Recensioni per
Matite colorate
di Yurippe

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/09/21, ore 17:49

Ciao, eccomi per lo scambio!
Ho dato un'occhiata al tuo profilo ed alla fine ho deciso di passare qui, giusto per iniziare con qualcosa di leggero.
Allora... qui vediamo Serena, la nostra protagonista, che perde le sue matite colorate, è divertente che anche un essere sovrannaturale capace di cose fuori dall'umano possa fare qualcosa di tanto comune, rende il personaggio più "vivo", per così dire, quindi un punto a favore. :)
Suo padre non ha tutti i torti a sgridarla: da artista che usa principalmente quelle, le matite colorate costano tantissimo, soprattutto quelle di buona qualità...
Infatti ce lo dice anche lei stessa, mentre ne cerca di nuove, finché non appare suo cugino. Non lo conosco, ma a pelle mi sembra un piantagrane... e appunto quelle dannate matite le aveva lui! Molto gentile ad avergliele restituite solo dopo aver comprato quelle nuove, io gliele avrei fatte ingoiare.
In conclusione, ho trovato la tua storia molto carina anche se semplice, per cui la mia valutazione è ovviamente positiva.
A presto!

Jigokuko

Recensore Master
04/07/21, ore 21:59

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
Serena è proprio sfortunata. Insomma, prima le rubano l'astuccio con le matite colorate, poi non ha neppure aiuto da parte di suo padre e si ritrova in cartoleria con tutti i suoi risparmi.
Diciamo che appoggio la posizione del padre, tu perdi qualcosa di tuo e che ti serve... e tu lo ricompri così starai più attenta.
Quindi, povera lei, non riesce a trovare quelle giuste e che rientrino nel suo budget.
In ultimo, ci si mette anche il cugino infame che si gode questa ricerca spasmodica della cugina, finita bene per fortuna, prima di sganciare la bomba... è stato lui.
Cosa farà adesso Serena? Io non mi risparmierei fossi al suo posto.
Storia molto carina, complimenti.
A livello grammaticale ti volevo solo segnalare 1) il BEH... che si scrive Bè. 2) dopo i tre puntini ci va sempre lo spazio. 3) un piccolo refuso... il dialogo che inizia co "Per piacere Haron…" non è stato chiuso con le virgolette. 4) Serena era alqah Shirabuki.uanto stranita da ciò. È da sistemare. 5) Infondo Haron era figlio di suo zio... Stacca la prima parola che si scrive "In fondo".
Grazie per la bella lettura, ci sentiamo al prox scambio che ho visto tante tue storie interessanti da leggere.
Buona serata, ciao, Chiara.

Recensore Veterano
03/07/21, ore 19:51

Ciao, passavo da questi lidi e non ho potuto fare a meno di prediligere il tuo profilo per l’attività del giardino. Dunque dunque: in questa alternativa vediamo coinvolta la tua pg in una nuova avventura: ha perduto non solo qualche matita, ma l’intero astuccio! Comprensibile la ramanzina che ha ricevuto, anche io da madre mi sarei un pochetto arrabbiata se mia figlia fosse così maldestra da smarrire un intero astuccio di matite, che certamente poco non costano. Ma ecco il colpo di scena: Haron is the new Draco Malfoy ( perdonami, me lo ha ricordato troppo per svariati motivi ), rivela di essere in possesso del suddetto oggetto: essendo figlio di Dark Beauty, potrebbe essere una piccola vendetta? Non sarebbe così utopico, se ha un reso il lato Bastardo del padre! A proposito, che diamine di fine ha fatto Kaiuccio? Mi manca leggere di lui 🖤 Comunque ti faccio i miei complimenti, continua a scrivere e migliorerai sempre di più. Ora mi piacerebbe leggere di Serena in Bloody Sunset e nella Diciottesima Luna! Un abbraccio, alla prossima !

Recensore Master
03/07/21, ore 10:32

rieccomi ^^ ti ho detto che sarei passata da qualcos altro.
adoro i vampiri, poi sono stata attratta dal titolo, che poi si scopre anche essere il prompt, molto rispettato direi.
povera Serena, la sfuriata del padre per una sciocchezzuola come perdere l'astuccio (che poi manco l'ha perso, stellina, glielo ha rubato qualcuno!) mi sembra un po' esagerato, ma si vede che da padre molto severo vuole prepararla fin da subito alla vita reale, che non è mai facile.
adoro questa cosa di aver ritrovato gli stessi personaggi di prima ora spostati in un contesto diverso, non chiedermi perché ma il cugino Haron in questo contesto mi ha dato un sacco di Draco Malfoy vibes ahaha forse perché è snob e bulletto uguale ahah, però l'ho adorato nel suo punzecchire la cugina con la stessa espressione del padre (bella la spiegazione che gli zii siano gemelli ^^)
e il finale? Mi piace doppiamente: prima cosa, Serena ritrova il suo astuccio, ma soprattutto la seconda è che è molto ambiguo il comportamento del cugino: prima le ha fatto un torto (lo ha rubato lui) e poi preso non si sa da quale sentimentalismo glielo ha restituito, oppure glielo ha proprio ritrovato lui, in questo caso sarebbe pure.. buono?
Non lo so ma qualsiasi sia la risposta la tua storia mi è piaciuta... la morale è che ora Serena è piena zeppa di matite colorate ahah.
alla prossima ^^

