Recensioni per
Gabbie Dorate e Oscuri Abissi
di Sweet Pink

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/05/22, ore 23:26

Brava, sei stata di parola ! Scoppiettante questo arrivo a terra e, anche a me, come a Saffie, si è fermato il cuore a vedere Earl ! e Teresa...ah, già so che mi piacerà tanto !
Grazie per il nuovo capitolo. Bellissimo !

Recensore Master
08/05/22, ore 12:58

Ciao carissima, finalmente, dopo non so quanto tempo, riesco a dedicare il tempo e l'attenzione che la tua meravigliosa storia merita.
Ed eccomi qua a recensire uno degli ultimi straordinari capitoli che hai pubblicato. Con la consapevolezza che ho tantissimo arretrato e altrettanto da farmi perdonare.
Vorrei partire dal cambio titolo. "Away with you" mi piaceva molto, estremamente romantico, mi dava l'idea di questa lunga traversata che Saffie ed Arthur stanno facendo e che, in senso allegorico, può intendersi come il prendersi per mano e andare via insieme, verso la felicità e la libertà.
Se è vero questo, è altrettanto vero che "Gabbie dorate ed oscuri abissi" è assolutamente perfetto. Il titolo che più di qualsiasi altro riesce a racchiudere l'essenza dell'intera storia: quella di due persone ingabbiate dalla società, dai pregiudizi, dal peso dei loro stessi segreti; ma è una gabbia fatta d'oro, di ricchezza, di potere, di nobiltà. E quel luccichio, forse, al primo sguardo, non consente di vedere quanto quella gabbia sia stretta, chiusa a chiave e soffocante. Una gabbia che ingabbia non solo Arthur e Saffie ma un po' tutti protagonisti del racconto: penso ad Amandine, una perfetta colomba bianca, che desiderava, come il passerotto accanto a sé, di spiccare il volo. Amandine parla di averci provato, una volta, ma di essere stata catturata e di aver perso tutto, e questo immagino abbia a che fare con i segreti della donna che verranno rivelati nei prossimi due capitoli (ho sbirciato un po', tranquilla, non sono una maga, anche se ti confesso ho sempre pensato che Amandine avesse ben più da dire di quanto non abbia detto). Al tempo stesso una gabbia che, se da un lato di prova il desiderio di aprire e andare via, dall'altro si finisce sempre per ritornarci dentro perché, all'ignoto, si preferisce tornare comunque in un mondo che si conosce, perché tante volte si ha paura di affrontare ciò che non si conosce.
E gli abissi oscuri sono quelli delle anime dei protagonisti: ognuno di loro, nessuno escluso, ha dentro di sé un lato noir, un abisso di oscurità che attrae qualsiasi cosa e la trascina in un vortice di disperazione e di sofferenza. Quest'amore, che piano piano sta sbocciando tra Saffie e Arthur, rappresenta la chiave che può aprire la gabbia, e dare un po' di luce in mezzo a quelle tenebre, salvarli da quella oscurità e dare la speranza per il futuro.
In questo capitolo scendiamo più a fondo in quella che è l'oscurità di Arthur, che è forse uno dei protagonisti più enigmatici che io abbia mai letto nella mia vita. Si arriva ad odiarlo e, al contempo, a provare amore e pietà per lui. Perché dietro tutto quello che lui rappresenta c'è un dolore tangibile, una sofferenza troppo grande e un senso di colpa opprimente.
