Recensioni per
A te, smarrito viaggiatore
di Freya_Melyor

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/08/21, ore 18:58

Recensione premio per essersi classificata seconda al contest "Eroi tragici nel mondo magico"

Ho partecipato anche io a questo contest e conosco benissimo le difficoltà della consegna. Non è per niente facile scrivere in modo naturale iniziando ogni capoverso con una lettera prestabilita, eppure tu ci sei riuscita. Hai rispettato la consegna perfettamente, senza intoppi nella lettura, senza che sembrasse forzato. 
Mi ha anche stupito la tematica: credo che ci sia qualcosa di autobiografico nel testo, non lo so, ma non è qualcosa di cui si parla tanto. Non l'aborto spontaneo in sè, quanto la reazione agli occhi di una bambina, di una sorella maggiore che aspetta il fratellino o la sorellina. Si sente ripercorrere la gioia della piccola, nel comunicarlo ai nonni e alla maestra, come un percorso di crescita fino alla batosta, alla notizia finale. Tutto è chiaro e delineato, sensato, in uno stile semplice e pulito che ho avuto già modo di apprezzare.
Mi stupisce anche il titolo. A te, smarrito viaggiatore. Riferito al lettore? O al bambino mai nato? Non lo so, ma lo trovo molto molto efficace, inserito all'interno di questa tematica. 
Una storia intima, forte, e vera. Molto brava!

Recensore Master
22/07/21, ore 14:49

Valutazione per il contest "Storie alfabetiche"

Grammatica e stile: 8.5/10 (grammatica: 4 /5 + stile: 4.5/5)

Grammaticalmente ho riscontrato due problemi di consecutio temporum:
Fu difficile, per me, contenere le lacrime di letizia che continuarono a rigarmi le gote per ore, congiungendosi sotto al mento tirato da un persistente sorriso che proprio non volle saperne di abbandonare il mio volto. -> non voleva saperne, l’azione è continuata -0.5
e alla fine, dopo quello che mi parve un tempo eterno, il mio più solenne desiderio fu esaudito. -> mi era parso (il tempo è finito) -0.5
Da un punto di vista stilistico, il mio commento sarà piuttosto breve – e questo perché lo stile funziona. I periodi sono della giusta lunghezza, ben calibrati internamente, la punteggiatura è varia e usata perfettamente (e, sebbene ci siano spesso i punti e virgola, non sono troppo ravvicinati e utilizzati sempre nelle situazioni in cui altri segni di punteggiatura non sarebbero stati altrettanto adatti). Bene l’andare a capo, che dà aria al testo senza frammentarlo troppo. Le parole e le espressioni sono scelte con cura e la lettura procede in maniera scorrevole, regalando anche delle frasi particolarmente suggestive. Il lavoro, dunque, l’ho trovato ottimo e non ho nessuna frase singola da segnalarti.
L’unico appunto che ti faccio riguarda il lessico. Hai scelto un registro piuttosto alto e si mantiene costante per tutta la storia (per cui non c’è alcuna stonatura in questo senso); tuttavia, non l’ho trovato perfettamente adatto come linguaggio di una bambina di sette anni. O meglio, chiaramente si tratta di una rielaborazione della ragazza adulta (che si esprime in un modo maturo) e questo dà significato alla scelta narrativa, però d’altro canto crea un po’ una barriera con gli occhi della bambina mediante i quali la storia vuole essere narrata.
Esempio: stringeva tra le mani quello strano bastoncino rende più l’ingenuità di una bambina di sette anni rispetto a termini come “letizia”, “gaudio”, “dapprincipio”. Non dico che questa scelta sia sbagliata, lo ripeto, ma la trovo meno potente rispetto a un registro leggermente più basso che avrebbe reso più la vicinanza con lo sguardo da bambina.

Titolo: 3/3
Il titolo l’ho trovato perfetto: di grande impatto e perfettamente calzante con tutta la storia, che è di fatto una dedica al viaggiatore smarrito. Il termine “viaggio” ricompare poi diverse volte nella storia, specialmente con grande suggestione qui: purtroppo alle volte poteva capitare che il viaggio non andasse a buon fine.