Recensore Master
30/06/21, ore 14:13

Ciao, eccomi per lo scambio a catena.
Mannaggia, quanto capisco Serena, sai quante robe perdevo io a scuola? Addirittura lei un astuccio intero e si becca pure i rimproveri di suo padre. Poverina, la ragazza è solo un po' sbadata. Inoltre la ricerca delle matite colorate è dura (amo le matite colorare, come si fa a scegliere?). E in suo aiuto arriva niente meno che Haron... e colpo di scena, Haron ha proprio il suo astuccio. Poverina, tutto quello sclero per niente, Haron mi sembra proprio un tipetto....
È stato un piacere leggerti, alla prossima :*

Nao

Recensore Master
29/06/21, ore 17:34

Una storia davvero molto carina e facilmente verosimile. Nessuna meglio di me potrebbe capire Serena e il fatto che sia estremamente seccante essere rimproverata dai propri genitori per la propria sbadataggine. Capita anche a me di sgridare i miei figli per le loro dimenticanze (e capita spesso) quindi è un argomento che conosco bene. Scoprire però che dopo tanto penare il famoso astuccio dei colori perso o rubato chissà da chi, non era altro che in possesso di suo cugino fa salire un po' di rabbia anche a me. Davvero un brutto scherzo, e dispendioso direi, gli ha giocato. Certo che con i ragazzi non si può mai stare tranquilli, ci vuole davvero una pazienza infinita. Spero che alla fine Serena non se la sia presa troppo con Haron, d'altronde con i maschi bisogna sempre respirare a fondo e contare fino a dieci per non perdere la calma 😄
È sempre piacevolmente rilassante leggere le tue storie, a presto cara un abbraccio.

Recensore Master
29/06/21, ore 16:37

Eccomi qui finalmente per lo scambio libero del Giardino, ho trovato questo tuo ultimo lavoro una storia leggera, tipica di quel periodo dove puoi permetterti di vedere il mondo con occhi più innocenti. Conosco Serena Kuran come personaggio visto che non è la prima storia che scrivi su di lei, il racconto dimostra una parte di lei, quella più infantile e ingenua. Le matite colorate mi riportano a pensare all'infanzia, mi ha fatto sorridere quando Serena apre il suo salvadanaio a forma di mucca per potersi ricomprare le matite. 
Quando Serena incontra il cugino Haron in cartoleria ho pensato subito che potesse essere stato lui a prenderle l'astuccio, e infatti alla fine si rivela essere la figura chiave dato che è proprio lui a ritrovare le matite che lei aveva perso. Il testo è scorrevole, stai attenta alla punteggiatura visto che ho notato un uso eccessivo di punti esclamativi dove non era necessario, e inoltre ti consiglio di rileggere il testo più volte prima di pubblicare perché ho notato delle piccole sviste, nulla che tu comunque non puoi rimediare. Alla prossima!

Shakana

Recensore Master
09/05/21, ore 23:30

Ciao! ^_^
Ma che carina questa storia, per quanto sia breve e leggera, ha il suo perché. Serena mi ha ricordato gli anni in cui ero piccola e, come tutti i bambini, avevo sempre i soldini contati; se i genitori si rifiutavano di comprarmi qualcosa, aprivo il salvadanaio e rovistavo negli scaffali dei nei negozi fino anche non trovavo qualcosa che andasse bene. Leggere di matite colorate mi fa venire nostalgia della scuola. 💖
La povera Serena però ha subito un torto, e il padre non sembra capirlo. Ma non è sempre facile convincere i genitori che un astuccio può essere anche rubato e non solo perso.
Quanto al cugino, ma è proprio… simpatico, eh? Se fossi stata io al posto di Serena gliene avrei dette una carriola! Davvero, non mi aspettavo che lo avesse preso lui, e mi sono fatta una risata. Povera Serena!
Per il resto la storia è scritta bene, in maniera molto fluida e scorrevole. La lettura risulta piacevole e mette di buon umore.
A presto!!!