Arthur è si il cattivo della storia ma lo si perdona perché gli eventi lo hanno fatto diventare così. Il suo passato - nella specie il rapporto con sua mamma - resta ancora nell'ombra, ma in questo capitolo ci hai rivelato molto: la sua prigionia è durata diverso tempo e lo ha visto fronteggirsi con un uomo, un pirata immagino io, che gli ha provocato quelle cicatrici. Quell'uomo è il suo nemico, l'immagine da cui cerca disperatamente di fuggire e, al tempo stesso, la persona a cui giorno dopo giorno finisce per assomigliare. Lui che sembra essere nato per provocare morte e distruzione. Da quella prigionia è passato poi a quella, più confortevole, della casa paterna, dove ha imparato ad essere un uomo della società perbene. Ma dentro di sé ha continuato ad avere una fame insaziabile, che si è trasformata in una ambizione incontenibile, che lo porta a voler sempre di più. Quella nave, quei soldi, quella posizione di potere, quella battaglia, quegli uomini. Tutti gli obiettivi devono essere suoi. Persino quella donna: scopriamo qui che il matrimonio con Amandine risale ad un accordo pianificato anni prima, e che costituiva l'ennesimo gradito nella sua scalata sociale. Io sono convinta che Arthur non abbia mai amato Amandine: lei era perfetta, la più bella di tutte, e doveva essere sua, perché rappresentava all'esterno l'immagine perfetta della sua schiacciante vittoria, non solo più sul piano professionale, ma anche nella vita personale.
In questa cornice di perfezione in cui tutto è andato come lui voleva una sola impercettibile crepa: sua moglie Saffie.
Lei, una donna come non ce ne sono in giro, sfrontata, irriverente, intelligente, coraggiosa, testarda, arrogante, ma anche fragile e dolce, innocente e con quei grandi occhi da cerbiatta in grado di leggergli dentro. Lei è la nota stonata, qurll'accordo uscito male, impercettibile per altri ma in grado di assordare lui, perché gli fa fare i conti con il lato oscuro di sé, ed anche con le sue debolezze e fragilità. Perché Arthur si scopre sempre di più desideroso di avere sua moglie, finalmente come sua, e non solo in senso fisico, ma anche sentimentale.
Secondo me Arthur ha amato Saffie dalla primissima volta che l'ha vista: non quando distrattamente si sono incontrati nel salotto di casa Lynwood, ma quando, anni prima, l'ha strappata dalle braccia di Earl. Arthur ha provato, fin da subito, sentimenti contrastanti per colei che è diventata sua moglie. Da un lato è rimasto affascinato da lei, dal suo coraggio di fuggire dalle etichette sociali e dalle catene della nobiltà, ma allo stesso tempo ha provato un motto di rabbia e di fastidio per quella indipendenza ed intraprendenza, forse perché Saffie ha avuto il coraggio di fare ciò che lui non è mai riuscito a fare: lottare per liberarsi dalle catene. Ma penso anche che, nel suo cuore, abbia in quel momento provato una sottile quanto fastidiosa ed inaspettata gelosia: perché quel sorriso carico di amore sulle sue labbra avrebbe voluto fosse rivolto a lui.
Arthur ha paura di Saffie, perché si sta rendendo conto del suo sentimento, sul quale preferisce non indugiare, non interrogarsi, perché sa di non meritare quell'amore, sa che non potrebbe lei mai amarlo perché è lui la causa che l'ha privata della sua libertà. E però, paradossalmente, ha bisogno che lei lo ami, come se perdendosi in lei potesse, per la prima volta, mettere a tacere la sua anima in subbuglio, trovare un po' di felicità tra i suoi denomini. Un legame davvero oscuro e tremendo, dalla quale la stessa Saffie non riesce ad allontarsi.
