarsi dopo una caduta. Per continuare a combattere, per continuare a sperare.
Azzurra, che in un tempo ormai trascorso, ha posato la sua fanciullezza nelle mani tremanti della nonna. Una donna ricordata come irriverente ed assurda, ma che ha saputo fare quello a cui altri non hanno neanche pensato: regalare un sorriso ad Azzurra! Un sorriso capace di resistere alle paure che le soffiano dentro, da spendere ora con determinazione e coraggio nella vita che passa.
È un modo differente di essere, impossibile da ignorare, impossibile da non fare!
Magari comprando un divano rosso, simbolo per Azzurra di amore, dolore e speranza. Un divano rosso capace di arredare, colorare e riempire la casa e la vita di Azzurra.
Un divano rosso che aiuti a ricordare il passato, a placare l'angoscia del presente ed a far tornare a sorridere. (Recensione modificata il 27/04/2021 - 09:06 am) (Recensione modificata il 27/04/2021 - 10:22 am) |