Trama e personaggi: 10/10
Si tratta di un tuffo nei ricordi, una rielaborazione da parte di una donna di quel fratellino che non ha mai potuto stringere, ma che non per questo ha dimenticato. Dalla scoperta felice fino alla perdita non manca assolutamente nulla, anzi ogni dettaglio (dalla rivelazione ai nonni, fino alla figura della maestra) contribuisce a sottolineare i sentimenti della bambina. Chiusura azzeccata con il punto di vista della ragazza ormai cresciuta, passando a lei direttamente la parola.
La bambina è mostrata meravigliosamente nell’introspezione, con una prima persona che scava ogni dimensione. Anche le figure che le ruotano intorno riescono a essere più di semplici comparse, in particolare i genitori, ma soprattutto è caratterizzato anche lo “smarrito viaggiatore”, il fratellino che non è mai arrivato a destinazione eppure esiste e si muove nel mondo altro pensato dalla protagonista.
Ho visto che si tratta di una storia vera: senza entrare nel merito (cosa che esula da cosa devo valutare nel contest) voglio aggiungere a riguardo un complimento per la capacità di distacco necessaria per riuscire a metterla in una forma coerente ma incisiva su carta. Ottimo lavoro!

Svolgimento della traccia: 10/10
La consegna è rispettata: ci sono 21 frasi, ognuna che inizia con una lettera dell’alfabeto in ordine.
Mi dispiace anche qui di essere sintetica, ma non ho altro da dire se non che il lavoro è svolto benissimo rispetto alla consegna. Ogni inizio è “naturale”, ben inserito, non c’è nessuna costruzione che stona o che sveli il trucco. Sicuramente è stata una valida scelta iniziare spesso con dei verbi, cosa che hai potuto fare agevolmente con una storia in prima persona.
Anche l’andare a capo e la lunghezza dei periodi (con un’articolazione consona al loro interno anche nei periodi più lunghetti) concorda con questa visione. Non posso che attribuirti il punteggio pieno!

Totale: 31.5/33

Recensore Master
01/06/21, ore 09:36

Ciao Freya_Melyor. Sono rimasta colpita nel leggere l'introduzione di questa tua storia, chiedendomi il motivo di tale dolore. Nello scoprirlo ho provato commozione. L'iniziale felicità si trasforma, dopo il dolore della perdita, in in un sentimento dalle diverse sfumature. Emblematica l'espressione " purtroppo alle volte poteva capitare che il viaggio non andasse a buon fine" che riprende il titolo, con lo smarrito viaggiatore. Un viaggiatore che ha un nome, Luca. Mi è piaciuto come hai espresso il sentire della protagonista. Bello quanto scritto nel finale, "nei miei sogni impossibili viviamo in un mondo senza tempo, seduti sulla stessa sedia a dondolo che avevo in cameretta, a leggere una fiaba, stretti in quell'abbraccio fraterno che non ci è stato concesso vivere", una dolce malinconia per un legame eterno. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 01/06/2021 - 09:40 am)

Recensore Junior
10/05/21, ore 23:30

Ciao Freya!! Oddio, che svista aver recuperato la tua storia solo ora! Non mi ero accorta che anche tu partecipassi al contest!
Come al solito il tuo lavoro mi ha rapito e coinvolto... seppur la storia mi stesse coinvolgendo e interessando, non riuscivo a decidermi se il fatto che la bambina, nel raccontare il tutto, parlasse in modo così forbito mi piacesse o meno. Poi alla fine anche quel piccolo nodo è venuto al pettine in quanto effettivamente la bambina non è più bambina quando racconta la storia, ma sono passati 20 anni xD
Quinti tutto è tornato, perfetto come sempre!
Ho adorato anche il modo in cui si capisca fin dall'inizio che qualcosa non andrà per il verso giusto... la bambina è felice eppure si percepisce della malinconia... molto bello, complimenti!
In bocca al lupo davvero :)