Perché qualsiasi cosa Arthur faccia, pur ferendola, pur spaventandola, pur indignandola, non è mai abbastanza (almeno per ora) per farla allontanare da lui. Sono due forze che, più si scontrano, più finiscono per avvicinarsi. Saffie odia l'atteggiamento scostante e freddo del marito, quel modo supponente con cui la tratta, credendosi migliore di lei, ed umiliandola, e in difesa di sé stessa finisce per essere crudele anch'ella, simile fin troppo anche lei a suo padre, che è il suo personale antagonista. Perché anche Saffie ha il suo lato oscuro; anche lei ha provato gelosia verso quella sorella si amata ma, ai suoi occhi così perfetta, una gelosia che poi ha compreso essere immotivata perché Amandine è rimasta sempre chiusa nelle mura di casa, malata. E prova il senso di colpa verso quella sorella che sa aver abbandonato più di una volta. Ma, soprattutto, lei si odia per i sentimenti che sta provando per colui che doveva essere il grande amore di Amandine. Ed odia anche Arthur perché Saffie sa di non essere per lui ciò che è stata Amandine ma, in modo contraddittorio, pur nei sensi di colpa, vorrebbe che lui la guardasse davvero come guardava la sorella. Che la amasse come (lei pensa) lui amasse Amandine.
Ma nonostante ciò, sotto il fondale di quell'odio, si nasconde il bisogno disperato di saperlo al sicuro, di sapere che stia bene e di farsi amare da lui. Il bisogno disperato che si amino davvero e che possano essere felici insieme. E nel momento in cui ha tenuto per la sua vita, lo ha chiamato con urgenza e disperazione, perché sperava che lui venisse a salvarla. E Arthur è arrivato davvero. Quasi come se l'avesse sentita.
Questa è stata poi l'occasione per combattere la loro personale battaglia. Uno scontro tra moglie e marito, forse necessario, duro e feroce, che si è concluso, inaspettatamente, nella maniera più dolce possibile.
Arthur è stato malvagio, si è messo a nudo e ha fatto vedere a sua moglie cosa significa essere lui, qual è il peso delle sofferenze che si porta dietro, le cicatrici del suo passato, il dolore della sua intera esistenza. E lei ha respirato a pieni polmoni il suo dolore, lo ha avvertito sulla pelle, quasi come se fosse il suo stesso dolore. Si sono riconosciuti, diversi ma così simili, vittime di sofferenze per certi versi analoghe.
Ma il dolore di Arthur è troppo, e lo sarebbe per chiunque. Saffie, egoisticamente, avrebbe dovuto fuggire via da quella stanza, e lasciare l'odiato marito da solo con il suo fardello, perché quel dolore è troppo doloroso, ti mangia dentro e ti trascina verso l'oblio. Ma lei è rimasta: ha afferrato il dolore di Arthur e lo ha fatto proprio, perché ha capito che sopportarlo da solo finirà per distruggerlo, perché ha capito che dietro quell'atteggiamento scostante, duro e freddo vi fosse un disperato bisogno di aiuto, che Arthur indossa normalmente una maschera dietro alla quale si nasconde l'uomo tremante che, sere prima, l'ha supplicata di restare con lui.
E Arthur è rimasto sorpreso, ancora una volta, da quella donna così inusuale. Perché lei, nonostante tutto, non ha timore di lui; ed è gorse lui ad avere paura di lei, per quello che lei sta iniziando a rappresentare per lui.
Saffie ed Arthur si sono uniti, in un intreccio di copri ed anime, mettendosi a nudo, spogliandosi di paure, di pesi, di angosce e preoccupazioni. Per una volta semplicemente un uomo ed una donna, che si sono amati in un modo disperato, scoprendo di aver bisogno l'uno dell'altro, e di desiderare di appartenersi in un modo che va oltre il possesso, ma si annida nella disperazione, nel bisogno, nella necessità. Un legame crudele, nel quale però sta germogliando il seme dell'amore e, paradossalmente, la speranza di poter essere felici, pur tra tutte le catene che quel matrimonio comporta.
Un capitolo, come sempre, meraviglioso. E spero di non farti attenere così tanto ancora per una recensione.
Un abbraccio di cuore e continua così perché la tua è una delle storie più belle che c'è su questo sito.

