Recensioni per
Cantano per me
di Chiccaxoxo

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/06/21, ore 10:56

I primi tre versi mi piacciono molto perché evocano veramente i suoni: si ripetono le t, le s e le r e. E alcune parole che hai scelto dopo sono anche molto “sonore”, tipo “sibila”, “accartoccia”, “chiacchiera”, “frigge”. Per una poesia che parla di suoni, credo sia completamente riuscita da questo punto d vista (ma non sono un’esperta, per carità!). Mi è piaciuta molto l’immagine del mare che chiacchiera, un po’con te un po’da solo direi, anche se il mare in questa poesia mi sembra come un’entità collettiva. E le macchine sono in contrasto, direi, con i rumori della natura: è voluto? La conversazione con la luna mi è piaciuta e il fatto di poterle parlare lo trovo molto romantico e molto bello, alla fine le sorridi, e lei continua ad ispirarti. L’ho immaginata piena e bianchissima attraverso il quadro di una finestra. L’immagine finale della pioggia rimanda in qualche modo alle lacrime?
Anche questa poesia parla di dolore, ma si intitola “cantano per me”, e il canto mi evoca qualcosa di positivo, armonioso, non un urlo o un grido; poi cantano “per te”, c’è come l’idea di un dono, di un ascoltare quello che la natura ha da dire… Come lo hai scelto il titolo, se posso chiedere?
Mi fermo qui perché non mi va di “scorticare” troppo questi pensieri poetici, belli anche perché vaghi, perché fra le righe vedo una giornata estiva assolata e un po’umida finché alla sera non c’è uno scroscio di pioggia e il cielo diventa di nuovo sereno.

Recensore Master
29/03/21, ore 06:02

Buongiorno,
una poesia che ha un nucleo molto personale, come è giusto che sia, ma sa riservare una piacevole lettura anche a chi entra di soppiatto a leggerla, al lettore!
Complimenti per essere riuscita ad aprire questa porta poetica.

Recensore Master
28/03/21, ore 22:13

Molto bella! Dodici anni ma non li dimostra!

I versi splendono senza bisogno di rime o conteggi di sillabe. Sono perfetti così come sono, in virtù di una sconosciuta alchimia poetica.

La sensibilità è spinta al massimo, probabilmente per via di uno stato alterato di dolore: la strada a volte grida, le auto urlano senza limiti di tempo, la pioggia "scava buchi nell'anima".

Tutta la natura diventa umanizzata. Il sole sembra un direttore d'orchestra, con quell'accompagnamento di trombe. La luna si ritrae, schiva ma dispettosetta.
C'è pure il privilegio della presenza del mare, con quel suo chiacchericcio un po' fastidioso.

Cuore e anima, infine, non riescono a nascondersi come vorrebbero: il mare legge dentro l'anima, il coro di macchine vede dentro il cuore.

Spero di leggerne ancora, di poesie come questa: passate, presenti o future.


Correggere: cinguetii.

Recensore Veterano
28/03/21, ore 21:03

Buonasera. Complimenti.
Hai uno stile molto personale che coinvolge parecchio. Probabilmente hai un animo molto sensibile e hai provato dolori e sofferenze, forse nel passato.
La percezione di ciò che ti circonda sembra molto in sintonia col tuo vissuto.
Molto bella.

Roberto

Nuovo recensore
28/03/21, ore 18:26

Ti sarai svuotata l'anima per scrivere queste rime a volte acerbe,a volte passionali.Avrai gridato a tutti gli elementi dell'universo perche' ti stiano vicini,rispettino il tuo grido di donna in amore,in sentimento.Come finira' ,finira'.ma una cosa mi pare inevitabile: ti stanno ascoltando.
Bene.
Pasta 29/3/21