Recensore Master
24/04/21, ore 13:39

Ciao, Freya. Pensare che quando, a cinque anni, mi arrivò a casa mia sorella minore e tutti guardavano solo a lei, il mio primo e perdurante impulso è stato... liberarmene con qualunque mezzo, lecito o meno.
Poi ho imparato che questa è la reazione "quasi normale" dei piccoli principi primogeniti che si vedono, da un giorno all'altro, spodestati dal loro trono. La protagonista di questa storia, invece, attende con gioia l'arrivo del fratellino o sorellina da accudire prima e con cui sentirsi meno sola in seguito. Purtroppo, questo fratellino resterà un volto mai intravisto. E si capisce la delusione - anche perché i bambini vivono ogni esperienza con un'intensità del tutto priva di filtri, con una profondità che segna. Leggo in alto un'avvertenza, "tratto da una storia vera". Forse si tratta di un'esperienza capitata proprio a te, e allora che dire... i dolori dell'infanzia sono quelli che un po' ci plasmano e che comunque ci accompagneranno sempre. Restano magari in sottofondo ma influenzano segretamente molte parti di noi. Però sono anche ricchezza, profondità a cui attingere.
Abbraccio quella parte di te che è stata così segnata da piccina e ti faccio un buon in bocca al lupo per il contest.

Recensore Master
22/04/21, ore 12:42

Cara Freya,
sono poche le storie che riescono a commuovermi e farmi piangere, e la tua ci è riuscita, toccando alcune corde del mio cuore che hanno vibrato al ritmo del tuo racconto e del tuo dolore. Hai narrato un momento triste e tragico con estrema deliciatezza e con estremo coraggio, quasi come se la te bambina si fosse davvero messa a scrivere queste parole per il suo piccolo viaggiatore smarrito. Ti faccio un sacco di complimenti per la bellezza struggente di questo scritto e ti abbraccio, anche io un pò sorella del tuo dolore, avendo passato da bambina un'esperienza simile alla tua, prima che nascesse il mio fratellino, un'esperienza che, come hai ben detto tu, non si dimentica, con il tempo si prova ad accettarla perchè la vita comunque va avanti.
So che cosa significa desiderlo con tutto il cuore, e credo che la cosa più triste e straziante della tua storia, oltre che alla perdita, è l'immagina di questa bambina sola con il suo dolce cuore spezzato a causa di un desiderio così bello e puro che però, alla fine, non è riuscito a realizzarsi.
Se è vero che le persone che si amano alla fine del viaggio si rincontrono sempre, allora un giorno tu e lui avrete un sacco di cose da raccontarvi.
A presto e grazie per aver condiviso questo piccolo frammento della tua anima con noi,
BellaLuna 

Recensore Veterano
20/04/21, ore 14:20

Ciao!
Come preannunciato, eccomi qui.
E ci arrivo a capo chino, in punta di piedi, senza sapere cosa scrivere, in presenza di dolori che non conosco e non credo di poter neanche immaginare.
Partirò dicendoti che il titolo mi piace tantissimo, che è un'ulteriore fitta al cuore quando lo rileggi dopo aver concluso il testo – l'idea di questo viaggio interrotto, di questo viaggiatore solo e smarrito che non arriverà mai a destinazione assesta praticamente il vero e proprio colpo di grazia.
E credo che sia una storia (naturalmente) straziante, ma che è stata resa con estrema delicatezza. Penso a questa bambina felice che si fionda dai nonni per condividere la sua gioia o che osserva attenta la pancia della mamma per poi confrontarla con l'immagine della donna adulta (la bambina cresciuta con la sua ferita impossibile da rimarginare e la sua solitudine incolmabile); resto a rileggere la parte su quella sedia a dondolo destinata a rimanere un sogno, a "infestare" la vita dei sopravvissuti con la forza del rimpianto e delle possibilità non vissute. E niente, fa male, non può non farne.
Io ti avevo detto che le parole non le ho, perché queste sono storie da groppo in gola, storie che vanno accolte in silenzio e con rispetto, e io posso soltanto dire che chi vive dolori simili e "va avanti" (non del tutto – mai del tutto –, certi giorni un po' di più e altri di meno) e sa trarre qualcosa, qualsiasi cosa, dal proprio dolore, chi sa trasformarlo in bellezza (che sia un testo o altro) possiede una forza sconfinata che ammiro tantissimo. Questo sì, questo posso dirlo.
Spero tu non ti dispiaccia per questa recensione tanto inadeguata, ma di meglio non so fare, purtroppo.
A rileggerci presto, allora, un bacione!

