Finalmente conosciamo Ljuba Vosikjev, il Bezymianny, Vulkulaki di stirpe e padrone di tutta Moskva -si sente abbastanza il potere?- e mi piace.
Contro ogni pronostico mi affascina tremendamente.
Al di là di qualsiasi cosa possa stare facendo per portare avanti la sua causa, nel bene o nel male è un uomo che ha un suo obbiettivo che è lo stesso che avevano i suoi antenati, e che sta facendo di tutto per essergli fedele o quantomeno per apportare il suo contributo alla storia del Clan.
Mi intriga un pensiero, ora: da quando è sbiancato al solo sentir nominare Ljev mi son detta: "ma vuoi vedere che...?", e poi salta fuori che, in effetti, il padre di Saša è proprio lui!
Ora, come inciderà questa cosa sulla responsabilità che hanno i Vosikjev di portare nel mondo solo Vulkulaki puri?
E' solo un incidente di percorso come magari ce ne sono stati altri nella storia ma prontamenete insabbiati, o a livello 'magico' l'esistenza di Saša potrà avere delle conseguenze sul potere di Ljuba?
Ad essere completamente onesti, sulle prime sono rimasta un po' basita dal fatto che tu abbia subito rivelato la sua paternità di Saša, mi sarei aspettata che una rivelazione di tale portata prendesse un po' più di tempo, ma conoscendoti e sapendo che nulla lasci al caso o tratti con fretta, mi viene da pensare che evidentemente questa scoperta non sia la cosa più importante che c'è in ballo per quanto riguarda i rapporti dei nostri novizi con il clan Vosikjev.
Molto bella per altro la scena in cui Ljuba confessa a Lukas dei suoi praticamente certi sospetti, ho visto una bella siergia tra i due, un bel ritratto di fiducia reciproca che però non va ad intaccare quella distanza che è necessaria tra persone non propriamente dello stesso rango.
"«Quel khachi? E dimmi: esattamente come è finito nel tuo appartamento?»
Non mosse muscolo del viso a quella provocazione. «Puoi immaginarlo.»
«Oh, Lukas.» Sorrise, il suo sorriso da lupo. "
Ero piegata in due, serimente :')
La descrizione del Vosikjev è davvero suggestiva poi, mi si è subito palesato nettamente in mente un volto per quest'uomo con la stessa definizione della sua silhouette intagliata nel panorama offerto dalla finestra; vedo tutto di lui, dai capelli, agli occhi, alla linea del volto, delle spalle, alla postura...quindi sì, spero di leggerne ancora molto presto.
Per quanto riguarda le sue richieste, devo concordare che sono regole piuttosto elastiche e per nulla proibitive. Credo che siano un impegno sopportabile per saperne di più della sua visione del mondo che, insospettatamente, pare aver attratto l'attenzione del nostro trio.
Ilyas sta diventando per me uno di quei personaggi che ami follemente detestare: è di una pesantezza inenarrabile, fatico a non leggere ogni sua frase come un latrato o un ringhio! X'''D
Tanto più se messo a confronto con la sorella che, sebbene non sia un campione di fiducia nemmeno lei, riesce a conservarsi più altera.
Mi piace molto questo contrasto: generalmente il maschio è azione, e mostra e dispiega la sua ostilità verso un luogo che, posso comprenderlo, non gli dà fiducia, la donna invece è passività, si arrocca con più dignità nelle sue posizioni e le mantiene senza bisogno di 'competere' in maniera così smaccata e rischiosa.
E questo poi è quello che viene fuori anche dal resocnto di Raisa: Ilyas è effettivamente più instabile di Aisha, e credo compensi con l'aggressività quello che gli manca in freddezza.
Credo si siano proprio trovati lui e Lukas che, nel trio con Ljuba e Raisa, pare decisamente il più focoso! XD
Non so, ma mi ha fatto ridere come gli altri due fossero molto affini nel loro processo di analisi della situazione ed in grado di capirsi senza più parole del necessario, mentre lui era tutto per: 'Adiamoglielo a chiedere!" X'''D
Molto pratico, non c'è che dire!
Non vedo l'ora di rivederlo confrontarsi con Ilyas in un tête-à-tête più intimo che cosringa il ragazzo ad usare più parole di queelle necessarie alle sue lapidarie ingiurie :)
Continuano ad essere bellissimi i contrasti di Andrej.