Recensore Veterano

Ciao, ho avuto il piacere di leggere la tua storia (in realtà forse avrei preferito scoprirla tra un paio di mesi, in modo da avere più capitoli da leggere ahah), e vorrei veramente farti i complimenti per ciò che hai creato. L'intreccio, la caratterizzazione dei personaggi, le descrizioni... è una di quelle storie che, appena terminato l'ultimo capitolo pubblicato, ti viene voglia di ricominciare a leggerle di nuovo dall'inizio (ammetto di aver riletto qualche capitolo, perché sono troppo belli). In tutto ciò, spero che Saffie non gliela faccia passare liscia al padre, che è il vero cattivo della storia, assieme alla madre, sono rimasta traumatizzata dalla loro malvagità. Non vedo l'ora di vedere gli sviluppi tra lei e Arthur, loro due si meritano di essere felici. Ti ringrazio tanto per questa storia, buon lavoro coi prossimi capitoli :)

Nuovo recensore

Cara Sweet Pink, come sempre hai colpito nel segno! Il capitolo, tutt'altro che noioso, si fa a dir poco divorare.. per meglio assaporarlo ho dovuto leggerlo due volte, visto che la prima volta non vedevo l'ora di sapere cosa sarebbe successo e l'ho letto velocissimamente. Non mi sarei mai aspettata dalla dolce e angelica Amandine una cosa del genere... è sicuramente un personaggio molto più complesso di quanto mi sarei aspettata.
L'altro grande punto di questo capitolo è Arthur, che un po' mi è mancato.. vorrei capire meglio il suo punto di vista sulla vicenda. Amandine era per lui solo un trofeo? Rappresentava una qualche rivalsa sul fratellastro? Provava dei sentimenti per lei? E ora, con Saffie? Mi auguro che non riesca più a fingere un'indifferenza che non prova e che ci sia occasione (ma sicuramente mi faccio troppi film!) che esca un po' di gelosia - FILM - magari proprio nei confronti del caro dottor Rochester!!! (Muahahahahah - leggi risata malefica alla Yzma).
Non vedo l'ora di leggere l'aggiornamento! Grazie mille e come sempre complimenti!

Recensore Junior

Mio Diooooo!!!!! Un capitolo pazzesco, praticamente si è aperto un vaso di Pandora 😱 Che colpo di scena, mai e dico mai leggendo i primi capitoli avrei immaginato che Ben fosse il figlio di Amandine, un leggero dubbio era sorto leggendo lo scorso capitolo. Certo, ora i nostri amati Arthur e Saffie sono di nuovo in lite, dovrò rileggere il quattordicesimo capitolo, per sopperire la voglia che ho di loro due insieme!
A prestissimo mia cara, non vedo l'ora di sapere cosa cavolo succederà, pazzesco!!!!!!!!
Un bacio ❤

Nuovo recensore

Sei bravissima! Sono curiosa di vedere come succederà ora a Kingstown! Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano

Mamma mia, che capitolo! Che colpi di scena! Nella mia precedente recensione mi aveva sfiorato il dubbio che il piccolo Ben fosse figlio di Amandine, ma dicevo a me stessa che non poteva essere, sia per le sue cagionevoli condizioni di salute che per il legame con Saffie: come tacere una cosa del genere alla sorella adorata per anni? Eppure in questo capitolo perfetto tornano a posto tutti i tasselli: Amandine ed il dottore si sono amati, ma un’unione fra i due era inaccettabile. Il duca Alastair ha consentito che Amandine portasse a termine la gravidanza ed ha permesso che il neonato fosse consegnato al padre, anziché mandato via come un illegittimo, a condizione che Amandine rivelasse con chi era Saffie. Leggiamo in una nuova luce anche la vicenda del fidanzamento con Arthur: Amandine non è eccitata all’idea di sposare l’ammiraglio, ma all’idea di poter rivedere, tramite lui, l’amato Benjamin ed il loro bambino… l’insulsa dea dagli occhi turchesi assume quindi ben altro spessore; così come trova più ragionevole spiegazione il suo scoramento per l’abbandono di Arthur, che le preclude di realizzare il suo sogno. Certo mi resta poco comprensibile che l ammiraglio accetti di fare il terzo incomodo visto che Amandine era “stata”del fratellastro prima di lui…
Ciò che Saffie, dopo la lettura del diario, ancora non comprende è che forse la sorella aveva colto bene negli sguardi tra Arthur e Saffie un sentimento fra di loto e benedicendo la loro unione intendeva in un certo senso fare ammenda…
Troppo tenero l’abbraccio di Saffie con il nipotino, e che pena pensare a Rochester quando leggerà il diario della sua amata…
Per quanto riguarda LORO… mi dispiace che Arthur non sia capace di lasciar cadere quella maschera di cinismo. Alla fine entrambi hanno paura ad ammettere che la passione disperata con cui si sono amati non era solo sesso; e così lui si rode di gelosia perché lei ha definito Earl l’unico che abbia mai amato, e lei si pente di avergli dato tutta se stessa quando lui era stato completamente insincero. Si torna quindi allo stadio iniziale :( Spero solo che non ci voglia troppo tempo per un riavvicinamento, possibilmente senza che nessuno dei due sia in fin di vita! E resta sempre da completare l’agnizione sull’infanzia di Arthur; magari Saffie sarà illuminata da Rochester? Non sto più nella pelle! Gli aggiornamenti saranno mensili? Non farci aspettare troppo! Buona serata!
(Recensione modificata il 02/05/2022 - 10:33 pm)

Recensore Junior

Assolutamente non noioso, come potrebbe esserlo? Anzi, emozionante, capitolo clou! E insomma, non si puo' navigare verso un tranquillo happy ending dopo solo 14 capitoli! Mi piace! E la placida Amandine, eh ... hai capito! E si ritrovarono tutti allegramente sulla stessa nave: fratellastri, mogli, cognate e nipoti! Hahaha ... cmq mi piace quest'altlena sentimentale ... adesso mi aspetto come minimo che Saffie sia rimasta incinta e il gioco e' fatto! Baci! E

Recensore Junior

Non è noioso per nulla. Sei riuscita magistralmente a dosare tutti questi tormenti incrociati e a farci sentire sotto pelle la confusione, lo smarrimento e il terribile senso di perdita di Saffie.