Recensore Master
08/05/21, ore 22:26

Buonasera cara, quanto tempo! Che piacere tornare qui da te, ho scelto di leggere quest’ultima pubblicazione perché ricordo di aver già letto qualcosa riguardante questa protagonista. Questa storia è leggera e a tratti divertente lo ammetto, sul finale mi è partito il face palm e mi sono messa a ridere. Rivedere Serena in una situazione simile fa davvero strano, ha quel sapore di quotidiano e di scolastico che a me è sempre tanto piaciuto. Qui si possono capire le dinamiche familiari della protagonista e anche un po’ i caratteri delle persone che la circondano e che sono legate a lei. Uno dei primi atti di responsabilizzazione si fanno sentire e pesare, e trovo giuste le sue reazioni: mi sono ritrovata in lei, una me più piccola che doveva arrangiarsi e si comportava esattamente come Serena. Quello che però non mi aspettavo non è stato tanto la comparsa del cugino – simpatico come uno spillo sul dito – e nemmeno le sue parole acide e sarcastiche, ma ciò che mostra alla fine… è stato lui! Ma porca miseria, avrei dovuto pensarci, ci sono cascata con tutte le scarpe insomma. E pure non solo io ci sono rimasta male: mi sono immaginata la faccia di Serena, con ancora in mano la busta del suo acquisto tanto soppesato e su cui ha speso un pacco di tempo. Ahhh beh, pensava di essere divertente immagino.
Simpatico, eh, mi raccomando, ancora più simpatico!
Mi piace come hai mostrato le loro dinamiche, il loro dialogo, e il finale: un breve percorso che si è srotolato in una altrettanto breve storia, non sempre fluido per via dei refusi ma comunque con una idea leggera e gradevole da leggere e immaginare. Ti auguro buon lavoro cara e buona ispirazione! :3

Recensore Master
05/05/21, ore 14:57

Ciao! Ho pensato di passare di qua sia perché era la storia più recente sul tuo profilo, ma anche perché mi incuriosiva veramente il titolo.

Che dire? La storia scorre bene con tempi comici molto azzeccati e i personaggi sono ben caratterizzati nonostante il poco spazio dettato proprio dalla necessità della One-Shot. Sarei stato curioso di vedere cosa avrebbe fatto Serena subito dopo la realizzazione che a prendere le sue matite colorate era stato proprio il cugino, ma il finale quasi improvviso è già perfetto così!

Mi è piaciuta l'impaginazione del capitolo, molto carini i colori scelti per il titolo e le note a capo del testo, proprio a distinguere quella parte dal testo vero e proprio. Anche grammaticalmente non ho nulla da dire, a parte qualche refuso di poco conto all'inizio della storia, e poi uno un po' più "fastidioso" a metà capitolo che ti segnalo qui sotto:
"Serena era alqah Shirabuki.uanto stranita da ciò"

Ogni tanto capita anche a me di trovarmene di simili, forse a causa della sostituzione di alcune parole con altre, oppure in quei momenti in cui ti si intrecciano le dita e non riesci più a scrivere niente di sensato, comunque è solo una svista che non distoglie particolarmente l'attenzione dalla lettura e anzi strappa un sorriso, visto anche il tono allegro della storia.

In conclusione, è una bella storia da leggere a mente libera oppure per farsi tornare il buonumore, poco impegnativa e che, tra l'altro, introduce a personaggi nuovi che potrebbero incuriosire e portare a leggere altro di loro (da quello che ho capito fanno parte della storia di una tua amica!)
E' stato un piacere fare questo scambio con te, spero di poter continuare in futuro!
A presto
Altair13Sirio

Recensore Master
03/05/21, ore 22:08

Ciao Yourippe,
parto con un: cugini stronzi e dove trovarli! Cioè, se fossi stato al posto di Serena, avrei ridotto quello stronzo di Haron in un ammasso organico irriconoscibile, detta in parole povere: lo avrei ridotto il poltiglia.
Poverina, ha speso molto tempo nella cartolibreria per cercare le matite colorate perfette, ma questo è il minore di mali. La cosa peggiore è che ha dovuto comprarle a sue spese, senza che fosse state lei effettivamente a perderle oltre a beccarsi i rimbrotti poco piacevoli da parte del padre e le prese in giro da parte di quel simpaticone del cugino. Praticamente oltre al danno la beffa.
Per poi scoprire cosa? Che era stato proprio lui a sottrargli le preziose matite colorare e senza neanche un motivo valido.
Una storia molto simpatica, mi sono divertito molto nel leggerla.
Devo solo farti un piccolo appunto: cerca di evitare le ripetizioni. Ad esempio: hai usato matite colorate diverse volte nelle prime righe. Credo che usare un sinonimo renderebbe la lettura più fluida. Ovviamente è solo un mio pensiero, liberissima di non accettarlo.
A presto.
Mask.