Secodo me, però, se la racconta moltissimo:
'pensò alla pelliccia sopra cui stava disteso, a come chiunque altro della sua specie ne sarebbe stato disgustato e invece lui era lì, con un uomo che lo usava come tavolino per tirare; stava lì, completamente nudo, sopra un lupo morto. Se gli fosse rimasta qualche sacca di vergogna, si sarebbe disprezzato, ma da tempo aveva sostituito alla coscienza una più comoda indifferenza.'
...poi però quell'indifferenza non ce l'ha per il lupo bianco.
MI piace questo tratto che sa di giovinezza e che viene fuori nella sua impronta, se mi permetti, così ambivalente. Era qualche cosa che si era già vista quando si trovava con Lukas e Raisa: gli altri due hanno indubbiamente sviluppato una struttura mentale che davvero fa perno sul distacco, per quanto non faccia piacere a nessuno sono in grado di valutare l'azione necessaria come quella di uccidere il lupo bianco senza scomporsi, mentre Andrej no.
SI nota che sia uno che ha imparato a sopravvivere, ma non riesce completamente ad essere padrone dell'empatia e generalmente in situazioni così estreme, le persone come lui soffrono terribilmente: mi sembra un adattato a metà.
E' un po' come la storia dei poteri che quando ne fai uso ti richiedono un 'prezzo', ecco, sembra come se il prezzo per Andrej di sopravvivere in questo mondo abrasivo e anarchico sia di nuotare in un'osura ed indefinibile malinconia sotterranea...io non so se lui si senta veramente in diritto di vivere/sopravvivere, perché quando le persone si puniscono facendosi punire - tanto più poi se la persona che scelgoo perché gli venga inflitto il dolore è infima- spesso espiano una sorta di senso di illegittimità.
Ad esempio, per sopravvivere anche Raisa sta con un Novikh ma ha un tipo di relazione molto più paritaria nei sui limiti, e non credo questo sia tanto per il fatto che Aleksandr e Sergej sono persone profondamente differenti, il che è indubbio, ma più perché le relazioni si intreciano per risonanza, e se il lato sadico di Sergej si palesa in un modo che ha un che di perversamente amorevole è proprio perché qualche cosa in Andrej chiede questo.
Hanno una relazione molto particolare questi due infatti, per la maggior parte del tempo in cui non sono a letto insieme Andrej mostra quasi un placido -comprensibile- rigetto per l'altro, ma non appena si innesca la trance sessuale non subisce, ma accetta le cose più 'svilenti'.
Sempre a proposito di rapporti, colgo anche l'occasione per dirti quanto siano toccanti i momenti in cui Raisa ed Andrej si trovano da soli a parlare.
Lei continua a rimanere misteriosa, ma trovo anche che abbia verso di lui quella che non si può definire un'attenzione (lei mi ricorda molto il punto centrale del quinconce, sempre equidistante da tutti) ma forse una...cortesia vagamente materna.
Qui il termine materno va preso con tripli guanti di velluto, che non è da intendersi nella tradizionale accezione del termine (sebbene sotto sotto in lei io percepisca un fantasma di questa qualità, forse legata ai suoi ricordi) ma non è la prima volta che nel suo modo scostante ed enigmatico faccia dono ad Andrej di una saggezza pratica e necessaria per il mondo in cui si muovono o anche solo gli conceda uno spiraglio sottile come un capello su se stessa.
Ecco peché li trovo toccanti, nonostante la distanza innegabile credo che abbiano uno dei rapporti più veri nella storia.
Non mi sbilncio molto sulle sue asciuttissime rivelazioni perché non c'è ancora molo margine per pontificare, ma bramo davvero di vedere svolgersi le strettissime spire della storia di questo splendido personaggio.
Sono anche contenta di rivedere Aleksandr, che secondo me resterà presto il solo ed unico erede visto che oltre a fumare e bere come il peggior adolescente al suo primo sabato sera d'uscita suo fratello tira pure come un camino. Onestamente non riesco ad immaginare come possano aspettarsi che non tiri le cuoia a brevissimo, ma visti anche i numerosi accenni ai fratellastri di Saša credo che sia tutt'ordinaria amministrazione nelle famiglie dei Vory... (Recensione modificata il 10/04/2022 - 08:46 pm) |