P.S. In bocca al lupo per il contest :)

Recensore Master
08/04/21, ore 12:12

è atroce ma non in senso dispregiativo. Mi ha colpito moltissimo perchè potrei interpretare benissimo uno dei genitori e ci sono passata ed è terribile. Sei stata brava ma non me la sento di aggiunger altro. Scusa.

Recensore Master
01/04/21, ore 16:33

Ciao Freya!
Io mi sento un po' inadeguata a commentare questa storia perché ho avuto la fortuna di non trovarmi mai in una situazione del genere, mentre il coinvolgimento emotivo che traspare da queste righe è forte e tangibile.
Il titolo è bellissimo, mi ha colpito la definizione di "smarrito viaggiatore". E "A te", perché hai scritto proprio rivolgendoti a lui.
È stata una lettura intima, mi sono sentita quasi di troppo. Spesso con la scrittura esprimiamo anche ciò che razionalmente preferiamo non ricordare in ogni momento della giornata, perché fa male, ma quando torna su carta, le parole sono dense.
Ti mando un abbraccio, nel mondo senza tempo in cui condividete una sedia a dondolo!
Legar

Recensore Master
01/04/21, ore 13:25

Oh Freya, oh... ç_____ç
Guarda, sarà che io a volte ci scherzo sul fatto che "quando ero piccola ero contenta di avere una sorellina, poi sei nata tu e ho cambiato idea", ma alla fine dei conti non sono cose che si pensano davvero: solo che quando Soul è nata io ero una bambina che improvvisamente si è sentita privata di tutte le attenzioni, che poi sono andate a concentrarsi sull'ultima arrivata e quindi questo ai tempi mi metteva un attimo in difficoltà, perché non capivo una mazza di quanto fosse meraviglioso e prezioso avere una sorella.
Meno male che adesso la dinosaurite mi ha abbandonato per sempre e sono grata ogni singolo istante della mia vita per questo, davvero, anche perché è veramente una fortuna che spesso viene sottovalutata, ma tu tramite questa piccola storia hai saputo far arrivare un messaggio importantissimo: la vita non è scontata, nemmeno quando si scopre di starla portando dentro sé e poi ci si accorge che invece non è più così.
Hai scritto un testo veramente profondo e bellissimo, e il fatto che sia tratto da una storia vera lo rende ancora più speciale e importante.
Non so se questa sia la tua esperienza o di qualcuno che conosci, ma il dolore, la delusione e il senso di vuoto - anche dopo vent'anni - si percepisce perfettamente e fa veramente venire i brividi per quanto è intenso.
Tutto ciò che hai raccontato è intensità pura, e a spiazzare è proprio la consapevolezza che tutto questo sia reale per un sacco di persone ogni giorno.
Sai, in definitiva penso che Luca - ovunque sia - rimarrà sempre il quarto membro di questa famiglia, a prescindere da tutto: anche se non ne ha mai fatto parte fisicamente, con l'anima e lo spirito è comunque lì, pronto a dondolare su quella sedia a dondolo, a vivere ogni esperienza insieme alla protagonista e attraverso i suoi occhi, i suoi gesti e le sue emozioni.
E anche questo, per quanto sia triste, è veramente prezioso: poter vivere per qualcun altro, avere questa sorta di "privilegio", è un dono che non va sprecato - e questo lo penso sempre anche quando qualcuno se ne va prematuramente o comunque viene a mancare, provocando un dolore atroce.
Poi ci si ragiona e si va avanti, decidendo di vivere anche per quella persona e di prendere la vita ancora più di petto, intensamente, come fosse per due - o più - persone.
Ti ringrazio per aver condiviso un testo tanto profondo, in confronto la mia fesseria su Martin&Joe impallidisce e credo proprio che la Palma apprezzerà questo tuo scritto ^^
Alla prossima, ti mando un abbraccio e ti auguro buona fortuna per il contest (anche se certamente non ne hai bisogno) ♥