Recensore Veterano
22/04/22, ore 18:26

Ciao, ho scoperto la tua storia qualche settimana fa bazzicando nella sezione "romantico". All'inizio sono stata colpita dallo stile della narrazione, fluido ma particolarmente dettagliato nelle descrizioni; inoltre il rapporto di amore/odio fra i protagonisti è un topos letterario ben collaudato e sempre intrigante che mi ha spinto a seguire la storia. Mi sono sentita subito immersa in una atmosfera austeniana, o comunque ottocentesca, con la fanciulla malata dall'aspetto angelico, il bel tenebroso dai modi spicci, la ragazza dalla risposta pronta e senza peli sulla lingua, i genitori despoti pronti a sacrificare i figli in nome dell'interesse. Proseguendo nella lettura però mi sono resa conto che si andava ben al di là della riproposizione di un clichè dal successo assicurato: dietro tutto il racconto si sente che c'è un'idea di fondo che stai gradualmente sviluppando. I personaggi principali hanno una storia complessa ed il racconto è estremamente introspettivo. Attraverso l'utilizzo delle frasi in corsivo, che rappresentano un po' il tuo marchio di fabbrica, scopriamo che non tutto è come sembra. La trama ci viene infatti pian piano svelata attraverso frasi di altri (virgolettate) che ritornano alla mente del personaggio di cui in quel momento si sta parlando, oppure tramite i pensieri propri del personaggio.
In base a ciò che fino a questo capitolo è stato rivelato, Arthur è stato probabilmente rapito da piccolo, tenuto sotto sequestro da un uomo malvagio che gli ha procurato le cicatrici sulla pancia e sulla schiena e che lo ha educato, in un certo senso, ad essere crudele ed implacabile; nel frattempo suo padre aveva adottato Benjamin, attuale dottore della nave. Saffie non è stata sempre la figlia devota dedita all'assistenza della sorella malata poichè ha vissuto per un periodo lontano da casa ed in tale frangente
si è innamorata del suo chaperon Earl Murray; scoperta la liasion con un servitore il duca suo padre ha fatto in modo di farla cessare, ed è stato lo stesso Arthur Wortington ad essere coinvolto nel riportare la ragazza a casa allontanando Earl (possibile che Saffie non si ricordasse di lui?). Ma anche la delicata e fragile Amandine nascondeva il suo bello scheletro nell'armadio, perchè a quanto pare lei ed il dottore si erano conosciuti ed innamorati; non credo però che sia lei la madre del bambino di 5 anni che è sulla nave, date le sue cagionevoli condizioni di salute...
In tutto ciò, con Arthur che non si è ancora rivelato del tutto e Saffie che ignora ancora parecchie cose del suo passato e di quello di sua sorella, i due hanno ceduto alla passione e devo dire che quest'ultima parte è stata veramente elettrizzante! A volte il ritmo è lento ed i capitoli sono tanto tanto lunghi (non che sia un male in sè perchè sono piacevoli da leggere), evidentemente ti piace essere estremamente precisa e non lasciare nulla al caso. Diciamo che l'avvicinamento tra i due sposi ce lo hai fatto penare!
Anche per quanto riguarda i comprimari devo dire che la caratterizzazione è molto accurata. Mi sarebbe piaciuta una storia tra Keeran Byrne e Douglas Jackson, ma proprio perchè non tutto è come appare stai gettando le premesse per un altro legame tra due che in precedenza si detestavano, ossia la predetta Keeran ed il tenente Chapman. Adesso sono veramente curiosa di scoprire tutto sia del passato di Amandine che di quello di Arthur, e ansiosa del momento in cui l'ammiraglio deciderà finalmente di aprire il suo cuore a Saffie ed entrambi potranno curare le rispettive ferite del passato.
Ne approfitto anche per chiedere una piccola precisazione: per quale motivo Arthur non si presentò all'appuntamento con Amandine? Era vero che era stato trattenuto da altri impegni o in fondo il matrimonio con quella ragazza non era per lui così importante? E come mai lei decide di lasciarsi morire per così poco e quasi dà il benestare alla sorella affinchè prenda il suo posto?
In sintesi, volevo farti davvero i complimenti per questa storia , meriterebbe sinceramente la pubblicazione; non hai mai pensato di sottoporla ad un editore?
Un caro saluto e a presto, spero!

