Ciao!
Io mi rendo conto di arrivare qui con un ritardo a dir poco mostruoso, ma insomma, il periodo è quello che è, e riuscire a stare dietro a tutto quello che vorrei fare sta diventando impossibile. Però prima o poi, in qualche modo, io arrivo, lo sai. Di corsa, affannata e in ritardo, ma arrivo.
Ma comunque.
Comunque.
Io sono a dir poco felicissima di aver finalmente, finalmente trovato il tempo di fermarmi e leggere di questo appuntamento meraviglioso, perché questa storia mi ha lasciato con un sorrisone enorme dall’inizio alla fine, e davvero, è stato fantastico leggere di questo splendido appuntamento. Perché, lo sai, Charlie e Tonks non sono forse la mia coppia preferita, ma il modo in cui li tratteggi tu mi fa impazzire, perché sono davvero un caso impossibile, hanno spigoli che sembrano renderli completamente opposti, e invece tu mostri benissimo come tutto si incastra alla perfezione, anche quando questi due ancora non lo sanno.
E poi, insomma, lo sai, io adoro la fluidità che hai nello scrivere, nel tratteggiare in maniera estremamente vivida e leggera ogni cosa, costruendo un flusso da cui è impossibile staccarsi. La tua prosa è qualcosa che, davvero, ti avvolge e ti trascina, e leggerti è piacevolissimo, sempre. E se con altre storie in universi narrativi più complessi e dolorosi riesci sempre a scavarmi nel cuore e a farmi sanguinare, quando ti cimenti nella commedia mi fai perdere il fiato da quanto vorrei scoppiare a ridere ad alta voce (ma no, non sono da sola, e vorrei cercare di mantenere un minimo di sanità mentale. Ma proprio un minimo, eh, mica tanto.
Non lo so, io avevo adorato tutto quello che era successo in Sconfitta al gusto di chewing gum, e l’idea che fosse rimasto aperto uno spiraglio per vedere un seguito di quel racconto mi aveva sempre fatto sperare. E, insomma, grazie al cielo questo seguito è arrivato! Io adoro, adoro tutto! Adoro il modo perfetto in cui i tuoi OC trovano posto (e, grazie, davvero, Ryan si merita qualche gioia, e non sai quanto mi sono commossa vedendolo sì preoccupato, ma da cose sciocche come un appuntamento disastroso da organizzare al Capitano T.T). E Finn. Io credo di essermi appena innamorata. Io lo adoro, novello cupido che, con l’avventatezza e la follia di un Grifondoro che davvero non riesce a vedere quale pericolo abbia appena sfiorato, si getta a capofitto in un piano che ha una possibilità su mille di riuscire, un piano dove va tutto storto ma che comunque riesce (non sono sicura che il merito sia tutto suo, ma insomma, senza di lui di sicuro Charlie non sarebbe rimasto nella stessa stanza di Tonks abbastanza a lungo da conoscere la sua avversione per camicette belline ed eleganti, non ci sarebbero state Sorelle Stravagarie galeotte, e insomma, bravo Finn *-*). Pure Stacey annuisce colpita, concedendo un po’ di ammirazione a questo intrepido fanciullo (pur continuando a scuotere la testa e a chiedersi perché il mondo impazzisca così davanti a Weasley Numero Due).
Insomma, ho adorato il piglio leggero e frizzantissimo che pervade tutta la storia, a cominciare dai soprannomi meravigliosi che saltano fuori ovunque al susseguirsi di situazioni estreme e, in fondo in fondo, perfettamente credibili.
Tra l’altro, vogliamo davvero parlare dell’intervento di mini-Oliver? A parte che io lo trovo adorabile, eccessivo e sboccato, protettivo fino a livelli paranoici della propria squadra e del proprio Capitano (no, scusami, io lo so che tu ci vedi solo Quidditch, qui, e che il suo atteggiamento funziona comunque perfettamente, ma io non ci crederò mai che parte della sua indignazione e della sua aria mesta e ferita non si possa spiegare con una gelosia che ancora lui non riesce forse a comprendere del tutto. Scusa, la smetto, te lo giuro XD).
Insomma, ho adorato ogni cosa, mi hai divertita e mi hai riempito il cuore di gioia. Davvero, questa storia ha avuto lo stesso effetto di una Burrobirra, ed è una cosa che amo moltissimo.
Spero di poter incontrare presto di nuovo questa banda di casi persi che in qualche modo non si perdono affatto! |