Recensore Master
31/03/21, ore 14:56

Ciao Freya.
Sono rimasta davvero colpita dalla storia che hai voluto presentare al contest, perché hai parlato di un tuo dolore molto profondo che ancora ti accompagna: la perdita del tuo fratellino mai nato. Non ho provato un dolore del genere: ho avuto fortuna con la mia gravidanza; ma mia madre invece sì, perché prima di me ha avuto appunto un aborto spontaneo che le ha fatto perdere il suo primo figlio. Non ne abbiamo mai parlato, nello specifico, ma immagino che sia un dolore che l'abbia segnata moltissimo, come ha segnato pure te. Hai fatto una scelta molto coraggiosa, decidendo di aprirti con noi, e per questo ti stimo moltissimo. Niente da dire per quanto riguarda la sfida del contest. Il racconto scorre senza intoppi, fluido, anche se ci sono molti periodi abbastanza articolati. Ho notato solo un piccolo refuso, hai scritto due volte la parola "non" nella frase: "Immaginarsi se non non avevo pensato a qualche nome!".
Buona fortuna anche a te per il contest!
Eve

Recensore Veterano
30/03/21, ore 12:56

Carissima, 
ho visto che hai pubblicato e, che dire, la tua storia mi ha veramente colpito, anche perchè è una situazione che, purtroppo ho vissuto in prima persona. È qualcosa di devastante che solo il tempo riesce a lenire, residuando solo un' amara malinconia al pensiero di quello che avrebbe potuto essere e che, purtroppo, non sarà mai. 
Te l'avevo scritto che la tua storia sarebbe stata splendida: a parte il rispettare l'obbligo alfabetico, nel quale sei riuscita benissimo, trovo che tu abbia dato vita a una flash che ti prende dentro e arriva dritta al cuore...
Veramente brava, complimenti!
Alla prossima e, in bocca al lupo per il contest.
Rosa.

 

Recensore Veterano
30/03/21, ore 11:17

Ciao Freya!

Se non erro, avevi già parlato di questo episodio in un'altra storia, e rileggerlo mi ha ricordato e fatto capire ulteriormente quanto avessi accusato il mancato arrivo del fratello/della sorella. La scrittura ha quello strano effetto catartico che riesce a curare certe ferite apparentemente difficili da rimarginare.

Ti mando un abbraccio. E' stato bello tornare a leggerti :D

Frenz

Recensore Master
30/03/21, ore 06:23

Buongiorno,
bellissima storia! Ho letto anche altre partecipanti e mi sembra che abbiate tutti scritto qualcosa di molto bello e particolare, non era semplice con quelle richieste.
Complimenti anche a te ^^ e in bocca al lupo ^^

Recensore Master
30/03/21, ore 01:15

Ho avuto la pelle d'oca, e onestamente mi accade molto di rado.

Ho ripensato al fagiolino che mi ha lasciato, dopo due mesi.
Chissà se era maschio o femmina.
Però sono stata fortunata. Due mesi dopo un altro fagiolino era in arrivo.

Ma sono vite spezzate prematuramente, che non si dimenticano.

Sono bolle sospese che galleggiano all'infinito. Forse ci guardano da lassù.

Io credo che ci sia una sedia a dondolo bellissima nel posto dove si trova Luca adesso.
Ha in mano un libro di fiabe e ti aspetta.
Tra molti, molti anni, vi conoscerete e dondolerete insieme leggendo quel libro, stretti stretti, per non lasciarvi mai più.