Recensore Junior
09/04/22, ore 16:38

Meglio di un uovo di Pasqua ! Grazie per il nuovo capitolo e auguri !

Recensore Junior
09/04/22, ore 15:45

Ehilà buon pomeriggio e colgo anche io l'occasione per ricambiare gli auguri di Pasqua! Il titolo mi piace, molto evocativo e calza a pennello con la storia per ora.
Io amo troppo i momenti Saffie/Arthur, sono la mia droga, hanno un modo di relazionarsi tra loro due che mi emoziona sempre!!!! Hai perfettamente trasmesso i sentimenti contrastanti che provano l'uno nei confronti dell'altra, in particolare Arthur è estremamente combattuto. Questo dottore sta prendendo decisamente una parte inaspettata nella storia, mai e poi mai avrei sospettato di una relazione tra Amandine e qualcun altro in realtà, ma il fatto che sia proprio lui mi ha sorpresa, lo trovo intrigante.
Il finale completamente in sospeso mi fa venire voglia di contattarti ogni giorno per sapere quando aggiornerai, ma mi tratterrò 😂😂😂 Prevedo nuvoloni anche io all'orizzonte!!!!
A prestissimo cara, un abbraccio ❤

Recensore Junior
29/03/22, ore 13:35

Cara perdona il ritardo ma ho avuto un sacco di impegni! Comunque.... TU MI VUOI UCCIDERE!!!!! Il capitolo è perfetto, bellissimo, ho letteralmente amato il continuo stuzzicarsi/scontrarsi dei due, durante tutto il procedere del racconto. Mi hai emozionata tantissimo, soprattutto perché sei riuscita a creare una tensione pazzesca e a farmi immedesimare nei personaggi. Ovviamente la parte che preferisco è il finale, tuttavia, la parte iniziale ha chiarito le dinamiche passate dei protagonisti. Io non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ti prego sbrigati perché è ormai una necessità impellente!!!!! Credo nell'attesa rileggerò di nuovo l'ultima parte di questo.
Spero di risentirci super presto e che tu stia al meglio, un abbraccio 😘

Recensore Junior
27/02/22, ore 19:23

Che capitolone ! Finalmente si dipana la matassa del passato dei protagonisti e si intravede una nuova coppia in vista. Chissà. ..
Interessante la figura del dottore, lo avevo sottovalutato e invece è da approfondire.
Se riesci a pubblicare tra due settimane ti farò un monumento 😊

Recensore Junior
26/02/22, ore 21:42

Ciao Sweet Pink! Spero tu stia bene e ti dico che seppure i due testardi non si sono incontrati (e lo speravo) abbiamo comunque avuto il nostro romanticismo!!! Ora voglio vedere Keeran e James che si avvicinano l'un l'altra ASSOLUTAMENTE. Confesso che Chapman mi stava antipatico da morire, ma dopo questo capitolo mi devo ricrendere, potrebbe uscir fuori una bella liason tra i due 😏
Tornando a Saffie e Arthur, ma allora lui già conosceva Saffie e sapeva tutto di Earl 😱 Devo dire che questo capitolo comincia a far capire moltissime cose, questo Earl poi mi incuriosisce sapere se tornerà, se ha fatto una finaccia, soprattutto perché ora a trattenere i sentimenti di Saffie non c'è più solo la presenza di Amandine, ma anche lui. Certo che hanno tante belle grane quei due 🤣
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, anche perché dovrebbe esserci lo scontro con l'altra nave, giusto? Capisco che il lavoro ti prenda tantissimo tempo, infatti doppi complimenti, sia per la storia che per la maestria con cui riesci a conciliare la scrittura con le giornate stressanti.
A prestissimo, un bacio ❤